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Autore: fangirl_87    20/08/2015    2 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV AOKO
Appena arrivata a casa mi buttai sul letto. Da quando avevo lasciato Kaito le mie lacrime non facevano altro che scendere dai miei occhi, non riesco a smettere. Nonostante Kaito mi avesse ferito con quelle parole,io lo volevo già perdonare. Volevo essere lì a consolarlo, volevo fargli capire il bene che gli volevo, volevo correre sotto casa sua e chiedergli scusa. Non mi trattenei più presi il telefono e cercai nella mia rubrica il suo nome, quello che mi procurava un sacco di dolore,ma dal quale non riuscivo a stare lontana.

:-AHAHAHAHAHA NON E’ POSSIBILE QUALE RAGAZZO SCRIVEREBBE MAI UNA LETTERA AS UNA SCEMA, MONOTONA, MANESCA E SENZA IL MINIMO FASCINO COME QUESTA? AHAHAH NESSUNO PROVEREBBE MAI NEMMENO AD AVVICINARSI-:
Proprio adesso che volevo perdonare mi doveva tornare in mente ?
:-AOKO!?! MA SIETE IMPAZZITI COME MI POTREBBE MAI PIACERE AOKO!!-:
NO! Non voglio ricordare!…
:-Tu devi aver battuto la testa da qualche parte te lo dico io!-:
Basta per favore…
:-tsk! Ho sempre saputa che tu da piccolo eri caduto dal passeggino ma non pensavo che avessi sbattuto così forte la testa!-:
Ma perché devo ricordare ora?….
:-Spero tu stia scherzando è di Aoko che parliamo A-O-k-O avete presente una ragazza senza stile, manesca, piatta come una tavola, che odia Kaito Kid, tremendamente petulante e piagnucolona?-:
< BASTA!!!!!!BASTA!!!! > urlai, non mi ero accorta che stavo parlando, avevo la testa fra le mani, mi faceva malissimo, tutto ciò che avevo sentito dalla mattina fino ad ora, tutte le parole stavano tornando sempre più forte di prima.La mia mente mi stava facendo soffrire più di quanto già non stessi facendo.
:-Cavolo ma perché devi sempre tirare fuori il peggio di te!-.
< B-ba-ba-st-s-t-a > stavo piangendo, non stavo facendo altro, le lacrime continuavano a scendere senza fermarsi.

Non riuscivo a smettere. Mi accasciai a terra. Mentre le cose mi tornavano in mente mi ero alzata dal letto per dirigermi al balconcino della mia camera che dava sul giardino.
Non ero nemmeno riuscita ad uscire. Non sapevo se la cosa fosse positiva o negativa, certo era positiva perché se mi fossi messa a gridare dal balconcino, oltre a sentirmi mezzo quartiere, sarebbe pure arrivata la polizia, che avrebbe sicuramente pensato che qualcuno mi stesse facendo del male, visto il mestiere di mio padre. Ma era negativo perché da dentro casa mi sentivo come se mi stessero per uccidere, l’aria si faceva sempre più pesante e sembrava che la stanza stesse girando vorticosamente intorno a me. Ero così presa da quelle sensazioni che non mi resi conto che mio padre era appena rientrato. Corsi immediatamente in bagno, mi chiusi a chiave e con l’acqua provai in tutti i modi a riprendere un minimo di compostezza. Non volevo che mio padre si preoccupasse, ero l’unica cosa che gli ero rimasta dopo la morte della mamma. Se avesse saputo quello che mi aveva fatto Kaito sarebbe stato capace di arrestarlo con l’accusa “DI AVER FATTO SOFFRIRE LA MIA ADORATA BAMBINA” e recuperare il mio rapporto con Kaito da dietro delle sbarre sarebbe stato davvero dura.
< Aoko tesoro, scendi che ho portato la cena > mi riscossi velocemente dai miei pensieri < SI PAPA’ SCENDO SUBITO! > scesi di fretta le scale, come ero solita fare quando, quelle rare volte che cenava con me e non andava dietro al culo di quell’inutile kid, cenavamo assieme.
< Cosa hai comprato di buono stasera? > glielo chiesi col tono più normale che potessi avere in quel momento, e col sorriso più falso del mio repertorio, prevedevo la più lunga cena della mia vita.
< RAMEN!!!! > eccolo che si esaltava per del semplice Ramen comprato, in quello che per lui, era il ristorante più bello di tutta Tokyo < Che buono!!!!DAI!DAI! MANGIAMO! > continuai a fingere, mi stavo comportando come Kaito faceva con me, la differenza e che io lo facevo con mio padre.< Allora com’è andata oggi a scuola? > eccolo, l’inizio dell’incubo < Oggi la prof di matematica ci ha fatto un test a sorpresa, è andato bene ho preso un 6… > lo dissi mettendomi velocemente qualcosa in bocca sperando che il discorso cadesse lì < Capisco…..e con Kaito? E’ da un po’ che non lo vedo in giro per casa per studiare con te >< Tutto ok, ultimamente si sta specializzando con i trucchi di magia con degli amici di suo padre >
:-Bugiarda.-:
Vero, ma non potevo fare altrimenti, non volevo creare preoccupazioni a mio padre che doveva già pensare a catturare Kid e poi tra poco sarebbe stato l'anniversario della morte della mamma< Capisco, sarà un’ottimo mago proprio come il padre,ed anche un ottimo amico come lo era suo padre per me. > eccolo il pugnale che si insinuava nel mio cuore e che girava in quella ferita già aperta. Dovevo andarmene non avrei resistito ancora per molto < Ehm..scusami papà ma è stata una dura giornata, sono molto stanca, vado a dormire > mi alzai e velocemente mi diressi alle scale < Buonanotte Tesoro >< Notte papà > < Aoko, senti tieni libero sabato prossimo- sapevo cosa voleva dire, ma lo lasciai continuare, era difficile anche per me- vedi devo lsvorare per tutta le settimana e l'unico giorno libero che mi rimane è sabato prossimo > concluse con un sospiro, voleva andarci prima, ma anche il suo lavoro era importante < Ok papà, ora vado a dormire, Notte> < notte>e così salì in camera.
Appena arrivai guardai l’orologio erano le 9:30, dovevo ancora fare i compiti per domani, mi sedetti contro voglia, fosse stato per me no  mi sarei mossa per una settimane da quella stanza. Ma non andare a scuola sarebbe come dire al mondo, “EHI! IERI CI SONO RIMASTA MALE PER QUELLO CHE HA DETTO KAITO, E SICCOME SONO DEBOLE NON VENGO PIU’ A SCUOLA PER UN PO’ DI TEMPO” assolutamente no! Dovevo far vedere a Kaito che sapevo comunque andare avanti anche senza di lui
:-No non è vero non lo sai fare senza di lui-:
Lo so. Ma volevo farlo male, per quanto un ragazzo che parla alle spalle di te possa stare male.
Alle 10:00 l’ufficio chiamò mio padre < Aoko scusami, devo andare a lavoro Kid ha mandato un altro messaggio, se hai bisogno chiamami > ed ecco che fu così che un’altra lacrima solcò il mio viso, Kid…Kid….KID….LUI ERA IL PEGGIO CHE CI POTESSE ESSERE NELLA MIA VITA.
:-Dopo Kaito.-:
Si, si dopo Kaito.



angolino d'autrice
Ecco il 5 capitolo, spero che vi piaccia mi scuso per eventuali errori, e vi comunico che domani non potrò aggiornare per impegni personali. Spero di leggere molti vostri commenti e di sapere cosa pensate di questa storia.
kiss kiss fangirl_87
   
 
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