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Autore: Zaynsvoiceej    31/08/2015    0 recensioni
Jessica Watson, vissuta in un enorme bugia, tutta la sua vita, dall'inizio.
Presa in giro da tutti.
Ma in un modo diverso.
"Mi sarei presa una pallottola per loro, ma furono loro i primi a spararmi."
Z.M.
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non potevo credere ai miei occhi, stava succedendo. Io ero lì, sotto quel palco, a gridare a squarcia gola il nome del mio idolo. Ce l'avevo fatta, potevo gridarlo al mondo.
Era come se non fosse reale ma lui era in quel palco, cantava con la sua chitarra e non faceva altro che ringraziare le sue fans. Lo stadio era pieno, tutte stavamo realizzando il nostro sogno.
Il cuore batteva all'impazzata, non riuscivo più a gridare, avevo la gola secca. Potevo solamente bearmi della sua bellissima voce, dal vivo. Una voce diversa, una voce che mi ha sempre confortata e aiutata nei momenti di noia, di stress o semplicemente una voce che mi faceva rilassare ogni volta che ne avevo il bisogno, attraverso delle cuffie. 
Una voce unica. 
L'ho sempre amata.
Ma dal vivo era completamente diversa, mi entrava dentro al cuore e mi faceva sorridere. Sorridevo perché avevo realizzato il mio sogno.
 
-And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways... maybe just the touch of a hand..-
 
-Watson!- 
 
Spalancai di colpo gli occhi appena sentii una presa forte tirarmi il braccio, rivelando il viso della persona più irritante della terra: Zayn Malik, il fratello della mia migliore amica.
Mi aveva risvegliata dai miei pensieri, portata alla realtà.
Diamine, pensavo davvero che fossi al concerto di Ed Sheeran... ma oramai, mi rassegnavo all'idea che non sarebbe mai accaduto, non me lo potevo permettere.
Potevo solo sognare.
 
-Che vuoi?- Sbottai, innervosita.
-Parla. Adesso. Ora. All'istante.- Scandì bene le parole, minaccioso, rivolgendomi uno sguardo di fuoco. 
Sguardo che fu del tutto ricambiato.
Non mi intimoriva.
Lui... aveva una mente così bacata, così chiusa..
Non riuscivo ad avere una conversazione normale e sensata con quel ragazzo. Era l'essere più maschilista e stronzo che io avessi mai conosciuto. Ma allo stesso tempo lo trovavo divertente, per certi versi.
Si, era divertente litigare con lui.
Eravamo abituati, per noi era normale insultarci, era come se fossimo degli amici che non si sopportavano.
Questa storia andava avanti da quasi cinque anni, oramai, a me andava bene.
Ma certe volte raggiungeva il colmo, mi faceva imbestialire in una maniera assurda.
-Emh... ciccio, che problemi hai? Cosa ti dovrei-
-Lo vedi questo, Jessica?- Mi interruppe, piccato, dandomi la perfetta visione di un graffietto all'angolo del suo IPhone, dalla parte della mela.
Oh, forse iniziavo anche a capire il motivo del perché fosse così furioso, quel giorno...
-Beh, quindi?- 
-Beh, parla.- Alzò le spalle, ovvio.
-Beh, non lo faccio.-
-Beh, invece lo fai.- 
Mmh.
-Io non ne so niente!- Mentii, cercando di non scoppiarli a ridere in faccia.
In un certo senso stavo dicendo la verità: era stata sua sorella a pregarmi di tacere, nel caso fosse venuto da me per chiedere spiegazioni. 
E infatti, eccolo qui, il fumo gli esce dalle orecchie. 
Era stata lei a buttarlo per terra, quella mattina. Mi aveva spiegato che lui stesse dormendo profondamente nel suo letto... lei era entrata nella sua stanza in silenzio, come una fuggitiva. La sera prima Zayn le aveva rubato le cuffie, doveva semplicemente riprendersele.
Di certo il fratello non gliele avrebbe mai ritornate di sua spontanea volontà per quanto fosse tirchio, le sue si erano rotte. Quindi, prendere con la forza quelle di sua sorella, per lui, doveva essere l'unica soluzione.
Safaa stava per riuscire nella sua missione di riprendersi le cuffie, erano nel comodino, aggrovigliati attorno al telefono del fratello.
Ma accidentalmente lo fece cadere sul pavimento, mi disse che avesse fatto un volo non indifferente.
Ma Zayn non si svegliò. 
-Lui non si sveglierebbe neanche se ci fosse un terremoto.- Mi aveva detto.
Lei, a quel punto, poté solo che maledirsi mentalmente per averli appena fatto un graffio sul telefono, per lui era sacro, l'aveva pagato un sacco di soldi e ce lo aveva da anni.
L'avrebbe fatta fuori, sarebbe stata fottuta.
Ma passò inosservata, fece finta di niente.
Zayn Malik non era stupido, però.
Sapeva che sua sorella dicesse tutto quello che le succedesse ad un'unica persona.
E quella persona ero io: Jessica Watson, la migliore amica di sua sorella.
 
