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Autore: LadyC_88    25/08/2015    1 recensioni
"Perché non posso essere io con te,posso solo essere io con me. E' sempre stato cosi' e cosi' sarà per sempre"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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<< Ciao bellezza>> disse una voce dall'altra parte del telefono.
<< Jenji,ciao!>> risposi entusiasta.
<< Ti chiamavo per informarti di un evento che è in programma nel fine settimana>> mi disse << si tratta di una presentazione della serie TV,iniziamo a fare promozione anche se manca tanto al rilascio e dobbiamo ancora finire di girare. La gente deve iniziare a parlare di noi e di voi. Per questo ho scelto te e Laura per l'evento. Siete meravigliose insieme. >> mi disse Jenji su di giri.
<< Grazie! Laura mi aveva accennato qualcosa>> le dissi 
<< Si,una macchina passerà a prendere te e Laura poi insieme andrete all'evento per l'ora di pranzo. Pranzerete li' insieme poi vi prepareranno e poi terrete una convention alla quale assisteranno stampa e non. Il pubblico non vi conosce ancora quindi dovrete,tramite questa convention far capire quanta sintonia ci sia tra i due personaggi. Quanto bella sarà la vostra storia. Conto su di voi! >>  disse Jenji sicura di se.
<< Grazie per questa opportunità! Non ti deluderemo >> non credevo a quello che stavo dicendo. Sarebbe stata una giornata difficilissima.

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Non avevo dormito quasi nulla quella notte,ero agitata. Avevo pensato e ripensato a come sarebbe stata quella giornata passata da sola con lei. Avremmo parlato,era inevitabile. Saremmo riuscite a ristabilire un equilibrio o le cose sarebbero semplicemente peggiorate? Mi alzai dal letto,aprii l'acqua della doccia e il getto dell'acqua mi rilasso'. L'acqua che scorreva calda sul mio corpo mi ricordo' la prima scena che girammo. Era stato uno strazio,me la ritrovai nuda davanti a me con quella pelle morbida e bianca, i capelli bagnati tirati indietro e quegli occhi che ogni volta mi facevano perdere. Lei era a suo agio,io un po' meno. C'erano tantissime persone che ci guardavano,ma io non li notavo neanche più eravamo solo io e lei,di nuovo insieme. 
Uscii dalla doccia avvolta all'asciugamano la macchina sarebbe arrivata tra poco più di un'ora. Bussarono alla porta della mia stanza
Chi sarà,pensai. Andai verso la porta tendendo stretto l'asciugamano.

<<  Si?>> chiesi.
<< Sono Laura>> disse una voce dannatamente sexy.

Laura? Ma cosa ci faceva qui? Era prestissimo e nessuno mi aveva avvisata che sarebbe passata lei a prendermi,che diavolo stava succedendo.
Aprii la porta. Wow. Indossava un jeans aderante delle scarpe da ginnastica un top attillato che metteva in risalto il suo seno e sopra un gillet di lana largo,un cappellino nero le raccoglieva i capelli e metteva in risalto i suoi occhi. Non era truccata,neanche un filo di rimmel e questo la rendeva ancora più bella. Rimasi qualche secondo in silenzio.

<< Hai visto un fantasma? >> mi chiese ridendo. << Non si apre la porta agli sconosciuti solo con un asciugamano addosso>> mi disse maliziosa.
<< Si e si... effettivamente!! Hai ragione >> sembravo rincoglionita. 
<< Tay?? Mi fai entrare?? >> mi chiese
Cercai di distogliere lo guardo dal suo. << Si certo entra>> le indicai l'entrata con la mano.
<> mi ero ripresa e adesso volevo capire perché era nella mia stanza d'hotel.
<< Ho chiesto a Jenji se potevamo evitare la macchina con l'autista.>> disse.
<< E quindi? Andiamo in metro? >> le chiesi
<< No,sono venuta in macchina andremo insieme. >> si sedette sul divanetto di fronte a me.
<< Potevi avvertire,mi sarei fatta trovare pronta>> 
<< Mi piace guardarti mentre ti prepari,mi é sempre piaciuto. Lo sai >> Cavolo,non mi reggevo più in piedi. Mi tremavano le gambe
<< Io...andrei a vestirmi allora>> dissi andando verso la camera da letto. La mia stanza d'hotel era grandissima ma in quel momento con lei nel salone la stanza mi sembrava piccolissima e avevo la sensazione di soffocare. Mi sedetti un attimo sul letto. 
<< Ma non ti prepari? >> mi chiese,era appoggiata alla soglia della porta.
Mi spaventai. << Si Si,stavo pensando a cosa mettere>> le risposi sorridendo.

