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Autore: bambolinarossa98    23/08/2015    2 recensioni
{Lo guardo negli occhi, quei profondi occhi grigi che mi ipnotizzano.
Mi sono sempre chiesta cosa nascondessero: serenità, tristezza, paura, rabbia, soddisfazione?
No, niente di tutto ciò. Near è sempre stato un tipo freddo e distante... ma era pur sempre un essere umano.
"Non lo so" sussurro "Forse avevo paura" ammetto mentre la sua espressione non muta. Resta sempre impassibile e questo in un certo senso mi fa stare tranquilla, con Mello non sarei mai riuscita ad aprirmi così tanto, con i suoi modi di fare troppo bruschi persino la mia maschera di freddezza sarebbe andata a farsi benedire e, probabilmente, nel ricordare alcuni aspetti della mia vita, sarei anche potuta scoppiare a piangere.
In fondo, anche io sono un essere umano.}
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Una ragazza con un passato ddifficile si ritrova ad affrontare un presente ancor più complicato sperando, forse, in un futuro radioso...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jo.
Vi starete chiedendo che cosa sia.
Beh, è un nome..o meglio, è il diminutivo di un nome: Joseth.
Joseth Rowle.
No, non è il mio nome reale, lo uso da quando sono entrata alla Wammy's House e in un periodo come questo, in cui a qualcuno basta sapere solo il tuo nome per ucciderti, è molto utile.

Continuo a trucidare i due con lo sguardo, seduta sul divano con le braccia incrociate; Mello mi osserva preoccupato da una mia possibile reazione e Matt gioca con le carte vuote del cioccolato sparse sul tavolo, piegandole come se fossero origami.
"Mi state dicendo" comincio "che Kira utilizza un quaderno per uccidere la gente, che questo quaderno si trova nelle mani della polizia giapponese e che voi avete rapito la figlia di colui che conduce il caso Kira per fare uno scambio tra lei e questo quaderno?" ringhio cercando si trovare un senso logico in tutta quella faccenda
"È proprio ciò che ti stiamo dicendo" conferma Mello.
"Un quaderno che uccide la gente solo scrivendovi sopra il suo nome?" domando ancora, gelida.
Mello annuisce.
"Può sembrarti assurdo, e forse non ci crederai, ma è così" dice Matt posando un cigno di carta argentata davanti a sé.
"Il capo della polizia ci ha fornito queste informazioni" aggiunge Mello "È visto ciò che fa Kira immagino che questa sia la spiegazione più logica"
"Ma è assurdo!" esclamo "E se vi rifilano una balla e vi danno un semplice quaderno per gli appunti?" domando mentre parte della mia rabbia svanisce.
"Il quaderno verrà prima provato" spiega Matt "Da colui che farà lo scambio"
"E chi uccideranno?"
"Non lo so, e sinceramente non mi interessa" risponde Mello "So solo che se abbiamo tra le mani il quaderno abbiamo anche la possibilità di incastrare Kira"
Mi appoggio allo schienale del divano e sospiro... assurdo!
Assolutamente assurdo!
"E questo scambio quando si terrà?" domando.
"Adesso, di là stanno monitorando tutto dagli schermi e dando istruzioni" dice Matt piegando un pezzo di carta argentata che si strappa "Cazzo..." impreca sotto voce, lo appollotola e lo getta nel cestino, mancandolo "Cazzo..." ripete affranto.
Siamo solo noi tre qui dentro, tutti gli altri devono essere nell'altra stanza a monitorare lo scambio. Meglio così.
È passata una settimana da quando siamo arrivati qui, la maggior parte del tempo l'ho passato in camera mia quindi diciamo che non ho seguito molto il corso delle indagini: non sapevo nulla del rapimento del capo della polizia, della figlia del ViceDirettore Yagami (Sayū) e nemmeno del quaderno... finché non sono entrata nella Sala Monitor, questa mattina, ed ho visto Matt in compagnia di una ragazza legata e imbavagliata!
