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Autore: TheDevil    26/08/2015    2 recensioni
Il ruggito di Acnologia ha spazzato via l'Isola Tenrou e i membri di fairy tail sono scomparsi per sette lunghi anni e quando si risvegliano hanno una brutta sorpresa.
Poiché anche se per loro il tempo non è trascorso, per il resto del mondo si e niente potrà tornare indietro
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Come introduzione non è granché lo so, ma non voglio spoilerarvi assolutamente nulla della storia.
Fa parte della serie Offenbach Chronicles, e non potrà essere compresa se non vi leggete tutta la serie.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Luxus Dreher, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Offenbach's Chronicle'
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Il titolo è palesemente copiato da GOT… Beh mi serviva un capitolo per ripartire ed eccolo qui, scusate per l’immenso ritardo, alla prossima…
 

Le Nozze Rosse

 
Ormai si stava facendo tardi ma il racconto di Jacques non si accingeva certo a giungere al termine, se avevano seguito bene, adesso avrebbe parlato del matrimonio.
-La prima volta che abbiamo celebrato le nozze è stata una strage, non credo di aver mai provato una paura simile- e cominciò a raccontare.
 
Jacques stava controllando il suo abito da cerimonia, solo una persona era con lui in quella stanza, ma le mani gli tremavano così tanto che quella stessa persona fu costretta ad alzarsi e a abbottonargli la giacca.
-Diamine Jacques, vuoi darti una calmata?- chiese Gerard nel suo completo nero, sarebbe stato lui il suo testimone di nozze.
-Ne riparliamo quando ti sposi te Gerard- disse acido Jacques che si diede un'ultima controllata alla divisa da ufficiale che indossava, di un  bianco immacolato, con delle decorazioni in oro argento e onice e la fascia in vita blu.
Gerard odiava vedere il petto nudo di Jacques, deturpato dalle cicatrici, si sentiva colpevole per quelle sofferenze, una colpevolezza tra l’altro non condivisa dallo stesso Jacques che aveva precisato subito che se l’obbiettivo di Tartaros era Gerard, qualche graffio sulla pelle non era un prezzo irragionevole da pagare.
Jacques dal canto suo odiava quella divisa, anche perché era di suo padre e se si era immaginato il suo matrimonio, se lo era immaginato riservato, con al massimo i testimoni ad assistere e invece avrebbe dovuto fare un matrimonio pubblico, come voleva la tradizione.
Maledette tradizioni, continuava a ripeterselo mentalmente da quando avevano deciso di rendere pubblica la loro volontà di sposarsi, erano passati appena due giorni ed erano arrivati biglietti di congratulazioni da parte di tutto l'apparato nobiliare del regno di Euterpe, anche da quella parte dei nobili che nella grande guerra avevano combattuto contro suo padre.
Ultear era d'accordo con lui sull'ignorare i nobili di tutti gli schieramenti, e così avrebbero fatto se non si fossero presentati alla loro porta i membri del Gran Consiglio alla porta di villa Offenbach, imponendogli, era questa la parola giusta, di rispettare tutte le tradizioni, di rendere pubblico il matrimonio e di tenerlo a corte invece che a Villa Offenbach come avevano programmato.
Ed ecco come erano arrivati in quella cavolo di camera estranea dove era stato praticamente segregato da tre giorni, in cui gli avevano impedito di vedere Ultear, in realtà, la tradizione voleva che fosse rinchiuso lì per una settimana senza vedere la sposa, ma volevano impedirgli di vedere anche Viviane, solo che la minaccia di distruggere tutta la reggia, coadiuvata tra l'altro da Gerard, aveva riportato i consiglieri a più lievi consigli.
-Andiamo Jacques, hai mai visto che lo sposo si presenti in Chiesa prima della sposa?- disse Gerard per spronarlo.
-Guarda che io e te aspettiamo fuori dalla Cattedrale e non all'altare che arrivi Ultear, poi dovremo camminare per la navata io e lei da soli...
Gerard non riuscì a nascondere un sorriso: Jacques era così teso che stava ripetendo a voce le parole del cerimoniere, dimenticandosi che c'era anche lui -Ma perché questa camminata verso l'altare?- chiese Gerard, ancora per distrarlo.
-Perché simboleggia la vita di coppia... E' una presentazione al Regno e a Dio- disse con un sbuffo mettendosi le scarpe da cerimonia, di un nero lucido con le fibbie in puro argento, tutta quella opulenza nauseava Jacques, che però si fece forza e disse –Va bene, andiamo.
Inutile dire che tutto il Regno aspettava il momento in cui l’erede del casato Offenbach avesse finalmente messo la testa a posto e sposato la sua misteriosa compagna, e tutto il popolo urlava le sue felicitazioni a quello che per sangue era considerato un principe.
