Buona
sera a tutti! O dovrei dire buona notte?
Vabbè non iniziamo da subito a far fondere gli unici tre
neuroni presenti nella
mia testa. Oggi ho aggiornato in tempo! Wow. Sapete perché?
Ebbene sì, io, ho
finito di farmi interrogare per questo quadrimestre. Sembra strano
poter dire
di non dover recuperare! Sono felice! ^-^
Passiamo
al capitolo, altrimenti sarei capace di
saltare per tutta la stanza ripensando a questi momenti felici. Nel
capitolo di
oggi Sango scoprirà i veri sentimenti di Inuyasha e...
leggere per scoprire il
seguito! XD
Angoletto
dei ringraziamenti:
fmi89=
Eccoti
il nuovo capitolo. ^^ Spero sia di tuo gradimento XD. A
presto.
Vale728=
Ciao! Sono davvero molto felice che ti sia piaciuto il capitolo. Il
passato dei
due amici agli occhi degli estranei può sembrare duro e
triste ma per Inuyasha
e Miroku é un passato che ricordano con felicità,
perché da quel giorno non
sono più stati soli. Però puoi stare tranquilla
perché ci saranno altri colpi
di scena, se così li si può chiamare. Visto che
ho aggiornato dopo una
settimana? Non è troppo vero? XD. Al prossimo capitolo! Un
bacio ^^
7-Tutti
al tempio
Sango,
il padre e Miroku arrivano al tempio e la ragazza si
attacca letteralmente al campanello.
Due
secondi dopo la porta viene spalancata e Sango viene
catapultata a terra da un tornado forza 9 alias Kagome, che si
è lanciata sull’amica
abbracciandola.
-
Sango, gioia della mia vita, da quant’è che non ci
vediamo?
Troppo tempo vero?- esclama la ragazza rialzandosi. Indossa una tuta
verde con
dei disegni, sulle maniche e sui pantaloni, bianchi e le scarpe da
tennis
coordinate. I capelli, neri come l’ebano, sono legati in due
codine alte che
terminano cadendo sulle spalle della giovane e formano dei simpatici
boccoli
sulle punte.
-
Kagome! Ci siamo salutate a scuola non meno di un’ora fa!
–
controbatte l’amica che, aiutata da Miroku, si alza e si
sistema la felpa della
tuta nera con le cuciture e altri particolari di un rosa fluorescente.
I
capelli castani sono legati in una coda di cavallo alta, pettinatura
che spesso
usa per lavorare perché molto comoda.
Miroku
invece porta una tuta nera con vari disegni viola sulla
schiena e tutt’intorno alla gamba destra. I capelli castani
sono raccolti nel
fedelissimo codino basso.
Arriva
la madre di Kagome per far accomodare i nuovi arrivati
e quando si ritrova davanti al padre di Sango si agita leggermente.
-Oh,
Takeshi sei venuto anche tu? –
-
Si volevo... – inizia a dire l’uomo, ma le due
ragazze lo
interrompono, finendo, all’unisono, la frase per lui.
-
Voleva parlarti, come al solito. – terminano con un sorriso.
I
due genitori le guardano stupefatti. Ma che hanno al posto
del cervello, due radar sempre azionati? Le cose importanti, Sango,
aveva
bisogno un po’ di tempo per capirle, ma quando si trattava di
suo padre lo
capiva perfettamente e anticipava le sue mosse. Con lei anche Kagome ha
imparato a farlo, così si ritrova a non poter pensare a un
qualsiasi cosa, che
le due amiche-sorelle non riuscissero a capire.
Amiche-sorelle
perché sono cresciute insieme e iniziando con
una semplice amicizia le ragazze sono diventate sorelle.
-Venite
dentro a prendere un caffè o un the. – propone la
signora.
-
No mamma, noi andiamo subito a metterci al lavoro così
finiamo
presto. – Avverte la ragazza. – Vado a chiamare
Inuyasha e andiamo ok? –
Senza
aspettare una risposta Kagome corre verso l’hokora,
luogo in cui Inuyasha era stato sequestrato dal nonno che lo stava
mettendo al
corrente riguardo di tutti i sigilli e cianfrusaglie varie da non
buttare.
Praticamente
tutto.
Appena
arrivata apre la porta di scatto facendo spaventare il
vecchio e il ragazzo.
-
Kagome! Cos’è tutto quest’impeto?
E’ successo qualcosa? –
chiede preoccupato il nonno
-
No nonno, non preoccuparti, non è successo niente. Solo che
Miroku e Sango sono arrivati così sono venuta a chiamare
Inuyasha. Prima
iniziamo, prima finiamo. –
Intanto
Sango è arrivata alle spalle di Kagome.
-
E
prima finiamo, prima mio padre ci da i soldi – continua
Sango
-
E
prima ci da i soldi, prima io e Inuyasha
possiamo avere il frigo pieno. – conclude Miroku. Inuyasha lo
guarda male, come
se potesse fulminarlo con gli occhi.
-
Carissimo
mio amico... Io mangio comunque. Il modo
lo trovo comunque. – dice spavaldo Inuyasha. Indossa una tuta
rossa e bianca e
i capelli sono lasciati sciolti come al solito.
-
Ok
ho capito, me ne vado così potete iniziare a
lavorare e guadagnare i soldi che avrete in tasca. – dice il
nonno alzandosi
dalla sedia e uscendo.
Kagome
tira un sospiro e inizia a organizzare
il lavoro, da brava ragazza ordinata e precisa.
-Bene.