Mello si è deciso a raccontarmi tutto mentre la ragazza veniva portata sul luogo dello scambio.
Osservo Matt cercare di comporre un altro cigno con la carta, sereno e tranquillo. Gliel'ho insegnato io questo metodo 'anti-stress da astinenza' quando volevo convincerlo a smettere di fumare, fallendo ovviamente.
Ora lo usa quando è a corto di sigarette per più di otto ore. Almeno non è stata tutta fatica sprecata.
"Cosa farai quando avrai tra le mani il quaderno?" chiedo rivolta a Mello.
"Io niente" mi rispose con un scrollata di spalle "Non sono un assassino, saranno loro ad usarlo" e fa un cenno con la testa alla porta che conduce alla stanza accanto dove i mafiosi stanno lavorando.
"Ti ripeto la domanda: cosa farai quando avrai tra le mani il quaderno?" chiedo con calma e pazienza. Lui mi guarda, serio, poi sospira.
"Darò ordine di uccidere alcuni membri dell'SPK a me noti" rispose.
"Non sei un assassino, Mello" dico "ma se contribuisci in questa maniera alla morte di alcune persone è come se lo diventassi" informo fredda. Lui mi guarda e io lo guardo, non parliamo.
"Finito!" esulta Matt poi ci guarda, prende i suoi origami e si alza "Vado a metterli nella fontana, magari stanno a mollo" informa vagamente prima di uscire.
"Non sono un assassino e non lo voglio diventare, né direttamenre né indirettamente" dice lui "Voglio solo insegnare la parola 'perdere' a Near..." sibila a denti stretti.
"Cazzo, Mello!" sbraito "Non puoi giocare con la vita delle persone solo per il tuo desiderio di superare Near!"
Mello tace. Per la prima volta non sa cosa rispondere, quindi resta in silenzio ma ciò non faccio io.
"Fa come ti pare" concludo alzandomi e uscendo dalla stanza.
Fuori incontro Matt seduto a terra accanto alla porta che osserva i cigni di carta, assorto.
"Cerca di capirlo" mi dice senza alzare gli occhi "Lo sai com'è fatto"
"Si, so com'è fatto" rispondo esausta "Ma so anche che non sarebbe mai capace di uccidere qualcuno per proprio interesse personale"
Matt non parla per una decina di secondi, poi prende un origami e me lo porge: "È l'unico che mi è uscito bene"
Io lo prendo e lo osservo.
"Non verranno mai bene se usi la carta argentata, si rompe solo a guardarla" spiego.
Lui sorride e io ricambio.
"Il Quaderno arriverà qui entro stasera" mi dice "Credi sia vero che uccide la gente?"
"Come posso saperlo?" chiedo scrollando le spalle "Forse funziona davvero, forse no... sta di fatto che Kira non può essere una persona normale se riesce a far morire la gente solo conoscendone il nome.
Immagino che Mello abbia ragione, dato l'operato di Kira quel quaderno è l'unica spiegazione" ammetto.
"Mello è impulsivo e avventato, però sa quello che fa" aggiunge. Annuisco semplicemente. "Secondo te, se li metto in acqua, galleggiano?" mi chiede mostrando gli altri due cigni.
"Con la carta di misera qualità che hai usato?" domando retorica.
"Tentar non nuoce" mi risponde alzandosi, sorridendo.
Sorrido e lo seguo in bagno.

È da qualche minuto che sono poggiata al lavandino osservando i cigni di carta navigare lenti e silenziosi in esso, increspando la superficie liscia dell'acqua.
"Non credevo stessero a galla davvero" dico dopo un pò rivolta a Matt seduto sulla vasca.
"Tutto si può fare" mi risponde.
Sospiro dal naso e continuo a guardare il piccolo lago improvvisato. Quasi non sento i passi nel corridoio che si avvicinano, la porta si apre e con la coda dell'occhio vedo Mello sulla soglia.