Si avvicino' al mio armadio e lo aprii. Si sentiva sempre in diritto di poter fare quello che voleva di me e delle mie cose. Era cosi' diverso il suo comportamente con me e con le altra persone. Con gli altri risultava sempre presuntuosa,fredda e distaccata. Aspettava sempre che fossero gli altri a fare il primo passo verso di lei. Con me invece no,c'é anche da dire che con me faceva un po' quel che voleva,si avvicinava,si allontanava e io da passiva stavo li' ad aspettare che fosse lei a fare qualsiasi cosa. Era una presenza troppo forte,ho un carattere  forte ma davanti a lei perdevo completamente il mio essere.

<< Metti questa gonna con gli stivali neri che avevi l'altro giorno quando sei arrivata agli studios. >> disse convinta.
<< Di che stivali parli? >> le chiesi curiosa,almeno mi guardava bene.
<< Quelli neri di pelle. Potresti mettere questa maglia ti ci vedo bene. >> la stavo fissando lo stava facendo ancora,mi aveva di nuovo in pugno.
Scelsi allora,con il suo aiuto,cosa indossare e rimasi qualche secondo in piedi in silenzio aspettando che uscisse dalla stanza. 
<< Ah! Stai aspettando che esca per iniziare a vestirti? >> mi chiese sorridendo.
Era ancora in piedi. Abbassai lo sguardo imbarazzata. << Tay! Ti ho già vista nuda>> sorrise.
Una vampata mi assili' ero imbarazzatissima. Si avvicino' lentamente a me,era in piedi davanti a me. 
<< Ti lascio in pace,vado di la>> mi disse accarezzandomi il braccio. Ero definitivamente andata fuori di testa. Annuii con la testa e poi la guardai andare fuori dalla stanza. 
Quando dopo quindici minuti uscii dalla stanza in cui mi stavo vestendo la trovai in piedi che guardava le poche foto che avevo attaccato.
<< Non c'é neanche una foto nostra>> con che coraggio mi chiedeva una cosa del genere.
<< Laura,a cosa stai giocando? Come puoi chiedermi una cosa del genere? >> le dissi esasperata.
<< Stavo scherzando Tay. >> disse incupendosi.
<< Wow,che ridere >> le risposi infastidita. << Forse é meglio se andiamo>> aggiunsi.
Prendemmo l'ascensore e nessuna delle due disse una parola,ma le nostre mani si sfiorarono mentre aspettavamo di arrivare. Un brivido mi attraverso' il corpo. Uscimmo dall'hotel e andammo verso il parcheggio.
<< Come hai fatto a sapere che stavo in quest'hotel? >> le chiesi curiosa

Mentre si apprestava a salire in macchina con la coda dell'occhio vidi che stava sorridendo,ma non rispose alla mia domanda.
Uscimmo dal parcheggio dell'hotel e ci ritrovammo nel traffico di New York. 
<< Stai tranquilla,c'é tempo. Non arriveremo in ritardo >> mi disse prendendomi in giro                << So che non ti piace far aspettare la gente >> sorrise.
<< Ci sono molte cose che ancora sai di me >> le dissi con tono spavaldo
<< Tay,io non ti ho mai dimenticata > mi disse girandosi e guardandomi negli occhi. 
<< Quello che ho provato per te é stato reale e mi dispiace davvero se ti ho fatta soffrire >> 
Sentivo il mio cuore spezzarsi,proprio come aveva fatto un anno fa prima che partissi per  Boston. Già ero tornata a Boston per colpa sua. Rimasi in silenzio.
<< Avrei dovuto scriverti,ma la situazione é complicata. Lo sai >> mi disse
<< No non lo so. >> dissi guardando fuori dal finestrino
<< Dai Tay. Non rendere tutto ancora più difficile. Io ti ho amata davvero>> non le lasciai il tempo di finire.
<< Si mi hai amata cosi' tanto che hai deciso di andartene senza una spiegazione valida. Abbiamo vissuto due mesi in simbiosi. C'eravamo solo tu ed io. Abbiamo passato settimane chiuse nel tuo appartamento a fare l'amore,ad amarci. E poi improvvisamente mi hai mandato via senza una ragione valida.>> le dissi esasperata.

