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Autore: rosy823    03/02/2009    11 recensioni
Questo è il prequel di "Ginny Weasley e i DDM". Vedremo Ginny nei due anni precedenti la battaglia di Hogwarts,la morte di Sirius, quella di Silente e la nascita dell'amore con Harry.... tutto dal suo punto di vista. Spero che vi piaccia!!!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Ginny Weasley e i Doni della Morte: l'inizio di tutto

Ginny Weasley e i Doni della Morte: l'inizio di tutto

 

 

Cap. 2

 

Una piacevole scoperta

 

 

Era notte inoltrata, ma Ginny non riusciva a dormire.

La notte precedente, Harry aveva avuto una visione che aveva permesso di salvare suo padre dall’attacco del serpente di Voldemort.

Ora suo padre era ricoverato al San Mungo e stava abbastanza bene.

Quel pomeriggio erano andati a trovarlo insieme ad alcuni membri dell’ordine.

Quando gli adulti avevano cominciato a parlare dell’aggressione, lei, Ron, Harry, Fred e George, li avevano spiati con delle orecchie oblunghe.

Avevano sentito Malocchio che ipotizzava una possessione di Harry da parte di Voldemort, per giustificare la visione che il ragazzo aveva avuto.

 

Da quel momento, Harry era stato intrattabile. Si era chiuso in un mutismo che erano riusciti ad abbattere solo con l’intervento di Hermione in tarda serata che, appena arrivata, li aveva fatti riunire tutti, così erano riusciti a convincere Harry che loro non pensavano fosse posseduto.

Infatti Ginny gli aveva ricordato che l’unica ad essere stata posseduta da Voldemort era lei, quindi sapeva benissimo come avrebbe dovuto sentirsi.

Harry si era rincuorato e durante la cena, si era comportato normalmente, felice di poter essere di nuovo a casa con il suo padrino.

 

Ginny si alzò dal letto e indossata una vestaglia, decise di scendere a bere una tazza di te.

Arrivata in cucina, si accorse di non essere l’unica ad aver avuto quell’idea.

- ciao Ginny. Non riesci a dormire? - chiese Sirius, mentre girava pigramente un cucchiaino in una tazza di te

- No. Nemmeno tu? - chiese la ragazza

- No. La notte non dormo quasi mai. È una brutta abitudine che mi porto dietro da Azkaban - rispose l’uomo - vuoi una tazza di te? L’ho appena fatto, è ancora caldo - disse evocando con un colpo di bacchetta una tazza per la ragazza.

- grazie - disse Ginny cominciando a sorseggiare il suo the.

Per qualche minuto restarono in silenzio. Sirius fissava Ginny aspettando che cominciasse a parlare. Ormai la conosceva: sapeva che era inutile chiederle cosa avesse, tanto quando sarebbe stata pronta, avrebbe parlato spontaneamente.

 

Dopo parecchi minuti di silenzio, però, il malandrino cominciava ad essere impaziente. Dopotutto non era certo famoso per la sua pazienza…

- allora? Vuoi dirmi che cos’hai? O dobbiamo restare ancora molto in questo silenzio? - disse Sirius

- Sir, io… non sono sicura di volerne parlare - rispose Ginny

- di cosa? Del fatto che Harry si sia innamorato e abbia baciato un’altra ragazza? - buttò lì l’uomo

Ginny sospirò - ti ha raccontato tutto, naturalmente. Solo che lui non sa che io l’ho visto. E comunque non sa nemmeno che io sono innamorata di lui! - guardò l’uomo con gli occhi lucidi - Sirius, cosa devo fare? Perché non si accorge di me? -

Una lacrima traditrice le solcò il volto.

- credo che questo lato del suo carattere somigli paurosamente a Lily - disse una voce alle loro spalle

Ginny e Sirius si voltarono di scatto, trovandosi davanti Lupin.

- Remus! Mi hai messo paura! - esclamò Ginny

Remus sorrise e le si sedette accanto

- non disperare, piccola. Se somiglia a Lily come penso, si accorgerà di te. Devi solo avere pazienza. - le disse

Ginny fece un piccolo sorriso.

- credi davvero che si accorgerà di me? - chiese la ragazza

- io credo di si. Innamorarsi delle rosse è un tratto genetico dei Potter! - disse Sirius

- perché genetico? - chiese Ginny

- anche la mamma di James aveva i capelli rossi. E anche la nonna. - disse Remus

- è un po’ come una tradizione di famiglia! - esclamò Sirius

Ginny rise -  ah beh, allora ho qualche speranza! –

 

- speranza per che cosa? - chiese una voce alle loro spalle.

