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Autore: teresartist    25/08/2015    0 recensioni
I principi e i servi non sono mai stati amici, ma Kurt e Blaine sono diversi.
Due bambini nati in un castello con due destini segnati e collegati in qualche modo.
Due amici inseparabili uniti per la vita da un amore destinato ad essere indissolubile.
"Kurt si lasciò sopraffare dagli occhi color miele di Blaine e Blaine a sua volta accettò di affondare negli occhi azzurri di Kurt"
Genere: Fluff, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei piccoli passi.


I giorni alla reggia scorrevano normali, forse noiosi per il giovane principe che doveva imparare le buone maniere, la lingua, la forza e l’arte del comandare, a Kurt non interessava tutto ciò, durante le lezioni si ritrovava spesso a scrutare il volo delle rondini che facevano il nido sotto i tetti del castello, gli piaceva pensare di essere una rondine, poter volare libero andando a posarsi ovunque desiderasse e ovunque il vento lo portasse, un giorno vide una rondine sul davanzale della sua finestra intonare una dolce melodia con il suo canto, non seppe bene perché ma si ritrovò a pensare che se mai avesse potuto essere una rondine sarebbe andato a posarsi sullo steccato della scuderia, lì tra l’erba verde e fresca dei prati e la terra battuta della strada, si sarebbe fermato a guardare Blaine lavorare, con le sue mani forti, le sue braccia muscolose e i riccioli attaccati alla fronte che disegnavano linee meravigliose, forse avrebbe perfino cantato per lui, una melodia semplice e allegra, forse Blaine si sarebbe voltato a guardarlo e forse gli avrebbe sorriso e allora Kurt sarebbe stato felice, perché come quando erano bambini il sorriso del giovane servo gli metteva allegria, gli portava pace nell’animo.
Questo pensiero, il cantare per Blaine, seguì il principe tutto il giorno, persino alla fine della giornata, dopo l’abbondante cena, quando pieno di pensieri si rifugiò nella sua stanza.
Chiuse il grande portone della camera e chiese esplicitamente al suo paggetto di non disturbarlo fino alla mattina seguente, non sarebbe uscito dalla stanza fino all’ora del risveglio.
La luce rossa del tramonto entrava ancora dalla sua finestra, il principe si accostò all’angolo della stanza in cui custodiva la sua preziosa arpa, era di legno dorato, intarsiata e impreziosita da mille pietre, si sedette sullo sgabello di legno e si appoggiò lo strumento alla spalla sinistra, con delicatezza cominciò a pizzicare le corde, un suo dolce e melodioso ne uscì, Kurt cominciò a cantare una melodia leggera seguendo le note dell’arpa. Suonare e cantare lo facevano stare bene. Pensò di nuovo a come gli sarebbe piaciuto essere una rondine, pensò che se avesse potuto suonare per Blaine l’avrebbe fatto.
Un’idea gli balenò la mente, forse poteva, che c’era di male, poteva uscire nella notte e andare a cercare il suo amico, suonare per lui, con lui, sarebbe stato bellissimo, sarebbe stato un po’ come giocare da bambini, si sarebbero ritrovati come quel giorno fuori dalle scuderie. Si decise, avrebbe aspettato che il buio calasse e poi sarebbe uscito e sarebbe andato a cercare Blaine.

Aspettò, aspettò e aspettò ancora, dopo qualche tempo vide la luce della luna illuminare le pareti della sua stanza, era arrivato il momento, decise di non portare l’arpa, l’avrebbe mostrata a Blaine in un altro momento, un altro giorno, ne avevano ancora tanti da vivere.
Si mise addosso un mantello e cercò di aprire la porta facendo il meno rumore possibile, arrivato in corridoio vide le guardie riunite davanti alla scala di servizio, era più rischioso ma avrebbe preso quella principale, percorse il lungo corridoio illuminato dalle torce e raggiunse la scalinata più grande del castello, scese i gradini velocemente sperando di non essere scoperto e giunto nella sala dei banchetti prese la porta di servizio, si ritrovò in cucina, un luogo immenso, si tolse il mantello e cercò l’uscita più vicina, un servo lo vide ma non disse nulla, si ritrovò in un luogo che non pensava neppure esistesse, le dispense, maledizione, non aveva idea di come uscirne.