Avevamo vissuti due mesi intensi,due mesi d'amore. Era stata la mia prima donna,non avevo mai avuto relazioni con una donna. Ma dalla prima volta che me la presentarono rimasi folgorata dalla sua immensa bellezza,ci eravamo rincontrate dopo qualche settimana ad una cena con amici che avevamo in comune. Avevamo parlato tutta la sera e a fine serata Laura mi aveva chiesto di andare a bere un ultimo bicchiere di vino a casa sua. Accettai e in poco più di un'ora mi ritrovai nel suo letto,tra le sue braccia calde e bianche. Le sue labbra sulle mie,le sue dita dentro di me. Mi aveva baciata lei,mentre eravamo sedute sul divano avevo appena finito di sorseggiare lo Chardonnay,che improvvisamente mi bacio' con una passione che in pochi minuti sentii la voglia che avevo di lei. Ci spostammo in camera da letto e la spogliai. Fu tutto cosi' naturale. Facemmo sesso,del gran sesso. Ci addormentammo nude e sfinite. Il giorno dopo quando mi svegliai e realizzai cosa fosse successo,volevo correre via e in fretta ma lei era già sveglia e mi stava guardando.

<< Buongiorno,dormito bene? >> mi aveva chiesto. Come faceva ad essere cosi' tranquilla dopo quello che era successo. 
<< Si,grazie >> le risposi imbarazzata. << Come fai ad essere cosi' tranquilla? >> le chiesi
<< Era la prima volta anche per me Taylor,ma sei cosi' bella che é stato tutto naturale>> improvvisamente mi passo' la voglia di scappara e la baciai. Facemmo di nuovo sesso,passammo tutto il giorno in casa. Da li' inizio' la nostra relazione. Due mesi,due lunghissimi mesi in cui esistevamo solo lei,io e il nostro amore. Mi innamorai follemente di lei. Si alzava dal letto per prepararmi la colazione e quando mi svegliavo c'era già tutto pronto,si prendeva cura di me come nessuno aveva mai fatto. Dopo poco più di un mese,dopo aver fatto l'amore le dissi che l'amavo, ero tra le sue braccia << Ti amo!>> . 
<< Ti amo anch'io Honey! >> mi rispose lei,ma da quel momento tutto cambio'. Lei inizio' ad essere distaccata. Diceva che aveva impegni di lavoro e mi evitava fin quando un giorno trovai sul tavolo della sua cucina un biglietto con scritto.
<< Tay,mi dispiace dirtelo cosi' ma stamattina ancora dormivi quando sono uscita. Sto andando fuori per un impegno lavorativo,quando torno vorrei che tu non fossi qui. Penso che sia arrivato il momento di riprenderci le nostre vite in mano é stato bello finché é durato ma sappiamo entrambe che tutto cio' era finzione e che comunque é qualcosa che non durerebbe,grazie di tutto. Ti Amo,Lau. >> Mi aveva liquidata cosi'. 

Passai la mattinata seduta sul suo divano con il biglietto che aveva il suo profumo e che ogni volta che lo odoravo mi faceva scoppiare il cuore,singhiozzavo. Perché mi aveva allontanata cosi'. Preparai le valigie e andai a Boston dai miei,mi aveva distrutta.
Non si fece più sentire,era sparita. L'anno passato a Boston mi aiuto' a dimenticarla ma quando la rividi sul set la ferita si riapri in fretta. Era ancora li' nel mio cuore e non era mai uscita.

