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Autore: per sempre insieme    30/08/2015    2 recensioni
La storia d'amore tra Bardack e Taanipu. Come nascerà l'amore tra i due?
"Storia partecipante al contest la luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuruba sul forum di efp"
Genere: Erotico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bardack, Taanipu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Storia partecipante al contest la luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuruba sul forum di efp"

Nickname su efp: per sempre insieme
Nickname sul forum: sonounsayan2000
Titolo: ho voglia di te
Personaggi: Bardack, Taanipu
Genere: romantico, introspettivo, guerra, erotico
Rating: arancione
Avvertimenti: missing moments
Introduzione: la storia d'amore tra Bardack e Taanipu. Come nascerà l'amore tra i due?
Note dell'autrice: ho deciso di parlare di Bardack e Taanipu in quanto penso che siano dei personaggi molti dolci ma abbastanza sottovalutati anche per la loro poca presenza nel cartone.
Spero vi piaccia e che mi lascerete un commento.

1 capitolo: una nuova compagna di squadra

Con un boato la navicella monoposto di Bardack giunse sullo spazio metallico appositamente creato per gli atterraggi.
Uscì dalla navicella e non aspettò i suoi compagni di squadra che erano tornati, assieme a lui, dalla missione di conquista del pianeta Gearl.
Camminò con passo deciso senza voltarsi a guardare se i suoi compagni, Toma e Seripa, avessero bisogno d'aiuto per via delle numerose ferite che si erano procurati in missione, infatti, la resistenza degli abitanti del pianeta era stata molto forte e, oltre ad aver procurato molto filo da torcere allo stesso Bardack e ai suoi compagni avevano ucciso un membro della squadra.
Il corvino si librò in volo cercando di non sentire le fitte di dolore che gli procurava la schiena ad ogni suo minimo movimento.
Volò per circa dieci minuti verso il palazzo reale e, quando arrivò percorse i lunghi corridoi lasciando dietro di sé dei rivoli di sangue che gli cadevano dalla schiena gravemente ferita.
Bussò alla porta della stanza reale del suo re, e dopo aver ottenuto il permesso d'entrata entrò.
"Bardack, finalmente sei qui. Perché ci hai messo così tanto alla conquista del pianeta?" chiese re Vegeta.
"La resistenza degli abitanti era molto forte mio signore. Ma non sono venuto a dirle questo." spiegò inchinandosi al suo cospetto e cercando di non contrarre la schiena per non avvertire il dolore.
"E allora che c'è?" domandò curioso il re cercando di individuare qualche indizio nella faccia corrucciata e tesa per il dolore del suo primo ufficiale.
"Un membro della mia squadra è morto e vorrei rimpiazzarlo subito, se lei permette io farei delle selezioni per decidere chi è in grado di entrare nella mia squadra. Mi da il suo consenso?"
"Sì, e ora vattene: mi sporchi tutto il pavimento con il tuo sangue." ordinò autoritario il sovrano.
Bardack si diresse nella infermeria del palazzo, aveva bisogno di qualche ora nella vasca rigeneratrice per alleviare il dolore alla schiena e alle numerose ferite sparse nel suo corpo già martoriato da molte cicatrici. Impartì ad un schiavo l'ordine di radunare i trenta migliori combattenti che volessero far parte della sua squadra per l'indomani sulla stanza dove si svolgevano le selezioni ed entrò nella vasca.

