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Autore: ShinRan4862    21/08/2015    9 recensioni
Conan riesce a sconfiggere l'Organizzazione, ma non può più tornare ad essere Shinichi.
Cosa succederebbe se a distanza di 10 anni dalla scomparsa di Shinichi Kudo dalla sua vita, Ran scoprisse la sua vera identità? Come la prenderà? Cosa succederà a Ran a tre settimane dal suo matrimonio con Kaito? Cosa farà, ora che sa che Shinichi in fondo non l'ha mai abbandonata? E' davvero tutto perduto o il destino ha ancora qualcosa in serbo per loro?
Lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Sonoko Suzuki | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia
 
 
Pov Sonoko
 
Sto aspettando Ran da circa 10 minuti, ma di lei nemmeno l'ombra. Annoiata, sbuffai, prendendo il cellulare e rileggendo il messaggio per la decima volta, pensando di aver sbagliato orario: 15.30. Sì, avevo letto giusto. Guardai il display del mio telefono: 15.45. Ma che fine ha fatto Ran?!
La aspettai fino alle 16.00, ma, visto che non avevo sue notizie, le scrissi un messaggio:
 
Ohi!! Ma ti sei persa!? E' da mezz'ora che ti aspetto! Comunque devo andare da mia sorella e non ti posso più aspettare. Non disturbarti a venire, ma voglio una spiegazione più che valida entro domani!!
Rispondi presto, Baci                                                                                      
                                                                                                                                                       
                                                                                                Sonoko
 
Inviai il messaggio e mi diressi verso l'uscita del bar, sperando vivamente che non le fosse successo niente di grave.
 
 
Pov Ran
 
Un suono sordo mi ridestò dal sonno in cui ero caduta.
Sbattei qualche volta le palpebre per togliere l'opacità lasciata dal sonno, e sollevai lentamente il capo, sorreggendomi sui gomiti, per guardarmi intorno. Mi ci volle qualche attimo per capire che mi trovavo in camera di Shinichi, ma mi ci volle ben meno tempo per capire un'altra cosa: stava piovendo.
Un lampo, seguito da un boato mi fece saltare giù dal letto, facendomi finire sul pavimento per lo spavento.
Mi avevano sempre spaventato i temporali. Non li sopportavo, e ogni volta che c’erano, io andavo a rifugiarmi da qualcuno: da piccola da mio padre e mia madre, e da più grande, da Shinichi.
Adesso non c’era nessuno con me, e mi sentii tremendamente sola…
Un altro boato mi fece rabbrividire…accidenti, e ora? Che faccio?
Mi avvicinai alla porta della camera di Shinichi e cercai l’interruttore della luce, ma quando lo trovai, qualcosa andò storto…la corrente saltò: un blackout. Ci mancava solo questa! Pensai.
Spaventata a morte per causa dei continui tuoni, mi diressi verso le scale, per raggiungere il piano inferiore, dove avevo lasciato la borsa. La cercai a tentoni sul pavimento, e quando la trovai mi misi a cercare il cellulare.
Lo presi in mano e guardai il display: 20.32; oddio, era così tardi?
Mi maledissi mentalmente per non essere venuta in macchina, quindi cercai il numero di mio padre nella rubrica, sperando che non fosse da qualche parte a far baldoria, cosa molto probabile.
Composi il numero e aspettai che qualcuno dall’altro capo del telefono rispondesse…Tu..Tu..Tu..fece altri cinque squilli e e poi rispose la segreteria telefonica che mi informava che se avessi voluto avrei potuto lasciare un messaggio.
Il solito!, pensai, sarà sicuramente a giocare al Pachinko e a buttare via un sacco di soldi!
Scoraggiata, chiamai l’unica persona che sarebbe passata a prendermi con almeno un ombrello: Conan.
Lo chiamai, e quando mi rispose gli chiesi
“Ciao Conan-kun, sono Ran. Puoi venire a prendermi? Sono senza ombrello, e sta piovendo a dirotto”.
Ci mise un po’ a rispondermi, ma pensai che fosse impegnato, dato che sentivo un chiacchiericcio per nulla indifferente di sottofondo, che, a quanto pare era dato da molte persone. Mi concentrai, per capire di chi si trattasse, e non riconobbi nessuna voce conosciuta: i detective boys, Ai, il Dottor. Agasa… nessuno di loro. Però una cosa la notai: erano solo voci femminili.
Una sensazione di fastidio s’ impadronì di me, quindi senza aspettare che Conan mi rispondesse gli chiesi
“Conan-kun dove sei?”
“In un bar. Ma cosa c’è? Che ti serve Ran-neechan?” chiese con una nota di scocciatura nella voce, che non cercò nemmeno di mascherare in qualche modo.
Mi infastidì molto il suo comportamento, ma cercai di ignorare quel fastidio, e quello che mi provocava il sentire le voci intorno a lui farsi più basse e mormorare frasi che non riuscivo bene a comprendere…solo una sentii molto chiaramente: “Ma chi è quella scocciatrice?!”
Mi stavo infuriando come non mai, e urlai a Conan
“Vieni a casa di Shinichi, ADESSO!!”
Lui, a quanto pare, rimase sorpreso e rispose, con qualche secondo di ritardo
“Tra dieci minuti arrivo aspettami” disse allora, completamente serio rispetto a prima e chiuse la chiamata senza aspettare una mia risposta.
Seccata chiusi anche io la conversazione.
Aspettai l’arrivo di Conan ,e nel frattempo lessi i messaggi che avevo ricevuto:
Due messaggi di Sonoko, uno di Kaito e una chiamata persa, sempre di Kaito.
Lessi i messaggi di Sonoko e le inviai una risposta:
 
