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Autore: angiechan 92    01/02/2009    4 recensioni
In harry Potter la coppia RemusxTonks è una delle più amate e dolci... ma la Row ci dice veramente poco su loro due e sulla loro relazione. Come ha fatto il tranquillo e razionale Remus Lupin ad innamorarsi di una pestifera ma dolcissima Ninfadora Tonks? Leggendo questa storia entrerete in un mondo di retroscena che hanno dato origine alla loro relazione e che ha portato a far sbocciare l'amore tra due persone all'apparenza così diverse eppure entrambe accomunate da un sentimento incontrastabile come l'amore...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccomi!! Non a caso aggiorno oggi!! Come che giorno è?!

1 Febbraio… portiamo indietro il calendario di un mese… 1 Gennaio!!

Quale giorno migliore per il capitolo dedicato alla magica festa di Capodanno?

Ecco, appunto, in questo capitolo anche Remus e Dora festeggeranno.. Ringraziamo la nostra dolcissima Auror.. Se non ci pensa lei a far festa a Grimmauld Place..

A proposito.. Ho notato che la scena dl bacio ha riscosso parecchio successo, eh? ^_-

Comunque.. Ho veramente poco da dirvi… se non che vi ringrazio nuovamente per l’affetto e l’interesse con cui leggete la fic e che, veramente, senza i vostri commenti mi sentirei perduta…

Non so se anche per voi è così, sul serio, ma per me ricevere commenti alla fic e ai miei lavori in generale (chi mi conosce sa che pubblico anche i miei disegni e senza il sostegno di chi sopporta la visione dei miei obbrobri non saprei come fare..) è una delle soddisfazioni più grandi in questo campo!!

Quindi GRAZIE MILLE di nuovo… a chi ha letto e a chi leggerà, a chi ha recensito e a chi recensirà (recensite vi preeeego!! Ve lo chiedo umilmente in ginocchio.. Un commentino?!)

Un salutone e un abbraccio grande…

Con affetto…

Angie

Wotcher!! =3

Dimenticavo… LEGGETE ANCHE IL CAPITOLO PRECEDENTE!! ^^

CAPITOLO 29: I RINTOCCHI DEL NUOVO ANNO

La dimora della nobile e antichissima casata dei Black non era mai stata così allegramente e abbondantemente addobbata; la sera del 31 Dicembre, se solo Kreacher avesse visto come la “mezzosangue traditrice con la stramba pettinatura” aveva ridotto la casa dei suoi “padroni”…

Tutto il salotto era adornato da ghirlande di agrifoglio e nastri rossi e oro attorno al vecchio lampadario: i colori di Godric Grifondoro nella bella e antica casa Serpeverde; la cucina poi era uno spettacolo solo a guardarla, illuminata come se fosse giorno da una notevole quantità di candele fluttuanti e con la lunga tavolata ricoperta da una bella tovaglia che cadeva pesante fino al pavimento, tutto rigorosamente nei toni del rosso come voleva la tradizione di capodanno. Le posate e i piatti argentati erano stati adeguatamente lucidati e rimessi a nuovo e posizionati in modo che le due persone che sarebbero state lì a cena quella sera, si sarebbero sedute l’una di fronte all’altra.

Tonks contemplava con orgoglio e una buona dose di incredulità il suo operato, stentando a credere che era riuscita a fare tutto questo senza fare particolari danni, limitandosi a rompere un vecchio vaso con lo stemma dei Black che aveva avuto la cattiva idea di mettersi sulla sua strada; ci aveva messo tutta la giornata (fortunatamente Remus era dovuto uscire per andare da Molly e Arthur) per addobbare la casa e renderla degna di una serata speciale da “ultimo giorno dell’anno”, Remus ne sarebbe stato sicuramente entusiasta, ultimamente erano entrambi così occupati a causa degli incarichi dell’Ordine che faticavano a vedersi e, a dirla tutta, faticavano anche a stare svegli data la stanchezza che aumentava ogni giorno a causa dei turni di notte e, per quanto riguardava Tonks, anche a causa dell’enorme carico di lavoro che il suo capo le assegnava.