Si guardò attorno spaesato e vide a pochi passi da se una finestrella molto bassa, decise che quella sarebbe stata la via più veloce e così si aggrappò al davanzale e fece un salto, si ritrovò a due metri dal suolo, su una piccola finestra, guardò fuori nel buio della notte ed ebbe quasi paura, non era mai uscito dal castello a quell’ora e soprattutto non era mai uscito da solo, cominciò a pensare che era una pazzia, che non avrebbe dovuto, era pericoloso e chissà se avrebbe trovato mai Blaine. Stava per fare marcia indietro saltando di nuovo nella dispensa quando una voce conosciuta lo fermò, veniva dal buio della notte, vide una figura snella, non molto alta, con una montagna di riccioli in testa.
“Tutto bene?” chiese la voce
“Blaine?” Kurt era confuso e in una posizione molto scomoda e imbarazzante, aveva le gambe a cavallo della finestra, con i pantaloni sporchi per colpa della polvere del davanzale e il mantello gli penzolava da un fianco
“Cosa diavolo stai facendo Kurt?” Blaine trattenne una risata
“Io..ehm…volevo, ecco, ti…ti cercavo” per fortuna il buio della notte nascondeva le guance rosse di Kurt che voleva nascondersi dalla vergogna
“Oh…beh mi hai trovato!” Blaine sorrise e Kurt poté intravedere le sue labbra alla tenue luce che proveniva dalla dispensa, Blaine allungò una mano al principe e prese il suo mantello mettendoselo dietro le spalle, poi gli prese la stessa mano “Dai scendi di lì” gli intimò;
Kurt tenne stretta la sua mano e passò l’altra gamba attraverso la finestra, poi fece per saltò giù quasi tra le braccia di Blaine, i due risero nel buio colmando il silenzio.
Blaine prese il mantello e lo posò sulle spalle del principe che lo ringraziò con un largo sorriso,
“Quindi – cominciò Blaine dando un calcio a una pietra – mi cercavi”
Kurt si nascose in una risata “Si, mi andava di vederti” anche Blaine sorrise
“Anche a me, mi va sempre di vederti” si guardarono negli occhi, poco illuminati in quella notte di luna piena.
Cominciarono a camminare, Kurt seguiva Blaine senza sapere bene dove stessero andando, gli venne un po’ d’ansia quando voltandosi vide le luci del castello allontanarsi “Blaine dove stiamo andando?” chiese fermando di colpo
Blaine si voltò a guardarlo con i suoi occhioni color miele “Pensavo che se ti andava, saremmo potuti andare a fare un giro, non so, a me piace andare in città di notte”
Kurt ebbe un fremito e non seppe cosa dire
“Beh?” insistette Blaine “Se non ti va possiamo andare da qualche altra parte”
Il principe fece un respiro profondo “Blaine io non sono mai uscito dalle mura…so che non dovrei ma ho un po’ paura” si sentiva stupido ma sapeva che Blaine non lo avrebbe giudicato, erano amici.
“Capisco, ma te la senti? Non voglio forzarti a fare qualcosa che non vuoi fare” Blaine parlava sinceramente, non avrebbe mai voluto che il suo principe non si sentisse a suo agio
“Stai con me vero?” Kurt chiese timidamente
“Certo, non ti lascio” rispose Blaine prendendogli la mano.
Kurt si sentì subito meglio stringendo il palmo forte di Blaine “Grazie” sussurrò Kurt con una voce tanto bassa che Blaine non lo udì.
Fecero qualche passo in più e poi Kurt chiese “Usciamo dall’uscita principale?” chiese Kurt guardando da quella parte
“No, non possiamo, ci scoprirebbero” Blaine allungò un po’ il passo “Seguimi”
Attraversarono tutto il grande cortile del castello e si avviarono verso i campi, c’era uno steccato piuttosto basso, Blaine staccò la sua mano da quella di Kurt  e si spostò di lato
“Dopo di te, mio principe” disse Blaine facendo segno a Kurt di attraversare per primo, Kurt rise e scosse la testa
“Vai pure tu”
Blaine non se lo fece ripetere due volte, con balzo fu dall’altra parte dello steccato e porse la mano a Kurt, come un vero gentiluomo, Kurt la prese e sorpassò a sua volta l’ostacolo.

La città era ad appena dieci minuti di cammino, era un piccolo borgo, con tante piccole botteghe di artigiani, appena arrivarono Kurt rimase affascinato dalla quantità di persone e di luci che si trovavano lì, non aveva più paura.
