Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: vero15star    02/02/2009    1 recensioni
Questa storia parla di Sophia Brooke Adams.Per tutti è la ragazza popolare e impossibile della scuola,la ragazza viziata,ricca,determinata,orgogliosa e splendidamente perfetta.In realtà nasconde un segreto che riguarda lei e la sua famiglia. Un segreto custodito da parecchi anni. La sua storia inizia il giorno in cui incontra Lui:Thomas Storm. Il giorno in cui il paradiso si scontra con l'inferno. Il giorno in cui scopre che la sua eternità non sarebbe mai stata più la stessa. Gelosie,amori inconfessati,litigi,segreti tutto in una storia d'amore che coinvolge più di una persona. Spero vi piaccia,ci tengo molto a questa storia.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eternity part 7 Sto per entrare nel laboratorio di letteratura ma non sono sicura di riuscire a farcela e quasi decido di tornare indietro ma poi una voce dentro di me mi fa capire che indietreggiare non mi porterà ad un bel niente e che devo affrontare le mie paure,perciò varco la porta pronta a qualsiasi cosa.
Vedo Tommy al suo posto,accanto al mio e mi immergo nei suoi movimenti quasi impercettibili come il spostarsi un ciuffo che ricade sull'occhio sinistro,il portarsi l'indice alle labbra ,il guardarsi intorno finchè i suoi occhi non si posano sui miei.
Ora non ho scampo ,devo per forza andare avanti.
Lui mi sorride calorosamente e si sposta un pò più in la per darmi maggiormente spazio,mentre il mio cuore batte troppo forte,così forte che ho paura possa esplodere da un momento all'altro.
-Tutto bene Soph?Stamattina ti ho visto correre indietro e ho pensato non stessi molto bene-mi fa notare con la sua melodiosa voce mentre la sua mano inizia a giocherellare con una penna nervosamente,come se se fosse sulle spine a parlarmi.
Se lui è sulle spine,io come dovrei sentirmi?
-No,sto perfettamente bene Thomas-gli dico in modo indifferente,girandomi dall'altra parte e fissando la finestra,facendogli capire che non ho nessuna intenzione di parlare.
Devo dire che non è uno stupido perchè immediatamente capisce e anche lui si volta a guardare la lavagna mentre tra noi due cala il più imbarazzante dei silenzi.
è una giornata dopotutto non male,il sole fa capolino tra le nuvole e non c'è nemmeno un clima troppo freddo nonostante si stia avvicinando l'autunno e sto facendo di tutto pur di non pensare a lui,persino parlare del tempo.
Come sono caduta in basso.
Io Sophia Brooke Adams,la ragazza che in 413 anni non ha mai collezzionato una figuraccia,quella che sa sempre cosa dire e quando dirla ,la persona più falsa ma che sa essere più vera,la persona dal cuore di ghiaccio,si ritrova a parlare con se stessa e sopratutto a parlare del tempo per non ammettere che vorrebbe da morire chiacchierare con il suo compagno di laboratorio ma che danneggierebbe tutto il suo autocontrollo.
Nel frattempo che lui sembra distratto lo guardo e dire che sono estesiata dalla sua figura è infinitamente poco;sarebbe come dire che la luna è rossa scarlatto e che la Divina Commedia è un libricino di 5 pagine in croce.
Mi rigiro immediatamente e mi do della stupida e della masochista per infliggermi tutta questra tristezza e questo senso di dolore che potrei risparmiarmi se non lo guardassi come un alcolista davanti al vino più pregiato in circolazione.
Tommy si volta verso di me e con un dito mi picchietta sulla spalla per farsi guardare da me.
Con fare indifferente e distante lo fisso negli occhi e aspetto che lui parli.
