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Autore: applestark    25/08/2015    3 recensioni
Lily Luna Potter frequenta il suo penultimo anno ad Hogwarts, dove, anni prima, è stata smistata nei Serpeverde. Nonostante quella notizia l’abbia da subito sconvolta, ormai si è integrata perfettamente in quell’ambiente. Corre invece l’ultimo anno per Albus Potter, Rose Weasley e Scorpius Malfoy che, spinto dal suo desiderio irrefrenabile di ottenere ciò che più gli è proibito, si avvicina pericolosamente alla piccola Potter.
Nel frattempo, un’oscura minaccia sembra destabilizzare la vita di Malfoy, ed inevitabilmente anche quella di Lily, che nonostante gli avvertimenti dei suoi fratelli, non riesce a non cacciarsi in un guaio.
||New generation|| ScorpiusxLily
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Malfoy, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ok ragazzi sto andando nelle fisse…ci sono ancora persone che leggono? T.T
Qualcosa non va nella mia storia?
 
Ad ogni modo, ecco l'aggiornamento. 
<3
 

 
 
-Quando avevi intenzione di dirmelo?- sbraitò Draco contro suo figlio, non appena misero piede in casa, la splendida Villa Malfoy.
Era la prima volta che avevano l’occasione di parlare in privato da quando Scorpius era tornato da Hogwarts per le vacanze.
-Papà, non credevo che fosse importante…io semplicemente non volevo disturbarti- rispose il ragazzo, risentito, seguendo il padre verso l’ampia cucina, perfettamente in ordine.
-Scorpius avresti dovuto dirmi tutto, e subito.- continuò il padre, in tono seccato.
Non voleva essere così duro con suo figlio, tuttavia se avesse saputo prima, probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa, come dare inizio a delle ricerche, o almeno parlarne con qualcuno al Ministero.
Invece si doveva trovare con una denuncia contro di lui e la sua famiglia, a dover fronteggiare un grosso problema, quegli Auror, e una serie di problemi che stavano rovinando la sua immagine di diplomatico, per quanto avesse chiesto privacy riguardo alla faccenda.
Si tirò su le maniche della camicia blu, e prese da una mensola del liquore pesante, che si versò in un bicchiere di cristallo; non gli andava nemmeno di chiamare l’elfo domestico, tutte quelle moine lo avrebbero infastidito.
-Allora dovrei dirti anche un altro dettaglio- annaspò Scorpius, passandosi una mano tra i capelli, nervoso.
Malfoy lo guardò annuendo, come per fargli capire che doveva muoversi a sputare il rospo.
-Da tempo faccio dei sogni, dei sogni strani in cui io…io… divento…- fece una pausa, deglutendo a fatica. –divento un Mangiamorte-
Il padre lo guardò con gli occhi sbarrati, stringendo forte il bicchiere tra le sue mani come se volesse distruggerlo. Il solo ricordo di quanto accaduto anni prima, il solo rimorso di essere stato lui, il ragazzo che non aveva avuto scelta, gli provocava una morsa allo stomaco.
-Ma forse sono solo mie paure- tagliò corto il ragazzo, vedendo che Draco non parlava.
-Viviamo tra maghi. E tu credi che siano tue paure? Forse qualcuno ti si sta insinuando nella mente, non credi?- disse brusco, il tono di voce alto e deciso. Scorpius non aveva mai visto suo padre rivolgersi a lui così, ed incolpò lo stress per una situazione davvero difficile.
-Non capisco perché non mi hai detto tutto subito. Noi abbiamo un bel rapporto, che timore avevi di parlarmi?- chiese ancora, buttando giù il secondo bicchiere di alcol come se fosse acqua minerale.
-Papà te l’ho detto, non volevo recarti fastidio. Ma sappi che io mi impegnerò ad aiutarti per uscire via da questo guaio!- anche lui aveva aumentato il volume della sua voce, e appoggiato una mano sul tavolo in legno di ciliegio.
-Quando, parlare con il proprio genitore, è un fastidio per quest’ultimo?- lo ammonì, scuotendo appena la testa.
-Mi dispiace…-
Scorpius pensò che se avesse avuto dieci anni, probabilmente in quel momento avrebbe pianto, per fuggire via nella sua camera da letto. Ma stava diventando un uomo, e sapeva bene cosa comportava comportarsi da tale.
Così alzò lo sguardo verso il padre, e i suoi occhi grigi incontrarono un altro paio di iridi dello stesso colore.
-Troveremo un modo- lo rassicurò Draco, in tono più morbido. Poi ci fu un attimo di silenzio, in cui entrambi rimasero a riflettere su quelle parole. “Trovare un modo”. Ce l’avrebbero davvero fatta a dimostrare la loro innocenza?
-Si può sapere cos’è quest’interesse per la figlia di Potter?- esordì Draco, per cambiare argomento e sfociare in qualcosa di meno pesante.
Il biondo venne preso alla sprovvista, ed infatti boccheggiò come un pesce fuori dall’acqua. Gli era sfuggita quella notizia con sua madre Astoria il giorno prima, perché lei lo assillava sulla questione delle fidanzate, ma non credeva l’avrebbe riferito al padre.
Sapeva bene che i genitori non si parlavano più di tanto, anzi, il loro rapporto era strano ultimamente.
-E’ una ragazza interessante- rispose, dopo essersi schiarito la voce.
-Beh, fai quello che vuoi. Solo non ammazzare di botte Potter jr- ironizzò, dando una pacca sulla spalla del giovane.
-La McGranitt ti ha inviato una lettera…-
-Sì. Ma non ti preoccupare al riguardo-
Draco si ritrovò a pensare che per quanto potesse detestare Harry, e per quanto avrebbe voluto per suo figlio una di quelle relazioni tra membri della sua “cerchia”,  lui soffriva in prima persona la delusione di una relazione sbagliata, con una donna fantastica, certo, ma che non amava. E si era ritrovato a dover cercare distrazioni, la più notevole quella con la Granger.
“Ma no, non è una distrazione” lo ammonì una voce nella sua testa, “è molto di più”. Ripensò a come l’aveva difeso, negli ultimi giorno, e non poté fare a meno di pensare che suo figlio, il suo Scorpius, avrebbe dovuto amare chi voleva.
-E’ davvero gentile quella Granger, papà. Voglio dire, sua figlia è tutta petulante-
Il ragazzo lo distolse dai suoi pensieri, strappandogli persino un mezzo sorriso.
-Anche lei lo era, al suo tempo. Ma sì, gli sono grato- sospirò il biondo, e poi scrollò le spalle.
Suo figlio non riuscì a fare a meno di notare il tono del padre, improvvisamente pacato, rassegnato, ammorbidito come non lo aveva mai udito.
 
