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Autore: seeamilyplay    24/08/2015    5 recensioni
Ispirato a "Ti Ricordi di Me?" di Sophie Kinsella. E' una storia d'amore e tanto altro, ricca di colpi di scena!
Katniss è una ventiquattrenne che lavora forsennatamente per mantenere la sua famiglia. La sua vita fa schifo, nulla mai le va per il verso giusto. Poi un incidente. Una serata andata peggio di ciò che Katniss immaginava. Un blackout.
Tutto allora cambia.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 1. Risveglio

 

Che ora sono? Dove sono?

Sento solo un pungente odore di disinfettante. Cerco di aprire gli occhi, ma un capogiro mi impedisce di tornare alla realtà. È buio di nuovo.

 

 

Da quanto sono sveglia?

Cosa diavolo è successo?

Postumi di una sbornia colossale? Ma non ricordo di aver bevuto così tanto da stare così male.

Perchè non mi sento più le gambe? Ma che diavolo!?

 

 

Finalmente riprendo lucidità. Lo sento.

Cerco di aprire gli occhi. La luce non è molto forte, ma intorno a me tutto è annebbiato. Che mi succede?

Che giorno è?

Resto immobile, la testa trafitta da un dolore pulsante. Sento i miei arti formicolare e non riesco a muovermi.

Dove sono? Perchè diavolo il mio cervello non connette?

Con uno sforzo titanico cerco di guardarmi intorno senza vomitare: sono in una strana stanza bianca. Sono in ospedale?

Sono caduta e mi sarò fatta così male che le mie amiche han dovuto portarmi in ospedale. Possibile?

La vista si appanna e la stanza ricomincia a girare. Ho tanto sonno.

 

 

-Signora? Signora si svegli.-

Chi è? Perchè non mi lasciano mai dormire in pace? E poi.. Signora? Ma signora a chi?!

Oddio. Ma che ore sono? Devo andare a lavoro!

Faccio un respiro profondo e apro gli occhi. Una signora sulla quarantina di verde vestita mi osserva perplessa. -Signora, bentrovata. Ricorda qualcosa?-

-Cosa?- chiedo a lei ma più a me stessa. Cos'è che devo ricordare?

-Signora ricorda il suo nome?-

Questa infermiera mi deve aver preso per una vecchietta con l' Alzheimer evidentemente. -Mi chiamo Katniss Everdeen. Cosa diavolo mi è successo?- con un colpo di reni improvviso mi metto seduta. Trattengo a stento un urlo di dolore.

-Perfetto. Signora, lei ha avuto un incidente: si è schiantata contro un'altra autovettura durante un forte temporale. È qui da sei giorni.-

Cosa? Sei giorni? Aspettate un attimo... io guidavo una macchina? Ma com'è possibile? Io non guido. Non ho neanche la patente!

-Signora, la vedo confusa. C'è qualcosa che posso fare per lei?- mi chiede preoccupata la donna. Mi sistemo il cuscino dietro la schiena e solo allora noto una cosa agghiacciante: le mie unghie. Le mie unghie sono sempre mangiucchiate e un po' ingiallite. Com'è possibile che siano laccare di rosso fiammante e che siano straordinariamente lunghe e squadrate?

Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Spero di non aver fatto preoccupare la mia piccola Prim. Dovrei chiamarla, a proposito.

Mi guardo un po' intorno in cerca della mia tracollina di jeans, comprata durante un pomeriggio di razzie ai saldi con Delly. Non c'è.

La camera è asettica: ordinatissima e molto spaziosa, troppo per essere un'ospedale pubblico. Non posso mica permettermi una clinica privata. Noto in un angolino ben nascosto una valigia e una borsa coordinati, dal colore anonimo, ma con un non-so-che di sofisticato. Cerco di alzarmi, con molta fatica, dal letto: mi sento dolorante, le gambe tremano ad ogni passo. Cammino strisciando contro il muro e raggiungo la borsa. La scruto: non può essere mia, è una lussuosa Louis Vuitton.

Un improvviso giramento di testa mi costringe a tornare sui miei passi e a stento raggiungo il letto, quando un lampo, una visione, mi distoglie da quel proposito: uno specchio.

 

Non sono mai stata il tipo di ragazza che adora ammirare la propria immagine su superfici riflettenti. Sia ben chiaro, di mattina, prima di uscire di casa, mi do un'occhiata allo specchio, ma giusto per verificare quanto io sia o meno presentabile. Di certo non spreco tempo a scegliere il mio outfit in base all''occasione d'uso o badando di abbinare colori, tessuti e fantasie. Mi importa meno di zero: dormo più che posso, mi sveglio di soprassalto, mi lavo viso e denti, indosso la prima cosa che trovo nel mio incasinatissimo armadio e faccio colazione prendendo qualcosa al volo dalla cucina. Ecco il mio risveglio abituale.

Eppure in questo momento, lo specchio mi attrae come metallo a calamita. Sono curiosa e insieme preoccupata per ciò che potrei vedere. Cosa avrei dovuto aspettarmi?

