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Autore: MadLucy    24/08/2015    1 recensioni
{Bonnie/Carl | fluffangst | post 4x12 | Carl!centric}
C'era la neve... C'era neve ovunque.
«Ti ho sentito borbottare qualcosa nel sonno. Chi é Bonnie?»
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Carl Gallagher
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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BonnieCarl let it go [when it's said and done]


Quando non hai più chiasso con cui riempirti la testa e i rumori di fondo tacciono, solo allora ricordi chi é stata a presentartelo, il conto salato della macchina rubata e della collana rifiutata, delle parole che lei non ha detto, che ha sostituito con quelle sbagliate.
La stoffa del lenzuolo si é mossa, o forse no, non serve. L'impatto.
Il tempo in cui Bonnie spuntava al tuo fianco con la naturalezza di una gemella siamese, fluida, eterea e placida, senza domande, senza rimorsi. Il peso della sua testa fra spalla e cassa toracica. Le dita che trattenevi per non toccarle i capelli. Tutto in un secondo spaccato. La senti, la vuoi sentire. É qui.
«Bonnie?» Ti sei messo a parlare, davvero?
E lei ti risponde che é solo nella tua testa di cazzo.
Forse ha fatto bene ad andarsene, prima che le permettessi di spegnere le sigarette sul tuo braccio. Era così dannatamente brava a fingere di non essere una stronza -no, non era una stronza, solo che ti piaceva troppo. Hai scommesso, hai perso, e ora ti sfogherai spegnendo sigarette sulle palpebre di ragazze che sembrano Bonnie. La vita é un gioco stupido per tutti. In un certo senso, é un sollievo.


Venivano sogni. Invece di lasciarla uscire da casa tua, com'era successo, la inchiodavi sul divano e le toglievi i vestiti. La toccavi e la frugavi, perché se fossi riuscito ad invaderla a sufficienza non avrebbe avuto spazio per scappare. Spegnevi sigarette sulla sua lingua. Ti svegliavi e vomitavi, tossivi quella crudeltà nel cesso. Non hai mai voluto questo.
Perché diavolo ti ha rivolto la parola, se non doveva essere altro che l'ennesima persona che se ne va?
Se si fosse ripresentata alla tua porta non l'avresti legata, l'avresti abbracciata. L'avresti baciata come fanno i bellocci nei film, quella brutta stronza.
C'era la neve... Il vento, il suo corpo biondo che svolazzava nella sciarpa, nelle cinghie dello zaino, il tuo corpo goffo nel cappotto. I suoi piedi che si alzavano mentre correva. Era tutto più lento, e ogni immagine sgranata, come un sogno. La neve fischiava nei suoi capelli. Vi pungeva le pupille, le orecchie, anche le vostre labbra erano fredde. C'era neve ovunque... Assorbiva i suoni, vi lasciava soli, vi faceva sentire immortali. La sua risata libera nel cielo.
I suoi occhi diffidenti, appesantiti di coscienza stanca di fronte a quella stupida collana... Cosa ci aveva visto dentro? Da quale buco d'inferno proveniva quel dolore?


La tipa si sveglia.
«Ti ho sentito borbottare qualcosa nel sonno. Chi é Bonnie?»
Bonnie era l'adrenalina, che sale in fretta e te la senti come un nuovo stato d'animo, non é una parte di te, sei tu, ti fa piacere te stesso un casino. Un miracolo che deve cadere sulla Terra e non ti manca di un soffio. Sei stato mollato al mondo dal ventre di una madre bipolare, avevi già afferrato il concetto che le cose belle non sarebbero belle se non avessero una data di scadenza sconosciuta e mai troppo lontana. L'adrenalina ti lascia il sudore, le fitte, i crampi e i muscoli sfatti, ronzante della sua energia e imbambolato della sua nostalgia. Un fulmine che deve cadere sulla Terra e non ti manca di un soffio. Elettrostatico, arruffato, con una refurtiva costosa e un pendolo che oscilla a destra e sinistra. Ha grattato lo smalto esterno e superficiale di te, Bonnie, è scappata via mentre ti stavi rompendo, lasciando trasparire la sincerità del tuo disastro. Magari anche tu per lei eri adrenalina. Aveva già troppa merda nella sua, di vita, non aveva bisogno di accollarsene altra. Di accollarsi te. Con il tuo sguardo fesso da innamorato. E ti chiedevi che razza di amore avesse conosciuto, lei, prima che arrivassi tu con i tuoi regali, le tue pretese.
Chi é Bonnie?
É giorno adesso. Di giorno riesci a sghignazzare di quanto tu sia diventato patetico. Di notte no.



































Note dell'Autrice: Penso che la storia parli da sola. Perchè il fandom italiano snobba Bonnie e Carl? Qualcuno trovi loro un nameship. Perchè lei torna prima o poi, vero?
Grazie per aver letto, grata se qualcuno volesse recensire,
Lucy
  
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