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Autore: CaramelizedApple    29/08/2015    1 recensioni
Cosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza?
Forze oscure sono tornate a incombere sul mondo magico dopo il torneo Tre Maghi, ma nulla è perduto!
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(Seguito: Mary Lloyd e il voto infrangibile)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Apro gli occhi aggrottando le sopracciaglia, non può essere già mattina. Mi rigiro nel letto fino a che i miei occhi non incontrano la boccetta regalatomi da Sirius Black a Natale, ormai è vuota, non volevo sognare ancora Draco, che mi accusava di aver fatto arrestare i suoi genitori.
I gemelli mi hanno tenuta sveglia fino a tardi. Perchè? I Grifondoro hanno rovinosamente perso contro i Tassorosso, tutta la Sala Comune sembrava in lutto. È solo...un gioco! Un quarto di tutta la scuola depresso per un gioco, Angelina ha persino proibito a Ron di lasciare la squadra, come hanno fatto altre persone.
Torno distesa sulla schiena e tento di stirarla senza alzarmi, non appena scosto le coperte un brivido mi perquote e subito le rialzo mettendomi a sedere e battendo i denti, noto subito la piccola finestra della stanza spalancata.
Le mie compagne di stanza devono essere impazzi...
Shadow è appolaiato sulla struttura del mio letto, mi guarda con attenzione, prima di accennare un verso.
-Buongiorno Shadow- lo saluto io, ha un rotolo attaccato alla zampa. Scordandomi della sensazione fredda, di poco fa, mi protendo verso il comodino e aprendo un cassetto prendo qulche ricompensa per il falco, da un sacchetto di carta. Torno alla posizione originale e avvolgo una parte di lenzuolo sul mio braccio destro, prima di alzarlo per invitare il volatile ad appoggiarcisi sopra. Shadow non se lo fa ripete due volte e atterra sul mio avambraccio dopo un piccolo balzo in avanti, subito gli do il suo premio e mentre lui lo trangugia, io faccio cadere sulle mie gambe la pergamena. -Grazie- sussurro, prima di muovere appena il braccio su e giù. Shadow sfrutta il mio movimento per alzasi in volo con un pò di spinta, e scompare passando per la finestra.
Sbadiglio rumorosamente e prendo il cilindro di carta, lasciando che la testa si abbadoni di nuovo sul cuscino, srotolo la pergamena. I miei occhi corrono subito sul foglio più piccolo e lo leggono velocemente.

Io non so, non riesco a capire, a capacitarmi di...non riesco nemmeno a scriverlo.
Non voglio che succeda di nuovo quello che è capitato a Natale.
Leggi ciò che i miei genitori mi hanno scritto, e ti prego non odiarmi...

Draco

Ma che diamine...?
La frase non ha il tempo di concludersi che i miei occhi già viaggiano sul foglio di pergamena più grande, per leggere le righe scritte di corsa, ma in bella calligrafia.

Draco,

Siamo così orgogliosi di te, tuo padre gli ha parlato e da ciò che mi ha riferito sembrava essere felice della tua scelta. Si è detto sorpreso, ma in bene. Sa bene che lei non ha scelto di schierarsi, ma pensa che la vostra relazione possa avvicinarla. Ha parlato di cene in cui potresti convincerla a venire al Maniero.
Tesoro, sei ancora un ragazzo eppure ci stai aiutando a riscattare il nome della nostra famiglia. Mi dispiace per la scorsa lettera, non abbiamo riflettuto a sufficienza sulla cosa, ci siamo lasciati prendere da rabbia immotivata.

Narcissa Black Malfoy

Ti spedisco i cioccolatini che ti piacciono tanto, ma non arriveranno prima di domani.

Nemmeno me ne accorgo che sto saltando in piedi con un urlo di frustrazione. -Non ci posso credere, quegli st...- impreco furiosa.

