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Autore: Nephertiti    22/08/2015    6 recensioni
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI, IMMAGINI RICARICATE.
Mitsuko, una ragazza di diciassette anni, è stata obbligata dai genitori a frequentare una nuova scuola, ignara del perché, dovrà trasferirsi in una nuova casa. Ma nell'abitazione troverà sei fratelli bellissimi, nonché vampiri assetati del suo sangue...(riprende la storia dei Diabolik Lovers, ma troveremo una nuova protagonista con un fisico ma soprattutto un carattere ben diversi da quelli della nostra Yui.)
Mitsuko resterà solo un'altra Sposa Sacrificale o riuscirà ad adattarsi in quella villa del terrore, che diverrà per lei man mano più familiare?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 13 - Cambiamenti -

 

 

 

 

Percorsi le scale, così rapidamente da non accorgermi della figura che camminava nella mia direzione.
Mi scontrai con qualcosa di morbido, per fortuna l'impatto non fu violento.


Quando riaprii gli occhi, Kanato mi osservava in un connubio di irritazione e pazzia.
Avevo urtato il suo Teddy e il suo sguardo omicida confermava la mia tesi.
“Perdonami, Kanato, io...”, tentai di scusarmi, pronta al peggio.
“Fai attenzione.” mi rimbrottò.
Nel tono di voce avvertii una nota di fastidio, ma non sembravano parole minacciose.
Guardai i suoi occhi lilla, persi nel vuoto, neanche lì c'era traccia di “sclero imminente”.


“Si, scusami.” ripetei, chinando il capo e guardando ancora il suo sguardo vitreo.
Restammo in silenzio per un po' e, d'impeto, gli passai una mano fra i capelli arruffati, come si farebbe con un bambino tenero e indifeso. 
Ecco, magari Kanato non era proprio indifeso...
Lo sentii irrigidirsi.
Non doveva conoscere le dimostrazioni d'affetto, tant'è che mi afferrò il polso e mi avvicinò a lui, lo sguardo era più... isterico.
“Che fai?” chiese, in un moto di stizza.
“Ehm io...”, fui interrotta da una fitta al polso, Kanato mi aveva morsa.
Strinsi l'orlo dell'abito che indossavo, per non cacciare un lamento.
Sentii i canini uscire dalla carne sanguinante.
“Adesso ti ho punita.” concluse lui.
Lo guardai stralunata, che male c'era nell'accarezzare, amichevolmente, i capelli di qualcuno?
Presi nota che il vampiro non apprezzava certi 'gesti inconsulti'.
Kanato era pur sempre Kanato.
“Allora ci vediamo!” esordii, mentre riprendevo a scendere le scale, la voce del viola mi giunse da lontano: “Si, non vediamo l'ora di rivederti, neh Teddy?”

Andai verso il giardino.
Scesi i gradini, cercando di scovare qualche Sakamaki.

Proprio mentre mettevo piede sull'ultimo scalino, mi accorsi che una sagoma ci era distesa sopra e sonnecchiava...
Ritrassi il piede, il che mi fece perdere l'equilibrio, e caddi rovinosamente... tra le braccia di Shu.

A pochi centimetri da quel blu zaffiro, sentii le guance avvampare e dovetti distogliere lo sguardo: ero un'imbranata cronica...
“Sei molto fastidiosa.”, mi rimproverò lui, ma la voce non sembrava troppo seria.
“Scusami, non ti avevo visto.” dissi, tentando di rialzarmi, ma qualcosa me lo impedì, più precisamente qualcuno.

“Me ne sono accorto.” rimbeccò lui.
Voleva essere una battuta?

Già che c'ero, tanto valeva portare a termine il “compito” prefissato.
“Volevo ringraziarti” annunciai a disagio.
“Per cosa?” domandò Shu, incurante del fatto che mi stringesse a sé per i fianchi.
“Se non avessi avvisato Subaru, lui non avrebbe potuto aiutarmi...” spiegai, mentre la voce diveniva sempre più flebile dall'imbarazzo.
“Io l'ho solo avvisato.”, puntualizzò lui.
“Potevi infischiartene” replicai convinta.

Non mi abbindolava con quello sguardo gelido, non potevo credere che mi avrebbe lasciata morire.
E le sue parole ne erano la conferma.

“Hai detto tu che per voi sono più di una preda...”, sottolineai io, lasciandolo di stucco.

Lo capii dai suoi occhi, che persero per un'istante quell'aria assonnata e imperturbabile.
“Sei cambiata Mitsuko.”
Sussultai nel sentire, finalmente, il mio nome.
Nome che io amavo, come la persona che me lo aveva dato.
Però, non mi lasciai intimidire: “Non sono io ad essere diversa, ma voi.” dichiarai, liberandomi dalla presa.
Lo salutai con un sorriso compiaciuto, che, incredibilmente, Shu ricambiò, per poi tornare ad appisolarsi, cullato dalle sue cuffiette.

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Salve gente!! Sono tornata per vostra sfortuna con un altro capitolo di nuovo un po' cortino...Ok, decisamente corto e mi scuso, anche qui non succede nulla d'interessante, ma è una fase importante, in cui i rapporti con i Sakamaki dovrebbero (in teoria) essere un po' cambiati!!

Ma passiamo ai ringraziamenti! Grazie di cuore a tutti coloro che hanno recensito e chi ha messo la storia fra le seguite/preferite/ricordate!!

Grazie davvero!!! ^w^

Alluora che ne pensate del rapporto che si sta istaurando fra la protagonista e i vampiretti?!

Be' vi lascio e vi invito a recensire! Un bacio ^3^ -Nephy-

 

 

 

 

   
 
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