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Autore: Ariels    24/08/2015    0 recensioni
Come può una ragazza del ventunesimo secolo a mostrarsi per quello che in realtà è, in un mondo dove i pregiudizi e la puerilità hanno il sopravvento su i veri valori.
Lanterna a sue spese capirà cosa davvero vuol dire essere speciale.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lavorare, sposarsi, pagare le tasse, riprodursi. Io trovo che questa non sia vita, ma che sia la banale routine di un animale privo di coscienza intellettiva. Non credi?- Chiese Matías con il suo tipico sorriso enigmatico.
-Io credo che l'essere umano sia cattivo perché vive in cattività. Dobbiamo tutti omologarci secondo il discutibile gusto di questo zoo chiamato società.-
-In un mondo che non ci vuole più tu sei il mio canto libero- concluse Matías.
Quando i loro sorrisi si accendevano il sole si spegneva.
Entrambi stesi sui binari di una vecchia stazione abbandonata aspettando il tramonto.
Ci andavano spesso, perché lì nella calma generale connettevano le loro menti mandando in black out il mondo esterno.
Parlavano di tutto, dalla politica al cinema.
Parlavano di come Israele fosse alla strenua di una colonia, di come l'ignoranza facesse cassa e riempisse i botteghini.
-Matías dove va a finire tutto l'amore di una storia d'amore?- Chiese con un filo di voce la ragazza.
-Se prendiamo per aureo il Postulato fondamentale di Lavoisier che afferma: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", allora vuol dire che tutto l'amore di una storia d'amore ha diritto a sfamare il bisogno d'affetto dei soli.-
Come Teseo Matiàs si avventrava nel labirinto di pensieri di Lanterna e lei proprio come Arianna gli tendeva il filo rosso.
Si spingevano oltre, portavano le loro menti ad un livello successivo, tanto che riuscivano a capirsi solo con una manciata di sguardi.
Le stelle calde raffreddavano il cielo e i corpi dei due ragazzi si avvinghiavano avidi.
Avevano scoperto per caso tra le montagne una vecchia stazione ferroviaria abbandonata, così cupa e solitaria che arrivarono loro a riempirla con un battito d'ali.
Facevano spesso l'amore in quella stazione, a cielo aperto, perché si amavano a tal punto che volevano che anche la volta celeste fosse testimone del loro amplesso.
Quante persone speciali cambiano, quante vite vivono in modo strano, entrambi stesi nel punto più alto più veloci di una palla di cannone. -Un giorno mi troverai intrappolato nella frana, in una supernova nel cielo-. Sussurrò Matías all'orecchio dell'ansimante Lanterna.
Loro due diamanti grezzi lavorati dalla vita.
Erano due sognatori, degli irriducibili estimatori della vita e troppo schivi a questa realtà che gli tagliava le gambe, anche se loro non avevano bisogno dei piedi perché potevano volare.
Nonostante facessero a pugni con il mondo avevano trovato un modo di credere alle favole.

Erano passati ormai due anni dal loro primo incontro e continuavano a vivere sotto quella pelle, nonostante il cuore puntato tra le stelle. In tutto quel tempo avevano smesso di vivere sotto le telecamere di sicurezza.
Avevano lavorato e rifinito il libro scritto dal padre di Lanterna nel tentativo che venisse pubblicato, anche se con scarsi risultati, dato che la maggior parte delle case editoriali non si azzardava a pubblicare un lavoro di un autore praticamente sconosciuto.
Cercando di cambiare il mondo che marciva nel buio come tutte le altre persone che di notte diventavano tutte uguali.
Avevano lavorato sodo per portare le loro idee lontane fondando un movimento culturale nel fervore della sapienza umana.
Spezzando le catene dell'uguaglianza avevano attraversato il continente rincorrendo la luce e scappando dalle tenebre.
Non si vedevano come due metà di un ipotetica arancia, no. Loro erano due esseri distinti inebriati dall'amore.
Grazie ai soldi raccolti dal loro movimento culturale riuscirono a fondare una casa editrice e a pubblicare: "Cupio Dissolvi" di Victor Hesse.
Il libro non diventerà un best seller, ma entrerà nel culto come una tappa delle tante vite che lo leggeranno.
Avevano ventuno anni quando si ritirarono a vita privata lasciando in eredità le loro idee ormai sassi nel vento.
Lanterna era finalmente sana. La sua anima non era più a brandelli, ma era stata cucita proprio come la seta.
Quell'enorme vuoto, quell'incompletezza fatta da lacrime e sangue, venne colmato dai suoi sogni.
L'unica cosa che Lanterna aveva mai desiderato era sentirsi speciale per qualcuno ed ora che aveva trovato quel qualcuno il suo animo era sazio.
In quella stazione abbandonata ci torneranno ogni attimo della loro vita e ogni volta a porsi quella domanda.
-Come finirà tra di noi?-
E sempre con la stessa risposta
-Non so come finirà, ma se succederà mai io di certo non vorrò esserci-.
   
 
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