<< Al diavolo la convention,passami il telefono>> mi disse Laura
<< Cooooosa??>> le chiesi preoccupata
<< Passami il telefono é nella borsa>> 
Cercai il telefono nella borsa. 
<< Cerca nella rubrica "Jenji" e poi metti il vivavoce>> mi ordino'. 
Feci esattamente quello che mi disse Laura,cercai il numero e quando lo trovai inviai la chiamata e attivai il vivavoce.
<< Dimmi tutto dolcezza >> disse Jenji dall'altra parte del telefono
<< Guarda siamo in un casino,non riusciamo ad andare alla convention! Lo so,lo so contavi tantissimo su di noi. Devo correre nel New Jersey i miei hanno bisogno di me e non riesco a lasciare Taylor la porto con me,non posso perdere tempo>> Sgranai gli occhi,ma che diavolo stava facendo. I suoi non l'avevano chiamata e soprattutto eravamo ancora ferme nel traffico di Manatthan,si giro' verso di me e sorrise. Jenji resto' in silenzio qualche secondo.
<< Mi dispiace Laura,vai non preoccuparti mandero' altre due ragazze in fretta,state attente>> concluse Jenji. Laura la saluto' e io riattaccai
<< Ma che diavolo sta succedendo?? >> le urlai 
<< Andiamo a passare la giornata negli Hampton. >> disse con tutta naturalezza
<< Come scusa?? >> le chiesi incredula
<< Te lo devo,una giornata tu ed io da sole. Ho molte cose da dirti>> mi disse.
Mi zittii,mi aveva spiazzata per l'ennesima volta. Rimasi in silenzio per buona parte del viaggio,ero persa nei miei pensieri. 
<< Sei silenziosa! >> esclamo' lei
<< Si,devo ancora riprendermi dal tuo colpo di testa improvviso >> si mise a ridere e si giro' a guardarmi. 
<< Preferiresti essere alla convention? >> mi chiese
<< No... preferirei non farmi del male >> le dissi sconsolata,eravamo quasi arrivate a destinazione. 
<< Ti dispiace se ci fermiamo anche per la notte? >> si giro' di nuovo a guardarmi 
<< Beh io ...penso...forse dovremmo rientrare! >> le dissi con un filo di voce
<< Ok,ti riportero' a casa allora! >> mi disse senza fare obiezione.

Arrivammo negli Hampton, continuo ancora a guidare per dieci minuti e poi parcheggio' la macchina. Scendemmo dalla macchina,eravamo davanti un grande negozio,entrammo e ando' dritta al reparto costumi. Prese due costumi e due asciugami poi si avvicino' alla ragazza dai capelli rossi che lavorava nel negozio le chiese qualcosa e venne verso di me. 

<< Seguimi>> feci come mi disse,mi porto' nei camerini << provati questo costume e se ti sta bene non toglierlo>> entrai nel mio camerino mi sfilai i vestiti la taglia era perfetta,che occhio che aveva. 
Uscimmo dal negozio dopo aver pagato i due costumi e i due asciugamani nuovi,si rimise al volante guido' per qualche minuto e arrivammo al mare. In silenzio arrivammo in riva sistemammo gli asciugami lei si tolse i vestiti. La giornata non era caldissima ma il sole era alto e splendente. 

<< Pensi di rimanere vestita tutto il giorno? >> mi chiese,abbassai lo sguardo imbarazzata e tolsi i vestiti.
Rimasi seduta mentre lei si avvicinava al mare per bagnarsi i piedi,si giro' a guardarmi. 
<< E' gelata >> mi disse tornando verso di me. Si sedette accanto a me e mi guardo'. 
<< Scusami. davvero,non volevo farti del male ma ci sono cose di me che non sai. >> disse,improvvisamente il suo volto era diventato freddo e cupo. Rimase in silenzio per qualche secondo e poi continuo' << Quando ci siamo conosciute siamo state tanto insieme,siamo state insieme per due mesi al dire il vero ma non abbiamo parlato del nostro passato di quello che eravamo. >>
La guardavo mentre parlava,aveva gli occhi rivolti verso la sabbia con cui stava giocherellando mentre parlava. 
<< Non sei obbligata a parlarmene,ti capisco>> cercai di tranquillizzarla
<< Non ti meritavi che mi comportassi cosi',non é colpa tua Tay. Io ti ho amata davvero>> si giro' a guardarmi,stava dicendo la verità. Lo vidi nei suoi occhi,vedevo come mi guardava.  << Qualche anno fa ho avuto un'altra relazione con una donna,eravamo felicissime insieme mi amava come nessuno mi aveva mai amata,mi guardava come nessuno mi aveva mai guardata... proprio come te. Ma poi... >> si fermo' un attimo per riprendere fiato era turbata. Mi avvicinai a lei e le presi la mano,sentivo che quello che stava per dirmi era qualcosa di forte aveva,in pochi minuti,perso la sua sicurezza. Non era più la Laura spavalda di sempre,quella che mi provocava,manipolava e mi faceva impazzire come e quando voleva era fragile e sofferente. 

