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Autore: bambolinarossa98    29/08/2015    2 recensioni
{Lo guardo negli occhi, quei profondi occhi grigi che mi ipnotizzano.
Mi sono sempre chiesta cosa nascondessero: serenità, tristezza, paura, rabbia, soddisfazione?
No, niente di tutto ciò. Near è sempre stato un tipo freddo e distante... ma era pur sempre un essere umano.
"Non lo so" sussurro "Forse avevo paura" ammetto mentre la sua espressione non muta. Resta sempre impassibile e questo in un certo senso mi fa stare tranquilla, con Mello non sarei mai riuscita ad aprirmi così tanto, con i suoi modi di fare troppo bruschi persino la mia maschera di freddezza sarebbe andata a farsi benedire e, probabilmente, nel ricordare alcuni aspetti della mia vita, sarei anche potuta scoppiare a piangere.
In fondo, anche io sono un essere umano.}
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Una ragazza con un passato ddifficile si ritrova ad affrontare un presente ancor più complicato sperando, forse, in un futuro radioso...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche se sono al Quartier Generale dell'SPK non faccio ancora nulla per aiutare Near; lui ha voluto che mi prendessi del tempo per abituarmi ma non l'ho ancora fatto: la borsa che Halle mi ha consegnato per conto di Matt, contenente tutte le mie cose, è ancora piena e sulla scrivania. Non mi sento pronta a svuotarla nei cassetti della mia stanza: la verità è che non sono pronta ad accettare si essere stata letteralmente abbandonata.
Mello mi ha lasciato qui, senza un saluto, senza una spiegazione; se n'è andato via dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutti questi anni, dopo... dopo... sospiro.
Forse sono diventata un peso per lui e ha preferito non portarmi più dietro. Questo pensiero mi fa male, così come quello che anche Matt fosse d'accordo.
Lavorare con Near non mi dispiace, è vero, io non ho nulla contro di lui anzi, mi sta piuttosto simpatico... ma non posso accettare una cosa del genere. Non mi ha nemmeno chiesto se volevo!
Mi alzo in piedi con uno scatto e mi avvicino al cassettone decisa; mi ha abbandonato e allora diamoci un taglio!
Apro la borsa e sono pronta a svuotarla quando Gevanni spalanca la porta con una tale violenza da farmi sobbalzare.
"Prendi le tue cose e seguirmi, ora!" ordina. D'istinto chiudo la borsa e la metto in spalla, seguendolo verso la sala principale dove trovo Near e gli unici tre membri dell'SPK rimanenti avvolti dal silenzio.
"Che sta succedendo?" domando, seria.
"Light Yagami è Kira" annuncia Near "Ora ne ho l'assoluta certezza. Gli ho espresso francamente i miei dubbi e ora...guarda" fa un cenno e Lester accende i monitor collegati alle telecamere d'ingresso: una marea di gente sta distruggendo porte e finestre e fa irruzione all'interno dell'edificio. "Kira ha mandato i suoi seguaci a distruggere l'SPK"
Gelo.
"Comandante Lester, ci serviremo dell'eredità lasciata da L e dei nostri ausiliari per fuggire" illustra Near prendendo i suoi robot.
"Ma quel piano può essere attuato solo una volta" gli fa notare lui.
"E noi facciamolo, tanto dovrebbe già essere tutto pronto. Sarà divertente, non crede?"
Halle entra in quel momento portando delle divise da forze dell'ordine che indossiamo da sopra i vestiti.
"Muoviamoci, se andiamo adesso possiamo uscire dalla porta d'ingresso" dice Near.
Io raccolgo i capelli e li infilo nel casco: "Sei sicuro di quello che fai, Near?" chiedo.
"Non preoccuparti e fa come ti ho spiegato. Se tutto va liscio ne usciremo indenni"


§


Near sta sistemando i suoi giocattoli sul tavolo del nostro nuovo rifugio, io sono seduta accanto a lui e lo osservo assorta nei miei pensieri.
"Qualcosa non va, Jole?" mi chiede calmo e pacato come sempre. Sbatto le palpebre al sentire il mio nome e mi risveglio dalla trance in cui sono caduta
"No... no, stavo solo pensando" rispondo voltandomi verso lo schermo del computer.
