UNO STRANO RITROVAMENTO
Nel salotto del primo piano...
-Oh issa! Oh issa! Uff!- Suigetsu appoggiò il Preta a terra. Era da dieci minuti che camminava portandosi in spalla il corpo, e ne aveva di strada da fare ancora!
CLOMP CLOMP
Suigetsu sentì dei passi che si avvicinavano: -Accidenti! Spero che non sia uno di quei pazzi dell'Akatsuki!-.
CLOMP CLOMP
I passi si avvicinavano.
“C'è solo una cosa da fare...” Pensò Sui.
CLOMP
I passi si erano fermati.
“Eh eh!” Pensò Suigetsu: “Non mi troveranno mai!”.
-Amateratsu!- Tuonò una voce.
Suigetsu si sentì bruciare la schiena: -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-.
Balzò in piedi e corse per il corridoio, urlando: -SPEGNILO! SPEGNILO!-.
-Non posso:- Rispose calmo Itachi: -solo Sasuke-kun può spegnerla.-.
-COSA?- Suigetsu si fermò, strinse i pugni e la sua schiena si staccò dal resto del corpo, trasformandosi in acqua. Le fiamme si spensero.
-BAKA!- Gridò Suigetsu: -Potevi uccidermi!- poi si ricordò con chi stava parlando: -Cioè... insomma... come mi hai trovato?-.
-Ah, quello è stato semplice:- Spiegò Ita: -lì c'è il Preta-Pain, che dovevi portare giù. E, affianco a lui, una zona umida. Ho fatto due più due.-.
-E-e-e ora...- Balbettò Sui: -...m-mi vuoi uccidere?-.
-No.- Disse Itachi: -Anzi, ti devo ringraziare, mi hai fatto capire una certa cosa...-.
-Ah sì? E cos...- Suigetsu posò lo sguardo sulla mano si Itachi: -Ehi! Cos'è quello?-.
-Non si vede? È un salame.-.
-E dove l'hai preso?-.
-Nel letto di Kisame.-.
Sui sbuffò: perché non ci arrivava?
-E perché era lì?-.
-Non ne ho idea.- Itachi guardò il dio: -Ti serve una mano a portarlo giù?- chiese poi.
-Sì, volentieri!- Suigetsu si ricordò nuovamente con chi aveva a che fare: -Se... se non ti è di troppo disturbo...-.
-Figurati.- Con la mano libera, Itachi sollevò il corpo.
Si voltò, e si allontanò nel corridoio.
Suigetsu era senza parole: -O.O C-come... come hai...?-.
Itachi si fermò: -Non vieni?-.
-Uh?- Fece Sui: -Ah, ehm, sì, arrivo!- e gli corse dietro.
Pochi minuti dopo erano arrivati davanti alla porta del salotto.
Suigetsu era alquanto nervoso: c'era una macchia di sangue sul muro, ma prima, quand'era uscito, non c'era!
Suigetsu stava per dire qualcosa a Itachi riguardo al fatto che aveva dimenticato qualcosa in corridoio, ma prima che potesse farlo, Ita aprì la porta.
-Ehilà, capo.- Disse Itachi: -Come va?-.
-Sei tornato.- Commentò freddo Pain: -Con il mio corpo.-.
Itachi e Suigetsu entrarono nella stanza. A Sui non piaceva come lo stavano guardando: gli ricordava quella volta alla scuola ninja in cui non aveva ucciso a casa il suo criceto come gli era stato ordinato.
-Itachi-kun,- Chiese Sasori al compagno: -che hai lì in mano?-.
-Non si vede? È un salame.-.
-E dove l'hai preso?-.
-Nel letto di Kisame.-.
-E perché... un momento!- Si interruppe il nukenin di Suna: -Hai detto che era sul letto di Kisame?-.
-Sì.-.
-E lui non c'era?-.
-No.-.
-Quindi, possiamo dire che il salame era al posto di Kisame?-.
-Se la vuoi mettere così...-.
-Allora...- Concluse Sasori: -È possibile che Kisame sia al posto del salame!-.
-E cioè...- Disse Itachi: -...nella cantina!-.
Pain si alzò in piedi: -Vale la pena controllare: Sasori, vai in cantina con...-.
La porta si spalancò, ed entrò trionfante Kakuzu, che teneva attorcigliato Kabuto.
