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Autore: CyberNeoAvatar    01/09/2015    4 recensioni
Due mesi non sono sufficienti a cancellare il vuoto lasciato da una persona cara, e Yurio lo sa bene: benché si sforzi di condurre felicemente la sua vita, una vecchia ferita gli è sempre rimasta aperta in maniera indelebile. La possibilità di cancellarla potrebbe tuttavia presentarsi presto, con il ritorno di un potente nemico e l'apertura di uno dei più grandi tornei di Duel Monsters che Neo Domino City abbia mai conosciuto...
ATTENZIONE: questo racconto è il sequel della fic " Yu-Gi-Oh! 5D's Psycho Reborn". Ricordo che le carte inventate in essa contenute sono protette da diritti d'autore, pertanto è opportuno ottenere il consenso dell'autore per utilizzarle. Inoltre, alcuni nomi di carte già esistenti che erano presenti nel prequel potrebbero venir riadattati, in questo arco di storia, ai nomi delle ultime uscite italiane.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Nuovo personaggio, Sorpresa, Ushio/Trudge, Yusei Fudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2- Neo Domino Ultimate Cup.

Mentre Yurio e Aki viaggiavano verso l'ospedale, in centro la città era immersa nel suo ordinario traffico pomeridiano: diversi mezzi di trasporto transitavano per i tranquilli incroci, stando attenti come di consueto a dare la precedenza a chi l'aveva, in maniera tale da non costituire pericolo per gli altri utenti della strada. I marciapiedi lì intorno invece brulicavano di un congruo numero di passanti, che parevano minuscole formiche se paragonate ai giganteschi edifici dalle vetrate rilucenti dei raggi solari a pochi metri da loro.

In quell'assolato pomeriggio, proprio tra i pedoni in transito ad un incrocio ce n'era uno in particolare. Si trattava di un ragazzo moro, sui ventisei anni circa, vestito con una maglietta leggera grigia sovrastata da una giacca nera aperta, abbinata a dei pantaloni del medesimo colore, e i suoi capelli erano disordinati, scuri e con quattro ciocche appuntite in parte gialle; sotto uno dei suoi occhi color zaffiro c'era inoltre una linea gialla che gli attraversava la guancia sinistra. Si trattava nientemeno che di Fudo Yusei, il giovane scienziato sulla cui testa pendeva la responsabilità del reattore ENER-D, che costituiva la fonte di energia dell'intera città, nonché l'ex-campione dei Duelli Turbo e colui aveva salvato il mondo dalle minacce dei Dark Signer e dell'Ark Cradle di otto anni prima. Era anche stato un Signer del Drago Cremisi.

“ Ancora non ho trovato un modo...” pensò Yusei, superando le persone che aveva davanti immerso in pensieri molto seri:“ Se continuiamo di questo passo non riusciremo a destarla.” sospirò profondamente:“ Tanto vale cercare qualche libro sull'argomento, giusto per chiarirci meglio le idee.”.

Cinque minuti dopo entrò nella biblioteca centrale di Neo Domino City: miriadi di libri riempivano altrettanti scaffali che giungevano fino all'elevatissimo soffitto dell'immenso salone, mentre al suo passaggio poteva notare diverse persone sedute a dei tavoli a consultare tomi. Di rado era entrato lì dentro, e quell'ambiente caotico era ancora praticamente sconosciuto per lui: sicuramente sarebbe stato meglio chiedere ad un addetto di aiutarlo a trovare ciò che cercava. Si guardò quindi intorno, e appena ne vide uno lo chiamò:<< Mi scusi... avrei bisogno di una mano.>>.

<< Mmh?>> fece l'addetto, che era una ragazza occhialuta dai capelli rossi non troppo lunghi e gli occhi verdi:<< In cosa posso esserle...?>>. Come lo vide, però, sembrò quasi pietrificarsi dalla sorpresa.

<< Va tutto bene, signorina?>> le domandò Yusei, piuttosto perplesso per quella reazione.

<< Ehm... no, va tutto bene.>> scosse il capo la ragazza, rivolgendogli un ampio sorriso:<< Mi scusi, è solo che... lei non è il famoso Fudo Yusei?>>.

<< Beh, sì... è così.>>. 

<< Wow, è davvero un piacere conoscerla! Dica pure... le serviva qualche libro?>>.

<< Beh... sì.>> si grattò il capo lo scienziato:<< Mi servirebbero quanti più libri possibili sull'ingegneria elettronica e sui principi ad essa correlati.>>.

<< Ingegneria elettronica e principi elettronici allora... se aspetta un momento, glieli porto io stessa.>> annuì la ragazza:<< Può sedersi ad un tavolo, intanto...>>.

<< Lo faccio volentieri, grazie.>> ringraziò Yusei, prendendo dunque posto ad un banco vicino e lasciando che l'impiegata andasse a cercare i volumi richiesti. Quando però quest'ultima fu quasi giunta nella sezione, una voce la richiamò:<< A quanto pare... è venuto a farci visita proprio Fudo Yusei.>>.

<< E' vero.>> si fermò la ragazza, girandosi nella direzione da cui veniva la voce:<< Pensi che dovremo fare qualcosa, Yuka?>>. Seduta ad un tavolo della sezione “ Paranormale”, c'era un'altra ragazza con gli occhiali, che a differenza della prima aveva la pelle pallida e lunghi capelli neri. Era immersa nella lettura di un volume intitolato “ I Fantasmi al Giorno d'Oggi”.

<< No di certo, Maki.>> scosse il capo Yuka, continuando a leggere distrattamente:<< Quello lì non ci ha mai visto in faccia, basta che non gli diciamo i nostri nomi e non ci scoprirà. Limitati a fare il tuo lavoro normalmente...>>. Maki era la sorella minore di Divine, ed insieme a Yuka era uno degli Assi Psichici, dei membri di punta del Comando A che erano sfuggiti alla cattura di due mesi prima. Appena le acque si erano un po' calmate, avevano trovato lavoro alla biblioteca per racimolare qualche soldo.

<< Hai ragione. Dobbiamo evitare di esporci, nell'attesa del ritorno di Shiso- sama e... di mio fratello.>> sospirò la rossa, in pensiero. Ancora lei ignorava che Divine era morto, ucciso proprio dal capo del Comando Shiso all'epoca della fuga dal laboratorio in quanto era stato sorpreso a tradirli, perché per non farsi prendere dalla polizia lei aveva dovuto più pensare a nascondersi con gli altri Assi che a raccogliere informazioni. Non poterlo rivedere senza sapere che fine avesse fatto la faceva stare non poco in pensiero. A quel punto aggiunse, guardando il volume che la collega stava leggendo:<< Ehm... invece di leggere una cosa tanto macabra, non dovresti lavorare anche tu?>>.

<< Sì, solo un attimo che finisco la pagina.>> rispose la candida ragazza, innervosita:<< Non ho ancora smesso di cercare lo spettro che vidi da piccola per dimostrare che non sono pazza. Uno dei pochi lati positivi del lavorare qui sono questi libri... anche se avrei preferito ricongiungermi agli altri membri del Comando di cui abbiamo perso i contatti.>>.

