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Autore: neoeli91    20/08/2015    1 recensioni
Conobbi Alice durante uno scambio scolastico avvenuto tra la scuola di mia sorella a Seoul e la sua scuola in Italia, precisamente a Venezia.
Ci affezionammo subito l’una all’altra e così diventammo amiche inseparabile, ma ahimè lei dovette ritornare a casa ed io dovetti riavere indietro quella peste di mia sorella. Ora, vi starete chiedendo, come facevate a comunicare se venivate da due stati così lontani?
Ebbene, io, Choi Aerin mi impegnai a fondo per riuscire a parlare abbastanza decentemente l’italiano. Lo migliorai molto con l’aiuto di Alice e lei migliorò il suo coreano grazie a me.
Attualmente condividiamo lo stesso appartamento ad Hongdae, un quartiere di Seoul, cercando, insieme, di realizzare i nostri sogni.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: P.O/Pyo Jihoon, Park Kyung, Un po' tutti, Zico/Woo Jiho
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV P.O
Dopo quell’avvenimento mi ritrovai a pensare al perché molti uomini arrivino a picchiare le loro ragazze pur di tenerle per sé. Usare la violenza non era una cosa accettabile, in nessuna occasione, e poi, perché le ragazze non si ribellano? Sicuramente per amore, o per paura? Forse entrambe.
Perché, seppur avendo un’amica così devota come Aerin non le ha detto nulla?  Alice non ha anche una famiglia su cui contare? È forse scappata in Corea perché anche con la sua famiglia non andava d’accordo? È saggio per Aerin proteggerla senza denunciare? JiHo sta impazzando e a forza di pensarci, piano piano ne sto uscendo matto anche io.
<< Non sento Aerin da una settimana ormai >> esordì JiHo.
<< Cerca di non preoccuparti troppo >> disse JaeHyo cercando di rassicurarci.
<< lo hai detto tu che Aerin è una ragazza con la testa sulle spalle, non farà stupidaggini >> continuò TaeIl.
<< Già, però non dimentichiamoci che è della sua migliore amica che parliamo >> disse rassegnato il leader.
<< Esatto, avete visto com’è scoppiata a piangere, sono molto unite >> dissi.
Nella stanza calò il silenzio, ognuno di noi era sovrappensiero.
<< Ora però non pensiamoci >> esordì il nostro Kyung << Abbiamo un live da fare, se le BBc ci vedono così, cosa penseranno? Sono tormentato quanto voi ma ora, cerchiamo di fare del nostro meglio. Sbaglio o avevamo detto di non farle più preoccupare?!>>
Kyung aveva ragione, ma per qualche ragione non ero tranquillo. Anche durante l’esibizione continuai a pensarci. Non mi era mai capitata un momento del genere: in questa situazione, noi ragazzi poco più ventenni saremmo riusciti a far fronte ad un problema del genere? Però, se con la mia voce sono riuscito a rassicurare quella ragazza, forse io posso fare qualcosa. Ma me la sento davvero di imbarcarmi in una situazione più grande di me?
<< Mamma mia, hai sentito le fan come acclamavano P.O? >> disse ridendo JiHo alla fine del live.
<< Acclamavano voi, non me >> dissi io sorridendo << Impazziscono per voi. >>
<< Stai scherzando? Oggi il tuo rap era meraviglioso >> esordì Kwon << Era profondo, diverso dal solito, se ne sono accorti tutti! >>
Non riesco a capire cosa c’è di così meraviglioso, mi sembra di aver fatto come al solito,  comunque grazie ai ragazzi sono riuscito a risollevarmi un po'.
<< Ragazzi, avete un paio di giorni liberi >> esordì il manager raggiungendoci nei camerini << Cercate di riposarvi e niente scandali >> disse uscendo.
<< Siamo bravi ragazzi, cosa crede >> disse sbuffando JiHo << Ora posso vedere Aerin e decidere cosa fare con lei il mese prossimo. >>
<< Cosa succede il mese prossimo? >> chiese Kyung uscendo dal bagno.
<< Il 18 Novembre è il compleanno di Aerin! >>
<< Ragazzi, io in questi due giorni torno ad Hongdae >> esordii << Vado a rilassarmi a casa! >> sorrisi. Salutandoli li lasciai che stavano discutendo su cosa fare e così, chiedendo un passaggio al manager che era ancora lì, mi feci portare ad Hongdae.
Andai a casa, salutai tutti ed uscii poco dopo, a fare una passeggiata. Ovviamente , non riuscii a stare tranquillo neanche per dieci minuti che alcune fan mi riconobbero iniziando a seguirmi. Cercavo educatamente di scrollarmele di dosso ma invano così mi ritrovai a correre per seminarle. Mentre percorrevo una strada secondaria mi sentii ad un tratto prendere per un braccio. Era Aerin.
