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Autore: stella1983    20/08/2015    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se il giorno delle nozze con Candela, Tristan invece di morire si fosse salvato? come sarebbe stata la loro vita? Donna Francisca avrebbe finalmente accettato la nuova moglie del suo adorato figlio o avrebbe messo ancora una volta i bastoni tra le ruote alla felicità di Candela e Tristan?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora Castro, Candela Mendizábal, Martin Castro, Tristán, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano passati ormai giorni da quando Tristan era stato dimesso dall’ospedale e a El Jaral le cose erano tornate alla normalità. Il bel capitano aveva ricominciato a svolgere tutte le sue mansioni e il ferimento era solo un brutto ricordo anche se nessuno sapeva con certezza chi fosse il responsabile. I cattivi pensieri avevano lasciato spazio alla gioia e alla felicità che albergavano in tutti gli animi degli abitanti de El Jaral. Aurora e Martin non potevano essere più felici della vita che facevano accanto al loro adorato padre e alla donna che, per loro, ormai, era come una madre e anche Candela stava vivendo il periodo più felice della sua vita. La pasticceria andava a gonfie vele, era circondata da persone che le volevano un gran bene e, soprattutto, aveva l’amore dell’uomo migliore del mondo. Nulla, insomma, poteva andare meglio.
“Buongiorno amore mio”, le disse Tristan stampandole un dolce bacio sulle labbra.
“Come siamo affettuosi e felici stamattina”, rispose con un meraviglioso sorriso Candela.
“Non ho tutte le ragioni per esserlo? Ho due figli splendidi e una moglie meravigliosa che tutti m’invidiano. Non potrei chiedere altro alla vita”.
“Sono felice di vederti così sereno”.
“Lo sono amore. Ed è tutto merito tuo”, aggiunse il bel capitano prima di baciare ancora sua moglie.
“Allora, che progetti hai per questa mattina?”.
“Devo correre in pasticceria come sempre, sono già in ritardo. Emilia starà già aspettando il pane per la locanda. E tu, cosa farai?”.
“Andrò nei campi con Martin per organizzare il lavoro dei braccianti. Poi farò un salto in pasticceria da te”.
“Bene, allora ti aspetto. Ora vado. A dopo amore mio”.
Candela salutò tutti e si recò in pasticceria per cominciare una nuova giornata di lavoro e, appena lasciò El Jaral giunse il capitano della Guardia Civile con notizie sul colpevole del ferimento di Tristan.
“Buongiorno capitano, presumo abbiate notizie da darci”.
“Presumete bene, Don Tristan. Sono venuto per aggiornarvi sulle ultime novità. Abbiamo scoperto che non è stato Ricardo a tentare di uccidervi. Abbiamo trovato il corpo del primo marito di vostra moglie in una grotta e la sua morte è precedente al vostro ferimento”.
“Ma allora chi può essere stato? Non mi viene in mente nessun altro”.
“Una persona c’è, Don Tristan. Vicino alla grotta dove abbiamo trovato il corpo di Ricardo, abbiamo scoperto anche una persona che si nascondeva. Si tratta di una persona che voi conoscete. Ci ha detto di chiamarsi Jacinta Ramos. Tutto ci fa pensare che sia stata lei a tentare di uccidervi”.
“Jacinta Ramos, ancora lei”.
“Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima?”, si chiese Aurora. “Capitano, non ci sono dubbi. Può essere stata solo lei. Quando è arrivata a Puente Vejo ha finto di essere me spacciandosi per la figlia di Don Tristan. E’ fuggita quando io e mio padre l’abbiamo smascherata”, spiegò Aurora.
“E dove si trova ora?”, chiese Tristan”.
“Nei sotterranei del Comune. Il giudice ha stabilito che è instabile mentalmente per stare in prigione. Domattina la porteremo in manicomio ma se volete vederla, vi accompagno subito”.
“Andiamo allora”, disse con veemenza Aurora.
“No, figlia. Non andremo da nessuna parte. Non c’è alcun motivo di rivedere quella pazza”.
“Ma padre”, disse Aurora prima che Tristan la interrompesse “nessun ma Aurora. Se ne occuperà la giustizia. Noi dobbiamo solo dimenticare e andare avanti”, concluse Tristan congedando così il capitano.
“Prima di cambiare argomento vorrei che Candela non sappia niente. Sarò io stesso a dirle tutto”.
“Certo padre, come desiderate”, disse Martin.
“Bene, allora c’è una cosa di cui vorrei parlarvi. Sediamoci”.
Aurora, Martin e Rosario si accomodarono sul divano in attesa delle parole di Tristan.
“Spero che quello che sto per dire faccia piacere a voi tanto quanto a me. Sapete tutti la fatica che io e Candela abbiamo fatto per stare insieme. Abbiamo dovuto superare dei brutti momenti rischiando anche di allontanarci per sempre ma, fortunatamente, non è stato così. Candela, però, non ha avuto il matrimonio che desiderava. Sappiamo tutti quello che è successo. Quello che doveva essere un giorno di felicità si è trasformato in un giorno triste e di dolore ed è per questo motivo che ho deciso di rinnovare i voti matrimoniali. Voglio regalare a Candela un nuovo inizio: non voglio che nei suoi ricordi il primo giorno della nostra vita insieme coincida con quello in cui ho rischiato di morire”.