 
 
Lily Luna Potter camminava avanti e indietro per il corridoio che univa la sua stanza allo studio della madre, dove quest’ultima scriveva i suoi articoli sportivi per la Gazzetta  del Profeta.
Il volto della giovane era visibilmente turbato, l’ansia le impediva persino di starsene seduta tranquilla sul suo letto. Aspettava sua zia Hermione, che sapeva era stata all’interrogatorio di Scorpius, il suo quasi-ragazzo.
Sua madre era uscita poco prima a fare shopping con i fratelli, Rose e Hugo. Era la vigilia di Natale, e mancavano ancora dei regali. Inoltre, quella sera, avrebbero cenato tutti insieme, con i nonni, gli zii, la miriade di cugini, gli amici. Sarebbe stato un caos assoluto, e quel particolare che da piccola le provocava il buonumore, in quel momento le fece venire una fitta allo stomaco.
Non aveva ancora avuto il coraggio di parlare con i suoi genitori del suo rapporto con il giovane Malfoy, anche perché i fratelli la ignoravano. Ora che anche James lo sapeva, avevano dato vita ad una nuova campagna pubblicitaria con slogan “non rivolgiamo la parola a Lily”.
Stanca del suo via vai nervoso, si accomodò sulla punta del suo letto a baldacchino, con il piumone glicine, ed aspettò pazientemente che sua zia rientrasse.
Lei lo sapeva, sapeva di Scorpius, perché Rose, con il consenso della cugina, gliel’aveva raccontato. In questo modo, avrebbe potuto estorcere delle informazioni da lei.
Lily, così come la zia, erano fermamente convinte dell’innocenza del signor Malfoy, al contrario di tutti gli altri familiari.
Quando la porta d’ingresso si aprì, Lily si alzò di scatto ed aspettò che Hermione salisse le scale, fino a raggiungerla.
-Zia!- la chiamò, e quest’ultima, salito l’ultimo gradino, allargò subito le braccia per stringere la giovane.
-Lily, non ti vedo per poco tempo e ti trovo…cambiata, come stai?-
Le accarezzò la fronte in un gesto amorevole, ed entrambe sorrisero.
-Sto bene, sono solo un po’ preoccupata. Dimmi, come sta Scorpius?-
Hermione annuì, ed entrambe si spostarono nella camera di Lily, sedendosi sul letto.
-Tranquilla, a lui non verrà fatto niente. Tuttavia suo padre sta passando un brutto momento… vedi, non ci sono prove della sua innocenza. Dobbiamo trovarne-
La rossa iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli, nervosamente. –Cosa è successo, esattamente?-
-E’ tutto complicato, ma…sono arrivate delle lettere ad ex-Mangiamorte ad Azkaban, in cui Draco Malfoy chiede loro di riformare una cerchia come in passato, e praticare nuovamente Magia Oscura, per tenere in vita quelli che sono gli ideali di…Voldemort-
Il solo pronunciare quel nome la fece rabbrividire, perché pensava a tutta la sofferenza, tutte le perdite che avevano dovuto subire a causa di quel mostro.
-Oh Salazar… io… zia, io non credo sia lui! Scommetto che si tratta del tizio sconosciuto che ha minacciato Scorpius!-
-Lo credo anche io, ma come facciamo a rintracciare quel tizio? Non ha lasciato nessun recapito a Scorpius- le spiegò, alzando le spalle in un gesto di sconforto.
-Perché è tutto così complicato? Sai, James e Albus non mi rivolgono più la parola-
Hermione rise, senza poterne fare a meno. –Rose e Hugo mi hanno raccontato tutto, ed io credo che quei due stanno un po’ esagerando. Però, Lily, perché non ne parli anche con i tuoi genitori? Faranno meno storie di quanto credi, niente di troppo diverso dalle solite raccomandazioni che si fanno ad ogni ragazza alle prese con il primo amore-
Lily sospirò, purtroppo non ne era così convinta quanto sua zia.
-Zio Ron ha borbottato molto quando Rose si è lasciata sfuggire che in questi giorni avrà un appuntamento con Sam Zabini, ma alla fine se n’è fatto una ragione-
-Sam è un bravo ragazzo, sua sorella è la mia migliore amica- commentò fiera Lily, pensando che Rose e il Serpeverde fossero davvero carini insieme.
 