Altrove, e più precisamente all'Ospedale Generale di Domino, c'era un stanza bianca. In quella stanza, distesa tra le coperte di un letto e rischiarata dalla luce che filtrava dalla finestra della stessa, giaceva una splendida ragazza dagli insoliti capelli d'argento, immersa in un sonno innaturale. Un respiratore era collegato alla sua bocca con una mascherina, e sul braccio aveva attaccata una flebo che provvedeva al suo nutrimento.

Quella ragazza si chiamava Shina, ed era un secondo esperimento genetico del Comando A, ottenuto unendo alcune cellule di Yusei a quelle di una psichica misteriosa. Piombò due mesi prima in un coma profondo a causa di un bracciale ruba-poteri utilizzato dal membro del Comando A Uryoi che le aveva sottratto il potere psichico, e da allora non aveva più ripreso conoscenza. 

Yurio, che era arrivato in poco tempo in quella stanza, stava osservando silenziosamente la paziente ricoverata: anche se cercava di non esternarla, dentro di sé albergava una grande sofferenza ogni volta che entrava lì dentro, sofferenza condivisa anche da Drago Scudo Adattabile. Lo addolorava davvero vederla perennemente in quello stato, perché lui amava Shina e aveva pensato almeno mille volte a quanto gli sarebbe piaciuto stringerla da sveglia. Sfortunatamente, nonostante fosse riuscito in passato a sopraffare colui che l'aveva ridotta in questo stato, non era stato in grado di trovare qualcuno che sapesse come guarirla dal coma. 

Al momento Aki era andata fuori dalla stanza ad aspettarlo, il giovane Izayoi aveva insistito per rimanere da solo con l'amata come spesso usava fare. Erano da soli adesso lui, Scudo (apparso al suo fianco) e Shina. Il ragazzo, che per diversi minuti sembrava meditare su cosa dire, prese un bel respiro e poi si costrinse ad incurvare un sorriso forzato, scandendo incertamente le seguenti parole:<< Shina... sono qui. Shina, mi senti?>>.

Non ci fu risposta alcuna.

<< Shina... sono io, Yurio. Ci sei?>>. Stavolta accadde qualcosa: una nuvoletta si condensò sopra alla ragazza in stato vegetativo, finché non prese proprio le sembianze di quest'ultima, come se fosse il suo fantasma. 

<< Yurio...>> mormorò la figura spettrale di Shina, scrutando i dintorni con i suoi occhioni color zaffiro in veste da paziente, per poi salutarlo:<< Ciao...>>. 

<< Meno male che puoi parlarmi...>> chiuse gli occhi Yurio, sollevato. Infatti tempo prima si era scoperto Shina, con i poteri rimasti allo spirito del Duel Monsters Draghincanto Maestoso Afroditium che si era unito accidentalmente a lei quando era nel laboratorio del Comando A, poteva produrre una proiezione di se stessa visibile a coloro che avevano un potere psichico sufficientemente elevato, nel caso attuale Yurio:<< Come stai?>>.

<< Sola... mi sento un po' sola. Gli unici con cui posso parlare siete tu e la maestra Afroditium.>> spiegò la ragazza, mentre Drago Scudo Adattabile scodinzolava contento nel risentire la sua voce.

<< Capisco. Ma stai tranquilla... non sarà ancora per molto, te lo prometto. Troveremo una cura.>>.

<< Oh, io non vedo l'ora.>> disse lei, con espressione piuttosto triste:<< Vorrei tornare con voi. Presto.>>.

<< Non temere... Yusei ci sta lavorando sopra, e sta facendo passi da gigante.>> le confidò Yurio, sforzandosi di continuare a sorridere.

<< Davvero?>>.

<< Sicuro.>>. In realtà era una bugia: era vero che Yusei si era preso l'incombenza di analizzare il bracciale, ma benché l'ex-campione di Duelli Turbo si stesse facendo aiutare da Aki e da alcuni suoi colleghi non era ancora riuscito a trovare un rimedio. In ogni caso, non voleva che perdesse la speranza... non poteva permetterlo:<< E quando accadrà... usciremo insieme.>>.

<< Sarebbe magnifico.>> sorrise Shina. Poi disse, quasi avesse intuito qualcosa:<< Ma... nel caso non fosse possibile farmi svegliare... continuerai a rispettare la promessa che mi hai fatto? Continuerai ad essere felice per me, vero?>>.

<< Io... non dirlo nemmeno per scherzo. Ti sveglierai!>> si oppose con forza il giovane Izayoi, scuotendo il capo. Shina allora abbassò lo sguardo, intristita, e questo fece sentire in colpa Yurio:<< Scusami... non volevo alzare la voce. Sì, lo farò. Lo sto già facendo... e anche nel peggiore dei casi, terrò fede alla promessa.>>. A quel punto cercò di cambiare argomento:<< Ah, ti ricordi la patente di cui parlavo ieri? Quella per i Duelli Turbo? L'ho presa.>> e così dicendo le mostrò il documento.

<< Oh! Che bello!>> esclamò la ragazza, felice:<< Adesso puoi andare sulla moto, e...>> si interruppe senza terminare la frase: la sua forma eterea stava iniziando gradualmente a sparire:<< Di già...>>.

<< E' ora di andare... eh?>> domandò lui, dispiaciuto.

<< Posso stare sempre per poco tempo...>> mormorò Shina, anch'ella dispiaciuta:<< Allora... ci vediamo domani.>> detto ciò, mosse la mano sinistra per salutarlo.

<< A presto.>> sussurrò Yurio, ricambiando il saluto prima che la proiezione svanisse nel nulla. Distolse poi lo sguardo dal corpo materiale della ragazza: non riusciva più a guardarla dopo averle mentito, seppur a fin di bene, si sentiva un essere ignobile. E la situazione attuale di certo non alleviava la cosa: quanto sarebbero dovuti andare avanti così? Giorni, mesi... anni? Quell'invisibile distanza tra loro era davvero così incolmabile? Il solo pensiero lo avviliva tremendamente, lo deprimeva... ma l'unica cosa che gli restò da fare fu quella di muoversi meccanicamente, impercettibilmente verso la porta ed uscire di lì con Scudo, entrambi rassegnati.

Richiuso l'uscio, si avvicinò ad Aki, che si era intrattenuta a parlare con un medico dell'ospedale. Non appena vide suo figlio gli disse in tono gentile:<< Eccoti qui, Yurio. Tutto bene?>>.

<< Sì.>> annuì il ragazzo, velando il suo attuale stato d'animo:<< E' tutto a posto... almeno per me.>>. La ex-Signer lo scrutò con aria comprensiva.

<< Comunque... so che magari non è il momento migliore, ma questo dottore vorrebbe parlarci. Ho preferito aspettare te prima di ascoltarlo.>> proseguì la rossa.

<< Sono il dottor Kento, e gestisco una parte dell'ospedale.>> gli strinse la mano il medico:<< Lei è il figlio adottivo della dottoressa Izayoi, dunque.>>. C'era da ricordare che Aki era diventata medico, ma era rimasta lontana dalla Germania dove lavorava da un po' di tempo prima perché in pensiero per Yurio, a causa di un aggressione operata da Uryoi a cui aveva assistito casualmente tempo fa, poi per non abbandonarlo proprio nel momento in cui la sua migliore amica era finita in coma.

<< Piacere di conoscerla.>> disse Yurio, quasi senza guardarlo in faccia:<< Cosa succede?>>.