Allora dobbiamo pulire l’hokora,
il magazzino e il tempio. Il tempio lo puliamo insieme, dato che
è grande. Voi
che volete fare? – chiede
Kagome, guardando interrogativamente i
tre ragazzi.
Sango
e Miroku alzano la mano contemporaneamente.
-Io il
magazzino! –
dicono all’unisono. Si guardano e arrossiscono leggermente.
-Eh
va bene. Io e Inuyasha resteremo qui a pulire. A te va
bene Inuyasha? – chiede gentilmente Kagome con un sorriso.
-
Sì, benissimo. – risponde lui con un tono pacato e
non
scontroso.
I
ragazzi si dividono e iniziano a lavorare. Miroku, come si
poteva immaginare, prende tanti schiaffi che ormai non li sente
più ma per
fortuna Sango è una ragazza che tende a non essere
arrabbiata per molto tempo e
lo perdona sempre.
Stranamente
invece, Inuyasha e Kagome lavorano tranquilli,
senza litigare ma al contrario.
Dopo
aver pulito anche il tempio di quattro ragazzi si siedono
sotto l’ombra del Goshinboku, un albero secolare.
-Ragazzi
io vado a prendere da bere qualcosa di fresco va bene?
–
-Sei
grande Kagome! Sto morendo di sete. Vuoi una mano? –
esclama Sango
-
No, non ti preoccupare, torno subito. –risponde sorridendo.
Appena
Kagome entra in casa Inuyasha si gira verso Miroku con
un’espressione sconvolta.
-
Miroku...
io... io le ho... sorriso. Ti rendi
conto? Le ho sorriso. Lei era sulla scala a pulire le finestre
più alte e mi ha
chiesto di passarle la pezza. Io mi sono avvicinato e le ho dato la
pezza. Lei
mi ringrazia e mi sorride e io per tutta risposta ricambio il sorriso.
E mentre
venivamo da voi mi ha detto “Grazie per avermi rivolto per la
prima volta uno
dei tuoi veri sorrisi”. Che mi succede Miroku? Come ha fatto
quella ragazza, in
soli quattro giorni a far crollare tutte le barriere che avevo creato
dall’infanzia
fino ad ora per evitare di soffrire? Come? –
-
Ehi,
Inuyasha calmati. E’ una cosa positiva. Lo so
che è successo solo una volta, con me, ma hai visto come
siamo amici adesso no?
E allora perché non potrebbe essere così anche
con Kagome? –
-
Lo
so che è una cosa positiva ma dannazione! Mi fa
paura questa sensazione. E’ simile a quella di quel giorno di
tanti anni fa, ma
non del tutto uguale. Quando la guardo in quegli occhi color
ametista... non so
che mi prende. A proposito, lo sai che tu e lei avete gli stessi occhi?
–
-
Oh,
meno male, ti sei calmato. Quando cambi
argomento può significare solo quello. Comunque
sì, me ne sono accorto. Sarà
una coincidenza. –
-
Mah...
Però Kagome ha scoperto da sola il vero me
stesso... quello che tengo nascosto a tutti. Solo tu lo conosci. E i
miei genitori
che ormai sono morti. –
-
E
adesso anche Sango. – dice calmo il ragazzo
guardando una Sango sconcertata. Per un momento le ha fatto paura la
reazione
di Inuyasha. Ma si è gia abituata.
Inuyasha
si volta a guardarla.
-
Tranquillo
Inuyasha. Non dirò niente a nessuno. Ti
dico solo che di me e Kagome di puoi fidare ciecamente. Non devi avere
paura di
noi. Specialmente di Kagome. E’ una ragazza dolcissima e se
l’ha capito da
sola, vuol dire che doveva succedere. – termina con un
sorriso la ragazza.
-
Sango
ha ragione Inuyasha. Forse è la ragazza che
ti aiuterà dove noi non possiamo. –
Inuyasha
annuisce.
-
Grazie...
amici. –
Kagome
arriva con un vassoio di bicchieri
pieni fino all’orlo di tè freddo. Lo posa
sull’erba del giardino e prende un
bicchiere, mentre gli altri la imitano.
-
Allora
di che avete parlato mentre non c’ero? –
chiede sorridendo
-
Ah,
niente di che, vero ragazzi? – risponde Inuyasha,
più allegro di pochi minuti prima. Ha iniziato ad accettare
la situazione e in
fondo gli piace la svolta che sta prendendo la sua vita, dopo tutti i
problemi
passati.
-
Già,
abbiamo detto solo scemenze per far passare
quegli interminabili minuti che ci hai fatto aspettare... –
inizia Miroku
-
...solo
per riempire quattro bicchieri di tè! –
conclude Sango
-
Ma
non trovavo e bicchieri! – sbuffa Kagome,
facendo la finta arrabbiata.
Gli
amici vedendo la sua faccia scoppiano a
ridere, compreso Inuyasha, e lei li segue, felice per il bel pomeriggio
passato.
Ed
ecco finito anche il settimo
capitolo.19 pagine. Il più lungo fin’ora. Prometto
che mi
impegnerò a farli lunghi lunghi! Allora
che ne pensate? Vale la pena di continuare questa fic? Sapete mi sono
venuti
dei dubbi al riguardo.... Va beh adesso vado a fare la nanna, che sono
le tre
meno dieci! Fortuna che domani è domenica! Scherzavo
è già domenica, che
sbadata XD
Grazie
mille a chi legge e
commenta e anche a chi legge soltanto...
UN
BACIONE! (^+^)