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Autore: Layla    02/02/2009    5 recensioni
Hinata non riesce ad elaborare il lutto per la morte di Hanabi, Naruto aiutandola si accorgerà di provare qualcosa per lei.QUESTA FICTION HA PARTECIPATO AL CONCORSO NARU-HINA INDETTO DA AYUMI YOSHIDA E FERULA. "Non riusciva a crederci, nemmeno dopo averla vista quell’ultima volta, quando ormai era fredda, rigida, con un la vaga ombra di un sorriso che le aleggiava su quei lineamenti severi, poco adatti ad una bambina. Hanabi era morta."
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Good friends we have, oh, good friends we have lost
Along the way, yeah!
In this great future, you can't forget your past;
So dry your tears, I seh. Yeah!

No, woman, no cry;
No, woman, no cry. Eh, yeah!
A little darlin', don't shed no tears:
No, woman, no cry.
Eh!

 

(Abbiamo buoni amici e buoni amici abbiamo perso

Lungo la via, si!

In questo grande futuro non puoi dimenticare il tuo passato:

Così asciuga le tue lacrime, si!

 

No donna, non piangere;

No donna non, piangere. Eh, si!

Carina, non versare lacrime

No donna, non piangere, eh.)

 

(Bob Marley “No woman, no cry”)

 

 

5)DREAMS CAN COME TRUE, JUST IF YOU BELIEVE IN IT

 

Camminavano in silenzio,  a volte le parole non servivano, a volte i gesti esprimevano tutto senza bisogno di aggiungere altro.

Tutti e tre sui vent’ anni, tutti e tre cresciuti.

Una ragazza dai lunghissimi capelli neri che le ricadevano ordinatamente ai lati dell’ovale del volto, la fronte finalmente libera, gli occhi finalmente capaci di guardare senza paura davanti a sé, intrecciava la sua mano guantata in quella del ragazzo accanto lei, nessuno avrebbe immaginato la sua passata timidezza.

Lui sorrideva come un bambino, gli occhi azzurri scintillavano di felicità, i capelli biondi e spettinati che  risplendevano sotto il sole estivo.

Sorreggeva un altro ragazzo, debole, emanciato pallido, i capelli neri che gli nascondevano gli occhi, come se si vergognasse di sé stesso.

Hinata Hyuga, futura capoclan degli Hyuga, Naruto Uzumaki prossimo hokage di Konoha e  Sasuke Uchiha, ultimo membro del clan Uchiha, ex mukenin, ora di ritorno al suo villaggio natale, perdonato.

Aveva di che essere felice, ma Sasuke non sorrideva, era come altrove, nonostante avesse le braccia e il torace bendati non era il dolore  a renderlo così, non quello fisico almeno.

Era puro senso di colpa, che lo divorava lentamente come un tarlo.

Naruto e Hinata lo sapevano, lo capivano, ma non gli parlavano, era lui a dover fare la prima mossa questa volta, loro l’avevano già salvato da Orochimaru ed era molto.

Naruto aveva sconfitto un sennin per lui, a memoria d’uomo nessun genin era mai riuscito in quell’impresa, non contento aveva aiutato Sasuke a eliminare il fratello.

Questo forse era stato troppo, il biondo se ne rendeva conto, mentre sosteneva l’amico, silenzioso, svuotato da qualsiasi parola o sentimento il moro da quando avevano intrapreso quel viaggio non aveva ancora parlato.

Forse avrebbe preferito rimanere a Suna, ma sarebbe stato da vigliacchi e Naruto Uzumaki era certo che Sasuke Uchiha fosse tante cose ma non un vigliacco, non ancora.

Saske-kun..per favore parla, non puoi continuare a tacere!

Non risolverai niente!

Per Dio, Saske-kun! dimmi cosa ti passa in quella testaccia!”

L’Uchiha rimase imperturbabile, immerso nel suo mondo, come poteva aiutarlo e soprattutto poteva davvero farlo?

Non era più molto convinto, la sua felicità si stava lentamente offuscando, ogni passo che muovevano verso Konoha lo rendeva più nervoso, più spaventato, come se l’umore tetro di Sasuke l’avesse contagiato.

