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Autore: chi lo sa    02/02/2009    3 recensioni
E se Edward non fosse tornato in New Moon? Cosa avrebbe fatto Bella? Magari avrebbe avuto una figlia alla quale la parola "vampiro" ricorda solo Bram Stocker e che non ha mai sentito parlare di una famiglia Cullen
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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brutte sorprese

Avevo deciso che avere un amico (avevo deciso di eviatare di usare la parola padre) che aveva più di un secolo poteva essere utile.

Quel giorno in particolare avrei sfruttato il fatto che avesse vissuto l'inizio del'900 per farmi fare da guida al metropolitan,in particolare le sale degli impressionisti. Insomma,avrebbe potuto essere lì quando Monet dipingeva!! Sulle prime avevo provato a vedere lui ed alice in altre situazioni,ma ad esempio qualunqe cosa implicasse il cibo era da escludere,ho sempre odiato mangiare da sola. E loro stavano lì e guardarmi mangiare e mentre io mi chiedevo cosa pensassero degli odori che si originavano dal mio piatto. Quindi avevo abolito colazioni,parnzi,cene,aperitivi e caffè.

Così io ed Edward ci ritrovammo al museo mntre alice era partita per un paio di giorni per una battuta di caccia.

-Alice!- mi sentii chiamare. Mi voltai ed era Luke,uno degli amici di Jenny. Devo ammettere che un po' mi stupii di trovarlo lì,me lo immaginavo più a guardare una partita di baseball o a Wall street a lavorare.

-ciao Luke,come va?-

-bene,tu?-

-tutto bene,grazie-

-Io sono qua con il mio fratellino. Deve fare una ricerca per la scuola. Tu che fai di bello?-

Non avevo bisogno di leggere nel pensiero per capire che aveva visto Edward.

-Niente di che,sono qui con quel mio amico,mi sta illuminando su alcuni aspetti poco conosciuti degli impressionisti

-allora ti lascio,non vorrei che il tuo ragazzo si annoiasse

-Ah ah,è geloso il poverino. Pensa che tra noi ci sia qulcosa e non crede di poter competere!

-Zitto Edward! Non entrarmi nel cervllo mentre parlo con un ragazzo carino,regola numero 6(avevo già stabilito un po' di regole)! E lo capivo anche da sola quello che pensava.

E a Luke dissi,con un tono a metà tra il divertito e il noncurante- NO,Ed non è il mio ragazzo. Assolutamene! Siamo praticamente fratelli,sai cresciuti insieme e tutto il resto...

-ah,bene. Allora forse ti andrebbe di andare a bere qualcosa una sera di queste?

-assolutamente! Ti lascio il mio numero.


Tornata da Edward lui attaccò:-allora,ho letto i suoi pensieri e ho visto che-

-Fermati subito!-

-cosa? Perchè?-

-hai visto che è un maniaco?

-no

-un serial killer?

-neanche

-un vampiro?

-tutt'altro

-allora non c'è niente che io voglia sepere sui suoi pensieri

-perchè? Insomma,se ti innamorerai di quel ragazzo è meglio se sai già qualcosa...

-innamorarmi di lui? Ma se non ci sono neanche ancra uscita!

-perchè ci esci se non ti piace?

-si vede che sei del secolo scorso. Non ho detto che non mi piace. E' alto,biondo, con gli occhi azzurri,intelligente e gentile a quanto ho visto finora. E accompagna il fratellino al museo per fargli fare una ricerca! Tutti ottimi motivi per uscirci. Per il resto si vedrà. Sicuramente per l'amore siamo ben lontani. Per le persone normali l'amore è qualcosa di molto più graduale ed ha più che altro a che fare con l'abitudine.

-sei un po' disillusa per essere così giovane. Ma sono siuro che cambierai idea quando incontrerai quello giusto.-

Avrei voluto ribattere masapevo che con lui non l'avrei spuntata.


Luke mi chiamò quella sera e rimanemmo d'accordo per uscire la sera dopo,venerdì.

Ovviamnte quando lo vide, Alice tornò di corsa dalla battuta di caccia decisa e prepararmi per la serata e stranamente Rosalie venne con lei. Chissà quanto era costato alla mia amica convincerla. Ma pareva che volesse seppellire l'ascia di guerra ed io ero assolutamente d'acordo.

Quando stavo uscendo Alice disse:-ti aspettiamo qui,quando torni devi raccontarci tutto!

Rose:-alice,magari vuole invitarlo a salire!- e dal suo tono era implicito che non intendeva a bere un caffè

-no,tranquille ragazze,non lo farei salire al primo appuntamento.che idee si farebbe? Potete aspettarmi qua se volete.

-bene- Rosalie sembrava quasi felie di una serata tra...amiche.






Sabato mattina,mi sveglio e non mi sento bene.Uff,38,2 di febbre. La classica influenza invernale. Dovevo chimare Alice e Rose per disdire il pomeriggio di shopping. E poi anche Luke per la cena,ormai erano 3 settimane che uscivamo insieme. E domani avrei dovuto vedere lo zio che veniva in città per una importante fiera di motori e ne approfittava per far visita alla sua nipotina che non sentiva molto ultimamente. In effetti tra Luke,i cullen e gli esami non ero satta decisamente latitante. Ma non mi potevo ammalare il weekend prossimo?

Stavo per chiamare Alice quando suonò il mio telefono. Era lei,ovviamente.