Sì, sicuramente a Remus sarebbe piaciuta quella “piccola sorpresa”, a lui piaceva questo genere di cose…

Avrebbero festeggiato il nuovo anno insieme…

Uno strano odore di bruciato destò i sensi della giovane auror in preda ad un sogno ad occhi aperti e la riportò alla realtà; senza dire niente si fiondò in cucina e tolse dal fuoco quella che doveva essere, o almeno che doveva sembrare, una torta al cioccolato…

Tonks osservò delusa e arrabbiata il mucchietto di cenere e cacao che si era posato sul fondo della tortiera: la torta al cioccolato sarebbe stata il dolce perfetto per Remus… si era impegnata tanto a prepararlo… accidenti a lei e alla sua maledetta sbadataggine!! Si era ripromessa di stare più attenta dopo aver bruciato lo stufato, il tacchino e le patate… ma evidentemente non era destino che lei diventasse una brava cuoca…

E così, mentre ancora imprecava contro la cucina, maledicendo il forno a legna, il camino, il calderone, lo stufato e il cibo in generale, Tonks udì la serratura della porta scattare…

Possibile che fosse già lui…? Ma erano soltanto… Merlino!! Le nove di sera!!

-Dora? Sono tornato…- udì Remus urlare dall’ingresso…

Perfetto! Ci mancava solo questa per mutare in meno di cinque minuti il suo ormai guastato umore: Remus era appena tornato e lei si trovava senza niente di pronto per cena, un mucchio di fuliggine al posto del dolce e per vestiti nient’altro che la sua mega felpona con le renne che le arrivava fino alle ginocchia… un ricordo di un pessimo regalo di sua madre lo scordo Natale…

Non poteva decisamente andare peggio!!

Osservandosi meglio da capo a piedi per controllare che non ci fosse qualche altra stranezza o anomalia Ninfadora si accorse di portare una calza diversa dall’altra…

D’accordo… non c’è mai limite al peggio…

-Dora? Ci sei…?- il broncio di Tonks si trasformò in una smorfia di soddisfazione mista ad un ghigno malefico una volta accortasi che Remus le dava le spalle…

Prese la rincorsa e…

-Dora ma che è successo al salott…- Remus si sentì di colpo un discreto peso piombare sulle sue spalle di punto in bianco, obbligandolo a chinarsi; non gli ci volle molto per realizzare che si trattava della sua buffa e vivace coinquilina.

-Remus!! Finalmente!!- urlò Tonks allegra e sorridente strapazzando il povero Lupin e tenendosi aggrappata al suo collo…

-Dora… Mi… mi stai soffocando…-

-Ah! Scusa, scusa…- scese dalle sue spalle e lo guardò con aria raggiante -mi sono lasciata trasportare…-

-Me ne sono accorto…- rispose lui massaggiandosi il collo e guardandosi intorno -visto anche come hai addobbato la casa…-

-E il bello deve ancora venire… vieni…- Tonks lo prese “delicatamente” per un braccio e lo condusse in cucina, rallegrandosi all’espressione di stupore che apparve sul volto di Remus una volta varcata la soglia…

-Allora… ti piace?- domandò entusiasta la ragazza…

-È… è tutto davvero bellissimo… come…-

-Speravo tanto che ti sarebbe piaciuto… è l’ultimo dell’anno, bisogna festeggiare, no?-

-Giusto… - rispose Remus sorridendo, non voleva guastare il buonumore di Ninfadora e in effetti quell’atmosfera magica che si respirava in quella stanza lo faceva sentire decisamente meglio…

Stentava a credere che Tonks avesse fatto tutto questo solo per lui…

-Bene, allora! Che c’è di buono per cena?- domandò Remus, non immaginando neanche lontanamente che quella domanda aveva gettato la ragazza nel più totale sconforto…

-Tonks? Che…- ma la ragazza non rispose e si limitò ad indicare una serie di padelle e contenitori vari nei quali giacevano cibarie che non era sicuro fossero del tutto commestibili…

-Oh…- mormorò il licantropo…

-Mi dispiace… ci ho provato, sul serio, ho provato a cucinare di tutto, mi sono impegnata ma… direi che il risultato non è stato dei migliori, eh?- Tonks guardò dal basso Remus, vergognandosi per la prima volta in vita sua del fatto di non saper cucinare granchè, se non un tramezzino col formaggio…

-Ti avevo anche preparato il dolce… so che ti piace il cioccolato e… volevo… sì… prepararti una torta al cioccolato… ma… mi sa che ho calcolato male i tempi di cottura…- concluse mostrando a Remus gli ingrati resti del suo dolce…

-Dora… sei…- cominciò Remus…

-Un impiastro, lo so… Ma non è carino da parte tua farmelo notare, sai?-

-No… volevo dire che sei davvero… unica!- alle parole di Remus la ragazza cominciò a riacquistare il suo colorito e un sorriso le spuntò in viso…