-Ti ho fatto qualcosa?Perchè sabato alla festa sembrava andassimo d'accordo e ho pensato che saremmo potuti diventare amici ,invece adesso non mi calcoli,sei fredda.è successo qualcosa che io non mi immagino e che ti ha fatto cambiare nuovamente idea su di me?-
Non so se è il tono con cui me lo chiede oppure sono proprio le parole formulate da lui a farmi sentire in colpa.
Infondo ha ragione,lui non c'entra ,è colpa mia ,di quello che sono e di quei maledetti sogni se stargli accanto è un problema.
Stranamente mi rilasso e mi sciolgo in un sorriso che è quasi confortante agli occhi umani
-No,niente è tutto apposto-scuoto la testa e mentalmente mi insulto perchè ancora una volta non riesco ad essere forte e decisa in sua presenza.
Qualsiasi incantesimo,maledizione,fattura che mi abbia fatto questo ragazzo sta funzionando alla meraviglia.
Il resto dell'ora lo passo ad ascoltare con un orecchio la spiegazione del professore su le varie tracce che dobbiamo seguire per il progetto e con l'altra ascolto il suo respiro,dandomi dei pizzicotti sulla mano destra per smettere.
Alla fine della lezione me ne vado di corsa senza salutare e con una mano rossa quanto un pomodoro e un peperone maturi messi insieme.
Devo trovare una soluzione perchè non posso passare il resto dell'anno a pizzicarmi ogni volta che i miei pensieri si concentrano su di lui,o soltanto su qualcosa che gli riguarda.
Raggiungo velocemente il bagno,mi sciacquo il viso con un pò di acqua gelatissima,mi trucco frettolosamente ed esco più decisa che mai a combattere.
Questa è una battaglia che non posso assolutamente perdere.
Arriva l'ora di pranzo e mi siedo al mio solito posto aspettando che qualcuna delle mie "amiche"mi venga a fare compagnia,mentre con aria schifata guardo il cibo davanti a me.
Mi si è persino chiuso lo stomaco grazie a lui.
-Non mangi Soph?-mi chiede Tyff sedendosi accanto a me accompagnata da Delya e da Hilarie,quest'ultima sempre nella squadra delle cheerleader.
-No grazie,credo di non avere molto appetito-sposto il cibo lontano dai miei occhi e dal mio naso,come se ci fosse un tanfo insopportabile.
Questa cosa sta diventando davvero grave.
-Sophia sicura di stare bene?Di solito non salti mai i pasti-esordisce Hilarie guardandomi con aria preoccupata.
Hilarie è una delle poche persone della quale sia "amica"che possiede del quoziente intellettivo e che è davvero sincera.
-Tranquilla Hil,sto benissimo,ho solo lo stomaco chiuso-chiudo gli occhi cercando di far passare questo strano senso di nausea che si sta appropriando del mio corpo e dei miei sensi e sorrido falsamente.
Tutt'ad un tratto sento uno sguardo caldissimo sul mio viso,quasi bollente,mi giro e vedo Tommy sorridermi e salutarmi con la mano gentilmente.
Sul mio viso compare un leggero accenno di sorriso e poi sposto la visuale da lui alle mie compagne.
-Mi sa che la nostra Soph si è presa una bella cotta-cantilena Tyff seguita a ruota da Delya ,ma smettono appena le fulmino con lo sguardo.
-Io non ho nessuna cotta capito?-dico aggressivamente loro e prendendo la mia giacca vado via mentre il rumore dei miei tacchi avverte tutti della mia uscita dalla sala.
Mi rifugio nella mia macchina e accendo lo stereo sperando di riuscire a rilassarmi senza essere disturbata da nessuno.
Le parole escono indisturbate dall'apparecchio e mi entrano in testa convulsamente,senza una ragione precisa o in modo regolare.
La mia mente scoppierà,ne sono assolutamente certa.
Guardo l'orologio e mi accorgo che devo tornare a scuola per la prossima lezione quindi prendo la mia borsa, mi incammino verso l'aula di fisica sperando di non incrociarlo per la mia strada ,ma come ho detto precedentemente c'è qualcuno da lassù che c'è l'ha profondamente con me.
