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Autore: TiniValeStana    30/08/2015    4 recensioni
Martina è una ragazza di 18 anni,non prende troppo sul serio la vita,le piace divertirsi. A scuola è considerata 'la ragazza facile',ma forse ha un passato che gli altri non conoscono. Jorge Blanco è un ragazzo di 18 anni che possiede le stesse caratteristiche di Martina. I due si odiano,ma tra loro c'è da sempre molta attrazione. Come andrà a finire?
Può sembrare la solita trama,ma sono sicura che vi sorprenderà. Ero indecisa se mettere RATING ARANCIONE O RATING ROSSO,ho optato per quello arancione ma è bene dire che c'è un linguaggio a volte volgare e scene spinte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Martina? Martina allora mi ascolti o no!?” sbotta Ruggero, torno alla realtà
“Eh?” chiedo, lui rotea gli occhi
“Quando ti deciderai ad ascoltarmi, avvisami” risponde arrabbiato per poi andarsene e lasciarmi sola agli armadietti. Il discorso con Sabrina mi ha spiazzata. Non ho idea di cosa fare.. nessuno può sapere di tutto questo, nemmeno Jorge.
“Ehy..che gli prende?” chiede Matteo raggiungendomi
“A chi? A Rugge?” lui acconsente con il capo, scrollo le spalle
“Non so, è strano” rispondo, lui ride
“Che ridi?” chiedo
“Beh, tu stamattina non sei da meno eh. Si può sapere che ti prende?”
“Niente, sono normale” rispondo prontamente, Matteo mi guarda a lungo
“Matteo, sono seria. Non mi prende niente, sto bene” aggiungo
“Come vuoi, andiamo a lezione?” mi chiede, annuiscono e iniziamo a camminare.

“Stavo pensando..” sento improvvisamente una voce accanto a me, sobbalzo dallo spavento
“Uo scusa Stoessel, non volevo spaventarti”
“Tranquillo Jorge, pensavo fossi.. lascia stare, dimmi”
“Stavo pensando che forse Sabrina ha realmente qualcosa a che fare con tutta questa storia” replica Jorge, il mio battito inizia ad accelerare
“P-perché?” balbetto, lui mi guarda stranito ma poi risponde
“Ho parlato con lei e..”
“COSA!?” sbotto interrompendolo, lui sbarra gli occhi voltandosi a guardarmi
“Ho parlato con Sabrina.. che c’è di male?” chiede, è confuso
“Cosa le hai detto!?”
“Martina va tutto be..”
“COSA LE HAI DETTO!?” urlo, Jorge alza le mani
“Calma. Le ho parlato del braccialetto” risponde, mi blocco
“Stai scherzando?” chiedo, lui ride
“Stoessel ma che ti prende?”
“Le hai davvero parlato del braccialetto?” chiedo
“Sì, ma non sospetta di nulla, stai tranquilla. E’ mia amica, abbiamo avuto una normale conversazione..” risponde
“Sei un grandissimo coglione!” sbotto
“Martina mi vuoi dire che cazzo succede?” chiede diventando serio
“Lascia stare Jorge, me la devo vedere io. Grazie per il tuo aiuto ma non mi serve più” rispondo
“Ma..”
“Jorge ho detto lascia stare!” esclamo, poi continuo a camminare.

Esco da scuola e mi dirigo verso la macchina. Apro lo sportello ma qualcuno lo richiude immediatamente, mi volto di scatto..
“Mer.. mi hai spaventata” dico con la mano sul petto
“Per così poco?” ride la bionda, poi guarda Lodo dall’altra parte della macchina e diventa seria
“Lodovica, lasciaci sole” quasi le ordina
“Mer, con calma” la riprendo. So che non la sopporta, ma è mia sorella e deve rispettarla. Mi volto verso la mora..
“Lodo ci puoi lasciare un attimo sole, per favore?” le chiedo, mia sorella acconsente e si allontana
“Dimmi” dico voltandomi nuovamente verso la mia migliore amica
“Che ti prende?” mi chiede, sbuffo
“Ma che avete tutti oggi!? Non ho niente Mer!” rispondo aggiustandomi nervosamente i capelli
“Sei seria? I capelli? Stai palesemente mentendo” dimenticavo che è la mia migliore amica e mi conosce meglio di chiunque altro..
“Mer, non è il momento. Lodo andiamo!” urlo le ultime due parole affinché mia sorella potesse sentirmi, mi sta raggiungendo quando vedo in lontananza Ruggero che mi saluta. Ricambio sorridendo e..aspettate. Quella appiccicata a lui è..è Sabrina!
“Che ci fa quella con Rugge?” mi chiede Mer, io li guardo a lungo e adesso anche quella stronza mi sta salutando con un sorriso soddisfatto
“E perché ti sta salutando?” aggiunge
“Non lo so Mer, non ne ho idea” rispondo per poi distogliere lo sguardo ed entrare in macchina con Lodo.

