Una volta ho pensato questo.
E ora quasi mi vergogno ad ammetterlo, ma devo.
Devo perché se non lo facessi, mentirei a me stessa..e anche a te.
Un giorno ho pensato questo.
Ho pensato a cosa sarebbe successo se non ti avessi mai amato.
Se non avessi mai legato così profondamente la mia vita alla tua.
Se fosse rimasta semplicemente Elena Gilbert.
Una ragazza comune.
Una comune studentessa del liceo.
Una comune ragazza che ha perso i genitori.
Una come tante.
Ho pensato che se tu e Stefan non foste mai entrati nella mia vita, allora non ci sarebbe stata Kathrine. Non ci sarebbe stato Klaus. Non ci sarebbe stato Silas. E non ci sarebbero stati i Viaggiatori.
E ho pensato che la mia vita sarebbe stata più semplice.
Che avrei sicuramente perso meno persone che amavo.
E che avrei fatto la vita che i miei genitori desideravano per me.
Poi però ad un certo punto mi sono fermata.
Perché ho pensato tutte queste cose, e ho immaginato una vita meravigliosa.
Ma mi sono fermata, perché non sono mai riuscita a pensare che sarei stata più felice, di come lo sono stata. Di come lo ero.
Mi sono fermata perché quel peso che sento adesso nel cuore non si alleggeriva comunque.
Perché se non ti avessi mai amato, forse avrei amato me stessa molto meno.
E se non ti avessi mai amato, quel peso nel cuore ci sarebbe stato comunque.
Perché non avrei conosciuto l’amore, quello vero. Quello che ti distrugge e poi rimette insieme i pezzi. Quello che ti lascia sveglio la notte. Quello che cambia la tua vita in ogni senso possibile. Quello che ti fa perdere il fiato ad un minimo sfiorarsi. Quello che ti fa immaginare un per sempre. Quello che ti fa perdere il cuore.
Perché è stato questo. Io ho perso il mio cuore Damon, ma non sono rimasta senza. Perché ho avuto il tuo. E ho capito che avrei preferito non riavere mai più indietro il mio, se questo avesse voluto dire poter tenere il tuo dentro di me..per sempre.
Ho capito che il dolore passa, passa sempre quando hai qualcuno accanto con cui condividerlo.
Ho imparato ad affrontare le difficoltà che la vita mi ha messo davanti, grazie a te.
Ho imparato che va bene amare qualcuno diverso da me.
Che va bene amare e basta. Senza motivo. Senza ragione.
Che va bene perdersi nelle braccia dell’altro.
Che va bene semplicemente seguire l’istinto e abbandonarsi tra le lenzuola di qualcuno che pensavamo di odiare.
Ho imparato che va bene.
Che va bene tutto ciò che è dettato dal cuore.
Che va bene qualunque cosa ci spinga ad essere noi stessi e a metterci in discussione.
Allora ho pensato che se non ti avessi mai incontrato, neanche tutto il dolore che la vita mi avrebbe risparmiato sarebbe bastato a riempire quel vuoto che ci sarebbe stato.
E allora ho pensato che va bene così.
Che se comunque devo soffrire e devo piangere e devo disperarmi, preferisco farlo con la consapevolezza di avere avuto tutto dalla vita.
Preferisco essere a pezzi perché ho amato troppo, e non perché non ho amato abbastanza o perché la vita non mi ha dato abbastanza.
Forse quasi preferisco questo.
Ma non illuderti.
Questo non significa che ti perdono.
Perché non ti perdonerò mai.
E ti odio, per non aver rispettato la tua promessa.
Significa solo non desidero una vita diversa da quello che ho vissuto.
Anche se a volte ti odio così tanto che prego Dio affinchè si porti via ogni ricordo di te.
Ma poi ripenso a quel giorno.
E ripenso a quanto mi sentissi vuota in quell’immagine.
Ma mi sento vuota anche adesso.
Perché tu ti sei tenuto il mio cuore, e ti sei ripreso anche il mio.
E io sono rimasta senza. Ma questa volta per sempre.
Perché non riesco ad immaginare un mondo in cui io possa amare qualcun altro.
Perché sono riuscita a pensare ad un passato diverso, ma mai, mai neanche una volta sono riuscita ad immaginare un futuro  senza di te.
E questo mi distrugge, Damon.
Perché mi manco.
Mi manca la mia voglia di vivere.
La mia voglia di vivere la vita.
Ma più di ogni cosa, mi manca vivere te.
Mi manca quella sensazione meravigliosa di prima mattina, nel sapere di condividere con te un altro pezzo della nostra eternità.
Perché ora, quando mi sveglio, sento solo altro dolore.
E non affievolisce mai, Damon. Mai, neanche una volta.
E forse questo va bene, perché ogni giorno ho la conferma che eravamo reali. Che io e te eravamo io e te.
Ma fa male. Fa dannatamente.
E scusami, ma ancora non riesco a perdonarti.
E non riesco a perdonare me stessa.
Perché tu hai detto “Promesso” ed io ti ho creduto.
Ti ho creduto davvero.
E avrei preferito non farlo.
A volte, nei giorni peggiori, avrei preferito non farlo.
 
E mi manchi Damon.
Mi manchi così tanto, che mi consuma.
Così come mi consumava amarti in segreto e di nascosto.
E allora non so cosa fare.
Solo..mi manchi.