"Gevanni, mettimi in contatto col Quartier Generale della polizia Giapponese"ordina Near disponendo i propri giochi in una fila ordinata.
"Subito" sento i tasti del computer battere e subito dopo gli schermi dei computer diventano bianchi con inciso al centro una sola lettera scritta in Old Text, una lettera che già vidi sullo schermo di un computer in passato.
L.
Il collegamento si apre con un bip e Near non aspetta nemmeno la risposta per parlare.
"Sono Near" dichiara "Ora che la situazione è più tranquilla, per prima cosa, ho pensato di chiamarvi"
"Near... allora state tutti bene?" domanda una voce che deduco sia quella del secondo L, ovvero Light Yagami.
"Si, siamo tutti sani e salvi" risponde "Signori del Quartier Generale oramai credo che vi siate fatti un idea su chi sia Kira, il fatto che siamo stati attaccati con perfetto tempismo indica che Kira fa parte della vostra squadra. A questo punto anche un bambino capirebbe che si tratta del secondo L.
Abbiamo anche ripristinato la linea il cui numero vi ho già lasciato, chiamate pure quando volete" raccomanda "Bene, allora io resto ad aspettare" conclude con un sorriso, fa un cenno a Gevanni e la comunicazione si chiude.
"Credi davvero che chiameranno?" domando guardandolo "Se Kira è riuscito davvero ad acquistare così tanta fiducia da prendere il posto di L allora anche la polizia giapponese si fiderà di lui"
"Vero, ma a chiunque verrebbero dei sospetti in un caso come questo" mi risponde lui arricciandosi una ciocca di capelli albini con il dito.
"Ma anche se avessero dei sospetti temerebbero che Light Yagami, essendo Kira, potrebbe ucciderli se si mettessero in contatto con te dato che conosce sia i loro volti che i loro nomi" aggiungo "E se loro muoiono addio informazioni e possibilità di catturare Kira"
Lui smette subito di tormentarsi i capelli e si volta a guardarmi.
"Vero anche questo" risponde "Ridner mi ha riferito le deduzioni che hai fatto quando vi ha raccontato dei miei sospetti sul secondo L... ma dopotutto hai sempre avuto fiuto nell'analizzare le situazioni" mi elogia ma io non faccio una piega "Mi chiedo perché Mello abbia voluto che tu lavorassi con me"
"Immagino tu abbia già formulato un ipotesi a riguardo" indovino.
"Non sbagli" mi risponde.
"Illuminami"
Cala il silenzio per alcuni secondi, tempo nel quale Near dispone diversamente i suoi giocattoli: "Per quanto Mello si sia 'impegnato' nel caso io sono sempre molto più avanti di lui, sono in possesso di molte informazioni e quelle che mi mancavano me le ha fornite lui quando è venuto.
Tu sei brava a valutare le situazioni, Jole... per quanto Mello possa detestare ammetterlo io sono l'unico che può risolvere il caso a questo punto e un aiuto come il tuo mi sarebbe più che utile.
Più utile a me che a lui" mi guarda di sottecchi.
"Quindi stai dicendo che mi ha lasciato perché ti aiuti a risolvere il caso?" domando.
"È solo un ipotesi azzardata, Mello non è il tipo che accetta così facilmente la sua sconfitta e la mia superiorità" dice.
"Ok, ragazzo ossigenato, avrai anche più sangue freddo e risorse di Mello ma non crederti Dio!" sbotto irritata.
Near smette di fare qualunque cosa stia facendo e si volta verso di me, restando calmo e tranquillo. Un sorriso gli increspa le labbra: "Ragazzo ossigenato?" domanda.
"So di avere un pessimo gusto nello scegliere i soprannomi, non interferire, per favore" rispondo voltandomi verso il computer, finalmente un leggero rossore si fa strada sulle mie gote.
Maledetto Near!
"Sarà divertente lavorare con te, Jole" dice tornando ai suoi giocattoli.
"Che fai, sfotti?"


§


Il telefono squilla incessantemente recandomi parecchio fastidio, li ho sempre odiati quei cosi. Se Near non avesse insistito per avere un modo per contattarmi sempre e dovunque ne avrei fatto volentieri a meno.