<< Sali >> mi disse accompagnandomi ad una macchina.
<< Mi hai salvato >> sospirai abbandonandomi sul sedile.
<< Il lato oscuro dell’essere Idol, presumo >> disse lei.
<< Ma come mai sei qui, in questo vicolo? >>
<< Pedino Alice. È in quel bar con DongYul >> disse indicandomi un bar di fronte alla via dove eravamo noi.
<< Escono ancora assieme? >>
Sentire quella rivelazione è stato come bere qualcosa andato a male: sentii lo stomaco andare sottosopra e chiudersi, mi agitai.
<< Ma come?!  Non è possibile. >>
<< Già, ma non avendo prove in mano non posso inchiodare quell’uomo e così non posso vietare ad Alice di frequentarlo. Dopo quell’episodio ho preso l’abitudine di pedinarla di nascosto e ogni tanto andarla a prendere a lavorare >> disse.
Sembrava però preoccupata per qualcosa.
<< Perché sembri preoccupata? >> chiesi.
<< Perché la settimana prossima ricomincio a lavorare e così non riuscirò più a tenerla d’occhio. >>
Realizzai che questo voleva dire che Alice era sempre in pericolo. Pensai ad una soluzione. Ma quale? Dalla settimana prossima ci saremmo dovuti preparare per un come back, non potevo assentarmi dalle prove.
<< Mi farò aiutare da mia sorella >> disse infine sorridendomi.
<< Hai una sorella? >>  chiesi sorpreso
<< Della stessa età di Alice. In realtà Alice l’ho conosciuta tramite mia sorella, durante uno scambio scolastico! >>
Avrei voluto scoprire qualcosa di più su Alice, sapere com’era, il suo carattere, tutto. Ma perché mi interessava così tanto? Non la conoscevo nemmeno; forse perché era in pericolo? Senso del dovere?
<< Aerin, scusa devo andare >> dissi precipitosamente, dovevo togliermi da lì o sarei uscito pazzo.
<< Ok, ci vediamo >> mi disse lei un po' accigliata.
Non capivo le mie azioni e non capivo me stesso. Non sono di certo i dubbi che mi faranno schiarire le idee. C’era solo una persona che poteva aiutarmi: Mino.
<< Ehi amico! >> mi salutò lui entrando nel bar in cui gli avevo chiesto di raggiungermi.
<< Grazie per essere venuto >> dissi riconoscente.
<< Ho fatto i salti mortali per uscire dalla YG ma ora sono qui >> sorrise << Che problema c’è? >>
Gli raccontai, per filo e per segno, ciò che era accaduto negli ultimi tempi.
<< Quindi non sai come comportarti con questa ragazza? >> disse lui alla fine pensieroso.
Annuii.
<< Ascolta, innanzitutto non è continuando a corrucciarsi che si risolve il problema >> iniziò << Per ora è successo solo una volta no? Magari vi state davvero sbagliando, o forse no >> disse dopo la mia occhiataccia << Però, per ora, l’unica soluzione è stare fermi. >>
<< Ma cosa stai dicendo? Non ti seguo! >> dissi innervosendomi << Non essere enigmatico! >><< Questa ragazza, Aerin, è amica di JiHo giusto? Anzi mi sembra di capire che a JiHo gli piaccia molto. Quindi, sono più che sicuro che se succeda qualcosa lei si rivolgerà a voi. Sarai sempre informato su cosa accade ad Alice e così potrai far intervenire chi di dovere. >>
<< Quindi pensi davvero che io non possa fare nulla da solo >> ero avvilito, demoralizzato. In fondo lo capivo anche io che questa è una situazione troppo grossa da affrontare, ci si poteva fare male sul serio nei peggiore dei casi.
<< Non è questo che intendo >> disse Mino << Da quello che tu mi hai riferito, Alice è una tua fan. Come si sentirebbe se sapesse che ti sei fatto male per lei?  Mettiti anche nei suoi panni. Sarebbe un colpo bruttissimo. Quindi, tu te ne stai buono buono, ascolti come procede il tutto da Aerin e poi con il tempo puoi pensare ad una soluzione. Non fasciarti la testa prima di essertela rotta per favore. >>
<< Già, che farei senza di te?! >> sorrisi un po’ rincuorato. Ciò che aveva detto era giusto.
<< Devo dire a Zico che è un pessimo leader! >> scherzò Mino.
<< Se glielo dici ti ammazza >> risi con lui, ora stavo meglio e decisi di fare come mi ha consigliato: aspetterò l’evolversi della faccenda, mi impegnerò sul lavoro e perché no, posso sempre raccogliere informazioni su questa BBC Italiana e seguirla da lontano.

   
 
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