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Autore: _musette_top_    26/08/2015    3 recensioni
May, ape regina, e June, talentuosa fotografa sua migliore amica, fanno parte del club di musica del liceo insieme a cinque splendidi ragazzi che noi conosciamo molto bene.
Una nuova arrivata, la rossa April, sconvolgerà l’equilibrio dei loro rapporti già complicati da intrighi, sesso e segreti irrompendo come un incendio nelle loro vite.
Come se la caveranno i nostri amati beniamini?
- è la nostra prima fic a sei mani, ognuna di noi ruola, se vi piace non risparmiatevi nei commenti :* :* :* -
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Ottobre - I gusti particolari di Harry


April POV

Mi avevano solo chiesto di andare a prendere il pacchetto di plettri nuovi che il bidello aveva lasciato nello sgabuzzino vicino alla palestra. Io non volevo, lo giuro. Tutto questo è un disastro, un totale disastro.
E io che speravo che Harry fosse interessato a me almeno un po’; mi pareva troppo bello che tutti quei sorrisi teneri indicassero che forse potevo essere la ragazza per lui. Insomma, lui è bellissimo. E invece.
Avvicinandomi alla porta del ripostiglio avevo iniziato a sentire degli strani suoni, un po’ gutturali, tipo… boh, non ho una grande immaginazione io *ecco perché non ho un blog!* Di fatto ho iniziato a preoccuparmi, perché giungevano proprio da dove ero diretta e la prima cosa che mi è venuta in mente è stato che qualcuno si fosse sentito male. Ma, poi, dato che sono un po’ paranoica e guardo troppi horror, ho immaginato che forse chi si nascondeva lì poteva essere un tipo pericoloso. Mi sono avvicinata a piccoli passi a quella bassa porticina metallica, udendo i versi animaleschi aumentare di volume, e la mia *quasi defunta* sete di avventura ha avuto il sopravvento sull’ansia. Ho provato a poggiare la mano sulla maniglia: si è abbassata senza nessuna resistenza permettendomi di sbirciare all’interno in penombra.
Sono rimasta paralizzata e a bocca aperta per la vista.
In effetti, anche Louis aveva la bocca aperta *khem* molto aperta. Lì dentro infatti vidi la inequivocabile schiena di Louis, inginocchiato di fronte a me, e una mano che si aggrappava ai suoi capelli piastrati massaggiandogli la nuca: era la mano di Harry.
Non posso certo dire che questa scena hot mi abbia spezzato il cuore *il mio cuore è morto da tempo*, ma devo dire che la speranza non era appassita del tutto. Come dicevo prima, Harry è un gran bel pezzo di manzo. Nonostante la delusione dei primi momenti, ammetto però che nel mio profondo quei due che si divertivano, in realtà divertivano un po’ anche me. Insomma, era un genere di scena che mi sarei anche andata a cercare su internet, di notte, *credo*.
Non ho potuto finire di venire a capo delle mie preferenze di video notturni che all’improvviso, come purtroppo mi accade spesso, qualcosa nei miei piedi fermi si inceppò e caddi in avanti proprio addosso a Louis, interrompendo l’idillio. Ho fatto appena in tempo a vedere il cambiamento nell’espressione estasiata di Harry da puro godimento a sorpresa mista a terrore, prima di colpire la spina dorsale del suo “amico” con un gomito.
“Merda! – sento Harry che sibila tra i denti, poco prima di darmela a gambe – Non dirlo a nessuno!”


June POV

Sembrava un pomeriggio come un altro, prima che il mio telefono vibrasse sul comodino. Harry. Avrei ignorato chiunque, ma quella chiamata era sua. Mi stava cercando. È nostra abitudine parlare per ore alla sera prima di dormire, ma l’orario oggi è decisamente insolito. Scorro sul touch. “Ehi bimba, ti devo parlare, ho bisogno di te urgentemente”. Ho sempre adorato i suoi nomignoli affettuosi, ma non posso perdonargli il fatto che non riesca a guardarmi diversamente da come farebbe un fratello maggiore. La sua voce è calda come sempre, ma riesco ad avvertire anche una vena di preoccupazione che mi turba. “C’è qualche problema?” “Mi conosci troppo bene, ma questa volta devo parlartene di persona. Sono sotto casa tua tra dieci minuti.” “Agli ordini capo!” gli rispondo cercando di alleggerire la serietà della sua richiesta.
Esco di casa e lo trovo nel vialetto con le braccia conserte e il presagio di un brutta notizia nello sguardo. Non l’avevo mai visto così. “Sono nei guai, devi aiutarmi!” esclama profondamente turbato. Capisco subito che si tratta di qualcosa che riguarda anche Louis. Ormai è un po’ che si frequentano in segreto. Quando me lo disse tempo fa ero sconvolta, ma, pur soffrendo parecchio tutt’ora, l’idea che il mio rivale sia un ragazzo un po’ mi consola. So di non avere speranze, ma come me nessun’ altra. “Che avete combinato?” “Io e chi?” “Tu e Louis ovviamente.” “Come fai a leggermi sempre nel pensiero?” Sorrido facendo spallucce. “April, ci ha visto insieme! Non so che fare!” si dispera abbracciandomi. Il suo profumo mi avvolge, illudendomi per un momento di essere sua. Oh, come vorrei essere sua! L’idea che abbia bisogno di me, l’essergli utile e complice mi fa sentire così speciale. Lo amo così tanto che potrebbe bastarmi questo per tutta la vita, perché amare qualcuno significa mettere la sua felicità prima di tutto il resto. E io lo so bene, non ho fatto altro dal momento che l’ho conosciuto. Ma è questione di un secondo, ecco che subito balena nella mia mente un’idea geniale. Lo guardo nei suoi occhi smeraldo: “Ho la soluzione!”


