A love that
should not be
Intro:
Il professore osservò uno a uno i componenti della
classe e fece frusciare sonoramente i fogli che stringeva nella mano. Amava la
riconsegna dei compiti più di qualsiasi altra cosa nella sua piatta vita di
professore: gli studenti non lo calcolavano per un anno intero ma quando
arrivava quel momento, improvvisamente parevano tutti interessati a lui
giacché, sapevano benissimo che quell’uomo insignificante stringeva il loro
futuro.
Bastava un suo segno di penna e le vacanze
progettate e tanto attese sarebbero andate in fumo, niente incontri nuovi,
niente feste in spiaggia e niente mare, ma solo gli sguardi delusi dei genitori
e una punizione che puntualmente sarebbe arrivata.
Stava gongolando ancora al pensiero quando, sguardo
serio alla mano, prese a distribuire i compiti, lodando i meritevoli e
lanciando occhiate superiori o frecciatine a chi non era stato altrettanto
fortunato.
- Così non va signorina De Alisia – mormorò a metà
fila, sventolando sotto lo sguardo di una biondina una grossa F – se continua
così, dovrà ripetere l’anno. -
La ragazza gemette disperata e afferrò il suo
compito, senza nemmeno degnare il professore di uno sguardo.
Fu in quel momento che Jean Jerome George si rese
conto che i suoi studenti non lo calcolavano neanche in quei momenti.
ᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥᴥ
-Silvia, che è successo? Sembri un cencio appena
uscito da una lotta di babbuini!- chiese una ragazza mora osservando l’amica
piluccare svogliatamente l’insalata che aveva dinanzi.
Questa sollevò il capo biondo e sospirò – che bella
similitudine Lyra, da dove l’hai ricacciata? Dal
libro delle pessime battute?- sbottò scocciata.
L’amica sbuffò, lasciando stare il suo pranzo e
dedicandosi finalmente alla sua migliore amica – Silvia si può sapere cos’è
successo? Non ti ho mai visto in queste condizioni.-
Lei alzò gli occhi dal piatto e la guardò afflitta.
Parlare di quelle cose con l’amica la deprimeva sempre – il professor Jerome -
bisbigliò in un soffio.
- Che ha fatto il professore ‘sta volta?- chiese Lyra sbuffando. Qualcosa nella sua flessione della voce
fece comprendere alla bionda che non era la prima volta che il professore
faceva qualcosa.
La cosa sicura, è che non l’aveva fatto all’amica. Lyra era sempre stata un eccellente studentessa, al
contrario suo, e i professori l’avevano sempre stimata.
E non c’era da stupirsi, da quando la conosceva Ly non aveva mai dato loro motivo di prendersela con lei.
Sempre attenta, discreta, mai appariscente riusciva facilmente a farsi amare,
certo, sempre nei limiti che questa scuola aveva. Potevi essere simpatica e
buona quanto vuoi, ma se non eri una ragazza pon pon o un giocatore di baseball nessuno ti calcolava più di
tanto, ma nel suo piccolo la bruna era piuttosto apprezzata.
Strinse le labbra, mai come in quei momenti avrebbe
voluto essere come l’amica – ho preso
una F. Jerome ha detto che dovrò frequentare un corso supplementare e che se
non lo supero non otterrò il diploma..- mormorò sull’orlo delle lacrime. Si
aspettò che Lyra si offrisse di aiutarla, come aveva
sempre fatto ogni volta che le succedeva una cosa simile, e non era la prima
volta tuttavia questa volta si limitò a sorridere affabile – bene!- disse.
- Bene?-
- si! – ripeté lei – bene! Purtroppo non posso
aiutarti, ho l’esame di trigonometria fra un mese e devo studiare ma almeno non
sarai sola..-
Silvia rabbrividì, non li piaceva la piega che
stava prendendo quella conversazione – in che senso non dovrò studiare da
sola?- chiese terrorizzata.
- Oh, è semplice!^^- rise lei – non potrò aiutarti,
ma almeno ho trovato qualcuno con cui far studiare Apollo!-
- Cosa?-
urlò la bionda alzandosi, e attirando così lo sguardo di tutti gli astanti
–stai scherzando, vero?-
Lyra scosse la testa – te lo chiedo come favore Silvia, ti prego. È stato
rimandato anche lui da Jerome e rischia come te, io non posso aiutarlo ma se ci
sei tu, almeno puoi aiutarlo e controllarlo –
- Ma Ly, Apollo è…-
- …nei guai come te!- la interruppe l’altra - e tu
sei l’unica che conosce, ti prego Silvia! Sei l’unica di cui mi possa fidare -
La bionda sospirò. Non gli andava per niente di
studiare con Apollo, quel ragazzo la metteva in soggezione.
Spesso l’aveva sorpreso ad osservarla come se fosse
stata un’aliena dalle corna blu e sospettava anche che parlasse male di lei con
l’amica. Non li piaceva, decisamente non li piaceva, tuttavia Ly l’aveva aiutata fin troppe volte per poterle negare un
piacere. Sospirò – d’accordo, lo aiuterò! Una domanda però, Apollo lo sa?-
- Certo che no! ^^ - disse alzandosi – ma lo saprà
molto presto!- e detto questo si diresse verso un altro tavolo, alla ricerca
del ragazzo.
Solo quando questa sparì, inghiottita da un'altra
fila di banchi Silvia si concesse un altro sospiro sconsolato: si era
condannata da sola a passare i pomeriggi
del prossimo mese in compagnia dell’essere che temeva di più in assoluto, il
ragazzo di Lyra.
Salve a tutti, ebbene si, ad una settimana di
distanza riposto!XD non crediate che domenica sia il giorno fisso, è passato
quel tempo, diciamo che è stato un caso!^^ ( risata satanica)
Detto questo che posso dire di questa fic? Beh, in primis credo che abbiate capito tutti che è
una scolastica. Ebbene si, laica si butta su una scolastica, il genere più clichèttoso che esista. E nel farlo prometto che cercherò
di essere più originale possibile, per quanto una fic
scolastica me lo può consentire. ah, non è un granchè,
e Si, sono masochista, ma lo si sapeva no?XD
Al prossimo episodio allora, per quando lo
scriverò…non sono molto in vena in questo periodo! ç__ç
Baci Laica