-Oh, avrei dei seri dubbi.- Mi guardò male. -C'entri sempre!!- 
-Questa volta non ho fatto niente!- Ribattei, incrociando le braccia al petto.
-Watson, dimmi la verità! Lo so che sai qualcosa! Mia sorella ti racconta ogni cazzata che le succede nella sua misera vita!- 
Però... voleva bene a sua sorella.
-Sei un amore con tua sorella, sai?- Dissi, retorica. -Sai, dovresti avere più-
-Non cambiare discorso!- Mi interruppe, ancora. -Guarda che ce l'hai scritto in faccia.- 
-Ti sbagli.- Continuai, guardando altrove.
Nel frattempo, la campanella di inizi lezioni prese a suonare e, per suo grande dispiacere, doveva per forza lasciarmi andare il braccio. 
Già, doveva... avrebbe dovuto lasciarmi.
Non lo fece, continuava a pretendere che io gli dicessi la verità... ma io l'avevo promesso. 
Dovevo far finta di niente.
-Lasciami, Malik. Non voglio arrivare in ritardo per colpa tua!- Mi ribellai, cercando di far scivolare via il mio braccio dalla sua presa.
Non vedeva che tutti ci stessero guardando? Il corridoio si stava svuotando, tutti stavano andando nelle rispettive classi.
Mentre noi... beh, se la professoressa mi avrebbe fatto fuori, sarebbe stata solo colpa sua.
 
-Adesso mi hai stancato.- 
Aprì una porta di uno sgabuzzino lì vicino e un secondo dopo la chiuse bruscamente, buttandomi dentro con la perfetta delicatezza di un elefante in una cristalleria.
-Tu sei completamente fuori di testa!! Fammi uscire!!- Gridai in preda ad una crisi isterica.
Come si permetteva di sbattermi in uno sgabuzzino come un cane?
-Esigo che tu mi dica la verità.- Sentenziò, tappandomi la bocca con il palmo della mano per non far sentire a nessuno le mie grida.
Gliela leccai e lui la tolse immediatamente, pulendosi sulla mia giacca, schifato. -Fai schifo, Watson. La tua bava sulla mia mano non era il mio obbiettivo.-
Mi riempiva di complimenti.
-E io esigo che tu mi faccia uscire all'istante. Sennò mi metto a gridare e non ti conviene!- 
-Dai, Jessica, sono disperato.- Si allontanò da me, passandosi le mani sul viso, stressato. -Voglio solo che tu mi dica la verità..- Piagnucolò.  
-Ma io..-
-Devo sapere.- Si avvicinò nuovamente a me, di scatto.
Quello era lo sgabuzzino dei bidelli, uno dei tanti e spaziosi sgabuzzini dove regnava il buio e il silenzio. 
Se non ci fosse stata solamente un po' di luce da fuori e se non avessi sentito il suo   respiro sulla mia mascella, non mi sarei mai accorta della vicinanza che vi era tra noi due.
Lui si era avvicinato, lui mi stava guardando negli occhi. -Non ti lascerò finché non me lo dirai.-
-Credimi, Zayn. Non so assolutamente niente.- Continuai a mentire, cercando di convincerlo e lui sbuffò, abbassando lo sguardo, pensieroso.
Ma ad un certo punto, gli si accese la lampadina, stava ridendo.
 