"Schier ti ha preso le sigarette" informa rivolto a Matt che emette un verso compiaciuto.
"Finalmente!" esclama scattando in piedi e schizzando fuori dal bagno. Restiamo solo io e lui, non lo guardo concentrata sui cigni che ora sono fermi sui bordi della ceramica; soffio e li faccio riattraversare il lavandino fino all'altro lato.
"Il Quaderno è arrivato" mi informa "E funziona"
Gli lancio uno sguardo con la coda dell'occhio ma non rispondo. Lo sento sospirare.
"Non avercela con me"
"Non ce l'ho con te" asserisco, secca.
"Dimostri il contrario" mi fa notare.
"Dici?" domando gelida. Si chiude la porta alle spalle e mi si avvicina.
"Non sono un assassino" dice "Non ho ucciso io quello persone"
"Ma hai contribuito alla loro morte, ciò ti fa diventare suo complice" informo. Adesso ho la certezza che lo ha fatto, ha ucciso i membri dell'SPK.
"Hai ragione" dice dopo un pò "Mi dispiace"
"Detesto gli assassini" sibilo.
"E i loro complici indiretti?" mi domanda.
"Anche" confermo "Ma un pò di meno" aggiungo in un sussurro. S'inginocchia accanto a me e osserva i cigni raggiungere lentamente il bordo del lavandino e fermarvisi contro.
"Adesso che abbiamo tra le mani il quaderno, abbiamo anche la possibilità di incastrare Kira" mi dice "Lui è un pluriomicida, forse anche peggio di un assassino. Se davvero li odi, allora aiutami a catturarlo"
Volto la testa a guardarlo, i miei occhi ambrati incontrano quelli azzurri di lui da una vicinanza molto ristretta
"Cosa vuoi che faccia?" chiedo.
"Per il momento niente" risponde "Ma più avanti avrò una richiesta da farti"
"Che tipo di richiesta?"
"Non ora" asserisce. Alza una mano che poggia sulla mia nuca, avvicina il mio viso al suo e poggia le labbra sulla mia fronte, nascondendole tra i ricci rosati "Abbi pazienza" sussurra. Poi si alza ed esce. Io rimango lì, assorta: per quanto lo conosca, per quanto possa volergli bene, per quanto possa pensare di sapere tutto di lui, puntualmente mi accorgo di un dato di fatto rilevante: Mello non lo capirò mai.


§


Tre giorni. Sono passati solo tre giorni da quando il quaderno è entrato in nostro possesso. Mello afferma che lui non lo userà ma fa un sacco di congetture su come possa essere usato; come ora per esempio.
"Ora non resta che sperimentare in concreto fino a che punto si può manovrare una persona" spiega tenendo il quaderno aperto tra le mani, è stravaccato sul divano a mangiare cioccolato in una posa così... così... la parola sexy mi sale spontanea alla mente.
Mi stupisco dei miei stessi pensieri e scuoto la testa con forza, come per scacciare una mosca fastidiosa; Matt è accanto a me, piegato sulle ginocchia con il suo inseparabile NintendoDS tra le mani, che gioca a Devil May Cray3.
Il silenzio regna sovrano, tranne per gli squittii fastidiosi delle donne che fanno le fusa a Rod. Avevo detto di volerli vedere il meno possibile ma da quando Mello mi ha chiesto aiuto con il caso devo partecipare alle conversazioni per apprendere eventuali svolgimenti.
D'un tratto vedo il quaderno scivolare dalle mani di un allibito Mello, volare in alto e cadere sulla testa di Snider che lavora al computer. Rimango a guardare la scena stupita, addirittura Matt alza gli occhi dal gioco finendo per essere ucciso dall'Anticamera contro cui stava combattendo.
"Ma che succede?" domanda Mello osservando Snider che si toglie il quaderno dalla testa perplesso "Il quaderno si è mosso da solo"
In risposta Rod sghignazza: "Dopotutto è un quaderno che ammazza la gente, che c'è di strano se ha vita propria?"