<< Il fatto è che... la signora Izayoi è attualmente responsabile della signorina Shina, la povera ragazza che è finita in coma.>>.

<< E allora?>>. In effetti, i nonni adottivi di Yurio avevano sistemato da un po' di tempo le questioni legali nei confronti della ragazza in stato di incoscienza e, visto che non aveva parenti ed era andata ad abitare con gli Izayoi, il giudice aveva affidato la sua sorte a loro e alla stessa Aki.

<< Beh... sarò breve>> disse il dottor Kento, spostando la propria attenzione sulla madre del ragazzo artificiale:<< Ormai la ragazza è in coma già da un paio di mesi, e ancora brancoliamo nel buio circa il modo per guarirla. Non da segni di miglioramento, i suoi impulsi vitali sembrano sempre più deboli...>>.

<< Quindi...>> sospirò la ex-Signer, affranta quanto il figlio a quella notizia:<< … sta cercando di dirci che la situazione sta peggiorando?>>.

<< Purtroppo è così: stare in quelle condizioni non le fa di certo bene, dottoressa Izayoi, e purtroppo temo che questa sia una strada senza uscita. Per noi medici non c'è niente di peggio che vedere i nostri pazienti soffrire, e questo mi spinge a proporvi qualcosa di drastico...>>.

<< Di cosa si tratta?>> domandò Aki, sospettosa. Anche l'attenzione del giovane Izayoi si catalizzò su Kento a quelle parole. 

<< Non è facile nemmeno per me, in qualità di dottore, ma...>> cominciò a dire il dottore, e da una tasca del camice che indossava tirò fuori un foglio pieno di scritte e con tanto di timbri:<< … le volevo chiedere di firmare questo.>>. Un vago sospetto si insinuò nelle menti dei due Izayoi.

<< Un momento... che cosa dovrebbe essere quello?>> chiese istintivamente Yurio, fissandolo con aria incredula: non poteva essere quello che pensava... non poteva esserlo.

<< Si tratta di un'autorizzazione. Un'autorizzazione che, una volta firmata, le darà il permesso di staccare la spina che tiene in vita la signorina Shina.>>.

<< C-Cosa ha detto?>> dissero all'unisono Aki e Yurio, paralizzati dalla notizia. Avevano già iniziato a sospettare quella terribile eventualità, ma non avrebbero mai pensato che l'avrebbe proposta per davvero.

<< Lo so che è una cosa dura da approvare... ma bisogna arrendersi all'evidenza.>> scosse il capo il medico, guardandoli:<< In quelle condizioni, la ragazza non potrà che stare peggio. Fatela firmare anche al senatore Izayoi Hideo e a sua moglie, e smetterà di soffrire...>>.  

<< M-Ma... questo è...>> mormorò la rossa, senza parole. Yurio sembrò impiegare diversi secondi più di lei per realizzare il significato effettivo di tutto ciò, e più realizzava più una paura indefinibile risaliva dai più remoti meandri della sua mente, invadendogli l'intero cervello: staccare la spina... aveva detto? Stava loro proponendo di staccare la spina collegata a Shina? Ma se l'avessero fatto, Shina sarebbe...

<< COME OSA PENSARE UNA COSA DEL GENERE???!>>. Lo stupore svanì di colpo, e al suo posto un'imprevedibile, funesta ondata di rabbia spinse il giovane Izayoi a lanciare contro il dottor Kento un grido rabbioso che rimbombò per l'ospedale, portando i medici e gli inservienti nello stesso corridoio a voltarsi verso di lui. I suoi pugni tremavano, e digrignava i denti come una belva inferocita.

<< Y-YURIO!>> esclamò Aki, un po' spaventata da quella reazione.

<< State dicendo... che VORRESTE UCCIDERLA??!>> urlò di nuovo Yurio irato, puntando un dito sul dottore:<< LEI E' ANCORA VIVA! E' VIVA, HA CAPITO?!>>.

<< Abbassi la voce, giovanotto!>> gli rispose con fermezza il dottore:<< Crede per caso che mi stia divertendo? Ormai è l'unica cosa da far...>>.

<< L'UNICA UN CORNO! E pensare... che le avevo quasi creduto! Lei non è un medico, è solo un FO********MO ASSASSINO!>>. 

<< VEDA DI CALMARSI, OPPURE CHIAMERO' LA VIGILANZA!>>.

<< VUOLE SAPERE COSA NE PENSIAMO DELLA SUA PROPOSTA??!>> continuò a gridare il ragazzo, facendo accorrere altra gente nei corridoi: era così accecato dalla rabbia, così furioso, che con un gesto secco sottrasse di mano il documento al dottore e glielo strappò in mille pezzi:<< CHE VADA A FARSI FO****E, LA SUA PROPOSTA!>>.

<< ADESSO HAI DAVVERO...>> perse le staffe anche Kento, ma proprio quando stava per finire la frase il pavimento cominciò a vibrare improvvisamente, distraendolo:<< Ma...?>>. 

<< Un terremoto?>> mormorò un inserviente lì vicino, colto di sorpresa insieme agli altri presenti.

<< N-No...>> balbettò Aki, conscia di quanto stava accadendo. Numerose crepe solcarono le pareti laterali, mentre il cerchio sui capelli di Yurio prendeva a brillare ad intermittenza: si trattava dei poteri psichici del ragazzo artificiale, che stavano reagendo alle sue emozioni.

<< Tu... SEI TU CHE DOVRESTI MORIRE!>> ruggì il giovane Izayoi, e approfittando del momento di sbigottimento generale provocato dall'apparente scossa tellurica fece un passo avanti per poi assestare un diretto contro la mascella del medico.

<< OUCH!>> fece quest'ultimo, subendo il colpo senza reagire in tempo e finendo col crollare al suolo. Allora Yurio si preparò a gettarglisi addosso, ma prima di riuscirvi un esile paio di braccia lo circondarono all'altezza del petto, intrappolandogli anche le braccia. Volse allora la testa, e notò che a bloccarlo era stata Aki.

<< M-Mamma?>> domandò Yurio, che non si aspettava sarebbe intervenuta.

<< Calmati, Yurio.>> gli sussurrò ad un orecchio lei, chiudendo gli occhi preoccupata:<< Non devi perdere la calma... torna in te, o finirai col fare del male a qualcuno.>>. Il ragazzo artificiale era ancora parecchio furente per quello che era accaduto, e inizialmente cercò di divincolarsi dalla stretta con un sonoro:<< LASCIAMI!>>. Tuttavia, le parole della madre adottiva fecero progressivamente effetto su di lui: le scosse presero ad affievolirsi fino a cessare del tutto, e anche il cerchio sulla sua testa smise di illuminarsi. Pian piano, l'ira del ragazzo si placò.

<< Anf... Anf...>> ansimò affannosamente quest'ultimo, provato dalla fatica di riuscire a soffocare la rabbia:<< Mamma...>>.

<< E' tutto a posto, tesoro. Meglio andare via da qui...>> lo rassicurò Aki spingendolo via, e nel sorpassare l'atterrito dottor Kento si scusò con un inchino:<< Siamo spiacenti dell'accaduto, dottore.>>. Procedette quindi in direzione dell'ascensore che conduceva al pianterreno dell'edificio. Il medico colpito da Yurio restò per qualche momento a terra: non sembrava intenzionato a vendicarsi del pugno ricevuto, anzi, era parecchio atterrito dagli ultimi fatti avvenuti, se non addirittura scosso.