Esco dalla doccia e m'infilo l'accappatoio, dirigendomi verso la stanza: il cellulare d'argento e sulla scrivania che vibra.
Numero sconosciuto.
Lo apro: "Pronto?"
"Sono Aizawa, del Quartier Generale Giapponese" mi risponde la voce.
Alla fine hanno chiamato ma perché proprio sul mio?
Un dubbio mi sfiora la mente...
Near.
"Si" rispondo con professionalità, quasi fossi una segretaria.
Maledetto Omino Bianco!
"Immagino voglia parlare con Near"
"Esatto" mi risponde Aizawa.
"Bene, ve lo passo subito" detto ciò lo metto in attesa ed esco dalla stanza dirigendomi verso la sala monitor, il cuore della nuova sede dell'SPK.
Le porte si aprono e mi ritrovo sotto gli occhi di tutti, Near mi da le spalle intento ad aprire vari pacchetti contenenti dadi.
"Dì un pò, Near, mi hai preso per la tua segretaria?" domando dirigendomi verso di lui.
"Hanno chiamato?" domanda semplicemente impilando i dadi.
"Si" ringhio "Perché non me l'hai detto che il cellulare che mi hai dato contiene il numero lasciato al Quartier Generale Giapponese?" chiedo.
"Non l'ho ritenuto necessario" mi risponde semplicemente.
"Invece si. Metti che l'avessi spento? Dopotutto io sapevo che me l'avevi dato per contattarmi, che motivo avevo di tenerlo acceso qui dentro?" sbotto irritata.
"Hai ragione, scusa" risponde guardandomi, mi squadra dall'alto in basso poi chiede: "Perché sembri appena uscita dalla doccia?"
"Forse perché sono appena uscita dalla doccia!" sbraito "Comunque, sta aspettando di parlare con te" lo informo calamandomi e mostrandogli il cellulare dove il display reca "Numero Sconosciuto - Attesa"
"Ti dispiace? Ho le mani occupate" mi chiede. Mi astengo dal mandarlo a quel paese e ripristino la chiamata poggiando l'apparecchio vicino al suo orecchio, tra quei capelli dal buffo colore (mai quanto i miei, però).
"Si? Sono Near" risponde aprendo un nuovo pacchetto e rovesciando i dadi sulla scrivania.
"Sono Aizawa, faccio parte del Quartier Generale Giapponese"
Si sente la voce attraverso l'apparecchio, Near mi fece un cenno col capo e io abbasso il volume.
Seguono alcuni secondi di silenzio poi parla di nuovo: "Capisco, davvero interessante" dice impilando i dadi per formare un castello "E così L aveva imprigionato per più di cinquanta giorni due sospetti che poi sono stati scagionati dalla regola dei tredici giorni.
E poi li liberò come se niente fosse?"
Altri secondi di silenzio: "Non può essere la stessa persona accusata di essere Kira a fare in modo di essere imprigionato?" domanda "Perché se fosse stato così non ci sarebbero dubbi" conclude guardandosi alle spalle. Getto solo un occhio e mi accorgo di Halle, Lester e Gevanni che si sono avvicinati per ascoltare.
"Ebbene, chi sono i due sospettati?" domanda. Come se non lo sapesse già.
"Capisco" asserisce infine "Grazie per le preziose informazioni, in particolare ho apprezzato quelle sugli Occhi dello Shinigami che consentono di vedere i nomi delle persone. È la prima volta che ne sentivo parlare"
Occhi che permettono di vedere i nomi delle persone? Allora...!
"La saluto" conclude Near e si allontana dall'apparecchio, io chiudo con uno scatto il cellulare.
"Sicuro che vada bene così?" domanda Lester "Avresti potuto chiedergli più cose"
"Per il momento questo è tutto l'aiuto che mi serve da loro. E poi ho capito una cosa essenziale.
Il vice direttore Yagami e il sospetto Kira sono padre e figlio, ciò vuol dire che i miei sospetti sono fondati: il secondo L, ovvero Kira, è Light Yagami!"
Scende il silenzio e finalmente mi decido a parlare: "Riguardo gli occhi dello Shinigami..." comincio.
"Ti chiedi se è vero?" mi anticipa Near.
"No" rispondo "So che è vero"
Lui si volta a guardarmi.
