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Autore: Trish96    27/08/2015    1 recensioni
Questa Fanfiction vede come protagonista il giovane Killua 6 anni dopo l'elezione del nuovo presidente degli Hunter.
Il ragazzo è in viaggio con sua sorella.
Nuovi personaggi e nuove emozioni aspettano al nostro Killua. Che segreto si cela dietro all'artista di strada?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alluka Zaoldyeck, Altri, Killua Zaoldyeck
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Misao:- Innanzi tutto ti ringrazio per avermi aiutata, se non ci fossi stato tu mi sarei messa sicuramente nei guai...-
Killua:- Non preoccuparti..-
Misao:- Per farla breve io lavoro per un uomo… per alcuni motivi sono costretta a fare tutto ciò che lui reputa necessario che io faccia. Non chiedermi altro per favore… non posso dirti nulla…mi…mi… dispiace…- L’ultima parola fu più una supplica mista ad un singhiozzo, mentre le lacrime cominciavano a solcare il suo dolce viso come un fiume che straripa non potendo più contenere tutta quella tristezza, celata agli occhi degli altri.
Senza rendersene conto Misao per un attimo cominciò a piangere, come per  una richiesta di aiuto che lei non era in grado di inviare.
Poi però una profonda tristezza prese il sopravvento, ci voleva forza per cacciarla via, una forza d’animo troppo grande che lei ora non aveva e una forte disperazione la fece prendere a singhiozzare. Non si preoccupò neanche di scomporsi davanti ad un ragazzo.
L’albino non capiva il perché di quella piccola crisi.
Misao:- Io.. ci.. tengo veramente.. ad aver trovato.. un’amica.. Alluka.. per favore.. non portarmela via ora che sai..- Per quanto singhiozzasse riusciva a stento a parlare e a finire le frasi. Si portò le mani al viso cercando di asciugarsi le lacrime e sperando poi di riprendersi con dei bei respiri profondi.
“ Ho finito con il mettermi a frignare davanti ad un ragazzo.. e poi proprio questo di ragazzo. Secondo me non gli interessa niente,né di me e né di questa situazione, adesso se ne andrà e non lo rivedrò mai più lasciandomi qui.. da sola..portandosi via anche l’unica amica che ero riuscita a farmi in questi anni trascorsi nell’inferno”
Già… sola, come lo era sempre stata, non sarebbe cambiato niente, il tempo avrebbe ripreso il suo normale corso, tutto come prima.
Killua rimase come intenerito, forse da quella ragazza oppure dalla situazione stessa. Quasi sentendo come un tuffo al cuore. Dagli occhi cioccolato di lei, lui scorgeva chiaramente una disperata richiesta d’aiuto silenziosa. Iniziò quindi a guardarla in modo diverso e non più come una principale sospettata di un omicidio non commesso.
Da quando si era separato da Gon non si era relazionato più con nessuno, concentrandosi esclusivamente sulla sorella. Si sentivano ogni tanto al telefono, ma non si erano più rivisti. Nelle lunghe telefonate che riempivano il suo tempo parlavano di quando un giorno si sarebbero rivisti, ma quel giorno evidentemente tardava a venire o non ci sarebbe mai stato. Ormai Gon aveva la sua vita sull’isola Balena.
 In cuor suo Killua lo voleva tanto, in fondo, era il suo migliore amico e lo sarebbe stato per sempre. Purtroppo per loro le strade da percorrere  erano diverse.
Si sentiva di rado anche con Leorio e Kurapika, addirittura con il quattrocchi era riuscito a rivedersi  anche se per poco tempo, durante il suo viaggio, ma esso era impegnato ancora con gli studi per diventare medico. Forse questa perdita di “abitudine” nell’interagire con le persone l’aveva inacidito un po’, facendolo tornare in uno stato di sfiducia verso il genere umano in generale, ma adesso questo muro da lui creato si stava sgretolando, adesso era “costretto” a romperlo.
Killua:- Io.. non so in quali casini ti sei cacciata, ma ora torniamo a casa. Alluka ti aspetta..- Si girò velocemente, come per oscurare l’espressione che aveva in volto.
La rossa rimase sorpresa da tali parole e le tornò immediatamente un sorriso radioso e sincero.
Misao:- Si!-
***
 