Jacques e Gerard si fermarono davanti all’entrata della chiesa, dove avrebbero avuto accesso solo i nobili maggiori, oltre all’unico invitato da parte dei due sposi :Polyuscha, tutti avevano già preso posto e adesso allungavano il collo per vedere la coppia del giorno, anche se qualche mormorio per la scelta del testimone di nozze, uno straniero.
I mormorii si placarono quando dall’entrata principale del cortile, entrò lentamente la carrozza della sposa, trainata da cavalli bianchi, era interamente di legno dorata, con intarsi in argento.
L’eccitazione di tutti cominciò a diventare palpabile quando finalmente, dopo un tempo che parve infinito, soprattutto a Jacques, la carrozza si fermò nei pressi dell’entrata della cattedrale e il cocchiere, riccamente abbigliato per l’occasione, pose dei gradini di legno bianco davanti alla carrozza, dalla quale scese per prima Meredy, nel suo vestito da testimone della sposa, e a seguire Seraphina con in braccio la piccola Viviane, vestita di un abitino azzurro pastello che si intonava perfettamente al colore dei suoi occhi, si guardava attorno curiosa e sorprendentemente tranquilla tra le braccia della tata.
Dietro di lei finalmente la sposa: l’abito, bianco come da tradizione, lasciava le spalle scoperte, avevano dovuto rinunciare al velo (un’altra tradizione) ma sul capo portava una corona incastonata con lacryma blu, di proprietà di Jacques, presa nella stanza del tesoro.
Se le spalle erano scoperte, il busto era molto aderente, ornato di perline bianche e azzurre e le maniche coprivano le braccia completamente e quasi toccavano a terra tanto erano lunghe, mentre la lunga gonna di un colore panna,  aveva uno strascico lungo.
Ma queste cose Jacques le notò solo in un secondo momento, nel primo istante in cui la vide, non riuscì a staccare gli occhi da quel sorriso, ai suoi occhi non era mai apparsa così bella.
Ultear lo raggiunse all’entrata della Chiesa e aspettò che Jacques le porgesse la mano, come da cerimoniale, pronti a cominciare l’attraversamento della navata centrale della Cattedrale, con Jacques e Meredy che camminavano alle loro spalle, fino ad arrivare all’altare dove il capo del clero locale, si prestava a officiare quel matrimonio.
-Benvenuti Nobili del Regno a questo lieto evento, due giovani vite che si uniscono insieme, chi sono questi due giovani?
-Jacques Offenbach- rispose Jacques a voce alta davanti al Regno.
-Ultear Milkovich- disse la donna appena a voce più bassa.
-E chi parla a nome di questi due giovani?- chiese ancora il prete rispettando alla lettera le parole del rituale.
-Jacques Offenbach non ha né padre né madre né un parente prossimo che possa parlare per lui, quindi io Gerard Fernandes parlerò per lui in qualità di fratello.
-Ultear Milkovich non ha né madre né padre né un parente prossimo che possa parlare per lei, quindi io Meredy Milkovich* parlerò per lei in qualità di sorella.
Il prete fece una piccola pausa, benedicendo i due testimoni che parlavano, per poi riprendere la funzione specificando :- Siete stati scelti per parlare a nome dei due sposi davanti a Dio, Gerard Fernandes, cosa offre Jacques Offenbach a Ultear Milkovich?
Gerard fece un passo avanti e cominciò a parlare :- Jacques offre ad Ultear il suo nome e la sua casa, le offre la sua magia e la sua forza, le offre la promessa di camminargli accanto, allevierà le sue pene e gioirà dei suoi successi, da oggi fino al giorno della sua morte- disse Gerard, recitando a memoria le parole del rituale.
Il prete annuì soddisfatto e si rivolse alla testimone della sposa –E’ un’offerta equa?- chiese.
-Si- rispose solamente Meredy.
-E cosa offre Ultear Milkovich a Jacques Offenbach?- chiese l’officiante, rigirando la domanda.
-Ultear offre a Jacques il suo amore e la sua devozione , gli offre la sua  abilità di maga e la sua protezione, gli offre di camminargli accanto, allevierà le sue pene e gioirà dei suoi successi, da oggi fino al giorno della sua morte.
-E adesso il testimone può portare gli anelli…- disse il prete, con Gerard che si alzò e lentamente giunse vicino all’altare, era ormai arrivato il momento cruciale della funzione e tutti erano in trepidante attesa.
Poi il pianto di una bambina e l’urlo di una donna, Jacques e Gerard che si voltavano curiosi di capire cosa accadesse.
Tre uomini che si erano confusi tra la folla, adesso se ne stavano armati vicino a Seraphina, con dei pugnali sguainati, pronti a colpire la bambina, stretta al petto dalla ragazza.
Jacques, Ultear e Gerard erano troppo lontani per fare qualunque cosa, rimasero spettatori impotenti quando uno degli assassini calò il fendente sulla bambina che continuava a piangere e ad urlare terrorizzata.
Jacques e Gerard corsero, ma non sarebbero mai arrivati in tempo, se non si fosse manifestato per la prima volta il potere magico di Viviane, in una luce accecante bianca che creò uno scudo di energia che fermò le lame per abbastanza tempo affinché Jacques e Gerard arrivassero e atterrassero i tre assassini.
