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Autore: The_Lock    01/09/2015    1 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Carissimi affezionati e carissimi lettori di passaggio, eccomi puntuale come le tasse e la morte: TSKLS torna sui "grandi" schermi! Questa missione, tra l'altro, è la mia preferita fino ad ora! Non vi annoio oltre, spero abbiate passato belle vacanze e che la malinconia estiva non vi attanagli troppo...

3.1 Missione 3: La Cura e La Chiave

 

La campanella suonò per la prima volta dopo più di due mesi dall'inizio delle vacanze estive. Tyler si diede un pizzico al braccio per verificare se stesse dormendo o meno, ma purtroppo la nuda e cruda realtà lo stava investendo come un tir in corsa.

Aveva sulla pelle ancora l'abbronzatura guadagnata a Mykonos insieme ai ragazzi e poi si avviò verso l'aula magna dove la preside Vandom avrebbe tenuto il classico discorso di inizio anno e avrebbe anche annunciato la data del ballo d'inizio anno- ballo al quale Tyler non aveva la benché minima voglia di partecipare. Tyler non sapeva bene il perché di quella malinconia da inizio anno, ed in parte dava la colpa al cambio repentino dalle vacanze spensierate alla frenesia della scuola con i suoi orari, con i suoi compiti e con le sue consegne.

Senza quasi accorgersene, Tyler era arrivato fino alle soglie dell'aula magna, e allora cercò con lo sguardo i suoi amici per vedere dove andare a sedersi.

Vide Kyle seduto vicino a Banquo che chiacchieravano animatamente, vide Sydney, Lydia e Skylar che ridevano e si sentì stranamente fuori posto in entrambi i casi. Decise, allora, di sedersi leggermente lontano dai suoi amici, prendendo posto al fianco di Lilian Pop.

“Uh. Non ti hanno bocciato?” domandò Lilian.

“È un piacere rivederti...” rispose Tyler caustico.

“Come hai intenzione di buttare quest'altro anno?” domandò la bionda. La domanda prese totalmente in contro piede il rosso, tanto che Tyler rimase qualche secondo in silenzio.

“Scusami?” domandò Tyler, aggrottando la fronte.

“Bé... nel vostro gruppetto tu sei quello senza ruolo. Sydney è quello intelligente, Kyle sarà il capo della squadra di football, Lydia è la reginetta di questo posto e Skylar è quello simpatico. Mentre tu? Chi sei tu, Tyler?” chiese Lilian, corrucciando le labbra. La preside Vandom comparve sul palco e cominciò il suo discorso, ma Tyler era tutt'altro che intento ad ascoltare.

“Io... dovrei essere il leader.” mormorò a bassissima voce.

“Credimi, caro Tyler, dovresti trovare un tuo posto a scuola.” annuì Lilian, controllandosi le doppie punte.

“E quale sarebbe il tuo posto?” chiese Tyler e la ragazza sorrise, come non aspettasse altro se non quella domanda. Lilian si piegò, prese la borsa e tirò fuori una decina di fogli gialli rilegati insieme e porse al rosso il fascicolo. Tyler lesse attentamente ed aggrottò la fronte.
“Sei direttrice del giornalino scolastico?” domandò Tyler.

“Perspicace.” annuì lei, sollevando il mento soddisfatta. Il rosso stirò le labbra, cercando di imitare un sorriso poiché sapeva quanto un giornale scolastico in mano di Lilian potesse essere pericoloso per quanto riguardasse la messa in giro di voci e pettegolezzi.

Tyler fece per rispondere, ma un profondo sconforto lo colse, sapendo che in fin dei conti Lilian aveva ragione e che il suo ruolo all'interno della scuola era pressoché nullo.

 

In qualità di nuovo capitano della squadra, Kyle fu incaricato di appendere i fogli per le iscrizioni per coloro che volessero entrare a far parte della squadra. Neanche aveva finito di attaccare il secondo foglio che una persona prese la matita e iscrisse il proprio nome.

“TYLER?” urlò Kyle, rimanendo a bocca aperta.

“Sì. Voglio provare.” spiegò Tyler, improvvisando un sorrisetto.
“Ma tu sei negato per lo sport!” commentò il moro.

“Visto che abbiamo il compito di preservare l'equilibrio dell'universo, credo che un po' di muscoli in più mi farebbero bene!” annuì.
“Ok....” mormorò Kyle lentamente, ancora poco convinto della situazione. La campanella suonò e i due ragazzi si avviarono verso la macchinetta del caffè, loro punto di incontro fra il cambio di un'ora e l'altro. Soprattutto per il primo giorno di scuola dove tutte le classi dovevano erano nuove e i ragazzi non sapevano con chi ritrovarsi a lezione, i ragazzi trovavano conforto in quel rituale.