Il giorno seguente Bardack arrivò sulla stanza delle selezioni e trovò trenta guerrieri disposti tutti in fila, uno accanto al altro.
"Allora, non ho tempo da perdere, io, perciò vedete di far sul serio già da subito.
La prova consiste nel combattere uno contro l'altro, vince chi rimane per ultimo.
Io assisterò da qui e guai se qualcuno mi viene addosso, chiaro?"
Nessuno fiatò, tutti avevano una grande paura di quel sayan in quanto era famoso per la sua eccezionale forza e la sua severità ma tutti volevano far parte della sua squadra un po' per vantarsi e un po' per apprendere i grandi insegnamenti che Bardack impartiva agli uomini della sua squadra.
"Potete cominciare." esortò mettendosi a braccia conserte mentre i guerrieri si mettevano in posizioni d'attacco pronti a scattare contro il vicino per sconfiggerlo.
Il combattimento, sin dall'inizio cominciò senza esclusioni di colpi, ognuno combatteva contro chi si trovava davanti e presto i corpi di quelli meno forti cominciarono a cadere sul freddo pavimento di marmo.
Sin dall'inizio Bardack occhiò una guerriera molto brava e anche bella che si distingueva dagli altri per via della velocità e della forza; la ragazza era minuta e non aveva il minimo accenno di grasso e di massa muscolare anche se i suoi colpi erano molto forti, aveva dei lunghi capelli neri che le arrivavano fin sotto il sedere ed erano raccolti in una coda a cavallo che sventolava come una bandiera ad ogni suo movimento.
Alla fine rimase solo lei.
"Vieni qui." le ordinò perentorio Bardack.
"Come ti chiami?"
"Taanipu."
"Chi ti ha allenato?" chiese curioso il corvino.
"Mia madre fin quando Dolon non mi ha preso con sé e mi ha allenato lui." spiegò la ragazza.
"Cosa? Dolon che ha allenato una ragazza?" si chiese l'uomo; lui non aveva nulla contro le donne sayan perché sapeva che in combattimento erano agili e forti era un esempio Seripa, ma non riusciva a trovare una spiegazione sul fatto che Dolon, che era il braccio destro del padre di re Vegeta l'avesse allenata di persona.
"Perché Dolon ti allenò?"
"Lui mi aveva concepita assieme a mia madre, ma non lo fece perché voleva essere un buon padre ma solo perché si accorse della mia forza, ero un oggetto di vanto per lui." spiegò la ragazza.
"Va bene e, dimmi, perché vorresti far parte della mia squadra?"
"Quando Dolon morì, tre anni fa, mi fece promettere che prima o poi sarei entrata nella tua squadra, penso che volesse mandarmi a te perché io imparassi dai tuoi insegnamenti." gli spiegò.
"Perciò tu lo fai solo per il volere di tuo padre?" chiese lui, stuzzicandola.
"Non solo, lo faccio anche per me, per accrescere il mio sapere sulle arti marziali."
"Mi piaci ragazzina. Ti voglio vedere qui domani mattina, ti farò capire cosa pretendo dai componenti della mia squadra." le disse andandosene soddisfatto: le piaceva proprio il modo e la determinazione di quella ragazzina, era una delle poche che non tremava alla sua vista.
L'indomani Taanipu si presentò nella stanza dove aveva passato le selezioni il giorno prima e notó che il suo nuovo capo non era ancora arrivato.
Era un po' tesa per le cose che Bardack avrebbe potuto farle visto che erano veramente innumerevoli: poteva approfittare di lei portandola a letto, poteva picchiarla a sangue fino a mandarla all'altro mondo o poteva farla soffrire, ma lei sapeva che le percentuali che Bardack facesse quelle cose erano veramente basse, lui non era una bestia come molti altri sayan ma era un uomo e si comportava da tale.
"Bene, vedo che sei già qui." disse il sayan comparendo all'improvviso alle sue spalle.
"Oggi ti dirò i comportamenti che non accetto ma prima voglio chiederti se sei veramente sicura di voler far parte della mia squadra,io non ho tempo da perdere perciò lo decidi adesso o mai più."
"Ma certo che voglio." Rispose con determinazione.
"Molto bene, la prima cosa che pretendo è il gioco di squadra: non accetto in nessun modo che abbandoni un compagno sul campo di battaglia, piuttosto la morte."
Taanipu annuì decisa, in nessun modo avrebbe trasgredito a uno degli ordini o consigli di Bardack, l'uomo che suo padre stimava per la sua forza fisica e per la sua bravura nel campo di battaglia.
"Per seconda cosa pretendo che obbedisci ai miei ordini con la stessa naturalezza con cui respiri. Per terza voglio che ti alleni costantemente e che partecipi a uno degli allenamenti di squadra almeno una volta a mese." annunciò il sayan.
"Certo, lo farò." dichiarò la ragazza consapevole che avrebbe avuto un capo alquanto severo e di conseguenza doveva applicarsi in modo maggiore di quanto già non faceva.
"Bene, fra due giorni partiamo alla conquista di un pianeta e verrai anche tu, ma prima ti devo far vedere cosa faccio ai miei compagni che non mi obbediscono. Questa è la prassi: io lo faccio ad ogni "novellino" perciò anche a te." avvisò il corvino.
"Va bene, sempre se riuscirai a farmi del male." asserì Taanipu maledicendo il suo orgoglio sayan che l'aveva spinta a dire quella frase, sapeva benissimo che l'uomo avrebbe potuto farle male senza la possibilità che lei lo sfiorasse.
"Mi piace molto il tuo carattere, perfino Seripa non mi stuzzica così." dichiarò lui teletrasportandosi dietro alla ragazza e dandole una gomitata sulla testa facendole perdere i sensi per poi continuare nella sua opera mandandogli dei ki-blast addosso.
Finì solo quando sentì che il livello combattivo di Taanipu stava precipitando a livelli troppi bassi e la fece portare nella vasca rigeneratrice, era contento di aver in squadra quella ragazza in quanto era grintosa, bella e forte. **

