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Autore: shes_not_afraid1_D    26/08/2015    0 recensioni
Luna non aveva mai pensato che la vita potesse caderle addosso quando zayn malik lasciò gli one direction, né avrebbe potuto anticipare le cose incredibili che le sarebbero successe mentre lo cercava
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“QUINDI SONO IL TUO SOGNO?”
9.
 
Harry’s pov
 
L’avrei ammazzato Bob. Per tutto il viaggio aveva imprecato sotto voce contro di me, contro Luna e probabilmente contro tutto il resto del mondo. Lo feci fermare a qualche isolato dalla discoteca ed uscii dalla macchina sbattendo la portiera dietro di me. Lui non si mosse dal suo posto. Al diavolo.
Affrettai il passo ed entrai di nuovo nel locale facendo vedere distrattamente il segno d’inchiostro al buttafuori. L’aria lì dentro era quasi irrespirabile tanto era pieno. Mi feci spazio tra la folla cercandola, ma non la trovavo. Qualcuno mi picchiettò sulla spalla e quando mi voltai mi trovai di nuovo  davanti la ragazza di prima che senza preavviso mi prese il volto tra le mani e mi diede un lungo bacio troppo vicino alla bocca. La presi dalle spalle e la scansai. Lei mi guardò stranita  e poi sorrise cattiva.
“Ma che fai? Sei impazzita?” le dissi praticamente urlando.
“Pensavo fossi tornato per me, non per quella sciacquetta che sta seduta per terra in bagno…” mi graffiò il collo con le dita “Dai tesoro, resta con me. Ti darò tutto quello che vuoi.” Mi resi conto che era ubriaca, cosa che mi fece ancor di più salire la voglia di allontanarla.
Le strinsi i polsi e la spostai di nuovo, questa volta con più violenza “Ora ascoltami. Io sono qui per quella ragazza, non per qualcun’altra. Quindi sparisci.” Mi girai e mi diressi verso il bagno, ignorando le minacce in giapponese che mi urlò dietro.
Aprii la porta del bagno delle ragazze e il panico si impossessò di me.
 
Luna’s pov
 
Aprii debolmente gli occhi stupendomi di non ricordare come fossi finita sul pavimento freddo di quel bagno. Alzai lo sguardo e vidi Harry. No non poteva essere Harry. Lui era una star, che ci faceva in quella stanza squallida? E soprattutto come era possibile che stesse guardando proprio me? Avevo sicuramente esagerato con l’alcool.
Il ragazzo riccio mosse le labbra, ma io non riuscii a capire niente di ciò che disse. Mi stava venendo sonno, volevo chiudere gli occhi per dormire, ma qualcuno mi sollevò di peso spostandomi dal mio angolino vicino ai tubi dell’acqua calda. Mi sembrò di sentire dei rumori strani, come dei gemiti provenire da qualche parte alle mie spalle, ma magari me lo stavo sognando.
Harry mi sistemò meglio in braccio a lui e aprì la porta del bagno con un calcio la porta. Mi aggrappai al suo collo nudo e iniziai a giocherellare con i suoi ricci. Continuava a sussurrarmi all’orecchio frasi per farmi tranquillizzare, ma io non ero agitata per niente! Ero solo un po’ ubriaca. Scambiò qualche parola  con il buttafuori e poi uscì dalla discoteca.
L’aria era fredda e pungente. Sapeva di smog. Rabbrividii tra le sue braccia appoggiando la testa sulla sua spalla. Stava camminando velocemente, forse c’era una macchina ad aspettarlo. Con Bob. Un altro brivido mi percorse, ma non per il freddo. Non volevo andare alla macchina, volevo sedermi lì fuori.
“Harry…” lui si fermò e mi guardò. “Hei, sono qui, va tutto bene.” Mi raggomitolai ancora di più addosso a lui.
“Stiamo andando alla macchina? Non voglio andarci, stiamo qui?”
“Ma qui fa freddo Luna.”
“Non importa.”
Si voltò per cercare un posto dove sederci. C’era una panchina poco lontano da noi, quindi mi portò lì, si sedette e mi mise sulle sue ginocchia.
“Hai freddo?” mi chiese.
“Tu hai freddo?” dissi io guardandolo. “Sai? Hai il segno di un bacio qui. Quel rossetto ha un colore orrendo.” Lui si strofinò il punto che gli avevo indicato e mi sorrise.
“Mi hai fatto preoccupare sai? Non ti trovavo più…” mi disse accarezzandomi i capelli.
“Nah, tu non eri preoccupato. Forse Louis lo era. Tu non ti preoccupi per me, ti sei fatto sbaciucchiare.”
“Ah si? E allora perché sono qui?”
“Perché lui è stato rapito da un esercito di pandacorni.” Risposi io tutta convinta. Lui scoppiò a ridere.
“Ero andata a prendere da bere, solo che poi ho esagerato, credo. E sono andata in bagno che era così comodo…” iniziai a raccontare mentre lui mi osservava interessato.
“Quanti drink hai preso?”
“Non mi ricordo, tre? Quattro?”
“E cosa ti diceva il tuo cervellino bacato?”
“Che era tutto okay.”
Lui sospirò “Non ti porterò mai più in discoteca, giuro.”
“Tanto quando me ne andrò nemmeno ti ricorderai di me.” Dissi rattristandomi
“Ma cosa dici? Non potrei mai dimenticarti.”
“Invece si, perché tu sei famoso e ricco e bello e non hai tempo per me, come gli altri dopo tutto.”
Mi asciugò una lacrima e mi abbracciò. Rimasi senza fiato, il cuore in gola che batteva all’impazzata ed ebbi paura che battesse talmente forte che pure Harry potesse sentirlo. Affondai il viso nel suo collo profumato ricambiando l’abbraccio. Tutto quello non poteva essere vero, non poteva proprio.
“Certo che è vero piccola.” Dovevo averlo detto ad alta voce. Lo guardai dritto negli occhi e mi sembrò quasi che lui si stesse avvicinando. Sentivo il suo respiro caldo che contrastava con il vento gelido, mi sentii piccola. Le sue mani scesero sui miei fianchi  e mi strinsero. Le nostre fronti si toccarono.
“Forse, dovremmo andare alla macchina ora.” Mi sussurrò lui. Io annuii impercettibilmente, ma non mi alzai. Stemmo in quella posizione per qualche minuto, poi mi sollevai piano e scesi dalle sue ginocchia. Mi resi conto di battere i denti e se ne accorse pure lui. Harry prese la sciarpa dalla mia borsa e si avvicinò a me. Non smise neanche per un secondo di scrutarmi con i suoi occhi verdi e la sua presenza imponente quasi mi intimoriva, sembravo ancora più bassa di quanto non fossi.
“Ecco fatto, ora andiamo. Okay?”
“Harry possiamo andare a piedi?” –Non voglio che questo momento finisca troppo in fretta- aggiunsi mentalmente.
Lui mi guardò dubbioso “Ce la fai a camminare fino all’hotel?” io annuii. Non sembrò troppo convinto, ma comunque fece scivolare la sua mano nella mia e iniziammo a camminare.
Non parlammo durante in tragitto, nemmeno una parola. La sua mano non lasciò mai la mia nemmeno quando entrammo in camera. Erano quasi le cinque e gli altri stavano dormendo. Andai in bagno per struccarmi e cambiarmi. Quando andai verso il mio letto vidi Harry seduto su di esso che armeggiava con il suo cellulare. Mi sdraiai e quasi subito presi sonno.
 