-Se ti baciassi, me lo diresti?- Chiese, alzando un sopracciglio.
Eh?
Mi aveva colto completamente di sorpresa.
-Se mi lasciassi, te ne andresti a fanculandia?- Feci, sarcastica.
Sfacciato...
-Quanto sei simpatica.- Mi fece una smorfia. -Andiamo, accetta la mia offerta. Io faccio l'enorme sacrilegio di baciarti. Tu mi dici la verità.-
Parlava come se fosse una grande occasione per me, da non perdere.
Non capiva che non sarebbe cambiato niente, a me non importava di ricevere un insignificante bacio da un cretino senza cervello.
-Verità? Quale verità? Io non so niente, te l'ho già detto!!-
Dovevo continuare a far finta di essere innocente, non potevo mollare, Safaa mi avrebbe ammazzata.
-Mmh.- Si lamentò, scocciato. -Hai la più pallida idea di quanto tu sia fortunata ad avere un Zayn Malik davanti che ti offre un bacio?- Domandò, ovvio.
Che illuso.
-Ma io non ti facevo schifo?-
-Si, ma farei di tutto purché tu mi dica la verità. Questo e altro per il mio piccolo.- Si riferiva al cellulare... continuavo a chiedermi che problemi gli affliggessero a quel ragazzo. -Dai, lo sai benissimo che non ti sopporto. Un bacio non cambierebbe niente. Anzi, mi faresti ancora più antipatia.- 
-Sono antipatica?- Chiesi conferma, trattenendomi dal non ridere.
I suoi insulti mi entravano da un orecchio e mi uscivano dall'altro, era una routine continua quella, oramai avevo imparato a fregarmene. Tutto normale.
-Sei odiosa. Da sempre.- Rivelò, avvicinandosi alle mie labbra. -Quindi, se ti do un bacio, mi dici tutto?-
Ma faceva sul serio?
Era così disperato?
Non aveva mai provato ad avvicinarsi così tanto a me, se non per spettinarmi i capelli o dipingermi il viso di pittura.
Ricordai ancora quando mi fece lo sgambetto l'anno scorso, ero scivolata per terra, slogandomi la caviglia: -Emh... ti sei fatta tanto male?- Mi aveva chiesto, subito dopo avermi sentito urlare dal dolore.
-Sei un bastardo!!- Ringhiai, agonizzante.
-Non è colpa mia se sei imbranata!-
Ebbe anche il coraggio di darmi la colpa.
 
-Forse.- Decisi di reggere il gioco, tanto sapevo non lo avrebbe mai fatto.
Si, insomma, non credevo mi avrebbe baciata... sarebbe finita come un paio di mesi fa: lui stava cercando di avvicinarsi per baciarmi, ed io lo stesso.
Non capimmo cosa ci fosse preso ma stavamo litigando, come al nostro solito.
 
-Watson, non riesco a capire come tu possa essere così acida, anche in una biblioteca!!- Mi stava guardando in cagnesco, solo perché non avevo voglia di rispondere ad una delle sue tante frecciatine. Anche a lui piaceva litigare con me, a quanto pare.
-Sto leggendo, non vedi?-
Lui si sedette accanto a me, buttando il libro per terra, dopo avermelo sfilato via dalle mani.
L'odioso è sempre stato lui.
-Ora non più.- Ridacchiò, tirandomi qualche schiaffetto divertito sulle guance.
 
