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Autore: GreatLittleDream    26/08/2015    3 recensioni
E se Peeta avesse fatto solo finta di essersi innamorato di Katniss?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peeta's pov

Dopo la cerimonia saliamo con l'ascensore fino all'ultimo piano.
Nella mia vita sono andato in ascensore soltanto una volta.
L' ascensore, al contrario di quello del palazzo di giustizia, è fatto di pareti di cristallo  attraverso le quali posso vedere tutto quello che accade di sotto.
Sento il mio stomaco che si contrae quando iniziamo a salire.
Effie comincia a raccontarci dei suoi discorsi con gli sponsor e della sua teoria sui pezzi di carbone che si trasformano in perle.
Una volta arrivati al nostro piano ,entro nella mia stanza e non posso fare a meno di rimanere a bocca aperta: al centro della stanza c'è un enorme letto con una trapunta di raso giallo, ai lati del letto ci sono dei comodini su cui poggiano delle lampade di cristallo, sull'altra parte della camera torreggia un gigantesco armadio che potrebbe contenere tutti i vestiti del distretto 12.
Mi dirigo verso il bagno per fare una doccia rilassante.
Dopo aver impiegato i primi minuti a cercare di capire a cosa servono tutta quella serie di pulsanti e manopole che mi trovo davanti, riesco ad accenderla.
La mia doccia si svela un completo disastro: dopo aver selezionato tutti i tipi di shampoo, balsamo e bagnoschiuma che mi sembravano più invitanti premo un pulsante per far partire la doccia ma non succede niente.
Mi avvicino al soffione per vedere se sia rotto, e in quel momento esce un getto potentissimo di acqua e shampoo che mi finisce tutto negli occhi; imprecando mi scosto dal getto sbattendo la schiena contro la parete della doccia e schiacciando una serie di pulsanti.
L'acqua calda smette di scorrere e al suo posto vengo investito da un getto d' aria gelata.
Continuando ad imprecare, mi rassegno ed esco dalla doccia.
Inizio ad asciugarmi i capelli, e quando sto per uscire dal bagno scivolo e mi ritrovo disteso in una pozzanghera che si è formata sul pavimento.
Una volta che riesco ad uscire dal bagno senza combinare altri pasticci, mi vesto e mi dirigo verso la sala da pranzo.
Nella sala c'è una quantità esorbitante di cibo, che potrebbe sfamare un intero esercito.
Durante la cena tutti fanno i complimenti agli stilisti per i costumi e cercano di mantenere una conversazione accettabile.
Cerco di partecipare alla conversazione, ma dopo la mia doccia “rilassante” non ho molta voglia di parlare.
Quando finiamo le portate, arriva il dolce e gli viene dato fuoco da una ragazza.
Guardo katniss che sta fissando la torta con un' espressione ebete sul volto.
-Cos'è che lo fa bruciare?- chiede -E' alcol? E' l'ultima cosa che... oh! Ma io ti conosco!- la ragazza  a cui si sta rivolgendo nega con la testa e si allontana velocemente dalla tavola.
-Non essere ridicola, Katniss. Come potresti conoscere una senza- voce?- dice Effie.
Effie e Haymitch hanno della facce a metà tra lo stupore e la paura, iniziano a spiegare che cos'è una senza voce e a convincerla che non può conoscerla.
Siccome la situazione sta diventando tesa  e devo cercare di avvicinarmi all'altro tributo il più possibile, decido di intervenire:
-Delly Cartwight, ecco a chi assomiglia. Anch' io continuavo a dirmi che aveva una faccia nota.- dico.
Vedo le loro espressioni che rilassano e la ragazza mi rivolge un'espressione riconoscente.
Continuiamo la messa in scena fino a quando non abbiamo rassicurato completamente i mentori, poi ci concentriamo sulla torta.
Dopo esserci congedati ,Katniss si dirige verso la sua stanza, ma io la fermo appoggiandomi allo stipite.
Se voglio conoscerla meglio per scovare il suo punto debole, cercare di farla parlare è il primo passo della mia strategia.
-Allora era  Delly Cartwight. Ma pensa, trovare qui una sua sosia...-dico
Vedo che si acciglia cercando di capire le mie intenzioni.
-Sei già stata sul tetto? Lassù il vento è molto forte.-
Saliamo sul tetto e iniziamo parlare di cose a caso.
Dopo un po' Katniss inizia a raccontare del suo incontro con la ragazza senza voce.
La sua voce è piena di tristezza, e dai suoi suoi occhi posso leggere mille espressioni:
tristezza, paura, disprezzo verso sé stessa, rammarico e anche la serenità di qualcuno che si toglie un peso sulle spalle.
Quando finisce di raccontare mi accorgo che sto tremando per il freddo; così rientriamo e torniamo nelle nostre stanze.
Mi sdraio sul letto e rimango a fissare il soffitto.
Penso a Katniss e al suo racconto, ai suoi occhi pieni di paura mentre riviveva i fatti di quel giorno, e incomincio a rendermi conto che la ragazza che avevo etichettato come fredda e distaccata che iniziavo a conoscere, è completamente diversa da quello che mi ero immaginato, possiede un cuore e un' anima che io credevo inesistenti.
Inizio a provare una leggera pena per quella ragazza.
Cosa avrei fatto io se mi fossi trovato al suo posto? Non lo so.
Dopo alcune ore sento le palpebre che iniziano e diventare pesanti, e sprofondo in un sonno senza sogni.

Spazio autrice:
Ciao *esce molto timidamente* non uccidetemi per favore, sono troppo giovane per morire!!!
Riguardo al fatto che non ho aggiornato per due mesi, non posso inventarmi molte scuse, quindi mi limiterò con un SCUSATEEE...
Trovo i giorni dell'addestramento piuttosto noiosi, e non so proprio come scriverli, ma cercherò di renderli più interessanti promesso!
Tornando al capitolo: Peeta cerca di avvicinarsi a Katniss, per scoprire i suoi punti deboli da usare contro di lei quando sarà nell'arena.
Ci riuscirà?
   
 
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