Lidérc*

{ Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Ungheria
Parole: 279 (grazie a: http://www.freetiamo.altervista.org/index.php/conta-parole.html) }

Quella notte Erzsébet la stava trascorrendo male, molto male. Inizialmente, non appena si era infilata sotto le coperte, non era riuscita a prendere subito sonno, come era solita fare; tuttavia non se ne crucciň piů di tanto e si dedicň al libro sul suo comodino, sperando che la lettura l’avrebbe aiutata a finire dritta dritta tra le braccia di Morfeo.
Alla fine, dopo aver letto circa metŕ libro e aver contato un centinaio di pecore, finalmente l’ungherese riuscě a chiudere gli occhi e ad addormentarsi, ma non passň che qualche ora prima che la fanciulla si risvegliasse, quasi sentendo un peso sullo stomaco. Pensň che forse era una semplice indigestione (nonostante non avesse mangiato nulla di pesante quella sera), ma quando sollevň le palpebre per mettersi seduta, notň che qualcosa premeva su di lei e la teneva bloccata sul materasso. Spostň lo sguardo dal soffitto sopra di lei al suo stomaco e fu allora  che lo vide: un essere raccapricciante, dai tratti del viso contorti in un ghigno mostruoso, era accoccolato su di lei e la fissava, con quei suoi occhi piccoli e penetranti, impedendole alcun movimento. Cos’era? Un lidérc, essere della mitologia ungherese conosciuto per rubare le anime delle persone durante il sonno.
Erzsébet corrucciň le sopracciglia in un’espressione perplessa: sapeva che i miti erano parte della sua cultura, ma non poteva credere che quei cosi esistessero veramente.

“Hai intenzione di toglierti di lě o no?” disse con impertinenza, senza distogliere lo sguardo da quello dell’esserino.
“Sei cosě comoda, perché dovrei?”
“Ah…”

La ragazza chiuse gli occhi, scuotendo il capo, e quando li riaprě nulla piů premeva sul suo ventre. Lo stupore fu ancora maggiore di prima: si era davvero immaginata tutto?



* incubo (termine piů vicino in significato a quello ungherese)