-Mi dispiace che tu sai malata. Stasera salirà ancora la febbre ma tranquilla,domani starai meglio.

-graize dell'informazione Alice,ma potremmo fingere di avere una conversazione normale per una volta?

-cosa intendi?

-Facciamo che ora metti giù ed io ti chiamo x dirti che ho la febbre e che dobbiamo rimandare lo shopping?

-Ma è una perdita inutile di tempo!

-Va bene,ma la prossima volta lasciami fare la telefonata.

-Ah,edward è preoccupato,sta venendo lì.

-Ma è solo un'influenza!

--Si,ma sai quanto è protettivo. E poi noi non siamo abituati a fare i conti con la malattia. E i suoi sono morti di spagnola.

-Non puoi paragonare la spagnola con questa. E se rischiassi di morire? Pensi che mi trasformerebbe?

-non dirlo neanche per scherzo!

-Ci sentiamo,ciao

-ciao

Ehi,stavo scherzando! Ma si,in effetti non è stata di buon gusto. Ah,eccolo qui! E a quanto mi sembra di vedere ha svaligiato una farmacia.

-come stai?

-Bene,è una semplicissima influenza,niente di che

-dovresti metterti a letto

-edward,noi mortali abbiamo l'influenza aleno una volta all'anno. Ti vuoi tranquillizzare?

-va bene,ma mi fermerò a tenerti d'occhio

Era una causa persa

-d'accordo. Ora però devo chiamare Luke,quindi sati buono.

-e chiamerai anche il cane?

-Mio zio,JACOB,non lo chimerò ancora. Spero di satre bene domami e di poter uscire con lui- mi mandava in bestia quando trattava così lo zio. In effetti lui c'era stato tutti quegli anni ed Edward no. Ed io ora lo stavo tracurando

La smorfia di sofferenza sul viso di Edward mi disse che avevo di nuovo sbagliato e pensato qualcosa che lo aveva fatto soffrire,e molto. Ma era involontario,non potevo controllare i meii pensieri per quanto potessero ferire edward e per quanto io tenessi a lui.

-scusa. Hai ragione,non ho motivo di impicciarmi. Se vuoi me ne vado e ti lascio da sola. In fondo è vero,non hai bisogno di me per una cosa così da niente.-

Se prima alice non mi avesse ricordato di come era morta la sua famiglia e lui era stato trasformato preobabilmente gli avrei detto di andare pure ma quel fatto mi trattenne

-No,rimani. Almeno non mi dovrò alzare x prendere da bere e le medicine. E con te qui non avrò bisogno del ghiaccio sulla testa.

Sembrava di umore leggermente migliore ed io mi sentii in colpa per avergli praticamente rinfacciato di aver lasciato mia madre.

La chiamata con Luke fu più semplice:

-hei,ciao luke

-ciao ali come va?

-appunto quello volevo dirti,mi sono presa l'influenza quindi direi che stasera la cena salta

-oh,peccato.ma ti serve qualcosa? Passo a comprarti qualcosa in farmacia? O ti tengo compagnia stasera? Magari ci vediamo un film?

-No,sei un tesoro ma ha già pensato a tutto Edward

-edward?- per quanto lo rassicurassi,luke non riuscuva a credere che con edward non ci fosse nessun sottinteso sentimentale

-si,mi ha chiamato per caso mentre misuravo la febbre e si è precipitato qui con tutto l'occorrente. Ehm,è molto protettivo anche se ha solo(e rimarcai il solo) 17 anni.

-Ha detto che si fermerà tutta la notte

-Ah,ok. Magari passo domani mattina a vedere come stai e porto la colazione per tutti e tre.

-Sarebbe fantastico! Tu sei fantastico. A domani allora. Un bacio


-rimettiti e sogni d'oro


Ovviamente come aveva detto Alice durente la notte la febbre salì nonostante le medicine.

-Edward?

-si?

-ho un mal di testa tremendo,mi presti una mano?

-prego?

-so,voglio un po' di fresco sulla fronte

-ah,capito.creto,felice di essere utile- e mi mise la sia mano gelata sulla fronte

-subito meglio,grazie. Però mi fa ansia vederti incombere così, stenderti dalla sedia in equilibio precario.

-ma lo sai che per me la scomodità non esiste

-dai,vieni qua sul letto,le coperte sono pesantissime e non mi farai freddo. Poche storie,io sono la malata e decio io!- ormai prevedevo ogni sua possibile obiezione

-Va bene,ma terrò d'occhio la tua temperaturaora

- va bene,ma ora zitto che ho sonno

E così mi addormentai accanto ad edward.

A quanto pare durante la notte avevo preso il suo braccio per un orsetto di peluche perchè mi ci ero raggomitolata attorno,come mi accorsi quando la luce del sole iniziò a svegliarmi. Ma stavo bene,il suo braccio era molto confortevole e preotettivo.

Stavo per dire qualcosa di assolutamente inutile quando la porta della mia camera si aprì e sulla porta comparve mio zio jacob, il licantropo, che mi vide sul letto, svegliarmi abbracciata ad un vampiro,e non uno qualunque,ma quello che aveva fatto innamorare mia madre e poi le aveva spezzato il cuore.

Aveva in mano i croassant per farmi una sorpresa e svegliarmi con il loro odore come quando ero bambina.

In quel momento ho maledetto il fatto che in quelle camere ci fosse anche la manglia esterna.

  
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