“ Q-Quel ragazzo...” pensò Kento, rimettendosi lentamente in piedi mentre le porte dell'ascensore si chiudevano. Quel cerchio giallo che aveva notato brillare non era naturale, e il fatto che quel fenomeno si fosse manifestato in contemporanea al piccolo terremoto era alquanto sospetto:“ … è un duellante psichico, forse?”.

<< Scusami, mamma, non avrei voluto perdere il controllo.>> disse Yurio alla madre adottiva, una volta che furono entrambi in viaggio sulla Five S per tornare a casa loro:<< Ma quello... l'hai sentito? Voleva uccidere Shina!>>.

<< Lo so, c'ero anch'io.>> rispose Aki dietro di lui, comprendendo i suoi sentimenti:<< Probabilmente meritava più di un pugno, tuttavia si vedeva che non era molto esperto del settore: ho sentito di gente rimasta nelle condizioni di Shina per molto più di due mesi, a volte per anni. Anche se parlava in base ai dati...>>.

<< Appunto. E poi... è ancora viva.>>.

<< Ne sono consapevole, e siccome ho fiducia in Yusei e nella forza di Shina non firmerò nessun documento, ti do la mia parola.>>.

<< Grazie, mamma.>> disse con gratitudine il ragazzo, svoltando verso il centro all'incrocio: ora poteva stare tranquillo su questo punto di vista, non aveva motivo di dubitare proprio della parola di sua madre.

<< Di niente.>> sorrise benevolmente Aki. Arrivati a metà del centro-città, però, avvistò a distanza una vecchia conoscenza:<< Ehi... quello è Yusei!>>.

<< E' vero.>> osservò Yurio, notandolo anche lui:<< E pensare che ne stavamo giusto parlando...>> e così dicendo gli andarono incontro. L'ex-campione di Duelli Turbo in quel momento stava trasportando una grossa pila di grossi libri presi dalla biblioteca fino alla propria abitazione.

“ Mi sono proprio caricato...” pensò Yusei, che sembrava procedere con sufficiente sicurezza malgrado la pila di volumi che in parte gli ostruivano la visuale. Quando Yurio ed Aki accostarono al marciapiede lì accanto si fermò subito dopo averli notati, salutandoli cordialmente:<< Ehi, Aki, Yurio!>>.

<< Yusei!>> esclamò la rossa, smontando dal mezzo per salutarlo meglio:<< Dove stai andando con tutti quei libri?>> .

<< Ah, questi? Volevo approfondire un po' le mie conoscenze per riuscire a risolvere il problema di quel bracciale-stabilizzatore che Uryoi ha usato per rubare i poteri a Shina... per riportarla alla normalità.>>.

<< Ah...>> abbassò il capo il ragazzo artificiale sulla Runner, deprimendosi:<< Allora non stiamo facendo progressi...>>.

<< Povero Yurio...>> disse Aki, tristemente:<< Siamo tornati ora dall'ospedale, e ha avuto una discussione piuttosto accesa con uno dei medici.>>.

<< Quale discussione?>> domandò Yusei, serio, e senza farsi pregare troppo ascoltò dalla ragazza quanto era accaduto. Finito il resoconto dei fatti, espresse la sua opinione:<< Credo di poter capire ciò che deve aver provato Yurio... però dovrebbe stare attento a non rilasciare in quel modo i suoi poteri.>>.

<< Ero fuori di me!>> si giustificò il giovane Izayoi, incrociando le braccia e rivolgendo altrove lo sguardo:<< Mi sono già scusato con mamma...>>.

<< Lo so, non ti sto facendo la morale. Dico solo che dovresti stare più attento, e poi dal canto mio quel medico se l'è proprio cercata.>>.

<< Anch'io ho detto che se l'era meritato, il pugno che ha preso.>> gli diede manforte la rossa.

<< Senti, Yurio...>> proseguì Yusei, puntando gli occhi simili a zaffiri su di lui:<< … tu ti fidi di me e di tua madre, no?>>. Stavolta fu il ragazzo artificiale a guardarlo.

<< Che domande... Certo che mi fido di voi.>>.

<< E allora continua a darci fiducia.>> disse l'ex-Signer con tono sicuro:<< Troveremo una soluzione, te lo garantisco... ma se perdi tu per primo le speranze, le cose non potranno che peggiorare, non credi?>>.

<< Ha ragione: abbattersi non porterebbe proprio a nulla.>> annuì Aki, solidale, appoggiando una mano sulla spalla del figlio:<< Credici, e vedrai che tutto si risolverà per il meglio.>>. Quest'ultimo chiuse gli occhi: stavano cercando di dargli una nuova speranza per il futuro di Shina, qualcosa che non lo facesse cadere nella disperazione. Lo capiva, e sapeva che ce la stavano mettendo propria tutta per realizzare quella speranza.

<< E' vero...>> riaprì gli occhi Yurio, sorridendo:<< Grazie ancora, davvero...>>. I suoi due interlocutori ricambiarono quel sorriso, e proprio allora qualcosa vibrò in una delle tasche del ragazzo. Si trattava del suo telefono cellulare, che immediatamente tirò fuori:<< Deve essermi arrivato un messaggio.>>. Contemporaneamente, da un vicolo alle loro spalle, la testa di un ragazzo dai capelli rossi dall'aria indifferente, con gli occhi verde acqua, sbucò a spiarli in silenzio. Vestiva una lunga giacca grigia e dei guanti neri.

<< Mmh...>> mormorò tra sé il ragazzo dai capelli rossi: sembrava essere più concentrato su Yusei che su Aki o Yurio.

<< Uffi, Koi... è da un mese che stai dietro a Fudo Yusei in maniera così maniacale...>> sbuffò un altro ragazzo che era nascosto insieme a lui, un tale dagli abbondanti capelli neri e gli occhi viola scuro con indosso una maglia e una giacca senza maniche entrambe blu elettriche:<< Perché piuttosto non ci presentiamo a quelle graziose donzelle dall'altra parte?>>. In effetti, all'altro sbocco della stradina c'erano alcune ragazze che transitavano, e quest'ultimo le stava adocchiando con aria furbetta.

<< Ecco, bravo, vai a baciare tutte le ragazze carine che incontri come fai in genere e lasciami in pace.>> sbottò Koi, seccato:<< Non ti ho chiesto io di venire con me, Bolt.>>. Sia Koi che Bolt erano degli altri Assi Psichici, insieme a Yuka e Maki, e l'aspetto che caratterizzava sostanzialmente Bolt era quello di avere un complesso che lo portava a baciare almeno una volta tutte le belle donne che gli capitavano a tiro.

<< Hai ragione, ma me l'ha chiesto Yuka, ed è lei che comanda gli Assi in assenza di Uryoi e Shiso-sama.>> spiegò Bolt:<< Ha paura che tu possa fare qualche sciocchezza, e ha ragione: sappiamo tutti che vuoi vendicarti di Fudo Yusei perché lo ritieni responsabile della morte di tua sorella ai tempi dell'Ark Cradle. Però dobbiamo tenerci disponibili nel caso tornasse Shiso-sama.>>.