I tre si guardarono per un attimo paralizzati… quella voce era di …

- Harry! - esclamò Sirius - come mai in piedi a quest’ora? -

- non riuscivo a dormire. Ho sentito dei rumori e così ho deciso di scendere a vedere chi fossa ancora alzato oltre me - rispose Harry

- beh, ci hai scoperti! Stiamo prendendo del te, ne vuoi un po’ anche tu? - chiese Sirius

- veramente preferirei della cioccolata - disse Harry

- parole sante! - esclamò Remus

Harry sorrise e si avviò a preparare la bevanda. Mentre era alle prese con il latte, si girò verso gli altri, che erano rimasti a guardarsi in silenzio.

- ne preparo anche per te, Gin? - chiese il ragazzo

Ginny lo guardò stralunata - eh? -

Harry fece un piccolo sorriso - preparo un po’ di cioccolata anche per te? -

- ah… si, perché no? - disse Ginny sorridendogli

Harry le fece un altro sorriso e poi si voltò

 

Sirius e Remus guardavano da Harry a Ginny con il loro miglior sguardo malandrino.

- che c’è? - sussurrò Ginny all’indirizzo dei due, cercando di non farsi sentire da Harry

- te lo avevamo detto, no? - rispose Sirius, bisbigliando

- ma mi ha solo offerto della cioccolata! È stato solo gentile! - rispose Ginny

- ah, credimi, dietro quella proposta ce n’è una molto più interessante… Ahio! Lunastorta sei impazzito! - esclamò Sirius. Remus gi aveva rifilato un pugno in testa.

- guarda che stai parlando di Harry, non di te! E nemmeno di James! Harry somiglia a Lily, ricordi? - rispose Remus

- Ah già, me ne ero scordato - rispose Sirius

- di cosa? - intervenne Harry

Sirius trasalì, mentre Remus si batteva una mano sulla fronte e Ginny arrossiva.

- beh, mi ero scordato di… di… portare fuori la spazzatura! -

Remus alzò gli occhi al cielo

- e non puoi farla semplicemente evanescere? - chiese Harry mentre porgeva la tazza di cioccolata a Ginny

- grazie - sussurrò la ragazza

- prego - rispose Harry con un sorriso

“se non smette di sorridermi in questo modo, io gli salto addosso a questo qui!” pensò la ragazza, ricambiando il sorriso

 

Mentre Harry e Ginny sorseggiavano la loro cioccolata, scambiandosi ogni tanto qualche sfuggevole occhiata, Remus e Sirius si guardarono e con lo stesso ghigno stampato in faccia, nel medesimo istante, si alzarono dalle rispettive sedie

- noi andiamo a letto. Mi raccomando, non fate troppo tardi - disse Remus

- e soprattutto, fate i bravi! - esclamò Sirius, facendo l’occhiolino ad Harry, che arrossì.

Ginny li guardò in tralice. Se lo sguardo avesse potuto uccidere, Remus e Sirius sarebbero diventati cenere in quel preciso momento.

Sirius ghignò e con la scusa di darle un bacio sulla guancia per la buonanotte, le bisbigliò all’orecchio - approfittane! -

- sei un cane morto - gli rispose Ginny con un ringhio

Sirius sorrise - buonanotte piccoli! –

 

Calò un silenzio imbarazzato tra di loro.

A Ginny sembrava di essere tornata al suo primo anno ad Hogwarts, quando non riusciva a spiccicare parola di fronte ad Harry.

“miseriaccia, sei una Weasley! Dove diamine è finita la tua determinazione?Digli qualcosa!” pensò la ragazza e, preso coraggio aprì la bocca per parlare, nello stesso istante in cui lo fece Harry.

Si bloccarono tutti e due e arrossirono simultaneamente.

Dopo qualche secondo, Ginny prese coraggio

- prima tu. – disse al ragazzo

- beh, ecco… - cominciò Harry passandosi una mano tra i capelli – volevo chiederti una cosa. So che non sono fatti miei e se vuoi puoi anche non rispondermi, ma voglio chiedertelo ugualmente. –

- dimmi pure – lo incoraggiò Ginny

- cosa è successo con Michael Corner? L’altro giorno mi stavo avvicinando a te e alle tue amiche e sei fuggita via.  -

Ginny impallidì.