Lesioni? Abrasioni? Ferite gravi? Tagli? Sfregi?

Mi avvicino guardinga alla parete di specchi procedendo a tentoni e ad occhi chiusi. Mi sento come quel giorno in cui a Johanna venne la brillante idea di organizzarmi una festa di compleanno a sorpresa e mi costrinse a viaggiare in metro bendata perchè non capissi la destinazione. Che giornata assurda che è stata quella.

Fremendo di una nervosa eccitazione ed inquietudine, apro lentamente gli occhi e rimango esterrefatta.

Chi diavolo è quella donna?!

Di certo non è Katniss Everdeen, ventiquattrenne sciatta e squattrinata.

Riflessa nello specchio vi è l'immagine di una donna slanciata, dal ventre pianto e dalla corporatura tonica. La pelle, di un colorito roseo, pare levigata come marmo e delicata e liscia come seta. I capelli sono biondi, vaporosi e fluenti, perfettamente in piega; il viso è perfettamente idratato e truccato come dalle mani esperte di un makeup artist; il seno è alto, sodo e... assolutamente finto.

Chi diavolo sei, maledetta top-model e che cosa ne hai fatto di Katniss?!

 

Sono sotto shock. Non credo ai miei occhi. Mi sembra tutto uno scherzo. Probabilmente sto sognando. In realtà sono ancora stesa sul marciapiede mentre impazza il temporale.

Sbottono la vestaglia di raso e si rivela un corpo da mozzare il fiato, “coperto” da uno striminzitissimo completino intimo super sexy di pizzo. Mi sembra di impazzire. Inizio a toccarmi ovunque, palpo, tasto, pizzico, schiaffeggio, soppeso ogni centimetro di quel corpo a me sconosciuto.

Proprio mentre sono lì lì per abbandonarmi al più completo sconforto, sento bussare vigorosamente alla porta e senza aspettare una mia risposta, entra nella camera una donna con un sorriso abbagliante e abiti sgargianti -Katniss, cara! Finalmente ti sei ripresa!- ma chi diavolo è questa tipa assurda? Ha una vocina stridula e un accento straniero, francese direi -Per fortuna! Abbiamo molto da fare, la tua agenda è piena come sempre! Basta battere la fiacca!- cammina vivacemente su tacchi vertiginosi, apre la borsa Louis Vuitton e ne estrae uno strano palmare supersottile, dall'aria di essere molto costo e piuttosto all'avanguardia. -Ecco cara, sono riuscita a recuperare il tuo iPhone, ho già controllato che non mancasse niente... ma Katniss? Che fai lì imbambolata?- a questo punto la domanda mi sorge spontanea -Mi scusi ma... lei chi è?- chiedo molto ingenuamente e la donna prende a fissarmi con una strana espressione -Ma come chi sono! Sono Effie! La tua assistente personale! Senza di me, cara, saresti persa!- trilla lei, molto fiera di se stessa.

Aspetta un attimo. Non solo mi ritrovo paradossalmente con un corpo da modella di Victoria's Secrets, quanto ho anche un'assistente personale. Decido che è arrivato il momento di fare chiarezza e immagino che se questa Effie è la mia assistente, dovrà necessariamente sapere tutto di me e di cosa mi è successo.

Mi stento sul letto, mi copro con le coperte fino al collo e interrompo l'assurdo sproloquio della donna sul cattivo gusto col quale è stata arredata la camera -Signorina Effie.. mi scusi ma.. io non so di cosa lei stia parlando.- mi guarda con aria sconvolta come se le avessi fatto chissà quale affronto, ma prima che possa rispondermi, l'infermiera fa irruzione in camera -E' orario di visite. Suo marito sta aspettando che lei lo riceva.-

Aspettate un attimo. Ha appena detto... sì ha appena detto che io... io... c'è mio marito fuori?! io.. sono sposata?

Che mi venga un colpo!

E tutto subito di fa di nuovo buio.

Nota di fine capitolo

Eccomi qui... Spero che dopo questa non vogliate uccidermi T.T
Ebbene si, è cambiato tutto. E da qui partirà il delirio veramente. Tutto ciò che vi aspettate... non accadrà, credo, o comunque cercherò di stupirvi.
Come avete potuto notare in questa storia prende le sembianze della meravigliosa Jennifer Lawrence, è piuttosto palese. Ma sottoo questa facciata di bionda straordinaria si cela sempre la nostra adorabile(?), dolce (?) Kat. Che dire di Effie? Amo questo personaggio, sappiatelo.
Bene, detto questo, ringrazio tutti coloro che sono riusciti ad arrivare fin qui e vi invito a recensire.. Tengo molto a questa storia e vorrei sapere cosa ne pensate.
Grazie a tutti coloro che già seguono e che hanno messo tra i preferiti la mia storia... Non potete capire quanto ciò mi renda felice *-*
Besos, Amily 

 
 

  
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