La chiacchierata tranquilla fu bruscamente interrotta da forti rumori che provenivano dal piano di sotto, dove erano evidentemente tornati tutti dal pomeriggio di shopping.
-Andiamo?- propose Hermione, dando un’affettuosa carezza sulla guancia alla nipote, e dopo entrambe si avviarono al piano di sotto.
-Ginny!- salutò la Granger, avvicinandosi subito alla rossa per poterla aiutare con le buste della spesa.
-Che bello vederti, tra poco anche i nostri uomini saranno qui?- chiese lei sarcastica, ed Hermione si limitò ad annuire. Aveva troppa paura che Ron potesse sospettare qualcosa riguardo al tradimento, visto il suo comportamento al Ministero.
Quindi si sentì in colpa, ed avvertì lo stomaco rabbuiarsi, ma poi non ci pensò più. Più volte Draco le aveva chiesto di scappare via, cambiare tutto, ma lei era legata a Ronald. Lei, lo amava.
-Allora, Lily, come stai?- le domandò sua mamma, guardandola di sottecchi.
La ragazza, che adesso confabulava in un angolo della cucina con la cugina Rose, accennò un sorriso. –Bene-
Albus  e James, intenti ad ispezionare un cellulare babbano trovato su una bancarella a Picadilly, non la degnarono nemmeno di uno sguardo, e così anche Hugo, che stava sempre insieme ai cugini.
Lily aveva un brutto presentimento, per quella sera.
-Lil, stai tranquilla, andrà bene!- la consolava Rose, picchiettandola sulla spalla.
-Lo spero tanto- si lamentava l’altra, con le labbra serrate in un’espressione di timore ed ansia.
-Ragazze, che dessert ci consigliate per stasera? Vorremmo cambiare un po’-
La voce squillante di Ginny le fece quasi sobbalzare, così le due sembrarono cadute da Marte.
-Io direi budino al cioccolato- fu la proposta di Lily, visto che quello era il suo dolce preferito in assoluto.
-Crostata di fragole- propose invece l’altra rossa, che Hermione guardò contrariata.
-Rosie, siamo a dicembre! Non ci sono le fragole-
La questione sul dolce andò Avanti per un bel po’ di tempo, almeno fino a quando dalla porta non fecero capolino Harry, Ron, George, Angelina con i ragazzi, Ted e Victoire.
Una sfilza di persone, che Lily fissò con gli occhi sgranati, perché non ricordava sarebbero stati talmente tanti. Ringraziava il Cielo di vivere in una famiglia magica, dove con un colpo di bacchetta la sala da pranzo si allargava, si poteva sparecchiare in un attimo e le stoviglie si lavavano da sole.
-Ragazzi, come state? Esordì Hermione, ma Ginny subito incalzò.
-Victoire, dove sono i tuoi genitori?-
Ecco che apparve James dal salotto, con un sorriso stampato in volto. –Qualcuno ha visto zio Percy e zia Audrey?-
-Arrivano tra poco- rispose Vic, sistemandosi i splendidi capelli biondi.
-Oh Lily, da quanto tempo!- esclamò Teddy, scorgendo accanto all’enorme albero di Natale la ragazza.
-Ted!- esclamò lei, e prese una lunga rincorsa per poterlo stringere forte.
Erano praticamente cresciuti insieme, visto che  Harry era il suo padrino ed aveva vissuto con loro, ma Lily non poté fare a meno di pensare che…caspita, era davvero un bel ragazzo.
A dieci anni aveva una cotta per lui, e James fu così gentile da riferirglielo.
