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Autore: DiNozzo323    02/02/2009    1 recensioni
Cosa accadrebbe se una ragazza si presentasse all'NCIS con uno scatolone? E se chiedesse di Tony? Come reagirebbe il ragazzo non riuscendo a riconoscerla? Particolarmente adatta alle ragazze a cui piace Tony.
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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N.B. Inizialmente racconterò cosa succede nella sala, poi per migliorare la descrizione mi sposterò nel luogo dove si trovano Jacky e Ross

CAPITOLO IX
PARTE PRIMA – RIVELAZIONI

<<-Bé allora tutto ciò che possiamo fare e restare qui e sperare di ascoltare qualcosa- Detto questo accese il microfono e attesero.>>

La squadra attese molto tempo. Non riuscivano a sentire nulla. Poi all’improvviso un rumore di una portiera che si apre e le loro voci
-Mi dispiace averti trattata così. Ma qualcuno avrebbe potuto insospettirsi-
Jacklyn non rispose. Poi sentirono dei rumori, come di foglie e remi secchi, ed un portone che si apre e si chiude
-Cosa sta succedendo?- fu il pensiero che colse l’intero team…

-Vedi mia cara, non mi è piaciuto lo scherzetto di ieri. Fortunatamente mi hai preso solo di striscio. Solo che ora la dovrai pagare-
-Mi dispiace non averti ucciso- questa frase portò ad uno schiaffo immediato e lei, essendo legata su una sedia, non poteva reagire
-Stai zitta sciacquetta!-
-Ma vaffanculo!- e gli sputò in faccia. A quel punto lui la prese per i capelli, strattonandoli, facendole alzare la testa e le sussurrò
-Questo non dovevi farlo- dopo essersi allontanato un secondo per prendere una cassetta con vari strumenti riprese
-Adesso ti dovrò punire. Era tanto che volevo sentirti urlare-
-Non ti darò mai questa soddisfazione-
-Stai pur certa che prima o poi urlerai-
Iniziò a torturarla, le provocava lunghi graffi, la picchiava, usava spesso un coltello, ma lei non emetteva un fiato, tant’è che la squadra pensava l’avesse uccisa. Poi…
-Vedo che non ti arrendi. Allora dovrò passare alle maniere forti-
Prese un coltello e lo tenne per vari minuti su un fuoco improvvisato, sotto lo sguardo terrorizzato di lei. Iniziò presto a tagliarle, verticalmente, una gamba. A quel punto Jacky non riuscì a trattenersi e si lasciò sfuggire un grido che ghiacciò tutti
-Come vedi alla fine ottengo sempre quello che voglio- disse lui allontanandosi appena, mentre lei ansimava ancora a causa del dolore - Ora vorrei fare un giochetto con te. Tu rispondi sinceramente alle mie domande e forse lascierò stare DiNozzo. Sappi che mi accorgerò se menti-
-Va bene- rispose lei in un sussurro
­-Dunque… riesco a sentire il suo odore su di te. Siete stati a letto insieme?!-
-…-
-Se vuoi che lo lasci stare devi rispondere-
-Si- rispose lei sibillando, quasi l’avesse sputata quella sillaba
-Ti è piaciuto, vero?-
-Si- rispose Jacky, avendo capito che lo doveva assecondare, per Tony…
-Bene… così adesso siamo i due uomini della tua vita. O siamo di più?-
A questa affermazione lei non riuscì proprio a contenersi
-No. Tu sei solo uno sporco violentatore di ragazzine e dovresti marcire all’Inferno per questo. Tony è il mio unico vero uomo-
-Così ti sei conservata per lui…- quella non era una domanda, ma un’affermazione, e Jacky lo aveva capito, infatti non si degnò nemmeno di rispondere
-Allora lo ami?-
-Si-
-Quanto?-
–Con tutta la mia vita e se proprio lo vuoi sapere, stanotte non ho fatto sesso con lui, IO HO FATTO L’AMORE CON LUI!- rispose lei sull’orlo di una crisi di nervi
-E lui? Che ti ha detto? Ti ama?-
Lei attese un attimo prima di rispondere, conscia che quella risposta le avrebbe causato il dolore peggiore –No-
-Allora perché lo vuoi salvare? Lui non ti ama. Lui non ti merita-
-Senti, ho risposto alle tue domande. Ora devi lasciarlo in pace-
-Hmmm… No-
-COME NO! HAI DETTO CHE LO LASCIAVI STARE!
-Si, lo so, ho mentito-
-Lurido bastardo- presa dall’ira si alzò, per quanto fosse possibile, e, compiendo un giro su se stessa, lo colpì con la sedia
-Ora me la pagherai sporca puttanella-
-Tanto mi troveranno, e per te sarà la fine-
-Non ci contare. Ci troviamo in un bosco grande ettari di terreno. Nessuno ci disturberà. Urla pure quanto vuoi- rispose alzandosi
Così riprese il coltello, ancora incandescente, tra le mani e riprese ad aprirle la ferita alla gamba mentre lei non poteva fare altro che urlare.