***
 
Mi svegliai di soprassalto credendo di essermi sognata tutto.
Dalle tende filtrava la luce del sole nonostante le nuvole che erano tornate. Sentivo caldo, davvero troppo caldo ed ebbi la sensazione di non essere sola.
“Ssh, Luna dormi. Ci sono io a proteggerti.” Harry era sdraiato di fianco a me, a petto nudo, che mi osservava. Mi presi la testa fra le mani “Ti prego dimmi che non ho fatto cazzate.”
“Cazzate tipo ballare per strada nuda? No mi dispiaci.”
“Io e te non abbiamo…?”
“Fatto sesso? Ti dispiacerebbe così tanto?” mi chiese ironico
Mi tirai le coperte fino al collo.
“Che fai? Ti nascondi? Stai tranquilla, non abbiamo fatto niente.”
Mi lasciai sfuggire un sospiro. Il suo petto si mosse con le sue risate.
“Dovresti continuare a dormire, è ancora presto.” Mi baciò la fronte. Io mugugnai e mi accoccolai di fianco a lui.
“Certo che sei strana. Prima ti preoccupi se abbiamo fatto sesso e poi fai così”
“Probabilmente non ricorderò nulla domani mattina. Lasciami godere il mio sogno ora che posso farlo.”
“Quindi sono il tuo sogno?” non risposi a quella domanda.
“Forse anche tu non ricorderai nulla e guardarti negli occhi sarà molto più facile.”
“Forse non voglio dimenticare nulla.” Mi disse lui passandomi un dito sulle labbra. “Devi dormire e smaltire tutto quello che hai bevuto. Quando ti sveglierai sarò qui, va bene.”
Annuii e gli diedi le spalle. Lui mi coprì meglio con le lenzuola e io chiusi gli occhi di nuovo.
Forse, il mio era davvero solo un sogno. Forse quello non stava succedendo davvero. Pregai solo di non aver davvero fatto cavolate con lui.
I pensieri mi assalirono e mi svuotarono, permettendo al sonno di ri impossessarsi di me.
 
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Capitolo breve ma intenso.
La mia idea di partenza era di non formare coppie, ma è stato più forte di me.
Fatemi sapere se come cosa vi può piacere con una recensione.
Al prossimo capitolo bimbe <3

   
 
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