Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: giuliabianconi99    27/08/2015    1 recensioni
La mia vita cambiò totalmente con il suo arrivo: con l'arrivo di colui che cambiò definitivamente la mia vita.
Solitamente una coppia si conosce bene, va a convivere, si sposa e poi ha figli...
Noi facemmo tutto all'incontrario...
Questa è la mia vita, da quando ho scoperto di essere rimasta incinta,
incinta di Justin Bieber.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HER VOICE

Justin's Pov

La mia vita, oramai non aveva più un senso.
Passavo le giornate, sdraiato sul divano a guardare la tv e a fumare: mi stavo distruggendo, senza nemmeno rendermene conto.
Mi tirai su a sedere, presi una cartina, poi la busta con l'erba e mi rollai una canna.
“Hey piccola, tu mi sai sempre tirare su il morale...”
Perfetto, ora mi ero messo pure a parlare con le canne, che vita di merda.
Ancora non ci credevo: la mia ragazza... incinta? No.
Doveva trattarsi di un brutto sogno, anzi no, un bruttissimo incubo.
Doveva essere così, ma subito tornai alla realtà.
“Magari fosse solo un brutto sogno, Cat è incinta, punto e basta!”
Portai la canna alla mie labbra e ci diedi un bel tiro, facendo bruciare velocemente l'erba.
Presi l'iPhone, per guardare che ore fossero, ma la mia attenzione si posò da un'altra parte: avevo una nostra foto come screen, e tutti i ricordi riaffiorarono nella mente.
Com'erano belle le giornate, che trascorrevamo assieme... com'era bella lei. Mi mancavano i suoi dolci lineamenti, quei suoi capelli così lunghi che, ogni volta che potevo, annusavo con tanta avidità.

Tu sei solo mia, hai capito?
Glielo avrò ripetuto almeno un miliardo di volte, e lei in tutta risposta, mi prendeva da dietro il collo, facendo combaciare perfettamente le mie labbra con le sue.
Sbloccai di nuovo il cellulare, visto che non ero ancora riuscito a vedere che diavolo di ore fossero.
Erano le 5:13... praticamente anche il semplice dormire, mi risultava difficile.
Erano due giorni che non chiudevo occhio, ormai erano tutti gonfi e rossi, sia per l'insonnia sia per le troppe canne.
Decisi di alzarmi dal divano, dove, dal tanto tempo che ci avevo passato sopra, rimase la sagoma del mio corpo.
Mi diressi verso il bagno e mi feci un bella doccia fresca, il caldo di quel periodo era davvero insopportabile.
Presi l'indispensabile: chiavi, cellulare, portafoglio, cartine ed erba, e mi diressi verso un parchetto poco distante. Io e Cat adoravamo quel posto, qualche volta c'è l'avevo portata, per farle imparare ad andare sullo skateboard.

Mi misi a sedere ai piedi di un grande albero, mi frugai tra le tasche dei pantaloni, presi una cartina e l'erba, e mi rollai un'altra canna.
Ad un certo punto, sentii una voce femminile in lontananza.
La sua voce.
Ma che cazzo dico... DIVERTENTE?! Sarò una di quelle ragazze-madri single, che merda!” disse la voce.
Ok, Justin sei troppo fatto e adesso senti pure la voce di Cat”.
No, era impossibile che sentissi la sua voce, così mi girai per controllare e notai una figura, sdraiata su una panchina, poco distante da me.
Perfetto, pure le allucinazioni” pensai, ma la quella voce mi riportò alla realtà.
Eh piccolino, come stai? Tutto bene? Che bello, sono felice. Allora, ascoltami il tuo pap...” le parole le morirono in bocca.
Si stava riferendo a me, lo sapevo, ma come potevo? Come potevo tornare da lei, dopo che sono scappato con la coda tra le gambe, come un cane?
La ragazza continuò il suo monologo:“Amore mio, sei l'unica persona che mi rimane in questo mondo. Sai, io non ti desideravo, ma ormai che so che ci sei, sei diventato il mio tutto, il mio baricentro, la mia ragione di vita; e ricorda una cosa: fino a quando il mio cuore non cesserà di battere, io continuerò ad amarti.”.
Le lacrime iniziarono a sgorgarle sul viso e il suo esile corpicino era in preda a dei singhiozzi sonori. In quel momento avrei voluto solo correre li, abbracciarla e consolarla, come avevo già fatto altre volte, ma non potevo.
Adesso c'era anche quel ''''coso'''' di mezzo e se fossi tornato, lo avrei dovuto accettare, ma io non volevo. Per colpa di quel errore, io non avevo più la mia Catlin, l'avevo perduta per sempre. Non ero pronto ad accogliere un bambino nella mia vita, ma l'avevo lasciata sola e per questo mi sentivo una merda. Avevo abbandonato la ragione della mia vita, proprio nel momento in cui aveva più bisogno che io fossi li, al suo fianco; e la coscienza di averla lasciata, in quella situazione, mi lacerava il cuore come se la mia carne fosse stata penetrata da una lancia affilata, e mai, mai me lo perdonai.

Saremo solo tu ed io contro il mondo. La tua mamma è qui che ti protegge. Non devi avere paura perché io sarò forte, sarò forte per te amore mio”.

Pronunciò quelle parole con una convinzione tale, da far tremare il mondo, facendomi congelare il sangue nelle vene. Lei era davvero forte, io invece sono scappato come un coniglio; è ancora una bambina, 17 anni... ok, non si è più così piccoli a quell'età, ma diciamo che si è ancora troppo giovani e inesperti, per affrontare una situazione del genere. Però quella sua determinazione, convinse anche me...

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^^^ANGOLO SCRITTRICE: eccoci di nuovo qui :)
Ok, Ok, il capitolo era un pochino corto, il prossimo provo a farlo più lungo,
ma visto che non avete recensito il capitolo precedente,
questo è quello che sono riuscita a fare.

Spero, come sempre, che il capitolo vi sia piaciuto,
continuo a una recensione.
RECENSITE, please.
Giulia XX^^^

 

  
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