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Autore: Gaia_dc    31/08/2015    1 recensioni
Dopo 7 anni all'NCIS, l'agente Ziva David trova il vero amore di una vita nel suo collega Tony Dinozzo, e proprio quando tutto sembra andare per il meglio, Ziva si trova a dover scegliere tra combattere per la vita, per Tony e per il bambino in arrivo, o lasciarsi andare, smettere di provare ogni forma di dolore ed abbandonare le persone che ama...
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Tony era ancora più agitato di quella sera di molti mesi prima in cui la sua vita prese la svolta che sognava da tempo. Non sapeva se la sensazione che provava era tensione, o agitazione, o gioia eccessiva, o forse un misto fra le tre; sapeva solo che quel giorno la sua vita sarebbe diventata la realizzazione concreta dei suoi sogni.
Poi mentre tutti attendevano con ansia l’entrata della sposa ecco che si udì la musica partire. Stava iniziando la sua vita con la donna che amava: Ziva David. Il loro era un matrimonio civile dal momento che Ziva era ebrea; I due testimoni erano McGee dalla parte dello sposo ed Abby dalla parte della sposa, perché la loro famiglia era l’NCIS, ed avevano optato per un piccolo matrimonio in famiglia con soli cinque invitati, ma questo era proprio quello che desideravano.
 
E dopo questa lunga attesa, finalmente la sposa comparve accompagnata da Gibbs. Anche lei era molto emozionata, lo si leggeva chiaramente in volto. Indossava un abito semplice ma che la faceva apparire bella come una dea. Era stato realizzato completamente in seta lucida, aveva delle sottili bretelle, e cadeva sinuosamente sui fianchi. Non aveva grandi acconciature, aveva lasciato i suoi splendidi capelli sciolti, e l’unico fermaglio era un piccolo fiore su un lato. Quella semplicità ma bellezza al tempo stesso la rappresentavano. Lei era una donna semplice ma tenera ed incantevole, e quando finalmente raggiunse l’altare con l’uomo che per tanto tempo le ha fatto da padre, Tony le porse una mano e la prese con la delicatezza con cui si odorano i petali di una rosa. Ziva non riusciva a credere che era finalmente arrivato quel giorno tanto atteso, e stava per pronunciare per la prima volta un “lo voglio”. Sarebbe stato il primo di una lunga serie come lo era stato per Gibbs, oppure sarebbe stato il primo ed ultimo? Ancora non lo sapeva, ma era convinta di una cosa: avrebbe pronunciato quelle parole con la convinzione di un amore che sarebbe durato per l’eternità, qualunque cosa sarebbe successa.
 
I due si guardarono e cominciò la cerimonia. Per tutta la funzione, i due non si staccavano gli occhi di dosso, erano come imprigionati l’uno negli occhi dell’altra. Arrivò il momento dello scambio degli anelli e poi quello delle promesse, ma solo quando il giudice fece loro una domanda si resero conto di quello che stava succedendo.
Giudice: “Vuoi tu, Anthony Dinozzo, accogliere come tua sposa la qui presente Ziva David, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarla ed onorarla tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?”
Tony guardando la sua amata negli occhi risponde
Tony: “si, lo voglio”
Giudice: “E tu, Ziva David, vuoi accogliere come tuo sposo il qui presente Anthony Dinozzo come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, ed amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita…” Ziva aveva uno sguardo incantato, osservava colui che in quel momento stava diventando suo marito, con la gioia di chi sa amare veramente a fondo qualcuno. “Finché morte non vi separi?” A quelle parole Ziva si irrigidì, e si voltò verso Abby. Aveva dimenticato quello che doveva dire, nonostante fossero solo tre semplici paroline, ma forse, si rese conto solo ora non era quello che voleva… Tutti rimasero sconcertati dal silenzio della sposa, quando questa, in preda al panico rispose
Ziva: “No! Non è questo che voglio!” Tony sembrò collassare “Tony io…” disse esitante. Il ragazzo la guardava allibito, si poteva aspettare qualsiasi cosa, tutto, tranne quel no. Poi la giovane donna prese sicurezza e ricominciò a parlare
Ziva: “Tony, io ti amo fino alla profondità, alla larghezza e altezza che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile agli scopi dell’esistenza e della grazia ideale.
Ti amo al pari della più modesta necessità di ogni giorno, al sole e a lume di candela.
Ti amo generosamente, come chi si batte per la giustizia.
Ti amo con purezza, come chi si volge dalla preghiera.
Ti amo con la passione che gettavo nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia. Ti amo di un amore che credevo perduto, insieme ai miei perduti santi.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita.
E ti amerò ancora di più dopo la morte!
Quindi no, la morte non ci separerà, ci avvicinerà ancora di più, perché io sono disposta a dare la mia vita per te, per renderti ogni giorno più felice!”
Le parole le uscirono di bocca come se fosse tutta la vita che aspettava di dirle, come una poesia imparata a memoria, eppure la sera prima, non aveva fatto altro che ripetere quel semplice ‘si lo voglio’, non immaginando che avrebbe detto tutt’altro.
Tony crollò, non ce la faceva più a resistere, ed i suoi occhi si riempirono di lacrime. Ziva le aveva parlato della sua dolorosa infanzia, di tutte le sue sofferenze, gli aveva detto che era disposta a riattraversarle tutte, una per una, pur di rimanergli accanto tutta la vita. Era davvero un uomo fortunato, ad aver trovato una donna capace di amare così tanto.
Tony: “Hai ragione amore mio, la morte non ci separerà!”
Il giudice, che intanto aveva perso vent’anni di vita, per l’impulsivo ‘no’ di Ziva, paonazzo, riprese la funzione
Giudice: “Ed ora, con il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie”
Tony, in reda ad un’eccessiva felicità, prese in braccio la sua sposa, la sua Ziva e la baciò con tutto l’amore che aveva in corpo.
 
Al termine della cerimonia, tutti si riunirono in casa di Tony, dove gli sposi avevano organizzato un piccolo ricevimento. Non era molto, ma quello che avevano era una cosa impagabile: una famiglia che sarebbe rimasta fino alla fine, unita, compatta, per sempre!
 
Quando anche l’ultimo invitato lasciò la casa, Tony e Ziva erano rimasti soli. Si guardavano convinti di quello che stavano per fare, e non avevano bisogno di parole per capirsi. Tony la prese in braccio, e mentre lei lo guardava innamorata, con la mano intorno al suo collo, lui la portò in camera da letto, dove si guardarono ed iniziarono a baciarsi con grande passione…
 
La mattina seguente il primo a svegliarsi fu Tony, che accarezzò dolcemente il volto della moglie appoggiato al suo petto. Sua moglie… Poteva dire addio a tutte quelle serate alternative, ma adesso aveva trovato qualcosa che nemmeno tutte quelle serate messe insieme avrebbero potuto dargli: l’ amore irrefrenabile di una donna, sua moglie: la signora Dinozzo.











-Nota: Ciao a tutti, spero di non avervi fatto prendere uno spavento con il 'no' di Ziva. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e forse vi starete chiedendo perché all'inizio vi ho detto che sarebbe stata una storia melodrammatica... Aspettate! Baci Gaia.
   
 
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