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Autore: MLLHNZ    20/08/2015    0 recensioni
Harry un ragazzo che non aveva più nulla e sognava il tutto
Matilde una ragazza che aveva tutto, ma non aveva l' affetto.
Entrambi desideravano non restare mai soli anche se erano completamente soli
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era domenica e per la prima volta Harry aveva voglia di alzarsi, aveva voglia di vivere la sua vita. Lui diede la colpa di tutto ciò al fatto che quel giorno non dovesse lavorare, ma io vi assicuro che non era così... Andò nel bagno che in accordo con la casa era piccolo e malridotto, la ceramica del lavandino, che una volta doveva essere stata bianca, era giallognola; la doccia incrostata dal calcare, ma, non potendosi permettere altro, Harry se ne era fatto una ragione ormai da molto tempo e come ogni mattina si buttò sotto la doccia e ci stette per un tempo considerevole canticchiando delle melodie. "Signorina si svegli" una delle cameriere che lavoravano per il padre di Matilde stava cercando di svegliarla. "Mh..." "Sono già le nove, deve andare dagli Smith oggi!" "Ok..." La donna uscì dalla stanza e Matilde si alzò e si vesti con un vestito firmato Prada, si mise una collana pendente che arrivava fino all'incavatura del seno, stivaletti neri e borsa di Michael Kors quindi era pronta. Dopo essersi adeguatamente truccata scese a fare colazione con il padre che stava dicendo all'autista di preparare la macchina. "Buongiorno Maty" "Giorno Papà" Dopo i soliti convenevoli tipo "come hai dormito?", "ti piace il cibo?" o cose così finalmente uscirono dalla villa recandosi alla limousine che li aspettava alla fine del vialetto, entrati l'auto parti e sfrecciò per le vie delle città recandosi in periferia. Gemma corse fuori di casa appena vide il camioncino un po scassato del fratello apparire in fondo alla stanza. "Ciaoooo" non gli lascio nemmeno il tempo di scendere dall'auto che gli era già saltata in braccio e lui la stringeva dalla vita. "Ei Gem!" La ragazza si allontanò appena da lui e gli scompigliò i ricci come faceva sempre sapendo di infastidirlo. Entrarono nella casa di lei e Ashton andò subito a salutarlo e Harry lo rivide con piacere. "Harry, ho provato a fare il sushi, ma le mie arti culinarie non arrivano a tanto quindi l'ho comprato, spero sia buono" la ragazza sorrise ampiamente al fratello "Sushi? Dio lo adoro, grazie Gem!!" Mangiarono tutto in un baleno e poi passarono il pomeriggio a parlare e a giocare a carte e Harry riuscì a lasciare la casa solo alle sette di sera con la scusa di avere un impegno il che per la prima volta dopo tanto tempo era vero infatti doveva incontrarsi con Louis e Liam, suoi vecchi amici che non vedeva da ormai molti mesi poiché entrambi erano stati ammessi ad un università in America per le loro doti sportive. Guido fino a casa per andare a cambiarsi. La limousine si fermò davanti ad un enorme villa in marmo bianco e rosa e per primo scese il padre poi seguito da Matilde, entrambi si recarono all'interno per incontrare il proprietario con la figlia, una bionda che dava più importanza al look che alla vita, non avrebbe mai potuto essere sepolta senza un vestito firmato, Matilde avrebbe voluto non vederla mai più dopo la prima volta, ma purtroppo per lei non era possibile in quanto erano cugine. Marco andò a salutare Paolo, il marito di sua sorella e subito dopo andò a salutare Paola, la zia di Matilde, la copia stampata della figlia solo più anziana e rifatta ovunque fosse possibile. Le due cugine si salutarono con un sorriso freddo e dopo tutta la famiglia entrò e si sedettero nel salotto a parlare dei nuovi investimenti fatti dai due padri e le ragazza erano nel loro mondo con il loro telefono e ogni tanto rispondevano a qualche domanda, solo ed esclusivamente se gli veniva posta più di una volta. Dopo una buona mezz'ora Matilde e suo padre vennero portati a vedere i cavalli e andarono a cavalcare per qualche ora, ma Matilde non ne poteva più, era estremamente annoiata e voleva andarsene quindi frustò il cavallo e partì al galoppo senza sapere dove andava. Dopo essersi cambiato indossando degli skinny jeans neri con un taglio su entrambe le ginocchia e una camicia bianca che faceva notare i tatuaggi che aveva sul petto uscì e andò davanti a una discoteca dove doveva trovarsi con i suoi amici quindi appena li vide gli andò in contro. "Ciao ragazzi" "Harry! Da quanto tempo!" Entrarono nel locale e dopo alcuni drink, forse troppi, uscirono e si salutarono con la promessa di rivedersi presto quindi ognuno torno alla propria casa e crollarono tutti sui loro letti. Cavalcò per delle ore arrivando infine a Londra di notte e quando controllò il telefono trovò molte chiamate perse dal padre e dalla zia. Andò a casa sua cercando di entrare senza essere sentita, ma il tentativo fu vano in quanto il padre era seduto sul suo letto e la aspettava, ma come al solito dopo un'occhiata dolce e delle scuse più false del culo di Nicki Minaj il padre le sorrise e la lascio andare a dormire con la consapevolezza che fosse tutto finito, ma anche se il padre fosse stato ancora arrabbiato non avrebbe avuto tempo nemmeno di pensare ad una punizione per la figlia, figuriamoci di controllare che la seguisse. Harry si svegliò e uscì per andare a lavoro e arrivò per la prima volta in orario quindi salutò tutti con un sorriso e si preparò a lavorare, servì tutti i clienti senza mai lamentarsi sempre speranzoso di vedere entrare la ragazza dagli occhi verdi, ma non lasciandosi mai sfuggire l'occasione di flirtare con qualche ragazza. Alla fine del turno uscì e trovò la tanto aspettata ragazza appoggiata al muro del forno che lo aspettava quindi fecero una passeggiata e lui la portò sulla riva del fiume e stettero sdraiati fino a sera tardi quando lui la riaccompagnò fino a casa e prima che lei entrasse la baciò dolcemente come se stessero insieme da molti anni. "Harry..." "No, no sono Jade" una amica di Matilde la svegliò "Ei! Che ci fai qui?" Matilde si mise a sedere. "Nulla, pensavo potessimo uscire" Matilde non rispose, ma si alzò e andò a vestirsi e poi entrambe uscirono dalla casa andando a fare colazione fuori. "Chi è Harry?" Matilde quasi si strozzò alla domanda dell'amica. "Em, un ragazzo perché?" "Mi hai chiamato così sta mattina..." "Oh... Mi sa che l'ho sognato di nuovo. E credo che questa volta abbia sognato un bacio..." Matilde raccontò il sogno all amica un po imbarazzata e sentendosi stupida, ma non sapeva che lui stava sognando la stessa cosa.
  
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