Raggiunsero il centro, era affollato e pieno di vita anche se era molto tardi
“Cosa ti va di fare?” chiese Blaine e per la prima volta quella sera Kurt vide chiaramente il suo volto sorridente
“Non lo so Blaine, non sono mai stato in una città” rispose Kurt un po’ in imbarazzo
Il sorriso di Blaine si allargò ancora di più “Allora ti porto io”
Blaine prese il braccio di Kurt con forza e si mise a correre tra le vie e le persone trascinandosi dietro il principe, si infilarono in mille viuzze fino a che non raggiunsero un posto un po’ isolato, c’era un’osteria illuminata, Blaine entrò con sicurezza e Kurt lo seguì.
Era uno dei posti più strani che Kurt avesse mai visto, c’erano quattro tavoli molto grandi e tanti uomini di ogni età stavano bevendo e ridendo e qualcuno mangiava anche, da grossi piatti in legno, il principe non aveva mai visto nulla di simile, nell’ultimo tavolo un gruppo di giovani cantava canzoni allegre che Kurt non conosceva, erano tutti vestiti di stracci e sacchi di iuta, come Blaine, non c’era nulla di strano, era solo…diverso, diverso da tutto ciò a cui Kurt era abituato.
Blaine si avvicinò alla cassa e Kurt lo seguì, si trovò qualche occhio addosso visto che indossava un lungo mantello nero e scarpe eleganti mentre quasi tutti lì dentro erano scalzi o indossavano pezzi di pelle come calzature, si fece più vicino a Blaine e si sentì al sicuro anche in mezzo a tutti qui rumori.
Blaine si accostò all’oste e mise una mano nella tasca dei suoi pantaloni, ne tirò fuori tre monete di rame, le mise sul bancone e chiese “Con queste cosa prendo?”
“Mezza pinta ragazzo” rispose l’oste guardandolo con sufficienza
“Andrà benissimo” rispose Blaine, si era improvvisamente trasformato da ragazzo a uomo.
Mentre l’oste si voltava a preparare l’ordine di Blaine Kurt si avvicinò all’orecchio dell’amico “Posso pagare io se vuoi”
Blaine gli sorrise e scosse la testa “Stasera vivi alla mia maniera” gli disse dandogli un buffetto sulla guancia, prese la sua mezza pinta dal bancone e i due uscirono.
La strada era vuota ma comunque illuminata, Blaine sorseggiò dal suo bicchiere “Ti va?” disse porgendo la bevanda al principe
“Cos’è?” chiese Kurt confuso, non aveva mai visto nulla di così spumeggiante e dall’odore così pungente e stranamente invitante
“Birra” rispose Blaine avvicinando il bicchiere al volto di Kurt “Assaggia!”
Kurt prese timidamente il bicchiere tra le mani e annusò l’intruglio, era strano ma per qualche ragione pensava che gli sarebbe potuta piacere, avvicinò il bicchiere alle labbra e si bagnò la punta della lingua, era amaro, ma anche dolce, pungente e forte, sentì la goccia scaldargli la gola e poi lo stomaco.
Blaine cominciò a ridere guardandolo, Kurt parve offeso “Cosa c’è?”
“Hai fatto una faccia!” Blaine disse senza smettere di ridere “Dammi qua dai! I nobili sono buoni a bere solo acqua”
Kurt tirò a se il bicchiere con forza “Mi stai sfidando?” fece trattenendo una risata
“Dai, principino, dammi il bicchiere” gli disse Blaine prendendolo in giro e allungando la mano per afferrare l’oggetto
Kurt con un gesto fulmineo sorseggiò quello strano liquido dal bicchiere, sembrava più forte e caldo di prima, tossì confusamente.
“Hai bevuto dai, dammi qua” disse Blaine porgendo la mano verso la sua, Kurt si arrese e gli cedette la bevanda, ne rimaneva poca sul fondo e Blaine la bevve in un sorso, rientrò in fretta nella locanda e posò il bicchiere sul primo tavolone.

Ripresero a camminare per le vie fino a che si ritrovarono piuttosto fuori dal paese, in un campo illuminato dalla luna e costellato di grandi massi, Blaine ne scelse uno lontano dalla strada e vi si sedette davanti, appoggiando la schiena alla dura roccia, Kurt lo imitò, c’era abbastanza spazio per entrambi.
Stettero per un po’ in silenzio guardando la luna, poi Kurt parlò “Vieni spesso qui?” chiese senza staccare lo sguardo dal cielo
“Qualche volta” rispose Blaine spostando un ricciolo che gli cadeva davanti agli occhi
“Ti piace?” continuò Kurt, a lui quel posto piaceva, era…diverso
“Si – rispose Blaine voltandosi d’improvviso a guardarlo – ma con te è più bello”
Kurt sorrise guardando la luna e Blaine vide il riflesso della regina del cielo negli occhi azzurri del principe e pensò che davvero così era molto più bello.
