Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Annabeth1995    21/08/2015    3 recensioni
Seguito di "Forse lei te lo poteva insegnare"
Dal primo capitolo:
All’ingresso della scuola la riccia si trovò difronte una scena che aveva sperato di vedere da quando aveva messo piede li dentro; Draco Malfoy deriso da un gruppo di studenti del sesto anno. Ora però quella scena, invece che soddisfarla, la feceva soffrire. Quante volte era toccato a lei essere umiliata e proprio da Malfoy per giunta? Ma Hermione non era mai stata una persona vendicativa, non era nella sua indole godere del dolore o del disagio altrui.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cari lettori, vista la forte richiesta di terminare questa storia vi accontenterò. Mi sono già immaginata il finale e , sicuramente alcuni di voi rimarranno delusi, altri invece ne saranno contenti. Dopo questo pubblicherò ancora un paio di capitoli più un epilogo. Ringrazio con il cuore coloro che mi hanno spinta a portare a termine questa ff.
Sperando di non deludervi, con affetto, Annabeth








Erano le tre di notte, o almeno lo erano quando George aveva guardato per l’ultima volta l’orologio che portava al polso. Non riusciva a dormire, aveva paura che nel momento in cui si sarebbe addormentato Hermione avrebbe smesso di respirare. Mai il tempo gli era sembrato più lungo e doloroso. Si doloroso, perché ogni momento in cui lei non apriva gli occhi la speranza del ragazzo cedeva di un poco. Lei era sempre pallida, il chiaro di luna sulla sua pelle la faceva sembrare già deceduta, i capelli spenti stavano sparsi a ventaglio sotto la sua testa. Solo il lieve movimento del suo petto lasciava presagire che ci fosse ancora un po’ di vita in quel corpo immobile.
 
George le prese una mano tra le sue; era ghiacciata come se l’avesse tenuta per lungo tempo in un torrente nordico in pieno inverno.
 
“Hermione, ti prego svegliati”
 
Fu solo un sussurro ma Madama Chips lo aveva sentito. Sfiorò la spalla di George come a richiamarlo dalla sua veglia notturna.
 
“È in un sonno dal quale non potrà destarsi facilmente signor Weasley. Non le mentirò, ogni ora che rimane incosciente c’è una speranza in meno che si svegli. Nel mondo babbano è comune, conoscono questo sonno meglio di noi maghi. È da loro che ho sentito dire che quando una persona è in coma, se le si parla se ne incoraggia il risveglio. Ci provi signor Weasley. Parli con lei. Se il destino è dalla parte della signorina Granger si sveglierà”
 
Senza dire altro tornò nel suo ufficio e chiuse la luce. George teneva lo sguardo fisso sul volto della ragazza. Avrebbe tentato ogni cosa. Così avvicinò ancora di più la sedia al letto e iniziò a parlare.
 
“Ciao Hermione, sono George. Non posso credere che tu tra tutti abbia fatto questa cavolata. Stai rischiando di morire e per che cosa? Se ora te ne vai non lo sapremo mai”
 
Prese un respiro.
 
“Sai, Madama Chips ha detto che puoi sentirmi e forse, è ora di spiegarti un po’ di cose. Non fu Fred il primo ad innamorarsi di te, so che non ci crederai ma è così. Fui io ad accorgermi per primo di te ma non lo dissi mai a lui. E poi ci fu Ron, credevo che tu ti saresti davvero innamorata di lui con il tempo. Era con lui che avevi un rapporto più stretto, non con me e mi dissi che forse i miei sentimenti non erano così importanti. E poi hai iniziato ad uscire con Fred. Ti avevo detto di averlo capito dopo la tua partenza con Harry e Ron… Mentivo. L’ho saputo subito. Ti ho vista trasformarti sotto i miei occhi giorno dopo giorno. Eri più felice, più sciolta. Più te stessa. E li capii di non essere mai riuscito a farti uscire dal mio cuore. E ancora una volta non potevo averti. Mi dissi che ormai era destino, che dovevo lasciar stare. Quando voi partiste, dopo poco tempo Fred mi disse che c’era una cosa che voleva dirmi dopo il lavoro e…”
 
Il fiato gli mancò per un momento ma doveva continuare, doveva dirle la verità.
 
“Quando quella sera tornammo a casa, prima di andare a dormire, si sedette sul letto con la faccia più seria che gli avessi mai visto addosso. Mi disse che ti amava, che non riusciva a sopportare che tu fossi lontana e chissà dove. Mi disse che dopo la guerra ti avrebbe chiesto di sposarlo, ma questo lo sai già. Quello che non sai è cosa aggiunse dopo. Mi chiese, mi supplicò, di prendere il suo posto se gli fosse successo qualcosa. Mi disse che sapeva che ti amavo ma lo aveva capito quando ormai lui non avrebbe più potuto lasciarti andare. Rifiutai. Non volevo farlo, non era giusto. Volevo si starti accanto, come un amico però. Ma non ci sono riuscito. Quando ti ho rivista a Hogsmeade le mie convinzioni sono crollate come foglie al vento. Non potevo smettere di amarti, non posso farlo Hermione. Ti prego svegliati. Fallo per chi ti ama. Per Ginny, per Malfoy. Fallo per me. Ti amo Hermione”
 
 
 
 
Sentiva di avere il corpo leggero come una nuvola ma al contrario di essa, non era nel cielo che navigava imperterrita. Hermione vorticava nelle ombre ed era un’ombra anch’essa. Ogni tanto brividi freddi le percorrevano la schiena, ogni tanto invece i brividi erano caldi. Sarebbe voluta rimanere in quel luogo per sempre. Così leggera, senza provare il minimo dolore. Una piccola vocina nella sua mente le diceva che non poteva restare. Ma perché sarebbe dovuta tornare in dietro? Dove chi amava era morto o non la ricordava? Non era meglio rimanere li a volare tra quelle dense tenebre? Si, sarebbe rimasta. Un turbine di vesto improvviso la fece volteggiare fra le sue spire spingendola in alto. Hermione si beava di quella sensazione di pace infinita e delicatezza.
 