<< Se era solo per questo, potevi anche stare nella baracca: mi sto solo limitando a studiare Yusei, così da trovare un modo per colpirlo come si deve al momento più opportuno. Non agirò d'impulso, se è questo che temete...>>.

<< Meno male... Comunque continuerò a seguirti, giusto per precauzione. Magari riesco anche a baciare qualcuna...>>.

“ Come no, imbecille.” pensò Koi, spiando ancora il suo obbiettivo:“ Non ho idea di quando Shiso si deciderà a tornare, e io non sono disposto ad attendere un altro mese. Appena avrò studiato alla perfezione Fudo Yusei... appena avrò trovato il modo di colpirlo come merita... troverò un modo per staccarti da me e ottenere la mia vendetta.”.

<< E' del signor Enma.>> spiegò Yurio dopo aver esaminato il messaggio: Enma era un noto promotore di duellanti professionisti che organizzava i duelli ufficiali al ragazzo artificiale:<< Vorrebbe che passassi da lui più tardi, sembra debba parlarmi.>>.

<< Ah, ho capito.>> disse Aki, e in seguito si rivolse a Yusei:<< Allora noi andiamo, così poi il mio Yurio può andare dal suo capo>> nel continuare, arrossì un po':<< Ci vediamo più tardi alla solita ora... vero?>>.

<< Sì, Aki, certo.>> annuì l'ex-Signer: oltre ad aiutarlo sul problema Shina, Aki era legata in maniera sentimentalmente a lui, sopratutto da quando Divine li aveva attaccati tempo prima, perciò non si trattava solo di visite di lavoro:<< E non vi trattengo oltre, questi libri pesano...>>.

<< Ahahah!>> ridacchiò la ragazza, montando sul mezzo del figlio:<< A dopo, allora, e non farti schiacciare dal peso dei volumi.>> e con quell'ultima battuta scherzosa Yurio mise in moto, portandola via mentre il moro riprendeva la sua strada.

Nel tempo in cui loro avevano parlato, all'uscita dello stadio in cui Yurio aveva superato il test per la patente i candidati che erano rimasti a fare l'esame stavano uscendo con i loro mezzi: alcuni erano passati, altri ovviamente erano finiti bocciati. Per fortuna in quest'ultima categoria non pareva figurare Emi, visto che esprimeva l'aria soddisfatta di chi si era appena mangiato una deliziosa torta al cioccolato.

<< AAAH, CE L'HO FATTA!>> commentò Emi, contenta. Ad aiutarla a portare fuori la moto c'era Rube:<< Per un momento ho temuto di non farcela, stavo anche per perdere il duello con quella Chiyo... ma me la sono cavata, ho pure vinto la sfida.>>

<< Ne dubitavi? Dopotutto ti sei temprata con le mie lezioni.>> le sorrise Rube. 

<< Lezioni davvero speciali...>> arrossì la ragazza, approfittando della loro distanza ravvicinata per mollargli un bacio a fior di labbra:<< Merito tuo...>>.

<< La prova l'hai fatta tu... non io.>> si oppose il ragazzo dai capelli argentei, distogliendo lo sguardo per una lieve timidezza:<< Quindi il merito non è mio...>>. Proprio allora, il ragazzo notò qualcosa che lo portò a richiamare la compagna:<< Mmh... guarda là.>>.

<< Eh?>> fece Emi, girandosi nella sua stessa direzione: a grandi passi, stava procedendo verso di loro una ragazza dai capelli castani a riccioli che le arrivavano fino alle spalle, incorniciandole gli occhi azzurrini e il viso sorridente. Indossava un reggiseno nerastro sui voluminosi seni, parzialmente visibile dietro la giacchetta lilla semiaperta, un paio di pantaloncini corti aderenti e un paio di scarpe a tacco alto con dei lacci che le avvolgevano la parte bassa delle gambe scoperte a spirale.

<< Ehilà.>> salutò amichevolmente la nuova arrivata, raggiungendoli.

<< Tu non sei...>> iniziò a rivolgerle la parola Rube: quella faccia non gli era affatto nuova:<<... Hayashi Misaki?>>.

<< La duellante professionista che ha duellato contro Yurio e che ha presentato la sfida tra Kirito e Crow quella volta.>> fece eco Emi, riconoscendola anche lei.

<< Ah, dunque c'eravate anche voi quei giorni a vedermi?>> disse Misaki, sorpresa, per poi far loro l'occhiolino in maniera alquanto seducente:<< Ne sono contentaaa...>>. Rube arrossì automaticamente davanti a quel gesto della formosa interlocutrice, ma questa reazione non garbò per niente ad Emi.

<< Senta, Non-Ho-Capito-Come-Si-Chiama Misaki, se è venuta qui solo per cercare di sedurre il mio ragazzo sappia che il minimo che le aspetta è una MAZZATA!>> scattò come una biscia quest'ultima: come diavolo osava quella femmina fare l'occhiolino a Rube, pensò? Solo SE STESSA, la sua fidanzata, poteva permetterselo!

<< Oh... scusami.>> si mise una mano sulla guancia la professionista, dispiaciuta:<< E' il mio modo di fare abituale, non avevo intenzione di...>>.

<< Non scusarti, Misaki.>> disse Rube, chiudendo gli occhi:<< Dai, non essere così severa, Emi. In fondo Misaki non è una sconosciuta, ti ricordo che quando ho fatto quel corso per duellanti professionisti era mia compagna di banco.>>.

<< Appunto!>> esclamò Emi, non volendo sentir ragioni: semmai, il fatto che fosse sua compagna di banco una volta aggravava la sua posizione, anziché migliorarla.

<< Ehm... comunque sia, come va?>> cercò di cambiare discorso Misaki:<< Mi hanno detto che hai vinto gli ultimi duelli.>>.

<< Bene, grazie. Anche di te mi hanno detto che non perdi più una sfida.>>.

<< Era una specie di allenamento.>> chiuse gli occhi la duellante professionista:<< In vista dell'evento che sta per cominciare a Neo Domino City... ovviamente sai già di che parlo, vero?>>.

<< Evento?>> alzò le sopracciglia Rube:<< Intendi forse...?>>

<< Proprio quello.>> sorrise la professionista:<< Ora si può partecipare. E tu parteciperai, no?>>.

<< Senti senti...>>.

<< Sono un po' disinformata circa gli eventi sul Duel Monsters, ho passato troppo tempo ad imparare ad usare la Runner.>> incrociò le braccia Emi, curiosa:<< Di quale evento parlate?>>.

<< Oh beh...>> disse il ragazzo dai capelli argentei, con un lieve sorriso:<< … si tratta del torneo.>>.

Circa un'ora più tardi...

<< La Neo Domino Ultimate Cup?>> domandò Yurio, seduto davanti alla scrivania di un signore piuttosto corpulento dai capelli e baffi biondi, il signor Enma, in un ufficio pieno di fotografie ritraenti i più grandi duellanti di successo che avevano lavorato per il promotore in attimi di gloria:<< Certo che so cos'è... è quel torneo mondiale di cui si vocifera da alcune settimane.>>.