Scusami, scusami, scusami, nono volevo darti buca, ma ho avuto un problema improvviso e non sono potuta venire, ma ti spiegherò meglio un altro giorno.
Scusami ancora. Baci 
                                                                                                 Ran
 
Inviai il messaggio e mi sentii una sciocca per aver lasciato Sonoko al bar ad aspettarmi come un’idiota per mezz’ora, ma, almeno questa, era fatta.
La parte difficile veniva ora. Lessi il messaggio di Kaito:
 
Ehi tesoro! Come mai non hai risposto alla telefonata? Non importa, tanto non era di fondamentale importanza, volevo solo dirti che ti amo e che non vedo l’ora di rivederti. Un bacio, a presto.
                                                                                                  Kaito
 
In quel preciso momento mi si posizionò un macigno sullo stomaco: senso di colpa.
Kaito mi amava per davvero, e io? Cosa facevo? Ovviamente andavo a casa di Shinichi e, come facevo dieci anni fa’, mi mettevo a piangere per lui. Dannazione. Proprio non ce la facevo a dimenticarlo…io mi dimentico di dimenticarlo, o forse non ci provo nemmeno.
Il suono del campanello mi distrasse dalle mie elucubrazioni, nelle quali ero completamente immersa.
Mi alzai dal divano dove ero seduta e mi diressi verso la porta d’ingresso. Una volta aperta questa mi ritrovai davanti Conan, che si guardava attorno con uno sguardo malinconico. La cosa mi sorprese, ma non ci diedi peso.
Lo feci entrare, come se fosse casa mia,e ancora prima di aprire bocca lui mi chiese
“Perché sei venuta qui?” con lo sguardo che non si scollava dal mio in alcun modo gli risposi
“Così..” mentendo
Lui se ne accorse subito, per il mio tono di voce poco convinto, ma sorvolò e mi disse
“Non potevi chiamare qualcun altro?! Ero impegnato!” con un  tono di voce piuttosto scocciato che mi diede non poco fastidio, tanto che esplosi.
“Ahh certo, sicuramente eri impegnato con le tue numerose fan, prima al telefono ne ho sentita qualcuna. Quante sono, mh? Dimmi Conan-kun, illuminami, dieci, cinquanta, cento?.”
“Questi non sono affari che ti riguardano.” Mi rispose, gelandomi con lo sguardo.
Mi sentii profondamente ferita, anche perché io non riuscivo a capire assolutamente quale fosse il problema. Perché Conan è diventato così distaccato nei miei confronti…che gli ho fatto?
“…perché?” chiesi, a sguardo basso, senza incrociare il suo, così somigliante a quello di Shinichi.
“Cosa?” mi chiese un po’ più sorpreso rispetto a prima.
“Perché ti comporti così?! Cosa ti ho fatto di male da meritarmi questo trattamento da parte tua?” Alzai lo sguardo lacrimante sul suo e lo vidi perdere un po’ di coraggio, ma non si scompose più di tanto.
Abbassò lo sguardo, ed io mi diressi di corsa fuori da quella Villa, anche se pioveva a dirotto. Dopo nemmeno una frazione di secondo ero già completamente fradicia, ma non me ne curai. Continuai a correre a sguardo basso e fisso sull’asfalto, finché la mia corsa non fu interrotta bruscamente dalla mano di qualcuno che premeva sul mio braccio.