-È pronto a parlare.- Li informò Kakuzu.
Kabuto strisciò ai piedi di Pain: -Racconterò tutto! Racconterò tutto! Lo giuro!- e, con le lacrime agli occhi: -Ma tenetemelo lontano! Vi prego.-.
Tutti i presenti si guardarono perplessi: Kabuto non era certo il tipo da farsi ridurre in questo stato! Semmai era lui che faceva questo agli altri!
-Ma come...- Iniziò Sui.
-Meglio non saperlo.- Fece Sasori.
Suigetsu andò a sedersi vicino a Karin.
La ragazza ne sembrò contenta, e provò ad abbracciare Suigetsu, dicendo: -Ti amo, Suigetsu-kun!-.
E così, Sui si ritrovò in una scomoda posizione, allontanando Karin e contemporaneamente tentando di non cadere.
Pain, sdegnato dal comportamento del ninja del suono, si risedette.
-Bene.- Commentò: -Tornando a noi... la cantina. Sasori, vacci con Deidara.-.
Sasori si alzò in piedi: -Va bene.- e si diresse verso la porta.
Deidara, seppur controvoglia, lo seguì.
-Ehi!- Esordì Honan: -Io voglio andare con Deidara-kun!-.
Per la seconda volta i pochi minuti, i ninja della stanza si fissarono disorientati.
“Kun?” Pensavano.
Pain fece spallucce: -Se proprio ci tieni...-.
-Evvai!- Honan scattò in piedi e corse fuori dalla porta.
Quando i tre si furono allontanati, Kakuzu disse agli altri: -Qualunque cifra vi abbia offerto, io vi do il doppio.-.
-Di che stai parlando, Kakuzu?- Chiese Pain.
-Dei soldi con cui vi ha corrotti.- Rispose calmo Kakuzu.
-Chi ci ha corrotti?- Domandò Pain, già esasperato: l'ultima volta che Kakuzu aveva fatto così, li voleva convincere a scatenare la guerra contro la Roccia perché una kunoichi l'aveva derubato di cinque centesimi.
-Sasori.- Kakuzu iniziava a spazientirsi: -Guarda che lo so che ha approfittato del tempo in cui ero assente per comprarvi!-.
Anche Pain si stava spazientendo: -Ti ripeto che non so di cosa parli.-.
Mentre teneva a bada Karin, Sui chiese: -Perché doveva comprarci?-.
-Per farvi dire che gli devo dei soldi perché ci sono andato a letto insieme!- Urlò Kakuzu.
Suigetsu scoppiò a ridere, allentò la presa su Karin e ne fu travolto, cadendo all'indietro. Ma, nonostante fosse a terra e venisse di continuo baciato dalla rossa, continuava a ridere: -AHAHAH! Lo sapevo! Ma sentirtelo dire è uno spasso! Ahahah!-.
Quando però vide che nessun altro stava ridendo si rimise a sedere.
Pain estrasse un paletto, mentre alla schiena di Kakuzu quattro protuberanze indicavano l'imminente uscita dei cuori.
Suigetsu, nel frattempo, era riuscito a buttare a terra Karin.
-Stammi lontana!- Le urlò.
Per Karin quel “Stammi lontana!” fu un pulsante di accensione per la modalità “Ex-moglie-che-vuole-gli-alimenti”.
-SUUUUIIIIIGEEEEETSUUUUU!- La ragazza balzò addosso a Suigetsu, stavolta però con ben altri scopi.
Contemporaneamente, Pain e Kakuzu avevano alzato il pugno l'uno contro l'altro.
-Potreste- Esclamò Jugo: -stare tutti calmi?!-.
I quattro si bloccarono, e si rimisero composti.
Pochi minuti dopò, dalla porta sbucò la testa di Deidara: -Cucù! Indovinate chi abbiamo trovato?-.
Angolo dell'autore
E rieccomi qui, réga! Uhm, mi sono stancato di questo réga però... vabbeh, vi racconto una storia buffa: tempo fa stavo rileggendo i capitoli fino ad allora scritti e quando ho provato ad aprire questo ho scoperto che era danneggiato e irreparabile (yuppi)! Quindi ho dovuto rifarlo da capo, perciò se trovate dei buchi nella storia vi prego di dirmeli e li riempirò al più presto, graaaaaazie!
Detto ciò, alla prossima XP!!