IE: l’assassino misterioso
Capitolo 1: l'inizio dei guai
È una serata davvero brutta, piove a dirotto.
Tutti i giornalisti si sono riparati nel Cave Hotel, albergo in prossimità delle caverne più visitate della regione.
Questi uomini sono molto impazienti e vanno avanti e indietro per il salone.
L’interprete dell’albergo Axel Blaze, un uomo dalla carnagione scura, capelli biondi legati in un codino e occhi neri a mandorla, si avvicina a un giornalista che sta leggendo un quotidiano seduto comodamente su una poltrona.
-Perché questo ritrovo di giornalisti? -
-Ma li leggi i giornali amico?! Il miglior avvocato criminalista del paese, Xavier Foster, viene ad alloggiare in questo albergo! -
-E cosa c’è di speciale? - il biondo si siede sulla poltrona vicino all’uomo - ne vengono tanti di avvocati a visitare le caverne! -
-Certo ma se l’avvocato in questione è Xavier Foster c’è qualcosa sotto! -
Un giornalista, che vagava al centro della sala, fa un cenno agli altri. Tutti i giornalisti si preparano con le macchine fotografiche e si ammassano davanti alla porta di entrata.
Entra un uomo dalla pelle pallida, i capelli rossi e gli occhi color acquamarina dietro a un paio di occhiali da vista.
I giornalisti cominciano a fare domande su domande e fleshare l’uomo appena entrato che pare subito innervosito.
-Non rispondo a niente, niente interviste … - dato che non lo ascoltano con l’ombrello che ha in mano colpisce un giornalista in testa che gli sbarra la strada -Niente interviste, ho detto! -
-Buoni ragazzi, vedete che non vuole! - Axel si infila nel gruppetto di giornalisti e tira via l’avvocato.
-La ringrazio signor … -
-Axel Blaze! -
-La ringrazio signor Blaze! -
-Si figuri! Lei è il signor Foster? -
-In persona! -
-A quanto pare il suo arrivo ha attirato molta attenzione! -
-Non posso andare da nessuna parte senza trovarmi davanti una mandria di gente curiosa sulla mia vita, ma io di certo non sono obbligato a rispondere! -
-Giusto! -
Il signor Foster si avvicina al banco. Dietro questo c’è un uomo dai capelli lunghi e turchesi e gli occhi marroni, dei quali uno nascosto sotto un ciuffo di capelli.
-Benvenuto signor Foster! Mi spiace se i giornalisti le hanno dato fastidio! -
-Ci sono abituato! - lui poggia l’ombrello sul bancone e si toglie gli occhiali per pulirli.
Dietro di lui arriva un uomo dai capelli e gli occhi castani e una fascia arancione in testa che attira molto l’occhio. Questo indossa la divisa da fattorino e porta un borsone da sport e una valigia.
-Per favore Mark, accompagna il signor Foster nella stanza 27! -
-Subito! -
Si gira e con il borsone urta la gamba del rosso.
-Ahi, la mia gamba! E stai attento! -
-Mi scusi! -
-Prendi l’ombrello! -
Per prenderlo fa cadere il borsone sul piede dell’avvocato.
-Ahii, lo raccolga immediatamente! -
Poggia l’ombrello sul bancone, proprio sopra gli occhiali dell’uomo.
-Guarda qui! I miei occhiali! - esclama innervosito mostrandogli gli occhiali disintegrati.
-Sono rotti! -
-Ma va! Io senza occhiali non ci vedo! -
Mark resta totalmente indifferente alle grida dell’avvocato.
-E a me che me ne importa, sono affari suoi! -
-Oooh sei proprio un incapace! -
Tutto quel chiasso attira l’attenzione di un uomo dal corpo robusto, carnagione scura, occhi neri e capelli corti rosa.
-Che succede? -
-Chi è lei? - domanda il signor Foster.
-io sono Kevin Dragonfly, il direttore dell’albergo! -
-Il direttore eh? Beh guardi qui! - gli mostra gli occhiali.
-Chi è stato a farle questo? -
-Ovviamente lui! - risponde Mark indicando il rosso.
-Come!? - si rigira lui con scatto nervoso.
-Certo, se non veniva qui non si rompevano! -
-Ma questo è una cosa impossibile! Non so come non lo licenziate! -
-Levati la divisa e vattene, sei licenziato! - ordina il signor Dragonfly.
Mark rimane un po’ sorpreso, con la faccia da fesso.
-Mi caccia!? - mette il broncio - D’accordo, me ne vado! - si gira verso il signor Foster e lo indica - ma l’avverto signor Foster, lei se ne pentirà e si ricordi il proverbio “ chi la fa l’aspetti!”! me la pagherà! -
-è una minaccia questa? -
-Se devo dirlo con una sola parola SI! - si gira e inciampa in una valigia.
Axel lo aiuta ad alzarsi.
-E così sei stato cacciato?! -
-Così sembra ma se una volta ha corso il cacciatore la seconda volta corre il cane! - poi gli abbaia un po’ contro e se ne va.
-Axel?! - lo chiama l’uomo del bancone.
-Dimmi Nathan? -
-Aiuta il signor Foster, accompagnalo nella sua stanza! -
-Ok! -
Angolo dell’autrice.
Weeeee! Hola bella gente!
In attesa di ispirazione per l’altra fic ne ho iniziata un’altra.
Non è molto impegnativa, almeno per me, spero vi piaccia questo inizio.
I casini devono ancora arrivare ( no spoiler )
Beh ciao.
Un bacio da Sweet <3