<< Esattamente!>> esclamò Enma, sbattendo un pugno sul tavolo:<< Il torneo più prestigioso degli ultimi otto anni, di sicuro, e ospiterà duellanti provenienti da tutto il mondo. E' stato deciso che si sarebbe tenuto qui a Neo Domino, ma poiché erano incerti sul renderlo aperto solo ai professionisti o a tutti hanno preferito non aprire subito le iscrizioni . Almeno fino ad un paio di giorni fa, quando sono arrivati nei negozi della città quegli apparecchi ed è stato deciso di aprirlo a chiunque...>>.

<< Apparecchi? Quali apparecchi?>>.

<< Dei dispositivi speciali, non troppo costosi, chiamati Duel Counters...>> e così dicendo prese da un cassetto un oggetto insolito: a prima vista si presentava come un rivestimento per la parte principale dei duel disk, su cui si distingueva un piccolo schermo circondato da pulsanti disposto vicino al punto dove si incastrava quello dei Life Points:<< Vanno completati inserendo il profilo del partecipante nel microcomputer al suo interno, che dopo essere inserito non potrà più essere cambiato, ma credo che ne spiegheranno la funzione all'inizio della competizione.>>.

<< Ah, quindi senza quello non si può partecipare...>> comprese Yurio.

<< Ma tu parteciperai, non è vero, ragazzo?>> gli domandò Enma, tentatore:<< In fondo sei il mio attuale duellante professionista, e non vedo perché non dovresti. So che il torneo dovrebbe durare un paio di giorni in totale, ma non credo che per te dovrebbe essere un problema saltare due giorni di scuola...>>. Il ragazzo si rabbuiò: due giorni... non era la scuola il problema, era il fatto che in quei due giorni non avrebbe potuto andare a trovare Shina, perché impegnato a duellare.

Non se la sentiva di lasciarla sola per così tanto tempo, non aveva nessun altro con cui parlare, eccetto la sua “ maestra”, e avrebbe finito col farla preoccupare. Sebbene quella fosse un'occasione unica per un duellante, per lui era molto più importante Shina.

<< Mi stai ascoltando?>> lo richiamò il promotore, vedendolo così assorto. Accidenti, pensò, mi ero soffermato troppo sui miei pensieri.

<< Mi scusi... stavo pensando.>> si scosse Yurio, prendendo un profondo respiro e preparandosi a dare una risposta:<< Comunque, mi dispiace, ma temo che io non possa...>> 

<< Grrr-rrggg....>>. Proprio allora, il Drago Scudo Adattabile si manifestò di fronte a lui, interrompendolo alla svelta con i suoi ruggiti. Ovviamente il ragazzo comprese il suo linguaggio, e non appena le sue orecchie tradussero ciò che voleva dire rimase come folgorato. 

Quello che gli stava dicendo era che stava scordando una cosa davvero importante: la promessa. La promessa fatta a Shina, e ciò che ne derivava. Lui doveva vivere felicemente, essere felice per lei... e quel torneo avrebbe potuto portare a compimento il suo sogno più grande, ossia divenire il migliore duellante professionista. Se avesse rifiutato non avrebbe tenuto fede al patto, perché la sua felicità risiedeva in quel sogno che aveva accarezzato per molto tempo. Stava sbagliando tutto, non poteva permettersi di infrangerlo, e resosi consapevole di ciò appena in tempo si sforzò di sorridere, rispondendo infine:<< Accetto, signor Enma. Parteciperò.>>.

<< Ah, perfetto.>> si alzò il signor Enma, e dopo aver fatto il giro della scrivania gli diede una pacca sulla spalla:<< Non mi aspettavo decisione diversa da te. Il torneo inizierà tra dieci giorni, e in quanto al Duel Counter necessario all'iscrizione puoi prendere questo sul tavolo.>>.

<< G-Grazie.>> si mise una mano tra i capelli il giovane Izayoi, mentre Scudo annuiva con fierezza. Non era sicuro di aver fatto la scelta giusta, e sentiva una brutta morsa al cuore: quasi gli veniva voglia di maledirsi per aver giurato. Però domani avrebbe potuto di nuovo far visita a Shina, e se le avesse spiegato tutto forse avrebbe capito...

La sera del giorno seguente, come deciso, si recò a far visita a Shina: mercoledì infatti le visite all'ospedale erano consentite solo dalle sette alle nove e stavolta, dato che Aki era andata ad aiutare Yusei come al solito, venne accompagnato da Emi e Rube. Non appena questi ultimi l'ebbero vista e furono usciti rimase da solo con la sua proiezione, raccontandole del torneo e dell'opportunità che rappresentava per lui. La psichica artificiale rimase in ascolto con aria interessata.

<< Allora... è davvero importante per te.>> concluse Shina a fine racconto, una mano posata accanto alla propria bocca spettrale.

<< Sì. Ci saranno duellanti da tutto il mondo...>> annuì il ragazzo, imitato dal suo Drago Scudo in versione spirito:<< … e se riuscirò a spiccare tra loro dimostrerò di essere il migliore. Però... dovrò stare senza vederti per due giorni.>>.

<< Io...>> cominciò a dire la ragazza, un po' esitante. Come temevo, pensò Yurio nel vederla così indecisa: di sicuro, l'idea di stare da sola per tutto quel tempo non la entusiasmava, e si aspettava che da un momento all'altro gli urlasse qualcosa come “ mi vuoi lasciare” o altre cose. 

<< Lo so... non avrei dovuto accettare.>> mormorò il ragazzo, cercando di rimediare:<< Se vuoi, posso...>> ma contro ogni eventualità da lui ponderata, la ragazza allargò un raggiante sorriso, stupendolo non poco.

<< … sono molto felice.>> ammise Shina, tenendo timidamente le mani dietro la schiena:<< In questo modo manterrai la parola che mi hai dato... ed è la cosa più importante per me.>>.

<< Ma... non hai paura di rimanere sola... per due giorni?>>.

<< Non sono sola, c'è Afroditium. Giochiamo tanto, dentro di me... e poi, se questo ti farà felice, aspetterò con piacere.>>.

<< Shina...>> disse il suo nome Yurio, gli occhi brillanti: era davvero una ragazza speciale, pur di pensare al suo bene stava sacrificando parte della poca compagnia che le era rimasta. E questo lo conquistò non poco.

Mentre usciva dall'imponente edificio medico, parlò di quanto aveva detto a Shina con Rube ed Emi, a cui aveva già confidato da tempo delle discussioni che intratteneva con lei nonostante il coma, e loro si trovarono d'accordo con la decisione che aveva preso in merito.

<< Una promessa è una promessa.>> concluse Rube, raggiungendo la propria Duel Runner che aveva lasciato parcheggiata fuori, un modello grigio e blu:<< Se lo facessi, non avresti più onore, e il tuo animo sarebbe rovinato.>>.

<< Anzi, per non deluderla dovresti riuscire a realizzare il tuo sogno, e quindi a vincere l'Ultimate Cup.>> aggiunse Emi, montando sulla propria come anche Yurio stava facendo con la sua Five S.

<< Comincio a credere che abbiate tutti ragione.>> mise in moto Yurio, pronto a partire.