Lui è seduto accanto al suo armadietto, sta studiando inglese e sembra così concentrato da non accorgersi di me.
Ma mai cantare vittoria troppo presto.
-Ciao-
Che cosa ho detto?Chi è che mi detesta così tanto da lassù?Posso fare qualcosa per essere di nuovo benvoluta nelle tue mani?.
-Ciao-mi gratto un pò la fronte agitata e cerco disperatamente di entrare in aula prima di intavolare una conversazione con lui dalla quale non saprò come uscire.
-Soph,posso parlarti un attimo?-
Troppo tardi Sophia,non hai vie di scampo.
-Dimmi-sono di fronte a lui e provo a non fissarlo negli occhi sapendo perfettamente il modo in cui i suoi occhioni smeraldo mi incatenano ogni santa volta ma lui se ne accorge e tossicchia per ottenere la mia attenzione.
-Dovremmo metterci d'accordo per il progetto di letteratura.Sei libera oggi pomeriggio?-
Ma la sfortuna avrà mai un limite?
E se ce l'ha,non pensa di averlo leggermente superato?
-Oggi pomeriggio?Boh,non lo so-
Pensa Sophia,Pensa.Trova una qualsiasi scusa per non vederlo,una qualsiasi.
Oggi è lunedi,cosa hai da fare il lunedi?No,le prove delle cheerleader sono rimandate a domani,le lezioni di canto sono mercoledi pomeriggio,quelle di teatro giovedi,quindi sei perfettamente libera.
Maledizione!!Possibile che quando abbia bisogno di un impegno,non ho nessun appuntamento?Destino di merda,ti stai divertendo?Beato te.
-Allora?-lui mi guarda aspettando una mia risposta.
Devo mentirgli e dire che ho un impegno oppure devo sopportare e passare il mio pomeriggio con lui cercando di non saltargli adosso e di non fargli male?
Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?
-No,sono libera.Dove ci vediamo?-
-Casa mia è piena di scatoloni,non saprei dove metterci a studiare.La biblioteca va bene?-
La biblioteca?Per l'amore di Dio no.
Tutta quella gente che ti intima di stare in silenzio manco fossimo in un cimitero e poi tutti che ti fissano.
-Ti va bene casa mia?Credo che sabato tu non l'abbia vista molto bene-
-Si ok,alle 4?-
-Alle 4-mi saluta e finalmente io posso entrare nell'aula di chimica.
Bene,ho tempo fino alle 4 per trovare un modo per uccidermi.

Esco di corsa dall'aula di spagnolo prima che la prof scoppi a piangere guardando il mio compito in classe.
Come puoi spiegare ad una poveretta che lo spagnolo lo conosco come le mie tasche e per giunta meglio di lei,senza bisogno di stare attenta in classe e sopratutto senza ferire il suo orgoglio di insegnante?
Sono 2 anni che sogna di mettermi un 3 ma i miei compiti sono sempre da 10!
Trovo Devon appoggiato a braccia incrociate alla macchina con lo sguardo scuro e gli occhi neri ebano che mi guardano come se volessero sbranarmi.
-Tutto ok?-gli chiedo scaraventando la mia cartella nei posti dietro mentre lui si accomoda davanti continuando a lanciarmi fulmini con lo sguardo
-Si-risponde stizzosamente per poi continuare a guardarmi male per tutto il tragitto e a parlucchiare tra sè.
Siamo in mezzo alla campagna e lo sento ancora bisbigliare e guardarmi ma non riesco più a sopportarlo.
Fermo la macchina all'improvviso e scendo ,lui mi raggiunge immediatamente fuori.
-Che ti prende?Perchè ti sei fermata in mezzo alla strada?-
-Che hai Devon?Non hai fatto altro che guardarmi male e parlare a bassa voce per tutto il tempo ,quindi non rispondermi niente-gli intimo cercando di controllare la rabbia che sta nascendo dentro di me.