Sono in camera e sto studiando..si, studiando. L’anno sta per finire, l’estate si avvicina e non ho voglia di portarmi materie inutili. Insomma di solito esco, ma oggi non ne ho voglia quindi impiego il tempo studiando. Bussano alla porta, è Lodo..
“Posso stare un po’ qui?” mi chiede entrando
“Sì, certo” rispondo chiudendo il libro
“Stavi studiando?” chiede trattenendo una risata e sedendosi sul letto
“Incredibile ma vero” rispondo sorridendole, lei torna seria
“Che succede?” chiedo
“Sono stanca di.. vivere così”
“In che senso?”
“Nel senso che ho una vita piatta. Non succede mai nulla, sto sempre in casa e quelle poche volte che esco, esco sempre con te. Non ho amici, non mi diverto, e..”
“E..? Ruggero, vero?” chiedo, lei abbassa lo sguardo
“Lodo, non per mettere il dito nella piaga ma sei tu che decidi di stare male. Ruggero è chiaramente interessato a te e te l’ha dimostrato più volte” aggiungo
“Si ma abbiamo due interessi diversi” replica lei
“Cosa c’entra! Anche solo da un’avventura di una sola volta può nascere qualcosa. Chi te lo dice che poi lui non si innamora di te? Si sta scocciando di correrti dietro Lodo..”
“Lo so..” dice lei sofferente
“E poi non è vero che non hai amici! I miei amici ti adorano..”
“Tranne Mercedes e non so il perché” mi interrompe lei
“Poi hai Claudia” ignoro ciò che ha detto “Rosy, Federica..”
“Sabrina” aggiunge lei, deglutisco
“Devo..devo prendere un bicchiere d’acqua. Vuoi qualcosa?” le chiedo alzandomi, lei nega con il capo ed io esco dalla stanza dirigendomi in cucina.
Entro in cucina e mia madre si alza velocemente dalla sedia asciugandosi il viso. Mi blocco al vederla così.. non so cosa dire
“Ma-mamma è successo qualcosa?” chiedo balbettando
“No, no tesoro tranquilla” risponde lei fingendo un sorriso e uscendo velocemente dalla cucina. Lo so, avrei potuto trattenerla ma.. il rapporto con mia madre non è il massimo. Non sapevo cosa dirle.
Sto tornando in camera quando mi squilla il telefono, lo estraggo dalla tasca e rispondo..
Io:” Rugge, dimmi”
Ruggero:” Volevo chiederti se stavi bene. Ti ho vista strana oggi”
Io:”Sì, si Rugge sto bene”
Rugge:”Sicura? Vuoi che venga da te o..” sorrido
Io:” No Rugge” lo interrompo “sto bene”
Rugge:”Va bene piccina..”
Io:”Cosa..di chi era quella voce?”
Rugge:”Quale voce?”
Io:”Si è sentita una voce insieme al tuo ‘va bene piccina’ “
Rugge:”Ecco..sono con..”
Io:”Con?” ti prego non dirlo ti prego non dirlo ti prego non dirlo ti prego non dirlo
Rugge:” Sabrina”
Chiudo il telefono e corro in camera. Lascio il bicchiere d’acqua sulla scrivania e prendo velocemente le chiavi della macchina..
“Tini dove vai?” mi chiede Lodo
“Devo..devo fare un giro” rispondo fissando il vuoto
“Ma sta piovendo..e poi..sicura di stare bene?” mi chiede, non rispondo ed esco velocemente di casa.