“Ma padre è un’idea meravigliosa”, disse un’entusiasta Aurora.
“Lo pensi davvero?”.
“Ma certo padre. Immagino già la faccia di Candela quando lo saprà”.
“E voi, cosa ne pensate?”, chiese Tristan a Martin e Rosario.
“Non c’è neanche bisogno di chiederlo, padre. Sono d’accordo con mia sorella”.
“E io non potrei essere più felice”, aggiunse Rosario con le lacrime agli occhi.
“Bene, allora dovete aiutarmi. Candela non dovrà sapere nulla fino al giorno in cui andremo in chiesa. Dopo il rinnovo dei voti matrimoniali, faremo anche il banchetto in piazza con tutti gli amici e parenti. Bisogna informare Don Anselmo, decidere il giorno e aiutare Emilia e Alfonso ad organizzare tutto”.
“Non vi preoccupate padre, andrò io alla locanda da zia Emilia”.
“E io andrò da Don Anselmo”, disse Martin.
“Aurora, devi aiutare Candela anche a scegliere un vestito. Inventati qualcosa ma sta attenta che non scopra niente”.
“State tranquillo padre. Candela avrà una meravigliosa sorpresa”.
“Sarò meglio che vada ora. Ho già perso abbastanza tempo e ho promesso a Candela che sarei andato in pasticceria”.
Detto questo, Tristan si diresse verso Puente Vejo mentre Aurora, Martin e Rosario cominciarono i preparativi per il grande giorno. Candela era intenta nelle sue faccende e non si accorse nemmeno dell’arrivo del suo adorato marito. Guardando la moglie intenta a preparare dolci, un sorriso comparve sulla faccia del capitano, sempre più felice di aver scelto quella donna meravigliosa con cui condividere il resto della sua vita.
Senza farsi notare, Tristan arrivò alle spalle di Candela, la abbracciò e le baciò il collo. Candela sobbalzò non sapendo chi ci fosse ma quando si girò il suo sguardo s’incrociò con quello di Tristan.
“Amore mi hai fatto prendere un colpo”.
“Non sapevo ti spaventassi per un bacio”.
“Se mi piombi alle spalle senza proferire parola come pensi che debba reagire?”.
“Non hai alcun motivo per spaventarti”.
“Ora che ti vedo lo so, amore mio”, disse Candela baciando teneramente il suo splendido marito.
“Allora, come è andata la giornata? Sei stato nei campi?”.
La domanda di Candela spiazzò Tristan che non sapeva cosa dirle. Non poteva certo rivelarle la sua sorpresa ma approfittò della situazione per raccontarle di Jacinta.
“In realtà non ci sono più andato nei campi”.
“Perché? Stai male forse?”.
“No amore, stai tranquilla. Sto benissimo. E’ solo che dopo che te ne sei andata ho ricevuto la visita del capitano della Guardia Civile”.
“Cosa ti ha detto? Hanno trovato Ricardo?”.
“Amore, sediamoci un momento”, le disse Tristan con aria seria.
“Cosa succede? Perché hai quella faccia?”.
Prima di cominciare a parlare, Tristan le prese la mani. “Amore, hanno trovato Ricardo ma morto. Hanno rinvenuto il corpo in una grotta nei pressi della chiesa ma non è stato lui a spararmi. La sua morte è precedente al mio ferimento”.
“Davvero non è stato lui?”.
“No. Ricardo non è il colpevole”.
“Non sai che sollievo Tristan. Mi sentivo così in colpa al solo pensiero che fosse stato lui”.
“Lo so amore ma se c’è un colpevole in tutto questo quello sono io”.
“Cosa dici?”.
“E’ stata Jacinta Ramos a spararmi. Se l’avessi denunciata non sarebbe mai accaduto nulla”.
“Jacinta? E’ a Puente Vejo?”.
“A quanto pare sì. Non ha mai lasciato il Paese e ha cercato di approfittare della prima occasione che le è capitata per rovinarci la vita ma fortunatamente non ci è riuscita”.
“Non ci posso credere, quella pazza di Jacinta avrebbe potuto ucciderti”.
“Ma non l’ha fatto e ora che è nelle mani della giustizia non potrà più farci del male”.
“Dove si trova ora?”.
“Nei sotterranei del comune. Domattina la porteranno in manicomio. Il medico ha stabilito che non è in grado di stare in prigione. Trascorrerà lì i resto dei suoi giorni”.
“Quindi è finita per sempre?”.
“Sì amore mio, Jacinta Ramos non esiste più. E ora basta parlare di lei. Perché non chiudi e torniamo a El Jaral?”.
“E’ una bellissima idea”.
Tristan aiutò così Candela a chiudere la pasticceria e, insieme, tornarono a El Jaral dove cenarono con Aurora e Martin.
 
   
 
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