<< Un giorno torno' a casa e mi disse che le avevano riscontrato una brutta malattia,in pochi mesi mi lascio'...non ebbi neanche il tempo di elaborare il fatto che stava male che era già andata via >> una lacrima le rigo' il suo bellissimo viso e in quel momento mi sentii la persona più orribile di questo mondo,l'avevo accusata di essere egoista,cattiva. La avevo quasi odiata e oggi scoprivo che non ero io il problema. 
<< Il problema non eri tu Tay,il problema ero e sono io. Mi hai guardata in quel modo,mi hai amato in quel modo e io non posso fare questo a lei,non posso tradirla. >> concluse. Sentii un tuffo al cuore,non poteva essere mia per paura di fare uno sgarbo alla persona che più aveva amato in vita sua. Potevo accettare e capire una cosa del genere? Non lo so. 
<< Forse dovremmo passare la notte qui,se per te va bene.>> le dissi 
Si volto' verso di me le asciugai la lacrima che le aveva rigato il viso,si avvicino' a me e mi abbraccio',le scostai i capelli neri e lunghi che aveva sulla spalla bianca e morbida e la strinsi forte a me. 

Avevamo passato tutto il pomeriggio al mare in silenzio. Il rumore del mare e la sua presenza mi avevano rilassato tantissimo,ma il sole stava calando ed ora di trovare un posto dove dormire. 
<< Dovremmo andare a vedere per una stanza >> dissi a Laura prendendo quello che rimaneva dei miei vestiti sul telo da mare. Laura annui e iniziammo ad incamminarci verso la macchina. Salimmo in macchina ed inizio' a guidare,dopo pochi minuti si fermo' davanti un hotel era piccolo ma molto accogliente. Entro' e chiese una camera per due persone.
<< Abbiamo solo una matrimoniale disponibile >> disse il ragazzo della reception.