May POV

Quella April è proprio una stronza. Lei e il suo faccino da cane bastonato, sempre in cerca di attenzioni. Fosse poi così bella, cioè boh. Manco si trucca, non ha gusto nel vestire. Ma già la prima volta che è comparsa qui a scuola avevo inquadrato il tipo. Dai ma che cazzo vuol dire “il mio blog è migliore del tuo”? T- shirt comprata al mercato sicuro. Eppure sembra che quegli scemi dei miei amici non abbiano occhi che per lei. “April di qui” “April di lì” “April ha degli occhi così profondi, come il mare”. Vabbeh, a me sembrano verdi come un frullato di verdura rancida. Va bene che avevo scaricato Zayn perché era uscito dal club di musica e dunque non meritava più le mie esclusive attenzioni, però non è che adesso gli avessi addirittura dato il permesso di farsi quella là. Va bene, era un po’ brillo ma io non lo posso accettare lo stesso, lui resta comunque mio. Lei è qui da meno di un mese ed è già riuscita ad imbucarsi a ogni fottuta festa di tutti i nostri amici. June, per fortuna, è d’accordo con me, penso che sia gelosa di mio fratello, poverina. Nonostante non abbia alcuna speranza continua a stargli dietro. Comunque, già avevo digerito male quello che era successo alla festa di inizio anno tra la gattamorta e Zayn, ora sono proprio furente. “Liam, te lo dico, fai schifo. Mi hai profondamente deluso. Ti ho visto ieri sera al Viper Room con quella sciacquetta” – “guarda che la sciacquetta ha un nome, si chiama April, ormai dovresti averlo imparato” – ok, la rabbia mi acceca – “NON TI DEVI PERMETTERE DI PARLARMI IN QUESTO MODO. HAI CAPITO?!” – Liam impallidisce, sembra rimasto senza parole. Poi, all’improvviso passa al contrattacco: “Ma poi, tu cosa ne sai? Ieri non mi hai proprio dato buca perché avevi mal di testa e non volevi uscire? Cosa ci facevi al Viper?” ecco, questo è un punto che avrei preferito non approfondire. “Beh questo non c’entra proprio niente con il nostro discorso” Liam non sembra più tanto pallido, è piuttosto livido di rabbia. Forse ha capito cosa ci facevo al Viper ieri sera. “May hai proprio una bella faccia tosta, fai tanto la santa e poi... già ti ho perdonato il fatto che continuavi a sentirti con Zayn. Ma questa poi! Sei passata a prendere Niall quando ha finito il turno da cameriere, vero?” sì, direi che ha capito. “Questi non sono fatti tuoi, posso passare a prendere chi mi pare, a un amico non si nega mai un favore!” Mi strappa l’i-phone dalle mani *tra l’altro rischia di sgualcirmi la nuova cover color tiffany, in tinta con la mia ultima manicure* e scorre gli ultimi messaggi. “Ah e questo cos’è? Mi sembra che non gli hai negato proprio niente al tuo caro ‘amico’” e legge ad alta voce le ultime cose che mi ha scritto Niall. “Piccola, sono stato troppo bene ieri sera, avrei voluto che ti fermassi anche a dormire da me. Sento ancora il tuo profumo sulla mia pelle. Ti penso.” Liam si avvicina a me guardandomi fisso, è così vicino che potremmo baciarci. La tensione è alle stelle. È così bello anche se è arrabbiato. “Sei tu che mi fai schifo” sibila, e se ne va sbattendo la porta.
   
 
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