"Mello ha detto che Soichiro Yagami sapeva il suo nome e lo ha quasi scritto sul Quaderno.
È probabile che si sia servito degli Occhi dello Shinigami?"
"Si. Molto probabilmente si..." mi risponde Near "Ma è strano che non l'abbiano scritto sul quaderno" riflette lui.
"Probabilmente credono che Mello sia morto nell'esplosione" rispondo.
"No, sanno che è vivo. Gliel'ho detto io" confessa Near.
"Cosa?"
"Dovevo chiedergli se la regola dei tredici giorni era falsa e dello Shinigami, quindi ho detto che Mello mi ha fornito queste informazioni ma è scappato subito dopo"
"Capisco" assengo infine, stringendo il cellullare tra le mani con tanta forza da far sbiancare le nocche.
Mello può morire da un momento all'altro, senza che lui lo sappia... maledizione!
"Ti pregherei di tenere il cellulare sempre acceso, nel caso chiamasse qualche altro membro del Quartier Generale Giapponese" dice Near.
"Si" rispondo secca, voltandomi per uscire dalla stanza.
Ritorno in camera mia e getto il cellulare sul letto.
Maledetto Near!
Maledetto Kira!
Maledetti Shinigami!
Sprofondo nel divano e accendo la televisione, andando direttamente su Sakura Tv dato che sta per cominciare "Il Regno di Kira". Ho preso l'abitudine di guardarlo per seguire le eventuali mosse di Kira sulla popolazione e mi stupisco sempre di più del fatto che abbia scelto proprio uno svitato come Demegawa come suo portavoce.
A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se Kira non fosse mai apparso: forse L sarebbe ancora vivo... io, Mello, Matt e Near ancora alla Wammy's House... non sarebbe accaduto tutto quel che è accaduto e io avrei continuato la mia tranquilla vita con i miei tranquilli amici.
Beh, non troppo tranquilli.
Sospiro e chiudo gli occhi, che casino di vita!
"E ora signori, ho l'onore di presentarvi i Ministri del Regno di Kira da me prescelti e nominati" annuncia Demegawa, i riflettori illuminano alcuni uomini alle sue spalle.
Faccio una smorfia, Kira sarà anche un serial killer astuto ma ha dei gusti davvero pessimi!
"Il primo è..." ma non ha il tempo di annunciarlo che l'uomo si accascia a terra con un rantolo.
Gelo e mi raddrizzo.
"Con noi insieme al grande Kira..." tenta ancora Demegawa ma la stessa sorte tocca al secondo che cade dai gradini di velluto rosso. Così anche il terzo e poi il quarto.
Cosa sta succedendo?
Infine...
Afferro il telecomando e spengo la tv con uno scatto mentre Demegawa strilla; lo schermo diventa nero e sprofondo nel silenzio della stanza.
Abbandono il telecomando sul parquet e mi prendo la testa tra le mani piegandomi in avanti. Kira ha ucciso i suoi stessi seguaci, ha ucciso qualcuno che portava la sua parola per il mondo.
Se non si è fatto alcuno scrupolo ad uccidere loro cosa mi dice che non lo farà anche con...
In quel momento il cellulare squilla, sobbalzo e lo afferro: "Pronto?" rispondo cercando di assumere un tono normale.
"Hai visto Il Regno di Kira?" mi domanda la voce di... Near? Allontano l'apparecchio dal viso e lo guardo perplesso prima di riportarlo all'orecchio. Perché mi ha chiamato se siamo nello stesso palazzo?
"Si" rispondo "Ha ucciso i suoi seguaci"
"Già. Ma non è stato lui" mi dice "Light Yagami non si arrischierebbe ad uccidere qualcuno sotto gli occhi della squadra anti Kira sopratutto adesso che la maggior parte di loro ha dei sospetti"
"Credi che abbia incaricato qualcun altro per fare le sue veci?" domando.
"Non lo so, per questo te lo sto chiedendo. Analizza bene la situazione e poi dimmi cosa ne pensi" la linea cade e nella testa mi risuona solo il bip bip. Chiudo il cellulare e mi appoggio allo schienale.
Ma certo, Near, come se non avessi già abbastanza problemi di mio!
   
 
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