Mi guardo' interrogandomi con lo sguardo,io allargai le spalle disse allora che la matrimoniale andava bene e dopo aver dato i documenti ci diede la scheda per la camera. Ci avviammo verso l'ascensore e dopo pochi secondi arrivammo al terzo piano,era li' che si trovava la nostra camera. Uscii dall'ascensore,non avevamo bagagli per ovvi motivi,a dire il vero fino ad allora non avevo neanche pensato che non avevo nulla da indossare per dormire,mi sentii imbarazzata al pensiero di dover dormire in intimo con Laura nel mio letto. Ci sistemammo in camera e Laura ando' subito sotto la doccia,sentivo il rumore dell'acqua scorrere mi chiedevo a cosa stesse pensando mentre l'acqua le scorreva addosso. 
<< Questa doccia ci voleva proprio >> disse uscendo dalla doccia con l'asciugamano avvolto in testa e sul suo meraviglioso corpo. 
<< Dove vorresti cenare questa sera? >> le chiesi. 
<< Pensavo di chiedere la cena in camera,non so se ho proprio voglia di uscire a mangiare. Cosa ne pensi? >> anch'io ero stanca e la sua idea era perfetta.
<< Va bene,allora vado a fare la doccia >> le dissi
<< Ok ordinero' la cena mentre sei in doccia,cosi' mangeremo quando avrai finito>> era sempre cosi' premurosa e quando voleva si prendeva cura di me come mai nessuno aveva mai fatto prima. 
<< Tay,hai finito? E' arrivata la cena. >> urlo' ,uscii in asciugamano dalla doccia ed era seduta sul divano indossava anche lei l'asciugamano,non avevamo vestiti di ricambio. 
<< Siamo veramente buffe con questi cosi addosso>> le dissi ridendo,lei mi guardo' mentre sistemava la cena sul tavolo e sorrise. Iniziammo a mangiare in silenzio. Aveva già finito di mangiare e mi guardava ridendo mentre io terminavo la cena.
<< Ma cos'hai da ridere cosi'? >> le chiesi
<< Dovresti guardarti >> disse ridendo,io continuavo a non capire. 
<< Ma cos'ho di strano? >> continuava a ridere. Si avvicino' a me,si avvicinava sempre di più era a pochi centimetri dal mio viso il mio cuore batteva fortissimo. Avvicino' la sua mano al mio viso,con l'indice e con un tocco delicatissimo me lo passo' appena sopra il mento,avvicino' il dito alle sue labbra e in quel momento mi scivolo' l'asciugamano. Si mise a ridere. 
<< Stai mangiando da dieci minuti con questa striscia di Ketchup sul viso e adesso hai pure perso l'asciugamano,sei terribilmente sexy nella tua goffaggine honey! >> non mi aveva più chiamata cosi' da un anno,mi sentivo eccitata e di nuovo innamorata. Di fretta tirai di nuovo su l'asciugamano.
<< Oddio,che figura. Scusami io...>> non ebbi il tempo di finire la frase,le sue labbra calde erano poggiate sulle mie. 
Il mio corpo ando' in subbuglio,ero già bagnata. Avevo avuto voglia di lei dal primo momento che l'avevo rivista sul set. Mi sentii allo stesso tempo molto confusa,poche ore fa mi aveva detto che non poteva,non poteva tradire la persona che aveva amato e adesso mi stava baciando. 
<< cosa stai facendo? >> le chiesi non staccandomi dalle sue labbra
<< Ho voglia di te Tay,non posso farne a meno. Ti voglio>> sentii il mio corpo irrigidirsi ero già pronta a venire. Le sfilati l'asciugamano,aveva già tolto quello che aveva in testa le passai la mano tra i capelli bagnati. Le baciai il collo. Mi staccai un attimo e la guardai stavamo di nuovo diventando un'unica cosa,per un anno avevo sperato che questo momento che tanto avevo immaginato diventasse realtà e ora,grazie ad progetto comune ci eravamo ritrovate e probabilmente non ci saremmo più lasciate.
<< Perché mi guardi? >> mi chiese con la voce affannata 
<< sei bellissima! >> le dissi.
Ricomincia a baciarla,la mia mano scivolo' sul suo seno,il suo meraviglioso seno. Mi scostai e lei si sdraio' sul divano su cui stavamo mangiando,mi misi su di lei e scivolai fino alla sua vita per entrare dentro di lei. Aveva un sapore meraviglioso e improvvisamente l'anno che ci aveva separate era svanito era come se fossi tornata indietro,era come uno di quei giorni in cui eravamo a casa sua. Continui a far passare la mia lingua dentro di lei mentre non riusciva più a star ferma,si muoveva seguendo il movimento della mia lingua fino a quando capii che era venuta,lo sentii dall'urlo di piacere che aveva emesso. Lentamente mi alzai era sfinita il braccio destro pendeva fuori dal divano e il suo respiro era forte ed accellerato mi prese la mano e mi tiro' verso di se,mi sdraiai sul corpo ancora caldo e appoggia la mia testa sul suo petto i suoi battiti erano accellerati,riuscivo a sentirlo. 
Restammo secondi,minuti,ore in quella posizione non so, eravamo di nuovo una cosa sola e il tempo non contava. Contavamo solo io e lei. Noi. 
Improvvisamente il problema degli asciugami era risolto,ci spostammo in camera da letto e lasciammo scivolare i nostri asciugamani per terra. Mi fece venire due,tre,quattro volte. Passammo la notte a fare l'amore e poi sfinite ci addormentanno. Prima di addormentarsi si avvicino' a me e mi abbraccio' da dietro,la famosa posizione a cucchiaio.
<< Buonanotte Honey! >> esclamo'
<< Mi sei mancata >> le dissi 
<< Tu di più! . >> 


   
 
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