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CAPITOLO IX
PARTE SECONDA - SENTIMENTI E MOSSE STUPIDE

<< Così riprese il coltello, ancora incandescente, tra le mani e riprese ad aprirle la ferita alla gamba mentre lei non poteva fare altro che urlare.>>

Giunti a quel punto tutti si voltarono verso di Tony. Non l’avevano mai visto così- era livido di rabbia, il suo corpo tremava e presto sarebbe esploso. Intanto McGee aveva rintracciato Jacky. Grazie alle parole di Ross aveva potuto restringere il campo su cui lavorare e ce l’aveva fatta
-Capo, l’ho trovata-
A quelle parole Tony si alzò subito in piedi, si avvicinò a McGee e lo tirò su prendendolo per la camicia
-Dimmi subito dov’è-
-È appena fuori Washington. Nel bosco di Rovien, in una rimessa abbandonata-
Avuta la sua informazione Tony lasciò stare McGee e si catapultò di sopra. Prese la pistola e le chiavi della sua auto e partì senza aggiungere nulla. Andava velocissimo, sfrecciava fra le auto come se non ci fossero. Neppure Gibbs avrebbe potuto stargli dietro. Mentre era in macchina delle immagini gli attraversavano la mente, simili a flash. Lui quando vide Jacky per la prima volta. La mattina precedente che, quando l’aveva vista, aveva pensato fosse una dea. Il suo sorriso. I suoi occhi. I suoi capelli. La sua bocca. Loro mentre facevano l’amore. Si, ormai era certo dei suoi sentimenti. Lui amava Jacklyn Miller e non si sarebbe mai perdonato se non l’avesse salvata.
Arrivò in pochi minuti e non si preoccupò nemmeno di spegnere la macchina, tanto la sua mente era annebbiata dall’odio. Lui voleva solo trovarlo e ucciderlo, ma quella della macchina fu una mossa poco saggia. In questo modo, grazie a tutto quel rumore Ross si accorse che c’era qualcuno. Con un colpo stordì Jacky e si preparò. Quando Tony entrò nel capannone prese la ragazza come ostaggio. Tony fu costretto a gettare la pistola e Ross lo poté bloccare. Proprio mentre si accingeva a scappare sentì i rumori dei rinforzi e si costrinse a restare dov’era. Scappare non sarebbe servito. Aprì i cancelli della rimessa e si posizionò all’entrata con Tony come ostaggio e Jacky ancora svenuta sulla sedia. Arrivò la squadra sul posto e Gibbs non poté fare a meno di irritarsi e preoccuparsi
-DiNozzo cosa diavolo avevi per la testa?- -E tu, stronzo, lascialo andare-
Tony non rispose al suo capo perché in fondo sapeva di aver commesso una sciocchezza. Invece Ross iniziò a ridere
-Ma che peccato, eh Tony? Ti sei preso la sgridata… E ora cosa volete fare?- -Sentite, o mi lasciate andare o gli sparo. Buttate le armi-
Gibbs e gli altri cercarono di guadagnare tempo cercando una soluzione che, però, non sembrava esserci. Jacklyn intanto aveva ripreso conoscenza e, se pur indebolita dall’enorme perdita di sangue, riuscì a liberarsi. Lentamente strisciò fino a raggiungere l’arma di Tony, che giaceva ancora abbandonata a terra. Poi, quando sentì dire a Gibbs che avrebbero gettato le pistole, e quindi non c’era più nulla da fare, capì che era l’ultimo momento che aveva per agire.
Prese la mira e sparò. Colpì Ross dritto al cranio, facendolo morire sul colpo. Poi sbatté a terra e da lì non vide e non sentì più nulla.


Salve ragazzi! Eccomi con il penultimo capitolo! Non sapete che strazio è sapere che sta finendo… mi scuso anche per il ritardo ma tra scuola, italiano, palestra e scuola guida proprio non trovo il tempo. Saluto tutti quelli che leggono; HermioneCH, lolla20, slurmina, thia, tinta 87 che recensiscono (e mi rendono felicissima dovrei aggiungere) e HermioneCH e tinta87 per avermi aggiunte ai preferiti. Un saluto generale! Ci vediamo al prossimo (e ultimo capitolo :( ) Ciao.
  
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