Erano ormai le 8 di mattina passate. Da quando era tornata nel suo appartamento insieme a Killua si era addormentata sul divano e lui era rimasto a sedere su una sedia della cucina appoggiato con i gomiti sul tavolo, armeggiando con i suoi yo-yo.
Killua:- Ma che gli ha preso? Che fai adesso smetti di funzionare? Non riuscirai ad abbandonarmi tanto facilmente.-
Misao:- Mmh…  Yawnnn.-
La giovane si alzò in piedi quasi barcollando, bofonchiando qualcosa e dirigendosi verso il bagno.
Killua cominciò a sentire lo scrosciare dell’acqua e la ragazza che canticchiava canzoni insensate. Molto probabilmente erano state improvvisate sul momento.
Assunse una faccia divertita.
Dopo una decina di minuti o forse di più, la rossa si ripresentò in cucina. Aveva un abitino bianco striminzito a mo’ di “veste da notte” e i capelli bagnati le ricadevano addosso.
Misao:- Non preoccuparti, non vi faccio morire di fame, adesso preparo la colazione- Disse avviandosi verso i fornelli e indaffarandosi  con le uova.
Misao:- Se vuoi farti la doccia fa pure.-
L’atmosfera era calma, come se la notte passata fosse stato solo un brutto  sogno.
Mentre la ragazza era occupata con i fornelli, Killua prese a squadrarla da cima a fondo senza far trapelare emozioni, bè… era pur sempre un maschio e quelle gambe sode e lisce non lo lasciavano di certo indifferente, lo distoglievano dalla sua preoccupazione per i suoi yo-yo.
All’improvviso squillò il telefono  attaccato alla parete a fianco al frigorifero e  Misao accorse a rispondere.
Misao:- Pronto?... Ah…si…ok… -  E riagganciò.
Misao:- Scusami non potrò finire di prepararti la colazione, sono stata chiamata dal capo e… e devo consegnargli quella cosa…Tornerò presto-
Killua:- A che cosa serve quel pezzo di carta? Pare che sia una mappa… di cosa?-
Misao:- Te l’ho detto, sono cose che hanno a vedere con il capo.-
Detto questo la ragazza uscì di casa in fretta, stringendo tra le mani quel piccolo, ma grande tesoro.
***
La giornata passò lentamente e in modo noioso, Misao ancora non tornava.
Alluka che era seduta vicino al fratello a vedere la tv prese a spazientirsi.
Alluka:- Fratelloneeeee uffaa! Ma dove è finita Misao? Che ci facciamo a casa di altre persone quando loro neanche ci sono?-
Killua:- Ha detto che sarebbe tornata presto.-
Alluka:- E se le facciamo una sorpresa? Le compriamo qualcosa per ringraziarla dell’ospitalità così intanto usciamo un po’.-
Killua:- Dove vorresti andare?.-
Alluka:-Mmmh.. intanto a comprare il mio gelato preferito!-
Detto questo si alzarono e si avviarono verso l’uscita.
Quella sera era piuttosto freddo, Killua era immerso nei suoi pensieri. Tutto ciò che lo circondava si trasformò in immagini quasi prive di senso, inutili. Ripensava alla mappa. Sapeva che non erano fatti suoi, ma non ci poteva fare niente, quell’atmosfera di mistero lo incuriosiva, scatenava la belva sanguinaria che era in lui e che da tanto rimaneva sopita e dormiente. Aveva voglia di tornare ai vecchi tempi, quando scatenarsi con Gon era semplicemente un piacere di tutti i giorni.
Una voce lo scosse dai suoi pensieri, una voce familiare.
Alluka:- Fratelloneeeeeee, ti piace questo fermacapelli con il fiocco? Questo verde.-
Killua:- Ehm.. mi piace in modo normale.-
Alluka:- Sono sicura che a Misao dona questo colore verde, glielo prendiamo?-
Killua:- Alluka devo trovarmi un lavoro, abbiamo quasi finito tutti i soldi… forse non è il caso…-
Alluka:- Ma eri d’accordo anche tu nel farle un regalo… e non mi sembra abbia un costo esagerato.-
L’albino non potè far altro che accontentarla, quando Alluka ci si metteva diventava molto persuasiva, sapeva che non poteva vincere.
Pagò con una smorfia di disappunto.
***
La porta dell’appartamento era semi aperta. Lui si ricordava bene di averla chiusa, evidentemente qualcuno era entrato. Questo non lo preoccupava minimamente, ultimamente aveva una gran voglia di fare a pezzi qualcuno e sfogarsi un po’, non gli era bastato il tizio della scorsa notte.
Era tutto buio all’interno, ma qualcosa di un colore quasi accecante e sfarzoso colpì gli occhi dell’assassino. Era sangue.
Quel liquido appiccicoso e quasi secco era spalmato sulla parete bianca del corridoio, proprio a fianco alla porta della camera della ragazza.
“Sangue” Pensò. “E se fosse??...”
In pochi secondi aprì la porta della camera e rimase pietrificato. Il suo sguardo era come assente.
 
 
Commento dell’autrice:
Ciao sono tornata! :) Questi 3 mesi di vacanze estive mi hanno distrutta, ho avuto parecchie cose da fare e l’ispirazione per questa storia era quasi svanita. Ho intenzione di finirla non preoccupatevi, continuate a seguirmi se vi va. Mi raccomando recensiteee :D Vi aspetto al prossimo aggiornamento, ma premetto che nel mese di settembre non ci sarò per causa di forze maggiori e perché devo fare dei viaggi e il computer non sarà con me. Scusate :(
Ringrazio  Ily123, Manucchi, Nanami02, Zapt e Mikan che seguono la mia storia <3 Grazie ragazzeeee :*
  
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