-Davvero… non conosco nessun altro che riesca a far bruciare una decina di pietanze in una sola cena…-

-Scusa se non rido…- la ragazza si imbronciò nuovamente -e io che mi sono fata in quattro per te, non ho avuto nemmeno il tempo di cambiarmi…-

Remus sembrò notare solamente ora che Tonks portava addosso soltanto una calda felpa in pile e dei calzettoni spaiati e, seppure quell’insolito indumento con tanto di renne fosse la cosa più stramba che avesse mai visto, la ragazza gli appariva decisamente attraente vestita in quel modo…

Le si avvicinò cauto, mentre Ninfadora gli voltava le spalle, e le sussurrò all’orecchio…

-Cena a parte… è stato un bel pensiero quello che hai avuto…-

Tonks sussultò e si voltò lentamente, trovandosi faccia a faccia con Remus…

-Davvero?- domandò incredula…

-Certo… lo apprezzo molto, sul serio…-

O stava dicendo la verità, oppure Remus era il più bravo bugiardo del mondo e, scartando a priori la seconda opzione, Tonks si rallegrò nel pensare che almeno il gesto, al contrario della cena, aveva avuto i suoi effetti positivi…

-Ma… e per la cena?- entrambi erano rimasti comunque senza niente da mettere sotto i denti…

-Ringrazia Molly e le sue preoccupazioni riguardo al fatto che sono dimagrito…- disse Remus mostrando a Tonks un piccolo sacchetto contenente quella che si presumeva essere la tanto sospirata cena, gentilmente offerta dai Weasley…

-Ti ho mai detto che adoro Molly?- esclamò Tonks entusiasta… forse la serata non sarebbe andata così male dopotutto…

Entrambi si misero a tavola e gustarono la deliziosa cena fino al dolce, illuminati dalla luce calda delle candele…

Era l’ultimo giorno di un altro lungo anno, le ultime ore di un periodo segnato da eventi tristi, perdite dolorose ma, al contempo, da incontri eccezionali e amicizie fantastiche, emozioni passate che, per quanto belle, non sarebbero tornate mai più…

La luce soffusa delle candele che ormai si stavano esaurendo, circondando e avvolgendo Tonks e Remus come un delicato velo di fresca seta, riportava ancora di più alla mente di entrambi tutto quello che quell’anno era stato, cosa aveva significato per loro…

Un anno di sguardi fugaci e attimi rubati al tempo, piccoli frammenti di una vita insieme, una vita insieme che entrambi segretamente desideravano… entrambi meritavano sicuramente più di tutto questo.

Meritavano qualcosa di più di qualche abbraccio, qualche stretta di mano, qualche risata…

Meritavano qualcosa di più di un bacio rubato sotto un vischio incantato…

Meritavano tutto l’amore del mondo… meritavano la felicità più di chiunque altro.

Le prime parole che si udirono dopo il lungo intermezzo silenzioso della cena furono quelle di Remus che, gentilmente, propose di andare ad attendere il nuovo anno in salotto, magari davanti al camino e in compagnia di una buona bottiglia dell’ottimo Whisky Incendiario che Sirius un tempo riusciva a tenere abilmente e avidamente tutta per sé…

Si sedettero l’uno di fronte all’altra sulle due poltrone che davano sul tavolino e sul camino incredibilmente ed eccezionalmente lavorato di casa Black; tutto in quella sala dava l’impressione di trovarsi in un antica ma ancora lussuosa dimora di illustri nobili.

Anche se paradossalmente, non c’era infatti nulla di nobile nell’avere sangue puro e credersi superiori agli altri, era proprio il luogo dove si trovavano: una illustre e magnifica dimora di una delle famiglie di maghi più antica e rispettata.

Eppure non era sede di grandi balli o feste mozzafiato, faceva da dimora a due semplici persone, un licantropo e un auror del ministero, nonché metamorphomagus e mezzosangue, che ora amabilmente chiacchieravano di fonte al camino, bevendo di tanto in tanto un sorso di Whisky giusto per aumentare l’allegria del momento e lasciandosi andare a ricordi e a serene risate…

Se la signora Black avesse potuto dare una sbirciata tra le pesanti tende che la ricoprivano, probabilmente non si sarebbe limitata ad urlare indecenti imprecazioni contro i suoi indesiderati coinquilini…

Ma a Remus e Tonks poco importava ora il posto dove si trovavano, a loro, per il momento, bastava essere lì, insieme, ad attendere l’imminente anno nuovo, facendo passare il tempo ridendo e scherzando…

