7.
[Una come te, mi
piace da morire!]
Le palpebre di Shade erano leggermente allargate mentre le pupille delle sue iridi cobalto ridotte a due fessure. Non era la prima volta che gli capitava… ma non era mai stato così!
Non riusciva a spiegarsi come una creatura tanto minuta e fragile potesse trangugiare tanto cibo. Non era fisicamente possibile eppure stava avvenendo proprio sotto i suoi occhi. Aveva dato appuntamento a Fine dopo l’allenamento di calcio, pallavolo e ginnastica che la ragazza aveva avuto nel pomeriggio. Immaginava avesse fame e si era persino dato disposto a offrire ma la quantità di piatti che la rossa stava accumulando sul tavolo faceva impallidire lui e, soprattutto, il suo portafoglio.
Il coltello e la forchetta che Shade aveva impugnato per tagliare l’unico filetto che aveva ordinato erano ancora paralizzate a mezz’aria mentre la bocca era leggermente dischiusa in una smorfia tra il disgusto e lo stupore. Si trovava in quella posizione da dieci minuti, ormai, mentre i camerieri facevano agilmente avanti e indietro dal loro tavolo.
L’arrivo di una lasagna lo riportò alla realtà mentre Fine ringraziava entusiasta la gentilezza dell’uomo vestito da pinguino. Questo sorrise sornione e si allontanò elegantemente, pregustando già i guadagni di quella serata.
- Fine posso farti una domanda? -, interruppe Shade il suo strafogarsi.
La giovane si portò docilmente il tovagliolo alla bocca per pulirla dal sugo della nuova pietanza.
- Certo, Shade! -, esclamò, innocente, in un leggero acuto.
- Come fa tutta quella roba a stare nel tuo stomaco? –, la sua voce si era incrinata all’ultima parola, timorosa di sapere la verità.
La principessa aggrottò le sopracciglia, dubbiosa.
- Non ne ho idea. So solo che ho tanta fame. -, ammise alzando noncurante le spalle.
Fece un cenno al disgraziato cameriere per ordinare l’ennesimo piatto. Mentre quello si avvicinava, la ragazza si voltò verso Shade, curiosa.
- Quello non lo mangi? -, domandò indicando con un dito il filetto di Shade.
Il cobalto abbassò lo sguardo sulla sua carne ancora intatta.
- Certo! Perché? –
Fine arricciò le labbra.
– Altrimenti l’avrei mangiato io! –
Di nuovo, le palpebre di Shade si spalancarono mentre le iridi diventavano minuscole. Poi, scoppiò a ridere, rumoroso e asmatico, mentre calde lacrime di divertimento solcarono agli angoli degli occhi.
La Principessa lo guardò un po’ scandalizzata, non riuscendo a capire il motivo di tanta allegria e sentendosi esclusa.
- Che c’è da ridere? -, sussurrò titubante, sospettando di essere presa in giro.
Il ragazzo si riscosse dai singulti e guardò con occhi lucidi Fine.
– Ti amo sai? -, proclamò per poi prendere il viso della rossa tra le mani e azzerare la distanza con un bacio.
Non riusciva a spiegarsi come una creatura tanto minuta e fragile potesse trangugiare tanto cibo. Non era fisicamente possibile eppure stava avvenendo proprio sotto i suoi occhi. Aveva dato appuntamento a Fine dopo l’allenamento di calcio, pallavolo e ginnastica che la ragazza aveva avuto nel pomeriggio. Immaginava avesse fame e si era persino dato disposto a offrire ma la quantità di piatti che la rossa stava accumulando sul tavolo faceva impallidire lui e, soprattutto, il suo portafoglio.
Il coltello e la forchetta che Shade aveva impugnato per tagliare l’unico filetto che aveva ordinato erano ancora paralizzate a mezz’aria mentre la bocca era leggermente dischiusa in una smorfia tra il disgusto e lo stupore. Si trovava in quella posizione da dieci minuti, ormai, mentre i camerieri facevano agilmente avanti e indietro dal loro tavolo.
L’arrivo di una lasagna lo riportò alla realtà mentre Fine ringraziava entusiasta la gentilezza dell’uomo vestito da pinguino. Questo sorrise sornione e si allontanò elegantemente, pregustando già i guadagni di quella serata.
- Fine posso farti una domanda? -, interruppe Shade il suo strafogarsi.
La giovane si portò docilmente il tovagliolo alla bocca per pulirla dal sugo della nuova pietanza.
- Certo, Shade! -, esclamò, innocente, in un leggero acuto.
- Come fa tutta quella roba a stare nel tuo stomaco? –, la sua voce si era incrinata all’ultima parola, timorosa di sapere la verità.
La principessa aggrottò le sopracciglia, dubbiosa.
- Non ne ho idea. So solo che ho tanta fame. -, ammise alzando noncurante le spalle.
Fece un cenno al disgraziato cameriere per ordinare l’ennesimo piatto. Mentre quello si avvicinava, la ragazza si voltò verso Shade, curiosa.
- Quello non lo mangi? -, domandò indicando con un dito il filetto di Shade.
Il cobalto abbassò lo sguardo sulla sua carne ancora intatta.
- Certo! Perché? –
Fine arricciò le labbra.
– Altrimenti l’avrei mangiato io! –
Di nuovo, le palpebre di Shade si spalancarono mentre le iridi diventavano minuscole. Poi, scoppiò a ridere, rumoroso e asmatico, mentre calde lacrime di divertimento solcarono agli angoli degli occhi.
La Principessa lo guardò un po’ scandalizzata, non riuscendo a capire il motivo di tanta allegria e sentendosi esclusa.
- Che c’è da ridere? -, sussurrò titubante, sospettando di essere presa in giro.
Il ragazzo si riscosse dai singulti e guardò con occhi lucidi Fine.
– Ti amo sai? -, proclamò per poi prendere il viso della rossa tra le mani e azzerare la distanza con un bacio.