-Niente che ti interessi.Il mondo non gira intorno a te Sophia,tantomeno il mio perciò se sono incazzato per qualche motivo ,non  detto che quella ragione debba essere tu-mi fa notare acidamente continuando a tenere quelle maledette braccia incrociate,segno che sta per iniziare una guerra tra noi due.
Ecco,ci mancava soltanto un litigio con mio fratello per completare la bella giornata di merda di oggi.
-Ora muoviti ,sali e guida ,se no fai tardi per l'appuntamento-l'ultima parola la pronuncia astiosamente come se gli desse fastidio.
-Allora si tratta di questo ?Sei Geloso?-mi avvicino a lui mentre invece Devon indietreggia ,non vuole avermi troppo vicino.
-No,non si tratta solo di questo.Vogliamo andare a casa oppure ci devo andare di corsa da solo?-
-Come vuoi, andiamo-sbotto irritata.
Odio queste conversazioni-litigio con Devon perchè mi feriscono.
Non so se si tratta di gelosia,di morbosità fraterna ,so solo che le cose da quando è arrivato Tommy stanno diventando fin troppo complicate.
Sbatto violentemente la portiera della macchina  e me ne vado in camera mia senza rivolgere la parola nè ai miei nè a mio fratello;sono estremamente furiosa.
Riesco soltanto a sentire mia madre chiedere a mio fratello
-Che cosa le hai fatto Devon?-un piccolo sorriso di soddisfazione sul mio viso compare.
So che non dovrei gioire per una cosa del genere,ma è vero,soltanto lui riesce a farmi incavolare in questo modo.
E adesso anche Storm.
Percepisco dei passi dietro ai miei e so perfettamente che è Devon,il quale verrà a scusarsi per il suo comportamento ,quindi mi siedo sul letto a braccia incrociate aspettando le sue scuse che sembrano però non arrivare dal suo sguardo aspro e acido come un limone.
-Non hai nulla da dirmi?-
-No,niente-torna in camera sua come se niente fosse e mi lascia qui seduta sul letto accerchiata da mille dubbi e poche certezze.
Come una furia mi alzo e mi dirigo nella sua stanza ,apro la porta e lo vedo sdraiato con gli occhi limpidi e vuoti fissare il soffito,senza uno scopo ,come in una gabbia dalla quale non riesce ad uscire fuori.
Si alza,mi guarda fisso e i suoi occhioni mi spaventano.
Sono di un colore che non gli avevo mai visto;un bellissimo ma tristissimo verde acqua su un viso malinconico e disperato che non è nel suo carattere.
-Devon-la mia voce si assotiglia,diventa flebile come un filo di cotone mentre la mia mano accarezza la sua pelle così tanto delicata da avere paura di romperla.
Non l'ho mai visto in questo modo,o forse lui non me l'ha mai fatto vedere.
Questo Devon,è un ragazzo che non conosco o forse non mi sono mai concentrata molto per farlo.
Sotto quella scorza di egocentrismo e menefreghismo c'è un animo sensibile ,l'animo di un bambino piccolo ed indifeso.
Quasi non credo che quello che c'è davanti a me sia il mio fratellastro,Devon.
Come tutti,anche lui usa una maschera per difendersi dalle persone e specialmente io avrei dovuto capirlo.
-Togli immediatamente da quella tua stupida faccia quel maledetto sguardo pietoso,non ho bisogno della tua pietà-eccolo qui il Devon che conosco,stupido idiota superficiale e insensibile.
Ma non mi scoraggio e lo avvolgo nel mio abbraccio;lui all'inizio cerca di ribellarsi ma poi si accocola tra le mie braccia e i suoi occhi diventano ancora più limpidi ,gli bacio la fronte e rimane ancora un pò stretto a me come un bambino piccolo che abbraccia la sua mamma.