Accolse come una benedizione la notte, mangiarono in silenzio, Hinata rispettava questo silenzio con serenità, come se sapesse che lei non poteva e non doveva intervenire nelle questioni che riguardavano solo loro due.

Lei era un tesoro, lui si sentiva immensamente fortunato ad essersene accorto in tempo, ultimamente capiva che forza immensa richiudesse in sé quella ragazza, la stava tastando con mano.

Lei era la tranquillità in un mare in tempesta, la forza che riusciva a plasmare qualcosa dal caos, sarebbe stata una capoclan perfetta.

Sasuke fu il primo  a ritirarsi nel sacco a pelo, immusonito, malinconico, Naruto non avrebbe saputo dirlo, ma forse non gli interessava, adesso voleva solo stare un po’ con lei.

Hinata era seduta su una roccia vicino al fuoco, lui osservava incantato il gioco di riflessi, la luna faceva emergere il blu dei suoi capelli e il fuoco conferiva loro dei riverberi rossastri, sui suoi capelli c’era l’unione perfetta di ciò rappresentavano, di ciò erano , Naruto e Hinata, diversi ma complementari.

Si avvicinò a lei lentamente e l’abbracciò da dietro, lei gli regalò uno dei suoi adorabili sorrisi timidi e lo baciò lentamente.

“Ciao straniero…com’è andato il tuo carico di dolore oggi?”

“Pesante, io non lo capisco.

Non capisco cosa lo preoccupi.”

“Le conseguenze delle sue azioni, Naruto. Per la prima volta si è sentito messo alle strette e ha dovuto fare i conti con ciò che aveva fatto e ha capito che non solo era stato tutto sbagliato, ma che era stato tutto inutile.

Lui ha capito di aver fallito e non ce la fa ad accettarlo e soprattutto teme il giudizio di qualcuno a cui tiene molto.”

Naruto si grattò la testa, la capacità di analisi della sua ragazza era qualcosa di incredibile…la baciò più a fondo, mentre la accarezzava, ricambiato, fino a che lei non si staccò, sempre sorridente, la calma zen che le illuminava quegli occhi quasi privi di colore, ma pieni allo stesso tempo di tutti i colori del mondo.

Byakugan, occhi bianchi, forse era questo il significato più profondo di quell’abilità innata?

“Vai a letto, tesoro, non mi sembra molto rispettoso nei confronti di Saske-kun continuare.”

Lui la strinse più forte.

“Ma io vorrei stare con te.”

Era leggermente imbronciato, lei lo baciò ancora.

“Non tentarmi. Domani saremo a casa e io ci sarò. Sempre.”

Lui la lasciò andare a malincuore e s’infilò nel sacco a pelo.

Era incredibile come fosse diventata una piccola adorabile tiranna, la ricordava ancora quando era timida e come da un’altra parte le prime volte che dormivano abbracciati a Suna, dopo l’amore.

Il fantasma di Hanabi non li aveva mai del tutto abbandonati, ma lentamente era diventata il loro spirito protettore.

[“Naruto..”

Lui si era voltato mezzo addormentato verso di lei, che invece era sdraiata pensierosa in quel letto, le aveva accarezzato una guancia, Hinata si addormentava sempre dopo di lui.

“Pensi sia giusto?”

Lui si era svegliato completamente.

“Cosa?”

“Andare avanti e dimenticarla.”

“Non la stai dimenticando, la stai lasciando sullo sfondo, i morti vanno seppelliti e poi si va avanti, anche per loro per continuare quello che non hanno potuto fare.”

“Lei mi ha detto la stessa cosa prima di morire, ma a volte mi sembra così ingiusto.”

“E’ la vita, Hinata, non puoi farci niente.

L’ho capito quando è morto il terzo hokage o Jiraya-sensei, l’unico modo per non insultarli, per onorarli è vivere, è vivere anche per loro.”

Gli si era stretta addosso, e aveva nascosto la testa contro di lui, mormorando un flebile:”Grazie”]

Sentì dei passi accanto a lui, la Hyuga si era accucciata accanto al sacco a pelo di Sasuke.