Tentai di dimenarmi, ma sapevo perfettamente che non sarei riuscita a liberarmi, e sapevo chi era anche la persona che mi stava trattenendo, conoscevo bene quella presa.
Conan mi stava tenendo ferma, mentre io mi dimenavo senza riuscire a fare nulla contro di lui, finché fece una cosa che mi stupì: prese anche l’altro mio braccio e mi fece girare completamente verso di lui, per poi abbracciarmi.
Io, presa completamente alla sprovvista, smisi di dimenarmi e mi lasciai abbracciare da Conan. Mi sentii protetta e al sicuro tra le sue braccia, che mi avvolgevano completamente in una presa ben salda, ma senza farmi alcun male. Inoltre ero a stretto contatto con il suo corpo e potevo sentire distintamente il suo petto scolpito da muscoli anche sotto la camicia bianca, che stava diventando trasparente a causa della pioggia…arrossii a quei pensieri, e risposi al suo abbraccio, cercando di non pensarci troppo, più facile a dirsi che a farsi.
Ero immersa nei miei pensieri, ma mi accorsi che Conan mi stava dicendo una frase che mi fece bloccare sul posto
“Ran...ti prego, non ti sposare” disse omettendo il neechan che usava di solito.
Io, a quelle parole, mi staccai dal suo abbraccio per dirgli qualcosa che avesse un senso, ma ancor prima che potessi aprir bocca, Conan me la chiuse con la sua. Io, in un primo momento, mi pietrificai non sapendo bene che fare, ma non mi staccai e percepii Conan farsi strada tra le mie labbra senza trovare alcun ostacolo. Diamine! Il mio cuore stava avendo la meglio sulla mia testa, e ciò non doveva succedere. Ma io non ce la facevo, era più forte di me: le mie labbra non volevano abbandonare quelle di Conan.
Iniziai a rispondere al bacio di Conan quasi senza rendermene conto, e non so per quanto andammo avanti, ma quando ci staccammo per prendere aria, Conan appoggiò la sua fronte sulla mia e puntò i suoi occhi nei miei. Solo in quel momento notai che non portava gli occhiali, e questo lo rendeva ancora più uguale a Shinichi.
“Lo prendo per un sì o per un no?” mi chiese alla fine.
Io non risposi, e una volta staccati, mi diressi con lui verso casa, bagnati fradici per colpa della pioggia, ma tenendoci per mano.
 
 
Buonasera a tutti
Ed ecco i capitolo 4!!!
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito, poi volevo ringraziare    Julie05_SxR, ran1412, Youaremysmile03 e BlackLapis per aver messo la storia tra le preferite.
Ringrazio
Cam01Julie05_SxRmajamartymalikkONLY ME CLIran1412sarocchiaStarmystarvavvina_95love03, _fantasie_ e Youaremysmile03 per aver messo la storia tra le seguite e
ran1412 e sarocchia per averla messa tra le ricordate.
Ringrazio anche i soli lettori e spero che anche questo capitolo possa piacervi.
Alla prossima
ShinRan4862
   
 
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