-Che stai facendo?- 
 
Diventammo seri di colpo.
Non so il perché, eravamo come ipnotizzati e ci stavamo avvicinando.
Ma era ovvio che non sarebbe successo: proprio nel momento fatale, ci guardammo negli occhi per poi scoppiare a ridere.
-Oddio, spostati da me..- Li avevo spiaccicato una mano sul viso, intanto lui se la rideva beatamente.
-Credevi davvero che ti avrei baciata?-Disse, sarcastico. 
Ovvio che no.
 
-No, senti, non è fattibile. È un sacrificio troppo grande.- Tornai alla realtà: si era allontanato di qualche metro, facendo finta di rabbrividire. -Posso benissimo scoprirlo da solo, a questo punto.-
Simpatico e diretto il ragazzo.
-Non te lo avrei permesso, tanto.- Alzai le spalle, indifferente.
Era vero, a me non faceva nessun effetto. O forse non me ne accorgevo.
Ma all'inizio, non mi importava, non avevo mai provato niente per lui oltre ad un'amicizia mai esistita.
Come si poteva spiegare il nostro rapporto? Non ci sopportavamo ma molte volte finivamo per ridere e scherzare insieme, come dei vecchi amici.
Era strano, lui era solo il fratello della mia amica... non avevo mai pensato di provare qualcosa per lui, mai.
Lo ammettevo che fosse un bellissimo ragazzo ma niente di più... Inoltre, non so quante ragazze si sia fatto in quella scuola. Tutte poco di buono, ovviamente. Era terribile, lui e i suoi amici non facevano altro che rimorchiare e prendere per il culo le ragazze più sfigate.
-E io non l'avrei fatto, Jessica, andiamo. Era solo un pretesto.- Scoppiò a ridere, divertito.
Certo, tanto lui sapeva già dove andare per soddisfare i suoi bisogni... che schifo.
-Certo, come no! Tu volevi baciarmi, lo volevi veramente!!-
Che faccia tosta.
-Stai scherzando?- Mi fece, ridendo più di prima.
Stai scherzando tu, avrei voluto ribattere.
Ma appena sentimmo la porta dello sgabuzzino aprirsi lentamente, lui mi spiaccicò una mano sulla bocca, spalmandosi su di me per farmi tacere.
Mi chiedevo: c'era il bisogno di chiudermi la bocca? Era ovvio che sarei stata zitta.
 
Quando girai lo sguardo sulla porta per vedere chi stesse entrando, spalancai gli occhi, la bocca, ogni cellula del mio corpo avrebbe voluto sotterrarsi.
Non per me, per lei.
Ma non potei evitare di sorridere in silenzio per la scena che ci stesse presentando quella coppia innamorata: Safaa e Liam, nonché amico di Zayn, non smettevano un attimo di baciarsi appassionatamente all'entrata.
Non videro neanche se ci fosse stato qualcuno dentro lo sgabuzzino; si.. come un fratello omicida...
Potevo dirlo: erano nei guai fino al collo.
 
-Dovrei andare in classe.. Liam..- La mia amica stava cercando di spicciare parola tra un bacio e l'altro ma Liam continua a toccarla e baciarla, emettendo un lamento di disapprovazione mentre chiudeva la porta.
-Se tuo fratello mi becca, come minimo mi fa fuori. E non scherzo.- Mormorò il ragazzo, ridacchiando.
Mi permisi di darli ragione mentalmente, voltandomi a stento verso Zayn, impaurita di una reazione che sicuramente avrebbe avuto: era immobile, impassibile, a guardare sua sorella baciarsi con uno dei suoi migliori amici.
Girai il suo viso verso di me per farlo smettere di guardare e bruciare con lo sguardo il suo amico. Cercavo di infonderli serenità e tranquillità, non volevo che facesse finire Liam Payne all'ospedale e che rinchiudesse sua sorella in un convento per l'eternità.
E fu in quel momento che capii quanto quella situazione fosse divertente: sapevo che Zayn non approvava che sua sorella si mettesse con un ragazzo. Tanto meno che quello fosse il suo migliore amico.
Io sapevo della loro storia, stavano insieme da qualche settimana, andavano avanti in silenzio, senza problemi. Lei era più innamorata che mai, Liam la faceva sentire bene, non avrebbe potuto essere più felice in quel periodo.
Ma era ovvio che prima o poi Zayn li avrebbe scoperti, non si poteva fingere per sempre.
Però, ecco, non doveva essere per niente carino scoprirlo così, per lui.
 