Sono in macchina, musica, volume a mille. Le lacrime mi rigano il viso e mi sento impazzire. Non riesco più a reggere questa situazione. Le lacrime e la pioggia offuscano la mia visuale ma non rallento. Intravedo un’ombra poco lontana da me e freno di colpo, sbatto leggermente la testa al volante. Continuo a piangere, non riesco a smettere. Quell’ombra si avvicina sempre di più e riesco finalmente a riconoscerla: è Jorge. Si avvicina, abbasso il finestrino..
“Stoessel ma che fai!?” urla, il rumore della pioggia ci sovrasta. Non riesco a rispondergli, continuo a piangere. Lui fa il giro e sale in macchina. Alzo il finestrino evitando che entrasse altra pioggia. Mi volto verso Jorge che è completamente zuppo, perché era in strada? Vorrei chiederglielo ma non riesco, continuo a singhiozzare.
“Stoessel, Stoessel ti devi calmare. Finirai per sentirti male così!” sbotta, ma non fa altro che peggiorare la situazione
“Acqua.. ti serve dell’acqua” dice, inizia ad aprire cassetti, guardare sotto i sedili.. non trova nulla.
“Jo-Jorge..” continuo a singhiozzare
“Ehy, ehy Stoessel guardami” dice prendendomi il viso tra le mani, mi guarda a lungo mentre le lacrime continuano a fuoriuscire senza sosta dai miei occhi. Improvvisamente mi attira a se facendo sprofondare il mio viso nell’incavo del suo collo. Riesco a sentire il suo profumo. Mi stringe forte mentre continuo a singhiozzare..
“Sssh..” sussurra accarezzandomi i capelli. Piano piano il battito del mio cuore inizia a tornare regolare, così come il respiro. Lo sento sorridere e lentamente scioglie l’abbraccio, abbasso immediatamente lo sguardo..
“Devo sembrare un panda adesso..” dico con voce da pianto, lui ride
“I panda sono carini Stoessel” replica facendomi sorridere
“Mi vuoi dire che succede?” mi chiede, sospiro profondamente ed inizio a raccontargli tutto.
“Lo sapevo..” dice alla fine del racconto
“Ah e per giunta adesso Ruggero sta con lei e non ho idea di che cosa voglia fare quella zoccola” aggiungo
“Sa di noi e non lo dice a Savannah? La sua migliore amica? E’ così strano..” nota lui
“Lo so.. ma vuole usarlo per ricattarmi”
“Le hai fatto qualcosa?” mi chiede
“Che? No, non le ho fatto nulla” rispondo
“Neanche in passato?”
“Non che io sappia”
“Mh.. quindi adesso che si fa?” chiede
“Non lo so Jorge..” i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime
“Ehy, lo affronteremo insieme” mi rassicura, gli sorrido. Decido di cambiare discorso.
“Tu piuttosto.. che facevi per strada sotto la pioggia?” gli chiedo
“Ero a casa di Savannah e quando ho visto che stava iniziando a piovere ho deciso di tornare a casa.. ma non ho fatto in tempo” dice l’ultima frase ridendo e facendo ridere anche me.
“E che facevate a casa?” chiedo maliziosamente, lui ride
“Dai riaccompagnami a casa Stoessel, fai qualcosa di buono nella tua vita” risponde
“Lei non vuole vero?” chiedo esaltandomi
“Perché ti stai esaltando?” chiede
“Lo sapevo!” esclamo soddisfatta
“Stoessel ti devi calma..”
“Lo sapevo lo sapevo lo sapevo” canticchio
“Se non la smetti subito ti ammazzo!” sbotta lui, rido
“Ah povero Blanco, la tua ragazza ha le mutandine sigillate” lo prendo in giro
“Parti cretina!” dice, continuo a ridere e faccio come mi dice.

Sono arrivata a casa, parcheggio l’auto in garage e mi dirigo verso la porta di ingresso. Qualcuno è seduto sul gradino d’ingresso e si alza vedendomi arrivare..
“Cande, che ci fai qui?”


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Hoooola, lo so è un po’ tardi per aggiornare ma sono strana lol devo prepararmi per i VMAs soooo non posso commentare il capitolo, volevo solo dirvi per non farvi entrare nel panico che la frase “L’anno sta finendo, l’estate si avvicina” non vuol dire “La storia sta finendo” LOL non so quanti capitoli saranno ma so che dovranno succedere ancora TAAAAAAAANTE cose, quindi tranquisss ahah vi lascio! Recensite in tanti e un bacione a tutti! Vi voglio bene.
   
 
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