-Avresti dovuto vedere la faccia di Severus quando tuo cugino, ubriaco com’era, gli chiese di ballare un valzer… ad essere sincero ho il sospetto che l’avesse scambiato per niente di meno che per la cara Molly Weasley…- Remus stava raccontando ad una brilla e allegra Ninfadora cosa era successo lo scorso Capodanno, dopo che gli ospiti se ne erano andati e lei era crollata sul divano…

-Come accidenti ho potuto perdermi questa scena?! Avrei potuto ridermela per giorni e giorni… e invece ne vengo a conoscenza solo ora… che sia maledetto il mio dannatissimo sonno pesante!!-

Ripensando alla scena e a quanto era successo, Remus si fece scappare un risolino…

-E tu?- cominciò Tonks sorseggiando l’ennesimo sorso di Whisky, vuotando il bicchiere -non dirmi che non hai mai chiesto ad una dolce fanciulla di ballare con te…-

A Remus andò di traverso il sorso di Whisky che stava bevendo in quel momento, mentre con allegria crescente la radio sintonizzata su “Molliccio Channel -Tante canzoni da far paura” annunciava i l’ora mancante allo scoccare della mezzanotte…

“Maghi, streghe e creature varie in ascolto… preparate i fuochi artificiali, le bacchette verso il cielo e una buona bottiglia di liquore per festeggiare perché tra poco meno di un ora daremo il benvenuto del mondo magico al nuovo anno!! Ed ora, dopo uno scatenato brano delle Sorelle Stravagarie, ecco per voi una canzone della nostra amata Celestina Warebeck…”

Ignorando l’annuncio, Remus rimase ancora intontito a fissare Ninfadora, che lo guardava sorniona e con uno sguardo che non prometteva niente di buono…

-Perché… me lo chiedi?-domandò a sua volta riprendendo a sorseggiare l’ottimo Whisky Incendiario, offerto gentilmente dalla dispensa Black…

-Così… pura curiosità…- Tonks scrollò le spalle -se Sirius è riuscito ad invitare a ballare perfino Piton, allora è possibile che anche il timido Remus Lupin abbia invitato una ragazza a ballare.. .-

-Sirius era ubriaco fradicio, Dora…-

-Non serve essere ubriachi per avere il coraggio di chiedere a qualcuno di ballare…- concluse Ninfadora sicura di sé, convinta di aver toccato un “tasto dolente” e di essere riuscita ad assicurarsi una “conversazione-scoop” sulla vita sentimentale passata di Remus; ma la giovane auror era leggermente brilla e aveva sottovalutato il suo avversario il quale, non solo non rispose alla domanda, ma riuscì, con un semplice gesto a ribaltare la situazione a suo favore…

-Ti va di ballara, Dora?-

-C-come?- fu la volta di Tonks rischiare di strozzarsi con il Whisky andatole di traverso, decisamente non si aspettava una reazione del genere…

“Hai gettato un incantesimo su di me,

Controincantesimo al tuo amore non c’è…

Dammi la formula del tuo amor…”

La cara Celestina non fu ascoltata da entrambe le persone presenti nella stanza, troppo impegnate a squadrarsi a vicenda; in particolare non fu assolutamente e minimamente percepita da Tonks che fissava ancora incredula Lupin…

-Ti ho chiesto…- disse Remus alzandosi dalla poltrona e mettendosi di fronte a Tonks -se ti va di ballare…-

-Tu devi aver bevuto qualche goccetto di troppo, Remus Lupin…- cominciò Tonks poggiando il bicchiere vuotato sul tavolino e fissando il licantropo con aria furbetta -nessun essere vivente sano di mente mi chiederebbe di…-

-Non serve essere ubriachi per chiedere ad una ragazza di ballare… o sbaglio?- concluse Remus tendendole la mano destra…

Ninfadora sorrise tra il divertito e l’incredulo e il suo sguardo saettava senza sosta dalla mano tesa dell’uomo fino al suo volto: stentava a credere che Remus le avesse VERAMENTE chiesto di ballare, forse se lo stava solo immaginando, anche perché l’unica persona che aveva bevuto qualche goccetto di troppo in quella casa era lei…

-Sei… sicuro di quello che stai dicendo, vero?-

Remus annuì…

-E’ bene che tu sappia che l’ultima persona con cui ho ballato è tornata a casa con i piedi che sembravano delle zampe di troll…-