Zayn riportò lo sguardo su sua sorella e l'amico (probabilmente ex amico), più furioso che mai, avrebbe tanto voluto spaccare mezza scuola ma cercò di trattenersi e fare il punto della situazione in silenzio.
Si passò le mani sulla fronte, cercando di riprendere la lucidità.
 
-Zayn...- Liam staccò immediatamente le sue mani dal corpo della ragazza, smettendo di baciarla e allontanandola dopo aver analizzato chiaramente la presenza di due persone a pochi metri di distanza.
Dal suo sguardo dedussi che avesse capito anche chi fossero..
-Sei un grandissimo pezzo di merda.- Mormorò il moro, incatenando lo sguardo a quello dell'amico.
 
-Aspetta. Ti posso spiegare... stai calmo, Zayn..- Balbettò Liam, portando l'attenzione anche su di me.
Notai che anche Safaa si era girata, stava in silenzio e mi lanciava occhiatina piuttosto terrorizzate.
Avrebbero potuto stare più attenti, no?
-Aspetta. E voi che ci fate qui, da soli? Non pensavo che-
-No, no, Liam. Stai fraintendo tutto!- Lo interruppi, incredula. 
Lui stava giusto per aggiungere qualcos'altro quando una voce debole raggiunse le nostre orecchie, prendendoci alla sprovvista. -Mi sento mancare.- 
Zayn appoggiò la schiena al muro con una mano sulla fronte e io scattai, cercando di non farlo cadere per terra: solo in quella scuola succedeva di tutto e di più, non era la prima volta che Zayn svenisse.
Un giorno come gli altri.
Ma a poco a poco mi sarei accorta che no, quello era solo l'inizio di una lunga serie di avvenimenti. Mi avrebbero portato a perdere la testa... senza neanche accorgermene.
Quel giorno segnò tutto.
-Zayn!- Gridò sua sorella, in preda al panico.
-Sta svenendo, portiamolo fuori.- Dedusse Liam, prendendolo in spalla con il mio aiuto.
Zayn grugnì, mormorando qualcosa di incomprensibile, la testa era rivolta verso il basso e il suo corpo era un peso morto.
-Però. Non pensavo che sarebbe addirittura svenuto!- Ironizzai.
Safaa aprì la porta, guardandomi male.
-Non scherziamo, Jess.- Mi rimbeccò Liam, preoccupato, portandolo fuori e facendolo sedere sul pavimento. 
Non c'era neanche una misera sedia...
-Se ci beccano, siamo fottuti, tra l'altro.- Si aggiunge Safaa, parlando a bassa voce.
Già, il corridoio era deserto.
Avevamo paura che qualche professore aprisse la porta di un'aula qui vicino o semplicemente che sbucasse un bidello.
Peggio ancora, il preside.
-Ehi, Zayn, mi senti??- Liam diede qualche schiaffetto all'amico, cercando di farlo riprendere. Non era svenuto del tutto, continuava a girare la testa a destra e a sinistra, come per cercare di riprendere lucidità.
-Liam sei un incapace. Ci penso io!- Lo spinsi, facendolo cadere per terra.
-Ti ringrazio.- 
Si rialzò, sbuffando.
-Quando si tratta di dare schiaffi a Zayn, sono sempre disponibile.- Commentai, dandoli uno schiaffo in pieno viso.
Ah, che bella sensazione!
-Jessica non lo devi massacrare!- Mi rimproverò Liam.
-No, no, lasciala fare.- 
Avevo anche l'appoggio della sorella.
Perciò...
-Dai, Malik, ripigliati!- Continuai a scuoterlo dalle spalle e mollarli sberle in tutto il viso. -Vedete? Con Malik ci vuole pazienza..- Stavo pensando a cos'altro avrei potuto fare per farlo ritornare alla vita reale... mi venne immediatamente un idea geniale.
No, non poteva fallire.
-Ho trovato!!- Esultai, tirandoli i capelli alla massima potenza.
Il grido che fece subito dopo mi fece sobbalzare e battere il culo sul pavimento.
Qualcuno mi disse che ci fossi riuscita...
-Maledizione, Watson! Vai a fanculo!- Ringhiò, appena analizzò la mia figura.
Strinsi i denti, sorridendo, innocente.
Forse avevo esagerato..
 
