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Autore: LaurettaLoveNCIS    29/08/2015    0 recensioni
Mai portarsi il lavoro a casa, nuoce gravemente alla salute, e può provocare morte !
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ziva accennò un sorriso poi disse:
Z- Dai ora dormiamo che si fa presto ad arrivare a domani mattina !
L-  Ok…Notte Ziva e grazie ancora…!
Z- Di niente, l’ho fatto volentieri ! Layla Tov
 
Laura e Ziva dormirono tutta la notte.
La mattina seguente quando Laura si svegliò vide Ziva che stava sistemando l’attrezzatura.
Erano circa le 8 del mattino e alle 9 dovevano essere in ufficio, quindi aveva pensato di cominciare a preparare e di lasciar dormire un po’ di più la bambina.
Z- Ma buongiorno !!! Dormito bene ?
L- Buongiorno…benissimo grazie ! Te ?
Z- Bene grazie…
L- Perché non mi hai chiamata prima ? Ti avrei aiutato a sistemare…
Z- Siccome tra un po’ devi ritornare a scuola e dovrai ricominciare a svegliarti presto, ho preferito farti dormire un po’ di più !
L- Grazie, come sei gentile ! Ma ora che sono sveglia, bando alle ciance !!! Comincio a smontare la tenda ed a piegare le coperte !!!
 
Intanto alla base…
Gibbs, Tony e Tim stavano assistendo all’interrogatorio di Hajazi, stavolta gestito da Vance:
V- Perché l’hai fatto ?
H- Fatto cosa ?
V- Hai messo una bomba all’interno della macchina del tenente Emy Santelli ecco cosa hai fatto !!!
H- Io fatto niente !
V- Oh certo ! Quindi non hai neanche rapito quel ragazzo per spedirlo a comprare l’occorrente per costruire la bomba ?!
H- No, io no fatto !
V- Abbiamo trovato quel ragazzo che ci ha raccontato tutto ! La prossima volta che distruggi un cellulare, ricordati di distruggere anche la micro SD !!!
H- Io distrutto tutto !
V- Ah ! Vedi allora chi è stato ! Hai ucciso quella donna innocente ! Volevi farla fuori in Iran ma non ci sei riuscito, allora l’hai seguita in America per terminare l’opera ! Una volta qui lei non ti avrebbe più dato fastidio !
H- Una volta qui lei avrebbe denunciato !
V- Bhè hai comunque finito la tua carriera anche se hai ucciso il tenente !
Gibbs entra e lo prende in manette, il terrorista aveva appena vinto un viaggio per il carcere di massima sicurezza di New York, ed era stato fortunato a non finire a Guantanamo.
Hajazi era scortato da tre agenti, e quando l’ascensore si apre, dentro c’erano Laura e Ziva, il suo sguardo freddo e pieno di odio, che solo a guardarloganappaive ti gela l’anima, incrocia quello delle ragazze. Improvvisamente in lui sale una voglia pazzesca ti distruggere tutto e tutti, ma poi pensa che era già messo male con la legge e non avrebbe voluto peggiorare la situazione. Laura era terrorizzata da quell’uomo ma si sentiva al sicuro, si trovava in un’agenzia federale e per di più con lei c’era Ziva David, un’agente addestrata per uccidere, una ragazza fredda ma che darebbe anche il cuore per aiutare un amico.
 
McGee nel frattempo aveva scoperto che il terrorista era stato colpevole di altri crimini, come rapine e attentati nella sua terra d’origine. Erano anni che la polizia iraniana lo stava cercando.
 