-Sopravviverò…- disse Remus sorridendole e tendendole ancora di più la mano…

-Beh… in questo caso allora…- disse Tonks fingendo un aria corrucciata di chi sta pensando come risolvere un dilemma esistenziale -accetto! A tuo rischio e pericolo RJ…- si alzò di scatto per stringere la mano che gli era stata offerta e barcollò pericolosamente prima che Remus, prontamente, le afferrò la mano che gli era sfuggita, rimettendola in equilibrio…

-Ottimo come inizio, direi…- disse con una nota di evidente sarcasmo Tonks, che ancora barcollava; Remus le sorrise rassicurante…

-Vedrai che non è difficile… cominciamo con un valzer?-

-Sei un esperto ballerino e io non lo sapevo?- domandò sempre più divertita Tonks, mentre la sua risata le si congelava in gola, bloccata da una strana sensazione che le avvolse la bocca dello stomaco quasi lo volesse stritolare…

Solo allora la ragazza si accorse che Remus le aveva passato una mano attorno alla vita e la avvicinava a sé, provocandole uno strano miscuglio e un continuo vorticare di emozioni e stati d’animo che tinsero di tutte le tonalità possibili e immaginabili i suoi capelli in pochi secondi; lì dove la mano di Remus si scontrava con la sua felpa di pile e le sfiorava in modo appena percettibile la schiena, Ninfadora sentì ardere, quasi bruciare la sua pelle…

-Ecco, vedi… adesso posa la mano destra sulla mia spalla, così…- Remus con una delicatezza quasi innaturale le prese la mano e la guidò verso l’incavo della sua spalla, mentre Tonks, ammutolita, si

sforzava di osservare in silenzio il pavimento, trovandolo molto interessante ed una perfetta fonte di distrazione dagli occhi lucenti di Remus e dal suo volto stranamente sereno…

Non riusciva a guardarlo negli occhi e non riusciva e stringersi a lui senza che gli si ponessero davanti agli occhi, rapide e veloci, le immagini e le sensazioni di quella sera di Natale… solanto una settimana prima…

Remus rafforzò la presa sulla mano di Tonks che ancora stringeva tra la sua, mentre la canzone di Celestina faceva loro da sottofondo…

-Allora… quando io faccio un passo in avanti, tu lo fai indietro e viceversa… sei pronta?- Remus le fece un cenno del capo e Tonks annuì, sorridendo al pensare quanto piacevolmente ridicola fosse quella situazione, quanto buffi dovevano essere lei e Remus, che improvvisavano un valzer che della danza aveva solo il nome…

Remus si mosse in avanti e Tonks, colta alla sprovvista, quasi saltellò per andare indietro e non scontrarsi con lui; in seguito fu la volta di Dora di muovere in avanti e, dopo aver eseguito con “successo” il primo passo, calpestò senza troppi complimenti il piede del povero Remus che ringraziò il fatto che Ninfadora non portasse i suoi soliti anfibi neri in quel momento…

-Ah! Scusa, scusa, scusa!! Non volevo… è che sono talmente impedita che…-

-Non fa nulla…- si sforzò di dire Remus con il piede dolorante, mentre rideva sotto i baffi pensando alla Tonks così “sbadata e maldestra” che gli piaceva tanto -adesso però cerca di osservare meglio dove metti i piedi… quando io vado indietro con il sinistro tu devi venire avanti con il destro, capito?- concluse rimettendosi in posizione pronto a ripartire per una altro round di tortura per i suoi piedi…

-Sinistro indietro, destro avanti… Sinistro avanti, destro indietro… ok, capito! Non mi farò battere da una manciata di passi questo è sicuro!!- esordì entusiasta Tonks in tono di sfida…

-Lo spero… allora, pronta? Vai… avanti il destro… fermati… e ora avanti il sinistro, piano, così… brava…-

Tonks sorrise della sua piccola conquista e continuò a “ballare” insieme a Remus, fissandosi i piedi per paura di sbagliare, saltellando di tanto in tanto e cambiando i passi a suo piacimento; uno sconcertato Lupin la assecondava sorridendo e ben presto il valzer scomparve dalla scena per lasciare il posto alla sua versione riadattata e modificata, tanto che era impossibile capire ancora di che ballo si trattasse…

Volteggiavano, giravano, saltellavano per il salotto come se tutto ciò fosse la cosa più normale del mondo…

-Che ti dicevo? Hai già imparato…- Remus la guardò per un attimo rallentando il ritmo…