-Ma che succede qui?- Una porta si aprì di scatto, facendo sbucare fuori il corpo di una professoressa grassottella.
Ma dico io, era proprio necessario sbraitarmi addosso ed urlare?
Adesso ci toccava assorbirci le lamentele dei professori.
Non era la mia sezione, non la conoscevo, l'avevo solo intravista qualche volta per i corridoi.
-Malik? Che ci fa per terra?- Sgranò gli occhi, confusa, andandogli incontro.
Oh, doveva essere la professoressa di Zayn e Liam...
Io e Safaa stavamo in un'altra sezione, perciò non la conoscevamo.
-E voi?- Si rivolse anche a noi, severa. -Che ci fate qui? Che cosa sta succedendo?- Chiese, abbassandosi all'altezza del ragazzo con la schiena appoggiata al muro, ancora agonizzante.
Doveva essere una di quelle professoresse acide, amiche della Strayford.
La Strayford era l'essere più brutto e cattivo che avessi mai conosciuto in vita mia. Me la sono dovuta assorbire per anni, quanti scleri che mi sono fatta per colpa di quel mostro brufoloso.
Per fortuna quello sarebbe stato l'ultimo.
-Prof, Zayn è svenuto!- Liam alzò le braccia in aria, cercando di non addossarsi nessuna responsabilità.
Mi voltai a guardarlo e mi trattenni dallo scoppiare a ridere, solo perché non volevo farlo finire nei guai.
A nessuno di loro.
Beh, forse Malik se lo sarebbe meritato...
Si, lo so, sono cattiva..
-Come, è svenuto?- 
-È così, professoressa.- Lo appoggiò Safaa, fingendo preoccupazione.
Certo che era veramente stronza.
Avevo capito del perché non andassero troppo d'accordo, a quel punto...
-Adesso sto bene!- Zayn svolazzò una mano in aria, alzandosi per conto suo.
 
-Che è successo, prof?-
-Zayn?-
Eccoli, non potevano mancare loro due: dall'aula sbucarono fuori anche Louis e Harry. Appena videro me, Zayn, Liam e Safaa si fermarono sui loro passi, perplessi.
 
-Tu.- Zayn ignorò ogni persona presente nel corridoio e incatenò lo sguardo a quello di Liam che fece un passo indietro, cercando di reggerlo. -Stronzo!-
Fece per scattare verso di lui ma la professoressa lo trattenne, avvertendo immediatamente le intenzioni di Zayn.
-Si sposti!!- Cercò di ribellarsi ma in suo aiuto vennero anche Tomlinson e Styles.
-Piano piano Malik!- Commentò Tomlinson, ridacchiando. 
-Hai baciato mia sorella!! Mia sorella!!- Lo accusò il moro, furioso, cercando di ribellarsi dalla loro presa. 
-Zayn, io e lei stiamo insieme, te lo volevo dire..-
-Zitto, devi solo stare zitto!- Sbraitò lui. -Per quanto tempo va avanti questa storia? Non posso credere che tu me l'abbia nascosto!! Ti facevi mia sorella di nascosto, capisci? Questo è un colpo basso, Liam!-
 