“Hermione..”
 
Una voce. Flebile e triste. Aveva detto il suo nome, ma di chi era quella voce? C’era ancora qualcuno da dove veniva che l’amava? No, era impossibile. Aveva l’impressione di dover riconoscere quella voce dolce e spezzata ma non ci riusciva. Aveva avuto degli amici? Quali erano i loro nomi? Non lo sapeva, era come se Hermione fosse nata in quel mondo nero e non avesse fatto altro che fluttuare su e giù.
 
“Hermione ti amo”
 
Questa volta la voce era più decisa e nitida. Era sicura di conoscerla.
 
“Per Ginny, Per Malfoy. Per me.”
 
Ginny…. Malfoy…  due visi iniziarono a delinearsi nella sua mente, prima sfocati, come se fossero ricoperti da una patina traslucida, ma pian piano si facevano sempre più nitidi.
Draco e Ginevra. Ginevra e Draco. Erano i suoi amici? Si, ne era quasi sicura, sentiva di conoscerli.
Ma non era di uno dei due quella voce. Apparteneva ad un altro ragazzo. Ma chi era? All’improvviso una vento tiepido le sfiorò la bocca, come un bacio leggero, dolce. Un lampo di luce le balenò davanti agli occhi. Un volto. Un nome.
 
Fred.
 
Un viso lentigginoso e sorridente, i capelli corti e rossi, gli occhi che sembravano due pezzi di cielo.
Poi l’immagine cambiò non di molto ma cambiò.
 
Era lo stesso volto ma con qualche lentiggine in meno, sorrideva, ma più dolcemente. Gli occhi erano lievemente striati di verde e sulla testa gli mancava un orecchio.
 
Un altro nome. George.
 
I ricordi tornarono a galla come un fiume in piena. Harry, Ron, Ginny, Draco, George. I suoi amici, le persone che le volevano bene. Le persone che amava. Il panico le si irradiò per tutto il corpo. Doveva tornare in dietro. Non poteva restare li e abbandonare coloro che le erano stati accanto. I suoi arti iniziarono a farsi pesanti, sembrava che il suo sistema circolatorio si stesse riempendo di piombo fuso. Dei forti bruciori la facevano tremare dalla testa ai piedi. Si sentì precipitare nel vuoto come dopo un lancio con il paracadute. Avrebbe voluto urlare ma il fiato le rimase impigliato in gola. Un forte impatto bloccò la sua discesa e poi fu obblio.
 
 
Erano le sei e trenta del mattino ormai, George teneva ancora la mano di Hermione. L’aveva pregata di svegliarsi così tante volte che ora gli mancava la voce e la gola gli doleva. Ma in lei non aveva avvertito nessun mutamento. Avrebbe voluto piangere ma mordendosi il labbro, fino a farlo sanguinare, si costrinse a non farlo.
Tenendola sempre per mano posò il capo sul letto di fianco a lei. Ora era più calda di qualche ora prima ma non bastava. Morse il labbro con più foga cercando la concentrazione necessaria per rimanere lucido. Era stanco morto ma non avrebbe dormito, non poteva farlo. Doveva stare con lei. Ma piano le palpebre iniziarono a velare gli occhi cercando di portarlo tra le braccia di Morfeo. Senti una lieve stretta sulla mano.
 
Sto sognando, pensò. Poi lo sentì di nuovo. Era una stretta più forte della precedente ma al contempo debole. Tirò la testa su di scatto.  E le lacrime le inondarono il viso.
 
“George”
 
Fu un sussurro ma lo aveva colto. Le palpebre appena schiuse, una piccola smorfia di dolore sul volto. Hermione era sveglia, era li! Le accarezzò il viso dolcemente e poi corse a chiamare Madama Chips.
Come la donna vide ciò che era successo disse a George di uscire e andare a riposare perché avrebbe dovuto visitare Hermione e non gli era concesso rimanere. In quel momento lui non protestò, era troppo contento per ribattere e corse fuori dall’infermeria. Non avrebbe potuto dormire più ora. Corse per le scale fino ad arrivare davanti alla Sala Grande. Sperava di trovare li Ginny e Malfoy e così fu. Insieme a Zabini, i due ragazzi stavano seduti sulle scale che portavano ai piani superiori; Malfoy con la schiena a ridosso del muro, Ginny con la testa posata sulla spalla di Blaise. Come lo videro si alzarono andandogli in contro.
 
“È sveglia”
 
Fu l’unica cosa che disse perché nessun’altra cosa sarebbe servita. Senza indugiare iniziarono a correre verso l’infermeria più veloci che potevano. Le porte della sala erano ancora sigillate e si fermarono li davanti aspettando.
 
“Malfoy, penso che dovresti entrare”
 
Disse l’infermiera quando aprì la porta. Tutti fecero per seguire il biondo ma lei li fermò.
 
“Uno alla volta figlioli”

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Annabeth1995