Tonks rise entusiasta, forse un po’ per l’incredulità di essere davvero riuscita a muovere qualche passo che non implicasse per forza la frattura del piede del suo compagno e forse un po’ anche per il Whisky Incendiario che faceva effetto…

-Merito suo… professore…- aggiunse in tono sarcastico, facendo un piccolo inchino a Remus, rischiando di perdere di nuovo l’equilibrio; decisamente aveva bevuto qualche goccetto di troppo…

-Ehi…- Remus la sorresse al volo -tutto a posto?-

-Mai stata meglio…- confermò Tonks rimettendosi in piedi, rendendosi conto di quanto entrambi fossero nuovamente e incredibilmente vicini…

Intanto la radio annunciava che mancava poco più di un quarto d’ora a mezzanotte e, dopo l’annuncio, cominciò uno stupendo lento, senza parole, senza significati nascosti… solo musica, solo note, solo melodia, solo atmosfera…

-Forse… è meglio che tu ti sieda un po’…- disse con fare premuroso Remus, contraddicendo le sue stesse parole in quanto non accennava minimamente a voler lasciare allontanare Tonks da lui, tenendo salde la presa sulla sua vita e la stretta con le sue mani…

In un altro momento, probabilmente Tonks sarebbe stata d’accordo con Lupin e si sarebbe seduta, onde prevenire una forte emicrania il giorno dopo; ma dopo quello che era successo in pochi attimi, dopo l’euforia del momento, dopo le emozioni che l’avevano presa d’assalto come un fiume in piena e, soprattutto, dopo tutti quei bicchieri di Whisky, la lucidità della ragazza non era più la stessa…

-No, sto meglio qui…- rispose senza esitazione nella voce, mentre la musica del lento cresceva e faceva sentire la sua presenza attraverso quella magica atmosfera che andava creandosi -adesso, se permetti, questo ti insegno io come si balla…- concluse sorridendo ad un imbarazzato Remus, facendo scivolare via le sue dita dalla mano del mago…

Gli prese poi con delicatezza entrambe le mani, guidandole verso i suoi fianchi e, con la stessa lentezza, gli passò entrambe le braccia attorno al collo, lasciandosi andare morbidamente tra le sue braccia e prendendo a muoversi lentamente, piccoli passi, uno dopo l’altro, ondeggiando a tempo di musica e senza distogliere lo sguardo dalle intense iridi di Remus, il quale, se prima era leggermente imbarazzato, ora era preso dal panico e sconcertato dal repentino cambiamento di Tonks…

Lo sconcerto e l’imbarazzo svanirono presto, lasciando il posto ad un sentimento ben più profondo, che cresceva attimo dopo attimo, infuocandogli il cuore…

Non si era mai sentito così, non aveva mai provato niente di tutto ciò semplicemente guardando negli occhi Tonks; percepivano entrambi che ora, anche grazie a quel piccolo bacio, c’era qualcosa di più profondo nella distanza che li separava e nella vicinanza che li univa in quella lenta danza dell’amore…

Remus rafforzò la presa sui fianchi di lei, avvicinandola a sé, dandole modo di poter osservare da vicino la luce che gli balenava negli occhi e lasciandosi andare anche lui a quella melodia che ormai era solo un piccolo dettaglio nella perfezione del quadro che entrambi formavano…

Ondeggiavano e si muovevano lentamente, assecondando l’uno i movimenti dell’altra, lasciando che i piedi si staccassero da terra, dalla dimensione terrena nella quale si trovavano, lasciandosi trasportare in alto, sempre più su, tra le stelle che brillavano fuori dalla finestra come se fossero a pochi centimetri da loro, lasciando che tutto, attorno a loro, svanisse in una leggera cortina di fumo bianco…

Erano entrambi incapaci di muoversi diversamente da come stavano facendo, convinti che anche un minimo movimento falso avrebbe rotto tutta quella magia, mandandola in frantumi come un delicato bicchiere di cristallo; erano incapaci di distogliere lo sguardo dalla persona che avevano di fronte, incapaci di vedere altro se non i suoi occhi, la sua bocca, il suo naso, il suo volto…

Con un minimo movimento che Remus colse all’istante, Ninfadora cambiò espressione e sorrise dolcemente, lasciandosi ancora una volta andare, chinando il capo verso Remus, poggiando la testa sul suo petto, stringendosi a lui ancora di più, annullando la distanza che separava i loro cuori, chiudendo gli occhi per meglio assaporare la bellezza e l’unicità di quel momento irripetibile…