Dopo due giorni Taanipu uscì dalla vasca, stava bene e non aveva apparenti cicatrici; fece per andarsene quando il medico la fermò comunicandole che Bardack la voleva vedere il giorno seguente per valutare i suoi punti deboli e la resistenza, la corvina assentì senza premurarsi di ringraziare e se andò.
L'indomani la ragazza si presentò nel posto in cui Bardack aveva lasciato detto al dottore e lo trovò in mezzo alla stanza intento a conversare con i suoi compagni di squadra.
"Eccomi." disse la ragazza per informare della sua presenza. "Bene, sei già qui, loro sono Seripa e Toma, i tuoi compagni di squadra." disse Bardack presentandogli i compagni con un cenno di capo.
"Adesso, ci farai vedere cosa sai fare combattendo contro Seripa." l'informò il suo capo invitando, con un gesto rapido delle mani le due ragazza a raggiungere il centro della stanza.
Le due s'incamminarono con passo risoluto verso il nucleo della stanza, ognuna era convinta di vincere.
Una volta giunte al posto ordinatole si misero in posizione d'attacco pronte a scattare ad ogni minimo passo falso dell'avversaria, si guardarono fronteggiandosi in una guerra di sguardi; entrambe avevano tutti i muscoli contratti e gli occhi lampeggiavano dalla voglia di vedere la compagna a terra, erano disposte a tutto pur di fare bella figura davanti al loro capo.
Seripa fu quella che fece la prima mossa sferrando un pugno al cranio della corvina che lo schivò facendo un movimento lesto alla testa, questa, intenta fin da subito a mettere in chiaro la sua supremazia contro la compagna gli diede una gomitata alla schiena che la fece sputare un groviglio di sangue e salivo.
Il combattimento non andò per le lunghe, Seripa cadde a terra stremata dai colpi di Taanipu facendola vincere e indicando la sua supremazia in battaglia.
"Bene ragazze, con questo duello abbiamo capito che la nostra nuova compagna è molto agile nei movimenti e nel combattimento, ci sarà d'aiuto nelle battaglie." constatò Bardack dopo essersi avvicinato alle due ragazze con Toma.
"Vi voglio vedere domani mattina qui, per un allenamento di squadra in quanto se dovessimo combattere contro dei nemici potenti dobbiamo fare gioco di squadra." spiegò il corvino per poi andarsene.
Quando anche Taanipu fece per andare per la sua strada venne chiamata da Seripa, che nel frattempo si era rimessa in piedi. "Sei riuscita a sconfiggermi solo perché ero distratta perciò è inutile che fai tanto la lecchina con il nostro capo."
"Guarda che io non faccio la lecchina con nessuno." ribattè Taanipu trattenendosi dalla voglia di prendere a pugni la compagna che, fin da subito, le era parsa antipatica.
"Sì, come no. Vedremo se Bardack alla fine sceglierà come preferita te o me anche se, io, non ho dubbi visto che sono già stata a letto con lui."
"Senti, io non voglio essere la preferita di nessuno e tanto meno andare a letto con il mio capo, mi disgusterebbe e ora, se tu non hai nient'altro da aggiungere me ne andrei." disse e, senza aspettare che Seripa rispondesse se ne andò. Taanipu entrò nella sua camera con una furia tale che ruppe la porta d'ingresso, era felice perché era nella squadra di Bardack e avrebbe imparato molte cose ma era anche estremamente arrabbiata contro la sua compagna di squadra, non aveva nessun diritto di dirle ciò che aveva detto solo perché aveva perso e po', a lei, non fregava proprio niente di andare a letto con Bardack, era un bel uomo, certo, ma non l'avrebbe mai immaginato a letto con lei.