“Kurt” disse Blaine tornando a guardare la luna “Non è strano?”
“Cosa?” chiese Kurt e stavolta fu lui a vedere il riflesso della luna negli occhi di Blaine
“Questa cosa, un servo che porta un principe fuori una sera perché sono amici, un servo e un principe non sono mai stati amici” Blaine cominciò a giocare con l’erba tra le dita
Kurt si voltò, girò tutto l corpo per vedere Blaine bene in faccia “A me va bene, anzi, mi piace, mi piace molto essere tuo amico e passare del tempo con te, vorrei passarne di più”
Blaine non aveva notato che Kurt lo stava fissando “Anche a me piace molto, devi venire più spesso a trovarmi”
Kurt gli sfiorò la mano forse per caso “Lo farò, te lo prometto” e in quel momento Blaine decise di voltarsi a guardarlo e lo vide sorridere e così sorrise a sua volta e per un attimo gli sembrò che tutto quello che stava accadendo non fosse così strano, perché Kurt non era come gli altri, Kurt era…diverso.
“Sarai un bravissimo re un giorno Kurt” gli disse mentre Kurt tornava a voltarsi verso il cielo
“Non so – fece Kurt – non credo di voler diventare un re, non mi piace”
Che cosa strana pensava Blaine, un principe che non voleva diventare re “E cosa ti piace?”
Kurt sospirò “Mi piace…mi piace cantare, suonare l’arpa…stare qui, con te”
Blaine gli sfiorò la guancia con la fronte e si appoggiò alla sua spalla “Anche a me piace cantare, l’arpa non so cosa sia e anche a me piace stare qui, soprattutto con te”
“L’arpa è uno strumento a corde, ha un suono dolce, te la mostrerò un giorno” disse Kurt annusando il dolce profumo dei capelli di Blaine, sapevano di miele
“Mi piacerebbe sentirti cantare” fece Blaine spingendo la testa ancora più vicina alla spalla di Kurt “Canta qualcosa”
Kurt sorrise, pensò a una canzone che forse Blaine poteva conoscere e una melodia comparve nella sua mente, era qualcosa che gli ricordava quell’odore di miele e quella notte scura, cominciò a seguire la memoria con la voce e le note uscirono chiare e precise.
Blaine ascoltava, la voce di Kurt era come una coperta leggera perfetta in quella notte d’estate, lo coccolava e ad un certo punto gli venne in mente, conosceva quella melodia, si mise a cantare anche lui cercando le parole negli anfratti della memoria, se ne ricordò due “piccolo principe” le ripeté a Kurt due volte mentre cantavano e lo sentì sorridere.
“Era la ninnananna che mia madre ci cantava da bambini” disse Blaine appena smisero di cantare “Ma mi piace molto di più cantata da te”
“Anche a me piace come canti tu, mi piace molto” continuò Kurt, ed era vero, la voce di Blaine era dolce e calda, lo faceva sentire protetto.
“Canteremo ancora” concluse Blaine sbadigliando “Faremo tante cose ancora”
Kurt aspettò a rispondere “Tutto” poi sbadigliò a sua volta e appoggiò la testa a quella di Blaine, bastarono due minuti e il principe si addormentò, Blaine se ne accorse e si alzò da quella posizione, tenendo tra le mani la testa di Kurt, si sdraiò appoggiando solo la testa alla roccia e posò il capo di Kurt sul suo grembo, Kurt ebbe un fremito e poi si mosse un poco senza svegliarsi.
Blaine lo guardò e sorrise, si baciò la punta delle dita e poi sfiorò la fronte del ragazzo che gli dormiva addosso e sussurrò “Buonanotte principe”
Passarono pochi minuti e anche Blaine si addormentò.

Il giorno arrivò prima di quando si aspettassero appena Kurt notò un poco di luce passargli attraverso le palpebre si svegliò di soprassalto, si accorse che stava dormendo in un prato, con la testa appoggiata al grembo di Blaine, non poteva essere, aveva passato la notte fuori? E adesso? Se ne sarebbero accorti al castello.
Balzò in piedi e vide Blaine dormire beatamente alla luce dell’alba, con un lieve sorriso sulle labbra, non ebbe tempo di pensare che fosse bello. Gli prese un braccio e gli diede uno scossone “Blaine!” gli disse con tanta ansia nella voce “Blaine alzati!” il ragazzo si voltò dall’altra parte “Blaine!” gridò Kurt preso dal panico “Svegliati!”
