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Autore: _Angelica_    24/08/2015    1 recensioni
"Ogni lettore,quando legge,legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico,che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che,senza libro,non avrebbe forse visto in se stesso."
-Proust,
Non starò qui a scrivervi la trama di questa storia,vi dico solo che ha a che fare con una ragazza e la serie di sfortunati eventi che compongono la sua vita. Prometterò,a ogni lettore, che in questa storia riscoprirà se stesso o in qualche modo si rispecchierà in qualche capitolo.
Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Tutto inizia nel lontano 2010,quando la mia vita procedeva come ogni adolescente a questa parte.
Avevo degli amici,una famiglia, che anche se incasinata era presente in ogni momento importate.
Frequentavo la Old School of Art, una scuola che,come dice il nome,era tanto vecchia da rinchiudere in sé gli anni dei miei genitori,nonni e forse anche dei miei bisnonni stessi.
Per quanto vecchia,però,ogni anno subisce rinnovamenti per cui nessuno mai sospetterebbe della sua età apparente.
Ora vi chiederete:”perché ci parla di questo?”
Ci arriveremo.
Ad ogni modo,la mia scuola,era la classica scuola che vedete nei film americani o magari quella in cui vivete adesso: piena di stronze,ragazzi belli ma vuoti e te che non capirai mai in che gruppo apparentemente appartieni.
Jessy,Cassy e Hanna erano le mie tre migliori amiche che,per quanto avessi potuto considerarli tali, sapevo che,in fondo, vi si celava una relazione malsana che mi avrebbe,ben presto, rivelato frutti marci.
“Cosa stai facendo?”
“Ciao Jessy, nuovo taglio di capelli?”
“Certo,sai che amo cambiare sempre qualcosa di me.”
Jessy era una ragazza magra e bassina,capelli lunghi e lisci. Alle volte erano biondi,altre volte neri come la pece. I suoi occhi erano,anche essi, scuri dandole un’aria pressoché orientale.”
“Sbrigati che la lezione sta per iniziare,so che avremo una sostituzione nell’ora di italiano. Sai che il prof ha subito un lutto vero?”
Sua figlia della nostra stessa età,è stata uccisa crudelmente trovata in un bosco priva di denti e un marchio sulla pancia. Una lettera vi era all’interno della sua bocca.
-NON SORRIDERAI PIU’ PICCOLA STRONZA.-
“Brutta storia…” Mi disse mentre si avvicinava alla porta dell’aula.
“Che fai non entri?”
Restai sbigottita,fissando alcune foto di me da piccola affisse all’interno del mio armadietto.
“Arrivo Jessy.”
L’ora fu abbastanza deprimente, non si parlava di altro.
Sentivo solo singhiozzi e lacrime delle sue più care amiche,professori che,dispiaciuti, in qualche modo recavano condoglianze e avvisavano il corpo studentesco.
Il suo armadietto era stracolmo di peluches e lettere, che notai con la coda dell’occhio camminando a passo svelto verso l’aula di biologia.
“ Vedo che hai notato anche tu gli oggetti affissi sul suo armadietto. E’ molto triste che si faccia tutto questo solo quando la si perde per sempre.”
“ Andry…” Dissi quasi come se mi stessi risvegliando dal mondo dei sogni.
“Tutto bene?”
“Si, certo… Non avevi allenamento oggi?”
“Si,sto andando in palestra. Ci vediamo.”
Mi rivolse un sorriso sghembo,portandosi l’indice ed il medio alla fronte facendo un movimento quasi come se volessi imitare i generali sul fronte di battaglia.
Andry era un ragazzo molto atletico devo dire. Capelli castani e occhi verdi. Il prototipo di ragazzo ideale di molti, il suo più grande difetto?
La consapevolezza di essere così stramaledettamente carino.
Ad ogni modo mi cimentavo nel'aula: avevo già avuto di recente note di condotta, alle volte per assenza di massa, semplici ritardi o proprio perchè non mi andava di seguire un'ora pallossissima con il professor Hudson: Voce roca e lentissima,occhiali spessissimi e fisico da ultra 50 enne pur avendone solo... 49(?) aveva quell'odiosissimo vizio di continuare la lezione pur nonostante la campanella rintoccasse per la fine dell'ora,facendo battutine sarcastiche cercando di farci ridere e noi cercavamo di renderlo felice pur sperando in una sufficienza nella sua materia.
Stranamente,però,l’aula di biologia era vuota e,con grande stupore,notai del liquido rossastro che fuoriusciva da uno dei cassetti vecchi e semidistrutti della cattedra del docente.
Che succede?

 

Spero che questo primo capitolo sia stato esaudiente e sia piaciuto.
Commenti e recensioni fanno sempre piacere.
-An.

  
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