<< Vorrei poter parlare anch'io con la nostra amica...>> disse la ragazza di Rube, sospirando. Per non pensare a cose tristi, però, cambiò argomento:<< Comunque... avete visto che ressa, ieri, ai negozi? Appena si è sparsa la notizia che la Cup era aperta a tutti, i venditori hanno cominciato a fare il esaurito di quei Duel Counters.>>.

<< Ci credo, l'hai comprato anche tu.>> affermò il ragazzo dai capelli argentei, partendo sul mezzo insieme a loro.

<< Ehm... e che è, non posso? Dopotutto voglio partecipare anch'io al torneo mondiale...>>.

<< Nessuno ha detto questo.>> disse Rube, inoltrandosi a velocità sostenuta nelle strade della città immersa nell'atmosfera notturna della sera, schiarite dai numerosi lampioni sparsi nei dintorni:<< Ehi, Yurio, vuoi che ti accompagniamo fino a casa?>>.

<< No, grazie. Voi abitate molto più lontano di me, ed è quasi ora di pranzo.>> li rassicurò il giovane Izayoi:<< Meglio se prendiamo strade differenti.>>.

<< D'accordo. Per qualsiasi cosa hai i nostri numeri di cellulare.>> sorrise Emi:<< Chiamaci, se hai bisogno. Ci sentiamo domani.>> quindi aumentò la velocità, lasciando che Rube le venisse dietro con un amichevole:<< Attenta a non andare troppo veloce, dopotutto hai appena preso la patente.>>. Yurio invece prese un'altra via, intenzionato a raggiungere la casa dei nonni in breve tempo e notevolmente agevolato in questo dall'assenza di altri mezzi sulla carreggiata, se si faceva  eccezione per qualche automobile ritardataria.

La brezza che sbatteva attraverso il casco sul viso di Yurio durante il tragitto era piuttosto confortevole e c'era un'incredibile frescura, con il risultato di rilassarlo un po'. Una piacevole serata davvero, forse doveva concentrarsi su di quella e accettare il fatto di aver preso la decisione giusta. In fondo anche Shina era d'accordo, perché pensarci ancora? Avrebbe partecipato al torneo, punto.

C'era un grande silenzio sulla strada, pensò mentre imboccava una carreggiata a senso unico: sul posto regnava una tale calma che riusciva quasi a fargli dimenticarsi per un attimo i suoi problemi. Se si concentrava, riusciva a sentire i rumori che lo circondavano, oltre a quelli della Five S: i passi pacati dei pochi pedoni nelle vicinanze... il fischiante spirare del vento... l'impercettibile suono emesso dai semafori per avvisare i non vedenti... per non parlare del crepito del...

Crepitio?

Prima che potesse capire da cosa deriva, senza alcun preavviso un'esplosione abbastanza intensa squarciò la quiete della notte, coinvolgendo l'asfalto che aveva di fronte e per poco anche lui. Il ragazzo superò lateralmente il punto della detonazione, e a breve distanza un secondo boato dirompente annunciò l'infuriare di un nuovo scoppio. In quel momento, una fragorosa risata risuonò alle sue spalle.

<< Ma chi...?>> si chiese Yurio, volgendo indietro lo sguardo, mentre guidava, per capire chi fosse la causa di tutto questo... e ciò che vide lo spiazzò completamente.

Davanti agli impressionati passanti notturni, la figura scura di un grifone di marmo più grande della Five S volava rasente al suolo, standogli alle calcagna e guadagnando sempre più terreno. Se però la creatura era incredibilmente insolita, lo stesso si poteva dire per colui che ci stava sopra: illuminato da due sfere di luce di colore verde luminose che brillavano al suo interno e dai lampioni della via, perfettamente ritto in piedi sulla bestia c'era una sorta di grosso robot, il cui corpo era rivestito da una spessa armatura metallica bianca-argentea molto ben rifinita, dotata di scanalature rosse e blu. Le sfere che lo illuminavano era una ben protetta nel suo petto, mentre l'altra stava in uno spazio circolare aperto nella testa meccanica, fluttuandoci dentro. Aveva dei piedi piatti, uniformi, e la parte superiore delle sue dita sembrava levitare staccata dal resto della mano.

<< Eheheh... AHAHAH!>> riprese a sghignazzare l'essere con la sua voce meccanica, benché non avesse parti visibili da dove potesse uscire la sua voce, e nel tempo che il giovane Izayoi impiegò per riprendersi dalla sorpresa il becco del grifone si aprì, emettendo uno strano raggio di energia che saettò con il crepitare di prima verso un lampione accostato alla linea di margine a cui si era avvicinato il ragazzo. La base del lampione esplose fragorosamente e il palo della luce crollò sulla carreggiata, ma per fortuna il mezzo di Yurio aveva superato all'ultimo istante quel tratto.

<< Chi diavolo è quello?>> si domandò Yurio, accelerando l'andatura per verificare se lo stava inseguendo. A quell'aumento di velocità, anche il grifone e il suo misterioso cavaliere sembrarono accelerare, confermando il dubbio:<< Ce l'ha con me...>>.

<< Non scappare, SHIELD!>> esclamò il robot, deformando la sfera che aveva sul capo in maniera che prendesse la forma di una falce di luna, e nel contempo un nuovo raggio d'energia esplose sulla scia del bersaglio.

“ Shield??” pensò il giovane Izayoi, colto si sorpresa: “ Shield” era il nome che gli era stato dato dal Comando A dopo la nascita, un nome che solo alcune persone conoscevano. Come poteva esserne a conoscenza?

<< AHAHAH, PRESO!>> lo indicò l'essere, lasciando sparare alla bestia in pietra un nuovo colpo che esplose su Yurio. Il fumo che si sollevò rimase in circolo solo per poco, però, perché un paio di ali granitiche si spalancarono dietro di esso, diradandolo.

Il Drago Scudo Adattabile era finalmente venuto allo scoperto in una forma fisica, ed era riuscito ad intercettare con le sue robustissime estremità alari quell'offensiva devastante. Grazie ai suoi poteri, il ragazzo era di fatto in grado di materializzare il dragone senza alcun bisogno di usare una carta per affrontare gli altri psichici.

<< Ah, però...>>.

<< ADAPTABLE FLAME, SCUDO!>> ordinò il giovane alla fiera in aria, e dalle linee fosforescenti sul muso di Scudo si propagarono delle fiamme intensissime che minacciarono la creatura cibernetica. Tuttavia quest'ultima era pronta, e in qualche modo riuscì a spingere la sua cavalcatura ad alzarsi di quota e far così in modo che la fiammata andasse ad incenerire un semaforo sopraelevato.

<< Ehi ehi... questo era pericoloso.>> protestò divertito l'essere, affiancando il mezzo dell'Izayoi con la propria fiera:<< Avresti potuto far male a qualcun altro... ehehehe....>>. Nel ridere, la sfera a mezzaluna nella sua testa si rivoltò verso l'alto, quasi a sembrare l'occhio impresso su un'espressione particolarmente divertita.

<< Chi sei? Anzi... cosa sei??>> gli domandò subito Yurio, nel tentativo di scoprire qualcosa di più su quell'aggressore:<< Come fai a... conoscere il nome “ Shield”?>>.

<< Chi? Cosa? Chissà...>> rispose l'insolito inseguitore:<< Però dato che io conosco il tuo nome, mi sembra giusto che ti dica il mio: Avatar. Non dimenticarlo, mi raccomando, AHAHAAH!>>.