Jacques ne colpì uno così forte da decapitarlo solo con un colpo.
Intanto era iniziato un fuggi fuggi generale, chi per mettersi in salvo, e chi colpevole aveva intenzione di scappare dalla furia dell’angelo, ma quest’ultimo dopo essersi assicurato che Viviane fosse tra le braccia di Gerard, raggiunti anche da Ultear, schizzò verso la porta.
-Nessuno scamperà a quello che avete fatto oggi- disse Jacques con il tono tetro e i capelli che diventavano bianchi, mentre assumeva la sua seconda forma di trasformazione.
Jacques si trasformò completamente, con le sue sei ali si innalzò al di sopra di tutti e cominciò ad evocare un nuovo incantesimo, creato dopo aver studiato le tre grandi magie di Fairy Tail, ne aveva messo appunto una variante.
Portò le mani davanti a sé, creando una sfera di luce violacea :- Crime Sorciere Law- e la lasciò andare.
L’incantesimo si disperse nell’aria e colpì qualcuna delle persone che se ne stavano ammassate nella Chiesa, creando sulla loro fronte un marchio, una C che li bollava come colpevoli del crimine che il mago intendeva punire.
Jacques vide Ultear che prendeva in braccio Viviane ancora spaventata dall’avventura e usciva dalla Cattedrale, aveva uno sguardo furibondo, probabilmente anche il suo spirito urlava alla vendetta, ma era anche consapevole che i colpevoli probabilmente non sarebbero mai usciti dalla Chiesa.
Tutte le persone non marchiate furono ignorate, e poterono uscire indisturbate, e quando Gerard chiuse la porta, dieci persone, rimasero nella Cattedrale a subire l’ira dell’Angelo.
Jacques rimase circa mezz’ora nella Chiesa e Gerard impedì a chiunque di entrare, sebbene le urla disumane all’interno della Chiesa si sprecassero, solo quando finalmente calò il silenzio e Jacques uscì, con lo sguardo vacuo e le mani grondanti di sangue, si arrischiò a guardare all’interno e quello che vide lo lasciò sconvolto.
Il pavimento della navata era reso viscido dal rosso del sangue di uno dei corpi la cui testa era stata fracassata e il corpo era stato portato a spasso, vicino a quel cadavere ce ne era un secondo completamente scomposto, le cui ossa erano state rotte ad una ad una, e solo alla fine probabilmente Jacques gli aveva rotto il collo in modo che spirasse.
Un altro era stato impalato a testa in giù, utilizzando una delle panche, resa appuntita con la magia.
Infine per i sicari materiali, oltre a quello decapitato dal colpo di Jacques, gli erano state tagliate le mani, prima di essere trafitti allo stomaco, in modo che soffrissero per un buon quarto d’ora prima di spirare.
Gerard rimase sconvolto da quella scena.
Invece Jacques si sentiva stranamente lucido, forse colpa dell’adrenalina che ancora circolava nell’organismo, sapeva benissimo cosa doveva fare, perciò volando arrivò nella camera dove Ultear era solita riposare.
Quando entrò la vide che camminava avanti e indietro cullando la piccola che, sebbene tra le braccia della madre continuava a piangere e ad urlare, lei si volse e lo vide sul balcone, sporco di sangue e con lo sguardo vacuo, gli si avvicinò.
Ma lui invece di raggiungerla fece un passo indietro –Mi dispiace- disse in un sussurro abbastanza udibile –Io non volevo accadesse una cosa del genere, questa storia del Matrimonio è tutta colpa mia.
Ultear lo guardò per un attimo poi rispose :- Non è colpa tua- disse sottovoce ancora cullando la bambina.
-Che succede?- Chiese allora Jacques, poiché Viviane si era sempre dimostrata una bambina molto tranquilla e adesso si stupiva di quel pianto.
-Ha la febbre alta- gli spiegò Ultear –Ho fatto chiamare Polyuscha, dovrebbe essere qui a momenti, intanto vai a cambiarti, e a toglierti quel sangue di dosso.
Jacques annuì e si cambiò velocemente, prese la piccola in braccio che intanto un po’ si era calmata, ma che comunque continuava a lamentarsi sommessamente, spossata dall’alta temperatura che il suo corpicino aveva raggiunto.
La guaritrice non si fece attendere ed entrò senza bussare nella camera dei due, i quali la guardarono speranzosi di poter alleviare le sofferenze della piccola.
La maga le fece una veloce visita di controllo, cercando delle malattie, ma non ne trovò nessuna, quindi diede la sua diagnosi :-Potete stare tranquilli, non è malata, solo che il suo corpo non era ancora pronto a sopportare una quantità di magia del genere- disse la maga – si riprenderà non appena lo avrà smaltito.
E detto questo lasciò i due genitori visibilmente sollevati.
 
 
 
Il Cognome di Meredy non è noto, quindi do per scontato che essendo stata allevata da Ultear, abbia preso il suo cognome.
   
 
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