“Eri sveglio vero Uchiha?

Hai sentito tutto.”

L’Uzumaki si voltò lentamente per non farsi scoprire, chissà cos’avrebbe detto al suo ex compagno di squadra?

Lui mosse impercettibilmente la testa e lei si sedette a gambe incrociate.

“Sai qual è il tuo problema Sasuke-kun?

Che non hai mai elaborato il lutto, non hai mai accettato la morte dei tuoi, il tuo unico desiderio era riportarli indietro tutti, Itachi-san compreso.”

“Cosa ne sai Hinata-san?”

La mora rise, una risata schietta, quasi divertita.

“Lo so Sasuke-kun, lo so. Hanabi è morta, cinque anni fa e io non avevo nemmeno un colpevole con cui prendermela.

Naruto una volta mi ha raccontato che gli hai detto che il tuo sogno era nel passato, Saske-kun… il passato è passato, non può essere un posto dove costruire interamente la tua vita, ad un certo punto va lasciato da parte e si deve vivere nel presente, costruirsi affetti nel presente o si rimane deboli.

La vera forza non è seguire un desiderio , è combattere per quel desiderio e per delle persone, appoggiarsi agli altri non è un sinonimo di debolezza, ma di forza.”

“E io cosa dovrei fare?

Ho sbagliato tutto, ho ferito tutti quelli a cui tenevo, ho deluso tutti quelli che credevano in me.”

“Devi avere la forza di metterti in ginocchio, chiedere perdono e aspettare lentamente che te lo concedano, anche se con Naruto non sarà necessario, se lascerai da parte per un’ attimo l’orgoglio ti accorgerai che ti ha già perdonato.

Ma tu questo lo sai già, è un altro il giudizio che temi.”

Sasuke rimase in silenzio.

“Devi aspettare Sasuke-kun, imparare il valore della pazienza e soprattutto dell’umiltà, estraniarsi non serve a niente, è una fuga, è da vigliacchi.”

Naruto sorrise, mentre si addormentava, era orgoglioso della sua piccola Hinata, era quella la forza della sua donna.

 

La folla rumoreggiava, impaziente, agitata, curiosa.

Attendevano tutti la nomina la nomina del nuovo hokage,la sua, strinse più forte la mano di Hinata , si stava agitando il sogno di tutta una vita si stava per avverare.

Hinata, li vedi?

Sono tanti!

Amore…non preoccuparti, sarai un’hokage fantastico, hai già fatto un  miracolo o due.

Hai salvato me, l’Uchiha e Gaara.”

Naruto sorrise, la baciò e poi la trascinò con sé sul palco, nessun hokage aveva mai reso partecipe la propria donna delle sue scelte o aveva condiviso con lei il palco della nomina, ma lui fedele ai suoi principi stava sovvertendo le regole, perché Hinata era degna di splendere con lui o forse perfino più degna di lui.

Sorrise e si sentì accompagnato oltre che da lei ,da Hanabi, suo padre, il terzo hokage e dalla vecchia Chiyo, tutti venuti a benedirlo in qualche modo, ma lei era la cosa più importante.

Con la coda dell’occhio vide Sasuke vicino a Sakura tra la folla, strinse di più la mano di Hinata e sentì che tutto sarebbe davvero andato bene.

 

 

 

ANGOLO DI LAYLA

 

Scusate il ritardo, ma ho cambiato il pc e ci ho messo un po’ a portare le vecchie storie su qst nuovo….sorry! ^^”

In ogni caso questo è l’ultimo capitolo, spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta.

Ringrazio

 

STEZIETTA W

 

HINATA_LOVE

 

ERO SENNIN 425

 

RINA LA MISTERIOSA

 

Per le recensioni.

 

Ringrazio chi l’ha messa nei preferiti, ossia:

 

1 - EroSennin425 [Contatta]
2 - HINATA_LOVE [Contatta]
3 - Ines_Irine [Contatta]
4 - keiry_90 [Contatta]
5 - kimechan [Contatta]
6 - ladysakura [Contatta]
7 - mary1993 [Contatta]
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15 - _videl_ [Contatta]

Alla prossima^^.

   
 
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