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Autore: Ystava    30/08/2015    2 recensioni
Capitoli corti, tutti già pronti, li pubblicherò a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro.
Dopo la 2x16, la vita va avanti per tutti i personaggi. Uno sguardo a cosa succede, alle novità, agli eventi che li porteranno a incontrasi di nuovo.
Naturalmente è tutto frutto della mia immaginazione, non c'è nessun elemento spoiler della terza stagione.
La storia riguarderà tutti i personaggi e le loro relazioni (d'amore, amicizia o altro) ma sarà incentrata su alcuni in particolare, e condurrà al Bellarke.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Clarke Griffin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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postS2_31 Nota: Strettamente collegato al capitolo precedente.

"Non posso perdere anche loro" - Raven

Clarke avrebbe raggiunto prima la villa, se non avesse dovuto difendersi da un paio di Grounders nemici che come lei si erano allontanati dal campo di battaglia.
E poi, quando era quasi arrivata, quando il retro della villa era là, a poche centinaia di metri, e in essa si trovava Bellamy...
"Salve, Clarke Griffin."
La ragazza si fermò. L'ologramma di A.l.i.e., che lei non aveva mai visto prima, comparve davanti a lei all'improvviso. Era una bellissima donna dai capelli scuri, e indossava un abito rosso. Clarke non disse nulla.
"Stai cercando il tuo Bellamy?", domandò ancora la macchina, con tono di voce accondiscendente.
"Dov'è?", ringhiò la ragazza, stringendo la pistola, d'istinto, anche se sapeva che contro di lei non avrebbe funzionato.
"Mi ha fatta arrabbiare molto, il tuo Bellamy. Ficcava il naso in affari che non lo riguardavano."
La ragazza si trattenne dal replicare. A fatica, ma si trattenne.
"Thelonious mi ha sempre detto che era Marcus Kane a comandare", continuò A.l.i.e. "Ma io ho capito subito che non era vero. Tutti guardavano a te e a Bellamy come si guarda al proprio leader, e il fatto che siate così legati non può che essere un vantaggio per me."
Clarke riflettè in fretta. La messinscena aveva funzionato, ma cosa significava questo per lei e Bellamy? Si erano esposti molto. Forse troppo. Non avrebbe dovuto permettergli di correre un rischio simile, di nuovo. Se fosse successo qualcosa a Bellamy, non se lo sarebbe mai perdonato. Probabilmente, non lo avrebbe mai superato. C'è un limite al dolore che cuore e mente possono sopportare.
"Ti stai chiedendo cosa ne ho fatto di lui, vero?" L'ologramma sorrise malignamente.
"Dov'è?", domandò ancora Clarke, ma stavolta insieme alla determinazione c'era un pizzico di angoscia, perchè temeva la risposta.
"L'ho rinchiuso nella vil-"
Ci fu un'esplosione. L'ologramma sparì, e al suo posto un filo di fumo cominciò a salire dalla villa.
Clarke si mise a correre, il più velocemente possibile, inciampando e sentendo su di sè il peso di minuti che le parvero infiniti. Potè vedere le fiamme ancor prima di attraversare il giardino.
Raggiunse una finestra sul retro, e cominciò a tossire per via del fumo. Era aperta, e non esitò neppure un attimo prima di entrare.

La terra tremò per qualche istante sotto i loro piedi. Raven sentì una fitta alla gamba, ma Wick l'aiutò a non cadere.
Tutti erano confusi.
Nessuno parlava.
"Emerson vi ha mandati qui." Il mormorio di Bellamy sembrò arrivare da molto lontano. "Ha fatto esplodere lui la macchina", concluse, passandosi una mano sul viso. Non si dispiacque neppure un secondo per l'uomo del Monte, ma il suo pensiero corse a Clarke. Non sapeva cosa fosse successo tra quei due, ma intuiva che in qualche modo lei ne avrebbe sofferto. Meglio lui che i nostri amici, pensò poi, e sapeva che nonostante tutto Clarke l'avrebbe pensata allo stesso modo.
Poi sentirono i passi in lontananza, e scorsero Miller, che correva dritto verso l'edificio.
"Bellamy!" chiamò il nuovo arrivato, senza smettere di correre come un pazzo, fermandosi mezzo distrutto solo a pochi metri dal piccolo gruppo. Si inginocchiò per riprendere fiato.
L'amico gli fu subito accanto. "Che succede?"
"Ho parlato con Jaha, e...", rispose Miller ansimando. Poi notò il fumo. "Che succede qui?", domandò invece, spostando lo sguardo sopra di sè, da Bellamy a Jasper e infine a Monty. Fu proprio quest'ultimo a spiegarglielo a grandi linee, con gli occhi bassi.
Miller scosse il capo, sconvolto. Guardò Monty come se lo avesse appena pugnalato, ma fu a Bellamy che si rivolse, e in fretta. "Il piano della macchina era di attirare sia te che Clarke nella villa. Me lo ha detto Jaha. L'ho persa di vista, l'ho cercata, ma non l'ho trovata da nessuna parte. Dev'essere già dentro..."
Il giovane Blake non se lo fece ripetere due volte. In un attimo era di nuovo in piedi, e si dirigeva veloce come il vento verso l'edificio, ormai quasi completamente in fiamme.
"Bellamy!", urlò Kane, e fece per fermarlo, ma Jasper lo strattonò forte al braccio e gli diede un calcio improvviso dietro una gamba, facendolo cadere e impedendogli di seguire il ragazzo. Bellamy si stava dirigendo verso quella che probabilmente sarebbe diventata la sua tomba, e Jasper non voleva che lo fermassero. Le cose non sarebbero mai tornate come prima, ma una volta Bellamy aveva rischiato di farsi impiccare da Murphy, pur di salvarlo. Jasper stesso sarebbe morto volentieri pur di avere la possibilità di salvare Maya, ma non l'aveva avuta. Così, in quel momento, la regalò a Bellamy.
Anche Raven aveva tentato di seguire il giovane Blake, ma Wick l'aveva afferrata con tutte le sue forze.
"Clarke! Bellamy!" La ragazza strillava, e piangeva, e lottava per liberarsi dalla stretta di Wick.
Kane battè un pugno sull'erba. Miller sospirò e chiuse gli occhi, rimettendosi in piedi, aiutato da Jasper e Monty. Aveva fallito. Avrebbe dovuto proteggere Clarke. E invece aveva fallito. 
"Non posso perdere anche loro... non posso perdere anche loro..." singhiozzò Raven, affondando il viso nella spalla di Wick, che adesso semplicemente la abbracciava, incapace di porre fine in altro modo al suo dolore.
In quell'istante, Bellamy sparì attraverso il fumo, tra le fiamme, e non lo videro più.



Nota dell'Autrice: Anche in questo capitolo sono passati 68 giorni dalla sconfitta del Monte, perchè si ricollega al capitolo precedente.
Quanta gggioia in questo capitolo. Dai, una bella morte di coppia in un edificio in fiamme è romantica, no?
A tra qualche giorno,
Y**
   
 
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