A sua volta Remus la attirò ancora di più a sé, rispondendo all’abbraccio e circondandola con le sue braccia, chinando anche lui la testa e poggiando dolcemente il capo su quello di Ninfadora, socchiudendo le palpebre e lasciandosi inebriare dal vortice di emozioni che gli volteggiavano in cuore, lasciandosi inebriare dal profumo della ragazza, lasciandosi andare e piegandosi anche lui al volere del suo cuore…

Attimi fatti di interminabili e irripetibili emozioni scorrevano davanti ai due, troppo felici e intensamente stretti l’uno all’altra per rendersi conto dello scorrere del tempo…

Non si resero nemmeno conto della musica che, lentamente, diminuiva di volume, cessando del tutto e lasciando il posto alla rumorosa voce del presentatore radio che sembrò non disturbare minimamente i due che continuavano a danzare, addormentati e cullati dalla presenza dell’altro accanto a sé…

Fu quando, con voce squillante, il presentatore, insieme a migliaia e migliaia di persone, cominciò il conto alla rovescia del minuto mancante al nuovo anno, che finalmente Tonks sollevò dolcemente il capo dal petto di Remus, senza però scostarsi minimamente dall’abbraccio nel quale si trovava…

“Meno sedici secondi a mezzanotte…”

Tornarono a guardarsi nuovamente negli occhi, specchiandosi nello sguardo dell’altro, tornando a cercare di trasmettere mille emozioni e mille parole attraverso un battitio di ciglia…

“Meno quindici…”

Tonks tornò ad osservare lo splendore di quel viso segnato, ad osservarne ogni cicatrice, ogni graffio e ogni minimo dettaglio del volto dell’uomo di fronte a sé, le cui iridi azzurre ora erano screziate da leggere ciocche grigie e castano spento, che ricadevano con una strana armonia sul suo volto…

“Quattordici…”

Il dolce licantropo, a sua volta, osservò per l’ennesima volta la semplice e ingenua bellezza della donna di fronte a lui, riscoprendosi stupito nuovamente di fronte a quello che gli occhi gli mostravano, stupito davanti al viso a forma di cuore che lo aveva accompagnato per uno dei periodi più difficili della sua vita, incredulo di fronte alla presenza della ragazza dai capelli colorati di fronte a lui…

“Tredici…”

Lo sguardo di lei era così intenso, così pieno di significati nascosti e parole mai dette… così limpido e cristallino che chiunque avrebbe potuto leggerle dentro con estrema facilità, individuando senza problemi la causa del suo batticuore…

“Dodici…”

Lo sguardo di lui era così colmo di una gioia assopita ormai da anni che tutta la tristezza e la malinconia che solitamente caratterizzavano quel giovane volto prematuramente segnato dal dolore, scomparvero del tutto, lasciando il posto ad una nuova giovinezza, quella dell’anima…

“Undici…”

Era ormai da quel giorno, da quel bacio,che entrambi non si trovavano così vicini l’uno all’altra, così stretti da poter sentire il battito dell’altro premere fremente contro il petto…

“Dieci…”

Si guardarono negli occhi… la ninfa e il lupo, la strega e il mago, Ninfadora e Remus…

“Nove…”

Ora che Remus si trovava nuovamente lì, accanto a lei, stringendo delicatamente tra le sue braccia quella fragile creatura, con esitazione, con la paura di farle del male…

Solo ora che si poteva nuovamente lasciare invadere di nuovo da quelle sensazioni così incredibilmente fantastiche, talmente belle da poter benissimo essere solo un sogno, ecco che tutte le sue preoccupazioni, tutte le sue promesse, tutto il suo autocontrollo e tutta la sua razionalità andarono di nuovo a rifugiarsi in un buio angolino del suo essere, lasciando campo libero al desiderio di stringerla a sé, baciarla nuovamente, questa volta con più passione, questa volta facendole capire quanto amore provava per lei…

“Otto…”

Ora che si ritrovava nuovamente tra le braccia del dolce licantropo, aggrappandosi a lui come l’unica vera certezza della sua mutevole vita…

Solo ora che poteva ancora assaporare la magia che quel semplice contatto le regalava, Tonks si rese conto di come in effetti era tutto terribilmente semplice, di come tutto fosse incredibilmente chiaro, di come fossero ovvi i suoi sentimenti per Remus…