La situazione stava completamente degenerando, altre professoresse stavano sbucando nel corridoio, cercando di farlo calmare.
-Zayn, discutetene da un'altra parte!- Mi intromisi. 
Non si accorgeva che stesse dando spettacolo a mezza scuola? Stava gridando, era completamente fuori di sé.
-Fatti i cazzi tuoi, Watson.- Mi rivolse uno sguardo truce e sbuffai, non mi avrebbe ascoltato, questo era certo.
-Ho preferito non dirtelo! Mi avresti fatto fuori comunque!-
-Da quanto tempo state insieme?-
-Da qualche settimana...- Blaterò Liam, abbassando lo sguardo.
Beh, Zayn aveva tutte le ragioni per arrabbiarsi, in effetti. Ma avrebbero dovuto discuterne in privato, non davanti a mezza scuola... ora la gente sapeva su cosa spettegolare quella settimana. 
-Ma te l'avrei detto! Ascoltami, Zayn. Io amo tua sorella!- 
Il moro riuscì a liberarsi dalla presa dei suoi amici, prenderlo dal colletto e appiccicarlo al muro, furente.
-Zayn, basta!- 
Zayn ignorò Safaa, continuando ad incenerire Liam con lo sguardo.
-Tu la ami? Ma per favore. Tu non ami proprio nessuno, sei come me.- Sibilò e Liam alzo il mento, cercando di reggere il suo sguardo omicida.
Stranamente le professoresse restarono al loro posto, insieme a Tomlinson e Styles, godendosi lo spettacolo.
Tutti stavano assistendo alla scena, inermi.
-Potresti prendere per il culo ogni ragazza che vuoi. Potremmo farlo insieme, come sempre. Ma mia sorella non si tocca, stronzo.-
Ma perché non voleva capire che sua sorella avesse diciotto anni? Era già grande e vaccinata, perché non la lasciava in pace?
-Non la sto prendendo in giro, te lo assicuro.- Rispose Liam, deglutendo. -Non la fare così tragica, andiamo...-
-Tu con me hai chiuso.- Sentenziò Zayn, allontanandosi da lui definitivamente. -Con te parliamo dopo.-
La sorella alzò gli occhi al cielo. -Vai in classe.- Le ordinò subito dopo.
Lei non se lo fece ripetere più volte, non voleva peggiorare la situazione di quanto già non fosse. Venne verso di me dopo aver lanciato un ultimo sguardo sconsolato al suo ragazzo, ancora incredulo di quello che li aveva detto il suo migliore amico: tu con me hai chiuso.
 
Primo problema: avrebbe chiuso veramente i rapporti con il suo migliore amico da una vita?
NOTA AUTRICE Salve, gente! Mi chiamo Simona e questa è la prima fan fiction che pubblico su Efp. Sono già iscritta su Wattpad con lo stesso nick (Zaynsvoiceej) da più di un anno ma volevo provare a pubblicare una delle mie storie anche qui. Remember me è una fan fiction su Zayn Malik, come avrete già intuito. Siccome su Wattpad è stata una delle mie prime fan fiction è scritta abbastanza male. Quindi, la sto riscrivendo e questo è il primo capitolo aggiornato, il primo che pubblico su questo sito. Spero vi abbia incuriosito almeno un po' da continuare a seguirla e magari recensirla! Mi farebbe molto piacere sapere di cosa ne pensiate del primo capitolo, lasciatemi una recensione se vi va. Se scrivete un'altra storia qui su Efp abbastanza seguita, potreste pubblicizzarla/consigliarla? Mi piacerebbe diffonderla :) Ah, inoltre, per una vostra curiosità personale, qui sotto vi scrivo anche il cast della storia: Shay Mitchell come Jessica Watson/Styles. Zayn Malik come Zayn Malik. Doniya Malik come Safaa Malik. Liam Payne come Liam Payne. Harry Styles come Harry Styles. Louis Tomlinson come Louis Tomlinson. Niall Horan come Niall Horan. Keegan Allen come Andrew Morris. Lauren Graham come Lauren Graham. Anne Cox come Anne Cox. Desmond Styles come Desmond Styles. Adesso vi saluto, spero di trovare qualche recensione, che sia positiva o negativa :) Al prossimo capitolo.
   
 
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