Mi piace averlo tra le mie bracce,mi da un senso di completezza e di beatitudine che non ho mai provato.
Rimango li per un pò accarezzandogli la testa e lui mi stringe forte a sè come una morsa,come se avesse paura.
Di cosa hai paura Devon?Che cosa ti ha ridotto in questo stato?
Non è pena quella che provo,solo dolore.
Non mi piace vederlo in questo modo,vedere i suoi bei occhioni felici ,maliziosi e spiritosi trasformati in pozze d'acqua cristallina .
Vorrei dirgli di piangere ma so perfettamente che non lo farà e forse non sono neanche pronta a vederlo piangere.
Lui è sempre stato forte ,lui è sempre stata la mia roccia,la mia ancora di salvezza.
Se lui piange,vuol dire che il mondo che conosco,il nostro mondo sta davvero cadendo a pezzi.
Lui è il mio fratellone e osservarlo in questo stato mi sta uccidendo.
Il nostro rapporto è fatto da amore e odio ma questo non vuol dire che vederlo soffrire mi faccia piacere.
Se lo aiutasse a stare meglio vorrei stare qui a consolarlo per sempre.
I miei occhi si posano sull'orologio e mi accorgo che sono le 4 meno 5 e sono un disastro.
Urlo guardandomi allo specchio e lui sorride divertito non capendo come mai abbia iniziato ad urlare improvvisamente,ma quando il suo sguardo si rabbuisce immediatamente dopo aver visto l'orologio, credo l'abbia capito.
Si svincola dal mio abbraccio e offeso mi guarda mentre io cerco di sistemarmi il più possibile nella sua stanza,controllando che non sembri il mostro di Frankestein versione angelo.
Forse non avrei dovuto reagire in questo modo,avrei dovuto avere più tatto.
Devon è importante per me.
-Stai bene-dice acidamente continuando a tenermi il muso nel frattempo che io continuo a specchiarmi indecisa tra il cambiarmi e il restare vestita come stamattina.
-Grazie e comunque tu resterai sempre il mio ragazzo preferito -gli rispondo facendo gli occhi dolciosi che tanto mi riescono,lui sorride scuotendo la testa e mi da un bacio sulla guancia,mentre mi "stritola" tra le sue possenti braccia.
-Guarda che dopo parleremo del motivo per cui ti sei arrabbiato oggi e del tuo faccino triste.Non pensare che mi dimentichi capito?Quella tua dolce faccina deve essere sempre splendente-
-Ti voglio tanto bene lo sai?Fin troppo-se ne va dopo questa affermazione con il suo solito sorriso beffardo e abbagliante.
Ma c'è una gara a chi riesce a sorprendermi e a confondermi di più?
Perchè in questo caso dovrei assegnare qualche punto in più al mio adorabile fratellone.

Note dell'autrice:
Grazie mille alle 15 persone che hanno messo questa ff nei preferiti.
Mi fate davvero felice.

Per farvi un idea di chi ho immaginato per Sophia ,Thomas e Devon ecco le immagini.
Sophia:http://xtremewalls.com/hollywoodf/sophiabush/sophia-bush-002-02.jpg
http://medias.ados.fr/people/2/0/2045/Sophia-Bush/photos/1664-sophia-bush.jpg

Thomas:http://img508.imageshack.us/img508/5705/wmp5939d05209f647589317pa3.jpg
http://www.aolcdn.com/ch_kids/drew_seeley_a_300x400.jpg

Devon:http://images.fanpop.com/images/image_uploads/Cam-Gigandet-James-twilight-series-773764_250_365.jpg
http://i70.photobucket.com/albums/i115/footballboners/Other/camgigandet7.jpg

Per Selenia e Carter ci sto ancora pensando a dire la verità.Sarei felicissima se mi deste qualche suggerimento e mi diceste anche se quelli che secondo me sono i miei personaggi ,ve li siete immaginati in modo diverso.

Bacio
-Vero-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: vero15star