Le sembrava di essersi innamorata di lui dal primo momento in cui i suoi occhi scuri e brillanti avevano incontrato quelli chiari e limpidi di lui, nel medesimo istante in cui le loro mani si erano sfiorate per la prima volta e il loro cuore aveva scandito il primo di una serie di battiti all’unisono…

“Sette…”

Tutto quello che era stato, tutto quello che era successo in quei due anni, tutto quello che avevano passato insieme, tutte le difficoltà superate e le emozioni condivise… portava tutto a quel preciso momento…

Tutti i giorni, le ore, i minuti e i secondi trascorsi… portavano tutti al quell’unico istante…

Tutti gli sguardi, le parole, i gesti… portavano tutti a quell’indimenticabile abbraccio…

“Sei…”

Le braccia attorno al collo di Remus si strinsero delicatamente, con un movimento quasi impercettibile…

“Cinque…”

A sua volta, Lupin, cinse completamente Ninfadora con le braccia, attirandola a sé, annullando del tutto la distanza tra i loro corpi…

“Quattro…”

Tonks poggiò la sua fronte su quella di Remus, ponendo tra i loro visi la distanza di un respiro…

“Tre…”

I loro visi, inevitabilmente, si avvicinavano, come attirati l’uno dall’altro, come costretti alla vicinanza da una forza maggiore…

“Due…”

Le punte dei loro nasi si sfiorarono mentre le ciocche rosa di Tonks si confondevano ai capelli di Remus, uniti in una sorta di magico intreccio…

“Uno…”

Si avvicinarono ancora di più, quel poco che bastava per permettere alle loro labbra quasi di sfiorarsi, permettendo alle loro bocche quasi di unirsi…

“Zero!!”

Fu come se il tempo si fosse fermato improvvisamente, il silenzio avvolse per qualche attimo ogni cosa…

-Beh, allora…- sussurrò improvvisamente Ninfadora, a fior di labbra -felice anno nuovo Remus…-

-Lo sarà di certo…- concluse mormorando Lupin, lasciando appena il tempo a Dora di dischiudere la sua bocca in un sorriso, prima di attirarla ulteriormente a sé, riuscendo appena a sfiorare il viso di lei con sua la barba incolta, riuscendo quasi a sfiorare le sue labbra, mentre i primi rintocchi del nuovo anno facevano capolino nel silenzio di Grimmauld Place, scandendo e dando il via ad un nuovo inizio…

Ma ecco che un bagliore argenteo fece irruzione nel salotto, costringendo i due a discostarsi bruscamente l’uno dall’altra e imponendo alle loro labbra di allontanarsi prima ancora di avere avuto l’opportunità di unirsi nuovamente; Tonks e Remus si voltarono increduli e sconcertati, davanti a quello che era evidentemente un patronus e che cominciò a parlare con la voce di niente di meno che Albus Silente…

“Riunione straordinaria dell’Ordine, adesso, urge la presenza di tutti”

XEtain: grazie mille come sempre per i tuoi commenti! X3 cavoli.. Sono sempre lunghissimi..

A parte questo sono davvero contenta che la scena del bacio abbia preso così tanto.. Spero che i complimenti siano meritati… e, come sempre, ode a Fred e George… se non ci fossero bisognerebbe inventarli!!

Spero di leggere presto anche la tua fic.. *me cerca nei meandri di EFP un aggiornamento*

Un bacione anche a te!!

XMelf: eh, già.. Per descrivere certi momenti mi immedesimo veramente in Tonks.. Magari fosse vero!! *.* Remus.. Waaaaa!! Okokok.. Angie, riprenditi.. -.-

Dicevamo.. Ah, sì.. Grazie del commento veramente dolcissimo.. Spero di continuare a regalare momenti magici.. È a questo che servono le storie, no?

Baci…

Xpollon74: l’urlo si è sentito fino a qua.. Sono felice che ti sia piaciuto.. Senza vischio non so proprio come avrei potuto fare la scena del bacio.. Rem non l’avrebbe mai fatto senza un “aiutino” .. grazie per i complimenti.. Diciamo che me la cavo.. X3 grazie ancora.. Baci!!

X Jds: lo sapevo che non vedevi l’ora che arrivasse il momento del bacio!! X3 sono felice che ti sia piaciuto..

Beh.. Se Rem ci sappia fare veramente non saprei.. Ma potrei scoprirlo.. Hihihi *ç.ç*

XFunnyPink: grazzissime.. Anche per me è uno dei più dolci… ma.. Come per la seconda volta? non è che.. No, aspetta, non vorrei fare una figuraccia.. Non èe’ che per caso sei…

   
 
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