- Hermione poi mi ha detto che avevi litigato con lui. – continuò Harry

Ginny sospirò – si è vero. L’altro giorno ho litigato con Michael. E alla fine l’ho lasciato. –

- oh.. mi dispiace – disse Harry

- a me non tanto. – rispose la ragazza

- posso chiederti perché? – disse Harry

- era già un po’ di tempo che non andavamo più d’accordo – rispose

- come mai? Sembravate così affiatati! –

“ecco, e adesso cosa puffola gli racconto? È meglio dire la verità..” pensò Ginny

- Michael voleva qualcosa che non potevo dargli. – disse arrossendo

Harry la guardò e arrossì un poco.

- non voleva quello che penso, vero? – chiese titubante

“Oh mio Dio com’è imbarazzante!!!” pensò la ragazza

- io…io credo di si. Voleva che il nostro rapporto diventasse più “intimo”, ma io non me la sono sentita. – disse la ragazza, arrossendo ancora di più.

Harry era improvvisamente furioso. Aveva una voglia matta di spaccare la faccia a Michael Corner, ma era un buon attore e riuscì a non lasciar trasparire il suo stato d’animo con la ragazza.

- se vuoi la mia opinione, è stato un po’ avventato. In fondo non state insieme da molto! – le disse

- si è vero, ma non è stato questo il problema. Sai, essendo l’unica ragazza in casa, sono cresciuta con determinati principi. Quando lo farò, sarà con l’uomo che amerò per il resto della mia vita. So che può sembrarti esagerato, in fondo non ho nemmeno quindici anni, ma non mi va di diventare come le mie compagne di dormitorio che ne cambiano uno alla settimana!! –

- tu non sarai mai come le tue compagne di dormitorio – disse Harry senza pensarci.

“e questa da dove mi è uscita??” pensò il ragazzo

Ginny diventò un tutt’uno con i capelli – beh… grazie. –

- prego – le disse Harry sorridendo.

   

“è proprio carina quando arrossisce…ehi! Cosa diavolo pensi! È Ginny! È la sorellina di Ron! Però…però è proprio una bella ragazza….non avevo mai notato il colore dorato dei suoi occhi…bellissimo… Ok. Basta così. Harry, ritorna a letto, la mancanza di sonno ti sta facendo pensare cose senza senso!”

Mentre Harry pensava queste cose, Ginny lo guardava un po’ stranita.

Il ragazzo le era sembrato un po’ strano. Prima aveva sorriso, poi si era fatto quasi sognante, poi era sbiancato… “non starà mica pensando a Cho, vero? Non posso sopportarlo!” pensò Ginny

- Harry? Ti senti bene? – chiese alla fine.

Harry sussultò – si, si sto benissimo! – rispose in fretta - bene, credo sia arrivato il momento di andare a letto… cioè, volevo dire a dormire! – “Miseriaccia Harry!!!”

Ginny arrossì un po’ ma gli sorrise. – hai ragione, si è fatto tardi. – disse la ragazza, alzandosi.

 

Si avviarono tutti e due silenziosamente per le scale, sorridendosi.

Arrivati alla porta di Ginny si fermarono.

- beh, buonanotte. – disse la ragazza

- buonanotte – disse Harry, allungando una mano a sfiorarle una guancia.

A quel gesto Ginny sbarrò gli occhi, sorpresa, ma poi gli fece un dolce sorriso. Si allungò e gli diede un bacio su una guancia.

- grazie Harry. – disse

- di cosa? – sussurrò il ragazzo

- di esserti preoccupato per me –

Le sorrise – di nulla. Io mi preoccupo sempre per te. Buonanotte – le disse allontanandosi

- buonanotte – sussurrò Ginny chiudendosi la porta alle spalle.

 

Harry entrò silenziosamente in camera, cercando di non svegliare Ron che russava sonoramente nel letto accanto al suo, e si infilò sotto le coperte.

Per un momento aveva avuto l’impulso di baciare Ginny. Si era fermato appena in tempo, ma non aveva resistito nel farle una carezza sulla guancia.

“dannazione, Harry!” si urlò nascondendosi la testa sotto al cuscino “cosa diamine ti prende?hai baciato Cho solo qualche giorno fa e ora ti imbamboli a guardare la sorella del tuo migliore amico? Miseriaccia, è come se fosse la tua sorellina!”

Si girò di fianco, determinato a smetterla di pensarci, mentre una vocina nella sua testa, che somigliava paurosamente a quella del suo padrino, gli diceva

“non è tua sorella, caro mio”

“ecco sono completamente uscito di senno” si disse, chiudendo gli occhi.

Però in fondo, la vocina aveva ragione. Ginny non era sua sorella e lui, stranamente, si accorse di non averla mai considerata tale.

Sorridendo, pensò che forse non era stato così male averla finalmente notata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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