Ma l'urlo di Snider che cade dalla sedia lo interrompe: "C-Capo, chi è questo scimunito con quell'orrendo costume da mostro?" balbetta terrorizzato guardando il punto vuoto davanti a sé. Io e Matt ci guardiamo perplessi, poi guardiamo Mello che alza le sopracciglia scettico per poi tornare a guardare Snider che ora sta balbettando: "Uno Shinigami?" come se qualcuno lo avesse nominato, poi ride in modo isterico. Dopo un paio di secondi di silenzio prende il quaderno nero con la scritta bianca 'Death Note' da terra. "Dice che bisogna toccare il quaderno per vederlo" ci informa alzandosi in piedi e porgendocelo "Forza, controllate coi vostri occhi. Giuro che non sono pazzo!" eslcama.
Mello e Rod si scambiano un occhiata, poi Rod sospira: "E va bene, venite, tocchiamo tutti il quaderno"
Snider lo poggia sul tavolo e tutti ci poggiamo le mani sopra, compresi me e Matt. Alzo gli occhi e...
Il Nintendo cade sulla moquette rossa, e io sbatto gli occhi incredula a quel che vedo.
"E questo cos'è?"
"Quando l'ho toccato prima non l'ho visto!"
"Uccidiamolo!"
Le pistole vengono tirate fuori e i proiettili sparati contro la sottospecie di uccello alto due metri davanti a noi, tuttavia si limitano ad attraversarlo. Alla fine i colpi cessano, i quattro sono alle spalle del divano, mie, di Matt (ancora con la bocca spalancata, tant'è che non si è accorto che la sigaretta è caduta ai suoi piedi) e di Mello che resta immobile ad osservarlo.
"È inutile gli esseri umani non possono uccidermi" dice lo Shinigami.
"Tsk, si direbbe proprio che questo Shinigami sia reale e anche quel che dice" commenta Rod abbassando la pistola.
Come ci disse nei dieci minuti successivi era uno Shinigami, il suo nome era Shidoh ed era il proprietario del Death Note. Mello gli offrì del cioccolato e in cambio chiese informazioni più dettagliate sul quaderno scoprendo così che due regole erano false. Certo, perché anche un Quaderno della Morte ha delle regole da rispettare.
"Buono questo cioccolato" dice sgranocchiando la tavoletta.
"Quindi due regole del Quaderno sarebbero false?" domanda Rod "Non è vero che si muore se non si scrive un nuovo nome dopo terdici giorni e neanche se si cerca di rendere inservibile il quaderno bruciandolo o strappandolo. Ne sei proprio sicuro?"
"Sono balle e belle e buone" conferma Shidoh "Uno Shinigami deve averle scritte prima di lasciar cadere il quaderno sulla terra, forse per divertirsi alle spalle degli umani"
Ascolto tutto mentre la mia mente lavora frenetica: "Se così fosse qualcuno avrebbe potuto servirsene per dimostrare la propria innocenza" dico "Questo quaderno era nelle mani della polizia giapponese per merito di Kira. Se lui è davvero vicino a loro può essersene servito a proprio vantaggio facendo credere di essere innocente. Forse è qualcuno su cui L aveva dei sospetti"
"Il capo della polizia ha detto che una cerchia ristretta di uomini lavorava con L, tra questa cerchia ristretta poteva benissimo esserci Kira.
Ciò spiega come abbia fatto L a morire benché nessuno conoscesse il suo volto o il suo nome" riflette Mello guardandomi assorto, poi si rivolge allo Shinigami "Shidoh, va fuori a fare la guardia!" ordina "Nessuno può farlo meglio di te dato che non possono vederti. Quindi va a fare la guardia, hai sentito?"
Shidoh resta paralizzato davanti allo sguardo che Mello gli rivolge tuttavia ubbidisce.
   
 
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