<< Avatar...>>.

<< In quanto al perché conosca il tuo nome... diciamo che me l'ha confidato un uccellino. Ma ora passiamo a cose serie: è stato divertente giocare al tiro al bersaglio con te, ma ogni bel gioco dura poco, tanto ne cominceremo un altro! E si chiama... DUEL MONSTERS!>>.

<< Duel Monsters?>> si sorprese il giovane Izayoi.

<< Duel Monsters, sì! Voglio duellare, ehehehe.>> mosse le mani lateralmente Avatar, sempre divertito:<< Facciamo un bel Duello Turbo io e te. Tanto non accetterò un rifiuto... ahahah...>>. In quel momento, dal suo braccio sinistro spuntò la lama di un duel disk.

<< Perché vorresti batterti con me a duello?>> disse Yurio, senza spiegarsi perché l'avesse inseguito solo per affrontarlo a Duel Monsters:<< Per giunta... su quel coso?!>>. Ovviamente, il “ coso” era il grifone.

<< Cosa ti importa del perché? Per quanto riguarda il mio “ cucciolotto”, non avrà le ruote, ma è sempre un mezzo di trasporto. Rispetto alla tua Duel Runner poi fa provare di più... L'EBREZZA della sfida, non trovi? AHAHAH!>>.

<< Grrr...rr..>> fece il Drago Scudo Adattabile, parlando con il suo proprietario.

“ Hai ragione.” pensò il ragazzo artificiale, annuendo:“ Chiunque sia, questa specie di robot allegrone ha dimostrato di essere in pericolo. La cosa più importante da fare, adesso, è portarlo in un posto dove non possa fare del male a qualcuno.”. Perciò dichiarò:<< E va bene... duelliamo, seguimi!>> e così dicendo aumentò ancora la velocità a cui andava.

<< Mmh... finalmente. Sento che mi divertirò un mondo.>> commentò l'essere, e in quel momento il grifone sottostante sbatté prepotentemente le ali in modo da eguagliare l'andatura a quella della preda.

<< Attivo la carta magia terreno Mondo Velocità-Neo!>> dichiarò Yurio, premendo un pulsante del mezzo. Quando lo fece, alla centrale di polizia locale venne inviata una richiesta per la selezione e ricerca del miglior circuito disponibile per il duello, e non appena l'autorizzazione venne concessa un percorso alternativo, a breve distanza da loro, prese a salire in aria in maniera da non intralciare il traffico regolare. I due sfidanti si fiondarono in quella nuova strada, mentre il Drago Scudo Adattabile in forma fisica svaniva.

<< Duello Turbo... ACCELERATION!>> dissero all'unisono gli avversari, aumentando ulteriormente la velocità con un rinnovato impulso.

<< Aaah... dato che ho lanciato io la sfida, spetterebbe a me iniziare.>> disse Avatar, una mano sotto il mento metallico:<< Però non voglio essere troppo scortese, quindi... ti cedo il primo turno, coraggio.>>.

<< Quanto sei gentile!>> ironizzò il giovane duellante:

Yurio => 4000 LP
Mano: 5
Deck: 35

Avatar => 4000 LP
Mano: 5
Deck: 35

<< Evoco Crociato Legame Adattabile (inventato; Tuner; LV/2; ATK/1400). Procedo posizionando una carta coperta e termino il mio turno.>>.

<< Uh... un mostro di livello basso schierato in quella posizione. Sembra interessante... è il mio turno, pesco.

Yurio => 4000 LP
Mano: 3
Deck: 35

Avatar => 4000 LP
Mano: 6
Deck: 34

<< Kukuku.... forse mi hai preso per uno stupido, ma invece capisco benissimo qual è il tuo piano.>> la sfera di luce che fungeva da suo occhio si posò sulla carta coperta:<< Vuoi attirarmi in una trappola, non è così? Peccato che io abbia la carta magia Frantumatore Gargoyle (inventata): con questa carta posso prendere di mira una carta magia o trappola sul terreno e distruggerla immediatamente.>>.

<< Cosa?>> si sorprese Yurio, e l'ologramma della carta coperta si distrusse:<< La mia carta Supporto Adattabile (inventata)!>>.

<< Era proprio una trappola, ahahaha! Volevi trascinare un mio mostro in una battaglia contro il tuo, così la tua creatura avrebbe guadagnato attacco pari alla metà di quello del mostro che ne ha di più sul terreno.>> dedusse Avatar, divertito da quel vano tentativo:<< Che ingenuo che sei, Shield!>>.

<< Accidenti...>>.

<< E non solo, mi hai fatto un gran favore, perché se la carta distrutta da Frantumatore Gargoyle era una carta trappola posso aggiungere un mostro di tipo Roccia di livello 4 dal mio deck alla mano. Il mostro che scelgo è Grifone di Pietra (inventato). A questo punto non resta che evocare Grifone.>> dalla parte dell'automa apparve l'ologramma di un grande falco dotato di quattro zampe (inventato; LV/4; ATK/1700).

<< Quella carta...>> cominciò a dire il giovane Izayoi nel guardare quel mostro: più scrutava il mostro appena evocato, e più notava la somiglianza con il volatile usato come mezzo di trasporto da Avatar. Anzi, altro che somiglianza, erano proprio la stessa creatura.

<< Cominciamo la festa!>> esclamò Avatar, all'apparenza infiammatissimo:<< Grifone di Pietra, attacca Crociato Legame Adattabile!>> un lampo di energia fuoriuscì dal becco del rapace, e dopo un breve viaggio aereo frantumò in mille pezzi il Tuner (Yurio => 4000-300= 3700 LP).

Come l'attacco spezzò il suo bersaglio, una forza invisibile investì in pieno il ragazzo e il suo mezzo, e sulla manica destra di Yurio si formò un lungo taglio orizzontale che raggiunse la sua pelle, strappandogli un gemito di dolore.

<< Agh...>> si lamentò il ragazzo, guardando la ferita appena infertagli: non era niente di troppo grave, per fortuna, tuttavia... questo fatto che questo gettava una nuova luce sulla faccenda. Il suo sguardo ricadde dunque sul nemico cibernetico, intuendo ciò che prima non gli era chiaro:<< T-Tu... dunque è così...>>.

<< Mmhmmmh.... AHAHAHAH...>> rise Avatar: rise, sì, ma stavolta lo fece in una maniera così sadica da gelare il sangue nelle vene.

<< Non ho idea di che razza di robot tu sia... ma ormai è chiaro.>> disse Yurio, dichiarando quanto ormai gli appariva più logico pensare:<< Hai dei poteri psichici, proprio come me!>>.


-Studio Segreto dell'Autore-

Io:<< Salve mondo (?). Spero che anche questo capitolone vi sia piaciuto xD Ovviamente consigli e segnalazioni di errori sono sempre ben accetti, e ringrazio di cuore tutti i lettori e in particolare quelli che hanno recensito il capitolo precedente: Black_RoseWitch, KonanKohai, Playstation, White_Crow e eli8600. Grazie davvero di cuore ^___^

<< Ora che ho finito i miei sproloqui (?) posso anche eclissarmi. Grazie a tutti i lettori attuali e futuri che leggeranno questa nota e i capitoli, a presto ;) >>.
  
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