* Il giorno seguente l'intera squadra di Bardack si incontrò per affrontare l'allenamento di squadra.
"Io sarò il nemico e voi dovrete combattere INSIEME, dovrete riuscire a bilanciare i colpi in modo equilibrato in modo da colpire me e non il compagno, insomma dovrete essere una squadra. Cominciamo, forza." gli spronò.
Toma fu il primo ad attaccare e subito le due ragazze lo copiarono; Seripa sferrava dei pugni al corvino mentre Taanipu lo attacava con dei calci in direzione del viso e dello stomaco e Toma lanciava dei Ki-blast, ma tutti questi colpi vennero prontamente schivati da Bardack.
"Più impegno Seripa, i tuoi pugni non mi sfiorano nemmeno, Toma cerca di buttare addosso a me i tuoi colpi e non alle tue compagne, Taanipu devi essere più svelta a scattare." gli correggeva paziente il corvino, lui voleva che i suoi compagni di squadra fossero dei bravi guerrieri per fare in modo che potessero risultargli utili nelle missioni e nelle battaglie.
A un certo punto del combattimento Bardack si stancò di non avere un po' d'azione perciò si teletrasportò dietro Toma con una velocità impressionante, gli lanciò una sfera d'energia alla schiena facendolo cadere a terra dolorante e sanguinate; subito dopo il corvino volò da Seripa e gli diede un pugno allo stomaco e, infine, per concludere la sua opera andò di fronte a Taanipu che aveva capito l'intenzione del suo capo e si era preparata al suo attacco. Bardack le assestò un calcio bel deciso al fianco destro, fu quel gesto così naturale nel combattimento che fece perdere la datazione del tempo ai due: Taanipu sbilanciandosi per il colpo subito cadde addosso al corvino facendo trovare i loro visi distanti di pochi paia di centimetri, gli toccó di striscio il petto potendo sentire i muscoli duri come l'acciaio e caldi per la temperatura elevata della stanza.
La ragazza alzò il viso e, con esso lo sguardo incrociando quello del suo capo facendola sussultare, lo sguardo profondo del sayan era bellissimo, il suo fisico era perfetto e il fiato del uomo sul suo petto la mandava quasi in estasi; dal altro campo anche il sayan ebbe quella sensazione: Taanipu era una bella ragazza e provò a immaginarla a letto ma, la sua limitata immaginazione da scimmione non lo portò tanto distante; una voglia di baciarla e averla lo pervade, voleva assaporare ogni parte del suo corpo e, infine farla sua.
Poi, in un attimo di lucidità Taanipu si riprese volando dei metri dietro di lei.
"Scusa." gli disse arrossendo per la figuraccia.
"Sta più attenta la prossima volta." le ordinò imperativo, cercando di non far trapellare le emozioni che aveva provato.
"Per oggi è tutto, potete andare. Ci vediamo tra una settimana, andremmo alla conquista del pianeta Soal. Taanipu, tu, domani devi venire di nuovo qui." annunciò facendo un cenno di saluto ai suoi compagni che nel frattempo si erano alzati da terra e andandosene.
Sia Bardack che Taanipu erano sconvolti, entrambi non riuscivano a capire il groviglio di emozioni che avevano provato quando avevano incontrato lo sguardo dell'altro ma Bardack era certo di una cosa: voleva portare la ragazza a letto, voleva sentire il suo sesso bagnato, il suo corpo contro quello della corvina, e lui tutto ciò che voleva lo aveva o lo prendeva.

   
 
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