-Stai crescendo troppo… scommetto che tutti i Serpeverde ti fanno il filo- commentò sorridendo, ed i suoi capelli, di un bel castano dorato, divennero azzurri.
-Beh, a dirla tutta…n-no- balbettò la rossa, e le sue guance divennero paonazze.
Il momento fu interrotto da Victoire, che arrivò alle loro spalle con il suo sorrisino un po’ maligno.
Lily le voleva bene, ma non poteva non affermare che, beh, sua cugina era proprio una smorfiosa.
In breve tempo la tavola fu circondata da persone, tanti felici maghi, streghe, e babbani, considerando i nonni di Rose.
Percy ed Audrey erano arrivati, ed anche Luna, con suo marito e Lysandra (ovviamente seduta accanto ad albus) e Lorcan (quando salutò Lily fu un momento davvero imbarazzante.
Un po’ in ritardo, persino Hannah con Neville arrivò, e quando si sedette accanto a Lily, lei lo guardò imbarazzata e disse “Buona vigilia, professor Longbottom!”.
La cena fu felice e spensierata, si mangiò tantissimo, si cantò altrettanto e il Vino Elfico finiva a bizzeffe, fortuna che i calici si riempissero automaticamente come venivano svuotati.
L’albero luccicava, al suo cospetto un centinaio di pacchettini, e le vecchie paure sembravano essere volate via per sempre.
Tuttavia, improvvisamente, Albus attirò l’attenzione di tutti, tossendo forte.
Lily, che era legata a lui da una sorte di telepatia, sentì un tonfo allo stomaco, e le mani cominciarono a sudare.
-Signori e signore… credo proprio che…-
Tutti lo guardavano incuriositi, ma Lily, e Rose alla sua destra, trattennero il fiato.
-Credo che Lily voglia dirvi qualcosa. Vedete, lei ha trovato un ragazzo-
Anche Hermione adesso tratteneva il fiato, osservando nipote e figlia con gli occhi sbarrati. Ginny ed Harry si scambiarono uno sguardo confuso, e poi ecco, Albus tradiva sua sorella.
-Il suo ragazzo è Scorpius Malfoy.-
Colpita e affondata.
Lily sentì un “Crack” proprio nel petto, e si levarono una serie di “oooh” tra i familiari, che la guardavano stupiti.
-I-io…i-io…- balbettò la rossa, senza riuscire a dire qualcosa di senso compiuto…
Ecco che Ginny la osservava delusa, Ron borbottava lamentele all’orecchio della moglie, James fece per alzarsi e…
E Lily scoppiò in lacrime, lasciando la tavola e correndo via verso la sua stanza.
 
Non poteva crederci, proprio suo fratello aveva rovinato tutto. Proprio lui, che lei amava tantissimo, come solo una sorella può fare. Adesso sapeva benissimo che litigata doveva affrontare con i suoi genitori, in che grosso pasticcio era finita.
Piangeva, stringendo tra le dita la coperta glicine, con il suo gatto nero che la osservava dal davanzale, tutto preoccupato.
Sentiva dal piano di sotto che Hermione commentava qualcosa come “Non possiamo giudicare le persone dai loro genitori…”, mentre altri incalzavano “Si, ma proprio un Malfoy?”…”Lily merita di stare con chiunque lei voglia” affermò invece Teddy, e la sua voce suonò chiara e limpida alle orecchie della ragazza.
Solo quando il trambusto fu concluso, ed era quasi la Mezzanotte, che segnava il passaggio al giorno di Natale, la porta della stanza di Lily, si aprì. 
  
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