Blaine si stropicciò gli occhi con le dita e li aprì verso Kurt “Cosa vuoi? Non è neanche l’alba”
“Blaine! Abbiamo dormito fuori!” Kurt stava quasi gridando e guardava Blaine spaventato
“Lo so Kurt!” rispose Blaine spazientito cercando di alzarsi “Cosa c’è di male?”
Kurt esplose “Come cosa c’è di male! Devo andare al castello! Io…cosa ho fatto? Oh dio mio…Blaine io…” Kurt affondò il viso tra le mani, era disperato, gli veniva da piangere, voleva tornare indietro ma non aveva idea di dove fosse.
Blaine lo vide così, indifeso, lo vide triste e odiò quella sensazione, vedere Kurt triste lo rattristava immensamente e lui non aveva nulla di cui essere triste al momento. Volle rimediare, si avvicinò a Kurt con cautela e gli passò la mano dolcemente sul braccio, fino a raggiungere la spalla “Kurt – sussurrò piano – va tutto bene, è ancora presto, abbiamo tutto il tempo di tornare al castello” con il pollice sfiorò la pelle morbida del collo di Kurt e la sua mano in cui nascondeva il volto.
Kurt tolse le mani dal viso arrossato dalla tensione, tirò su con il naso e vide Blaine sorridere davanti a sé, gli ricordo quando erano bambini, quando il solo sorriso del piccolo servo riccioluto lo rallegrava, non era cambiato molto, erano solo cresciuti.
Blaine fece scivolare la mano fino a quella di Kurt “Andiamo forza” disse sfiorandogli le dita.
Si incamminarono, attraversarono il paesino che dava i primi segni del risveglio, le panetterie profumavano già di pane fresco e gli uccellini cinguettavano già sugli alberi, camminarono svelti percorrendo esattamente al contrario la strada della notte precedente, le vie erano molto meno affollate, passava solo qualche gatto al bordo della strada e in lontananza si sentivano i primi galli cantare. Arrivarono in fretta al castello, tutto era ancora silenzioso, Blaine accompagnò il principe fino al portone laterale meno frequentato, stava per salutarlo e andarsene ma Kurt lo trattenne
“Grazie Blaine” gli disse afferrandogli il polso “Mi sono davvero divertito con te”
Blaine abbassò il capo sorridendo “Il piacere è stato mio”
“Ti verrò a trovare molto spesso da oggi in poi e chissà dove mi porterai” disse Kurt sorridendo a sua volta
“Sarò sempre qui ad aspettarti” Blaine rispose guardandolo negli occhi, azzurri come il cielo senza nuvole di quel principio di giorno
“Buona giornata” Kurt si staccò dal suo polso
“Anche a te”
Si sorrisero, poi Kurt raggiunse le sue stanze e si buttò sul letto a baldacchino sorridendo; Blaine andò in dispensa e rubò un pezzo di pane appena fatto per colazione, poi si diresse subito alle stalle.
Sarebbe stata una giornata normale nel castello, nessuno sapeva che un principe e un servo avevano dormito insieme in un prato in città e che si erano promessi di rivedersi presto.


Buonaseraaa bellissime personeee!
Volevo aggiornarvi su una cosa importante: The First Time Project
Magari sapete già di cosa parlo, vi riassumo tutto in fretta, il progetto è stato creato per riuscire ad avere le scene tagliate dalla 3x05. In particolare la prima volta Finchel e Klaine.
Indicativamente dal 20 settembre per una settiman intera twitteremo con l'hashtag #WeWantTheFirstTimeDeletedScenes
Per informazioni più dettagliate seguite i seguenti:
Facebook (gruppo): https://www.facebook.com/groups/1475221982801863/
Twitter: https://twitter.com/FirstTProject
Tumblr: http://thefirsttimeproject.tumblr.com/
Abbiamo bisogno dell'aiuto di più persone possibili, quindi prendete parte e spargete la voce!

Veniamo al capitolo, spero vi sia piaciuto e non vedo davvero l'ora di pubblicare il prossimo perché personalmente mi piace molto.
Come avrete notato ho aggiunto una citazione all'inizio (da Il Piccolo Principe) vorrei cominciare a farlo per tutti i capitoli, prendendo frasi da libri, film, serie, canzoni, non so.
A presto, magari riesco ad aggiornare prima di martedì (spero proprio)
Un abbraccio <3
T.
  
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