Scendo svogliatamente le scale per andare in Sala Grande, i miei passi sono pesanti e lenti, un pò come le nuvole che attraversano il cielo sopra ad Hogwarts. Scuri nuvoloni carichi di pioggia rabbuiano la mattinata, inpedendo ai raggi del sole di penetrare e illuminare l'interno del castello, in cui sono ancora accese diverse torce e candele.
Entro nella grande "mensa" per la colazione con un sospiro, la prima cosa che faccio e cercare gli occhi di Draco, li trovo quasi immediatamente, sta venendo verso di me con i suoi "amici".
-Ciao- sorrido automaticamente, ma qualcosa, nel suo viso serio, mi suggerisce che non vada tutto liscio. -Tutto bene, Draco?- mi affretto a chiedergli cercando di dare vita ad una delle mie espressioni preoccupate.
-Certo, una favola! Dopo le lezioni dobbiamo parlare- mi supera parlando con voce fredda e distaccata, prossibile che la lettera lo abbia sconvolto tanto? Insomma, anche io ero arrabbiata, ma in fondo questo sistema tutto, o una buona parte.
Guardo i suoi capelli svolazzare oltre la grande porta e alzo le spalle voltandomi verso il mio tavolo, dove i miei compagni discutono animatamente di qualcosa. Mi avvicino in fretta e non appena i miei occhi incrociano quelli di Ron, lo vedo salutarmi con la mano. Ricambio il saluto cercando di sorridere in modo naturale, cosa che credo di non saper fare. Tutti si fermano e cade una sorta di strano silenzio imbarazzante.
Sospettoso...probabile che parlassero di me.
Alzo mentalmente le spalle e prendo posto davanti ad Harry, Ginny al suo fianco mi ignora completamente, non che la cosa mi dispiaccia tanto, ma credo sia davvero infantile. Alla mia destra ci sono Fred e George, i loro visi sono stanchi e questo può significare solo una cosa, hanno passato buona parte della nottata a fare esperimenti con Lee, dopo che io sono salita. A sinistra ho Hermione che come suo solito regge un giornale, sembra diverso dalla Gazzetta del Profeta, ma non so quanto possa essere importante la cosa.
E se fosse...
Mi sporgo leggermente in avanti per fingere di prendere alcune tartine al limone, che afferro realmente. -Buongiorno- uso volontariamente un tono tranquillo e indifferente.
I saluti arrivano imbarazzati o appena accennati dagli altri, cosa che mi rende ancora più sospettosa. Non sono proprio in grado di nascondere le cose.
Mi sporgo ancora quando ho finito le mie tartine, questa volta più vicina ad Hermione. In un'istante il giornale è nelle mie, succede tutto talmente in fretta che la ragazza quasi non riesce a capire chi sia stato. Io mi alzo e con un gesto agile scavalco la panca per leggere il titolo del giornale ed evitare che qualcuno me lo prenda, "Il Cavillo".
Lo sapevo!
-Ridammelo, Mary!- protesta Hermione, la ignoro e abbasso gli occhi sulle altre scritte.

FINALMENTE HA PARLATO: LA VERITA' CIRCA COLUI-CHE-NON-DEVE-ESSERE-NOMINATO E LA NOTTE CHE HO ASSISTITO AL SUO RITORNO

Leggo velocemente il testo dell'articolo, sentendo la mia espressione mutare fino a che i miei occhi non incontrano il nome "Lucius Malfoy". Non resisto e getto il giornale addosso ad Harry, prendendolo in pieno petto. -Tu sei fuori di testa!- urlo mentre il sangue fa bruciare le mie vene e l'adrenalina entra in circolo. -Perchè lo hai fatto, Harry?- urlo incontrollata, il fuoco di torce e candele vibra per un vento che non c'è, e la stessa cosa fanno i vetri.
Tutti gli occhi sono probabilmente su di noi, ma non mi interessa.
-Mary, cerca di calmarti, non è così gra...- cerca di dire Ginny con un'espressione saccente in volto.
-Non è grave? Non è grave! Sei seria?- domanda irritata, ho voglia di rompere qualcosa. La luce vibra ancora prima che si spenga completamente. Impreco tra i denti ai versi sconcertati di tutta la Sala Grande, alzo lo sguardo e incontro un buio quasi totale, quando torna su Harry parlo stringendo i denti, non voglio che anche i vetri scoppino. -Non avete pensato nemmeno per un istante che io potessi avere qualcosa in mente, un modo per tenere sotto controllo la situazione?-.
-E se noi non volessimo tenerla sotto controllo?- mi risponde mio fratello ringhiando.
-Bhè...non potreste dare peso alla mia opinione? O a ciò che penso io?-.
-Tu non ci dici mai cosa pensi!- sbotta.
-Forse ho le mie ragioni anche per questo non credi! In ogni caso...non la hai mai chiesta...- il mio tono si abbassa sull'ultima frase e io mi volto e frustrata corro via. Non so dove, non mi importa, ovunque è meglio di qui!
Non ne conosco il motivo, ma i miei occhi pizzicano e il mio spirito vuole cedere alle pressioni.

Ecco il capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Fatemelo sapere con un commento o una recensione ;)

  
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