“Allora, chi ha lezione di biologia, dopo?” domandò Lydia.

“Io!” disse Kyle, alzando una mano. La rossa sorrise e scivolò sottobraccio al ragazzo, sorridendogli.
“Sarà divertentissimo!” sogghignò Lydia.

“Lo spero.” annuì Kyle.

“Tranquillo Sydney, non te lo sciupo!” disse Lydia, avviandosi verso l'aula e praticamente trascinandosi dietro Kyle.

“Chi va a matematica?” domandò il biondo, invece, e Tyler sventolò la mano.
“Qualcosa mi dice che la mia media di matematica si alzerà di colpo!” gioì Tyler, dando una pacca sulla spalla del biondo.

“E tu, Sky?” domandò Sydney.

“Quest'anno mi sono iscritto nella banda scolastica e adesso andrò esattamente lì.” annuì, poco soddisfatto nel vedere le facce dei suoi amici leggermente interdetti.

“Banda? Amico, è leggermente da sfigati!” mormorò Sydney.

“È da sfigati saper suonare piano e chitarra!?” si difese Skylar.

“No, Sydney non voleva dire quello. Ma la banda fa schifo in sé! Non sono bravi, non sono coordinati e...”
“E io la migliorerò!” annuì, sicuro di sé.

“Ok, contento tu...” sbottò Tyler, per prendere a camminare con Sydney “Ora scusaci, ma andiamo ad alzarmi la media dei voti!”.

 

Ancora pieno della sicurezza di poter fornire un contributo fondamentale alla banda scolastica, Skylar entrò in aula solo per rimanere pietrificato davanti alla visione di una persona che aveva conosciuto bene in un'occasione spiacevole. La ragazza lo guardò e provò a salutarlo, risultando impacciata nei movimenti e imbarazzata da quella situazione di stallo, ma Skylar dopo poco si riprese, la raggiunse e si appartò con lei, trascinandola per il gomito.

“Che ci fai qua? Volete rapire altra gente?” sussurrò.

“Cosa? No! Io non faccio quelle cose!” rispose Cordelia, principessa del regno di Encante.

“E allora che ci fai qui?” domandò ancora.

“Sono venuta per imparare a fare musica. Tipo erasmus ma... in un'altra dimensione.” spiegò, sorridendogli.

Skylar lasciò andare il gomito della ragazza e la guardò severamente, sentendo di non riuscire a fidarsi completamente di un'encantada.

“Senti, fai un passo falso e ti rispediamo a casa!” la minacciò, forse troppo severamente poiché Cordelia assunse un'espressione ferita e i suoi occhi verdi tralucettero sotto il riflesso acquoso delle lacrime. Cordelia annuì e tornò al suo posto, mentre il bruno- con un vago senso di colpa -afferrò il cellulare e mandò un messaggio a tutta la squadra per diffondere la notizia.

 

“Non credo sia pericolosa.” disse Sydney, camminando con il vassoio in mano.

“E perché no?” domandò Skylar, prendendo posto in mezzo a Tyler e Lydia, mentre il biondo si sedette vicino a Kyle.

“Perché sarebbe veramente stupido da parte degli encantados mandare un rapitore nella stessa scuola dove qualche mese fa gli abbiamo scovati!” intervenne Lydia, mettendosi il lucidalabbra “E noi tutti sappiamo che gli encatados non sono stupidi.”

“Concordo con gli altri. Cordelia ha giocato un ruolo importante nella pace fra Encante e Terra.” disse Tyler.

“Ma vogliamo ricordarci che suo padre ha ordinato i rapimenti e che, ehi ciao, io sono stato rapito?” ricordò Skylar.

“Secondo me ha il diritto di una seconda chance.- intervenne Kyle, osservando Cordelia seduta al tavolo -Guardatela... sta mangiando seduta al tavolo da sola e... sta mangiando con le mani?” inorridì.

“Questo è un disastro sociale!” sbottò Lydia, alzandosi di tutta fretta e percorrendo la distanza fino al tavolo come fosse una passerella. La rossa si porse al fianco di Cordelia, le prese il vassoio e senza dire una parola, tornò al proprio tavolo, sicura che la ragazza l'avrebbe seguita, e così fece.

“Non sai quanto mi sei debitrice per questo salvataggio.” disse Lydia, porgendole una forchetta, che Cordelia prese con titubanza.

“Si chiama forchetta e la si usa per mangiare. Ecco, guarda.” disse Kyle e con una gentilezza inaspettata le insegnò a tenere lo strumento in mano.
“Con cosa mangiate ad Encante?” domandò Tyler, aggrottando la fronte.

“Con le mani!” rispose Cordelia, facendo spallucce.