Ormai si era fatta sera, e Laura non voleva saperne di andare a dormire, suo padre sarebbe dovuto venire a prenderla, e lei voleva aspettarlo. Lei e Ziva, che inutilmente stava cercando di convincerla a tornare a casa, erano rimaste sole, tutti avevano fatto ritorno a casa, anche Gibbs che solitamente è sempre l’ultimo a lasciare l’ufficio. La giovane rimaneva della sua idea…fin quando…il telefono suona…era un messaggio di suo padre che diceva: “Ciao tesoro, stasera non ce la faccio a venire, ci vediamo domani…notte”. Ormai sconsolata dice a Ziva:
L- Andiamo a casa Ziva…per favore…
Z- Ok…
 
Arrivate a casa, subito si buttano sul letto e in meno di 10 minuti Laura già dormiva, mentre l’agente se ne stava immobile a guardare la ragazza dormire, mentre rifletteva su tutto quello che aveva passato nella sua infanzia, quando aspettava suo padre che prometteva di venirla a prendere ma non arrivava mai, ricordava quanto aveva sofferto e quanto ancora soffriva nel vederlo sempre così indifferente nei suoi confronti, come se lei fosse una sconosciuta, ma…dannazione !!! Era o no sua figlia ?
 
Le lancette scorrevano, il tempo passava, si fece mattina e lei non aveva chiuso occhio.
Con un sussulto, risponde al cellulare che stava squillando:
Z- Buongiorno capo…
G- Il sergente è arrivato, sveglia Laura e venite qua…
Z- Ok arriviamo…
 
Laura sbadigliando- E’ arrivato il mio babbo ???
Z- Buongiorno dormigliona !!!
L- Ah…em…buongiorno XD
Z- J comunque…si è arrivato, ti sta aspettando alla base, ora sistemati e prepara tutta la tua roba, che andiamo…
Laura si alzò dal letto e con fare da zombie andò in bagno e si vestì.
Trenta minuti dopo era già davanti la porta dell’ingresso pronta per riabbracciare suo padre.
Z- Gibbs ha detto di andare subito alla base, ma se ti va possiamo passare a fare colazione prima…
L- Va bene, ho una fame da lupi !
Z- Strano !!! –scherzò Ziva.
Le ragazze uscirono di casa e si fermarono al bar, Laura prese un bicchiere di thè ed un saccottino al cioccolato, mentre Ziva si limitò a prendere un caffè.
Salirono in macchina ed il cellulare squillò:
Z- Capo stiamo arrivando, ho avuto un problema alla macchina –improvvisò.
Dopo aver riattaccato si raccomandò con la ragazza di pulirsi bene la bocca prima di entrare in ufficio, altrimenti Gibbs si sarebbe accorto dello zucchero a velo che contornava la sua bocca e dei baffi di cioccolato.
 
Non appena aperte le porte dell’ascensore Laura corse verso il padre abbracciandolo con tutta la forza che aveva in corpo, subito dopo rivolse un sorriso ad ogni membro del team che l’aveva aiutata e sostenuta durante quei giorni, prese fiato e disse:
L- Grazie mille a tutti ragazzi, siete delle persone speciali, ma soprattutto grazie a voi, Ziva ed Abby che avete avuto la pazienza di sopportarmi, siete fantastiche !
A- Grazie a te per la compagnia Lauretta
Z- Abbiamo deciso di occuparci di te perché ci faceva piacere…
L- Amiche allora ?
A-Z- Amiche!
Le tre ragazze si strinsero in un abbraccio in segno di promessa, subito dopo si scambiarono i numeri di telefono così da potersi tenere in contatto.
Le porte dell’ascensore si aprirono…
L- Ciao a tutti, ciao Tony, ciao McGee…arrivederci Gibbs! Mi mancherete…
Gibbs le rispose con un cenno del capo, Tony invece le corse in contro e le regalò un cappellino, quello originale da agente NCIS, era stato un regalo davvero gradito. McGee, semplicemente la salutò sorridendo.
 
Laura vide l’immagine dell’ufficio svanire davanti i suoi occhi, tra le porte che si chiudevano…e le scese una lacrima, aveva già nostalgia di quel posto, e dei suoi nuovi amici…



*Ciao a tutti ! Finalmente storia finita !!! A presto con una nuova fanfiction ! Baciii
LaurettaLoveNCIS
   
 
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