“Senti, Cordelia...- riprese Tyler, schiarendosi la voce -vorremmo scusarci per l'orribile impressione che Skylar ti ha dato...”
“Ehi!” intervenne Skylar, ma Sydney lo zittì con un calcio sotto al tavolo, dritto contro lo stinco.

“...ti prego di accettare le nostre scuse e, benvenuta sulla Terra!” le disse, sorridendole.

“Quindi saremo amici?” domandò, e i cinque annuirono.

“Anche perché altrimenti non sopravviveresti un solo giorno in una scuola.” disse Lydia a denti stretti.

“Grazie, siete troppo gentili! Anche perché ci sono alcune cose di questo mondo che proprio non capisco...” confessò Cordelia.

“Tipo?”
“Tipo... cos'è quell'aggeggio?” domandò, indicando il telefono che Lydia teneva in mano.

“Un telefono.” rispose Kyle, aggrottando la fronte.

“E a che serve?” domandò Cordelia, inclinando leggermente il capo. I ragazzi si scambiarono uno sguardo, impreparati a quella domanda, ma sospirarono con sollievo quando la campanella iniziò a suonare, segnando la fine della ricreazione.

 

Neanche fosse un evento nazionale, molti studenti dell'istituto decisero di buon umore di trattenersi oltre l'orario scolastico per osservare i primi allenamenti della nuova squadra di football che andava formandosi. Persino Cordelia, che non nascondeva la sua ignoranza per il football, si appassionò nel vedere Kyle e Tyler partecipare attivamente agli allenamenti; o almeno- nel caso di Tyler -provare a partecipare.

“Siamo a mezz'ora di allenamento e Tyler non è ancora morto.” disse Skylar, sorridendo complice a Sydney che, con un'espressione sconfitta, passava una banconota al bruno.

“Avete scommesso su Tyler?” domandò Lydia, profondamente sbigottita.

“Anche su Kyle, se per questo.” annuì Skylar.

“Siete crudeli, a volte.” sospirò Lydia, inclinando il capo “Quali erano i termini della scommessa su Kyle?” domandò la rossa.

“Se Kyle diventa capitano della squadra vinco!” spiegò Sydney, sorridendole.
“Se Kyle diventa capitano della squadra, tu, caro Sydney, sarai la nuova Lydia.” spiegò la ragazza, accarezzando i capelli dell'amico.

“Non credo di aver capito...” mormorò, ma Lydia si perse nei suoi pensieri e continuò a guardare fisso l'orizzonte con un certo malumore.

“Perché quelle ragazze saltano sventolando quei batuffoli mentre urlando?” domandò Cordelia, indicando il gruppo di ragazze pon-pon che si allenava nell'incitare la squadra.

“Sono le cheerleader. Praticamente fanno così ad ogni partita e cantano qualche inno alla squadra.” disse Skylar.

“Sono stonate.” tagliò corto Cordelia, incrociando le braccia.

“Perché non fai le audizioni per entrare in squadra? Ci servirebbe qualche ragazza ponpon che sappia cantare per davvero.” disse Sydney.

“Lydia perché non mi accompagni?” domandò Cordelia, ma Skylar e Sydney scoppiarono a ridere, lasciando anche la rossa interdetta della loro reazione.

“Lydia che fa sport? Bella questa!” disse Skylar.

“Che idiota!” disse Lydia, alzando gli occhi al cielo.

 

“Allora, mammolette! Questo primo allenamento ha fatto così schifo che persino mia nonna in carrozzina avrebbe saputo fare di meglio!” urlò il coach Preu. “Davvero, se continuate così non arriveremo neanche ai quarti di finali! Neanche alle qualificazioni! Anzi fareste meglio a entrare tutti nel club degli scacchi!” continuò, guardando tutti torvo, mentre alcuni ragazzi sugli spalti ridevano, godendosi lo spettacolo.

“Comunque sia, grazie a Dio non dovrò più prendermi questo fardello da solo, ma sarà il signor Firal a farsene carico...” spiegò, ed un applauso esplose dagli spalti e dagli altri compagni di squadra che festeggiarono con Kyle prendendolo in braccio ed innalzandolo come un vincitore.

“NON HO FINITO!” urlò il coach, facendo mettere tutti in riga e continuando con la lista dei componenti della squadra, ma il cognome di Tyler sembrava non spiccare mai. “Ah, dimenticavo delle riserve. King, Spades e Powerth, congratulazioni: passerete la prima stagione in panchina.” e così dicendo, un secondo urlo partì dagli spalti: Lydia, Sydney, Skylar e Cordelia urlavano a gran voce il nome di Tyler che, a modo suo, ce l'aveva fatta.

 

  
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