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Autore: Atra    01/09/2015    4 recensioni
Vi siete mai chiesti come sarebbe andata la storia di Final Fantasy VIII se Seifer avesse avuto una sorella?
Beh, io sì e questo è il risultato:
Il sangue è un vincolo.
E dai vincoli non ci si può liberare.
E non si può nemmeno scegliere senza farsi male.
O senza subire perdite.
Cosa scelsi io? Perché scelsi?
Quando avrei potuto cambiare qualcosa, feci tutto ciò che era in mio potere?
Il sangue è un vincolo.
Lo rimane anche quando è versato.
Potrai perdonarmi adesso, Seifer?

Buona lettura e spero che vi piaccia!
Genere: Azione, Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Seifer Almasy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami'
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Corriamo come dei forsennati: Fujin e Zell davanti, io subito dietro di loro e Raijin a chiudere la fila.
Mentre mettiamo ancora più distanza tra noi e il Garden, mi ritrovo a chiedermi per la milionesima volta come io abbia fatto a lasciarmi trascinare via, lasciando mio fratello in balia di tutti quei SeeD incazzati neri e pronti a fargli pagare tutto ciò che ha combinato per fuggire.
Essere fuori dalla situazione critica e concitata in cui eravamo appena due minuti fa mi permette di pensare a mente lucida: oggettivamente, senza Seifer come potevamo tener testa a tutti quei SeeD?
Con la mia solita impulsività mi sarei solo fatta catturare, anche se avessi combattuto fino allo stremo.
Devo pur ricordarmi che abbiamo a che fare con soldati scelti ed esperti.
E molto, molto ligi alle regole.
Per tornare nel Garden a dare una mano a mio fratello dovrò infrangere quasi l'intero Codice Disciplinare della scuola e questo non mi procurerà degli amici fra i SeeD né mi renderà la strada più facile che se l'avessi salvato poco prima, quando ne ho avuta l'occasione. Però mi dà paradossalmente una possibilità in più: l'elemento sorpresa.
Tuttavia, per sfruttarlo al meglio mi serve un piano, anche se la cosa non mi si addice affatto.
Ehi, ma è di Seifer che sto parlando. Non mollerò facilmente l'osso, per lui.
A proposito di mollare l'osso...non avremo mica i SeeD alle calcagna?!
Mi volto per accertarmene, appena il pensiero mi folgora la mente. Dietro di me c'è solo Raijin, che mi fa segno di stare tranquilla perché non ci sta inseguendo nessuno.
Infatti la via dietro di lui è sgombra e nemmeno ai cancelli chiusi del Garden ci sono vedette; per ora, perlomeno.
I cancelli chiusi del Garden.
No, Hyne. Non devo pensarci.
-Dove diavolo stiamo andando?-.
Accolgo volentieri (stranamente) la voce di Raijin, che mi permette di distrarmi dalla mia angoscia silenziosa e quando vedo Zell rallentare lo supero rispondendo e sperando che anche lo scimmione in fondo al gruppo senta:
-Ci nascondiamo nella Caverna di Fuoco. Per di qua!-.
-Ma non è sorvegliata?- domanda Zell, mentre io ripiego a ovest per raggiungere la nostra meta. Sbuffo, mentre accelero la corsa:
-E credi che sia un problema, per me?- domando irritata, afferrando due frecce e mettendone una fra i denti.
Non abbiamo scelta, dopotutto: la Caverna di Fuoco è l'unico posto in cui possiamo prendere fiato, prima di organizzare le prossime mosse, che io ho già chiare nella mia mente.
Quando arriviamo in vista della caverna scorgiamo i due insegnanti posti a guardia proprio davanti all'apertura, che iniziano a confabulare fra loro un po' allarmati dalla vista di quattro scalmanati che corrono come dei pazzi proprio verso di loro.
Non perdo tempo e miro subito al primo, atterrandolo con una freccia che gli si conficca nella gamba destra. Il secondo mi scaglia un Blizzard che io evito scartando a destra.
Il grosso blocco di ghiaccio mi sfiora la spalla, lasciandomi una scia gelida e bagnata sulla pelle, e va a schiantarsi sul petto di quell'idiota di Raijin, troppo occupato a vantarsi del fatto che non sia stanco, come invece lo siamo noi, per guardare davanti a sé.
La seconda freccia si pianta nella spalla sinistra dell'insegnante, che crolla all'indietro appoggiandosi alla parete rocciosa della caverna.
Nel momento in cui mi avvicino al sorvegliante a sinistra, mi si accende una lampadina nella testa: ma io questo qui me lo ricordo, è stato colui che mi ha preso le credenziali prima che svolgessi la mia prova alla caverna!
Ah, con lui ho avuto un piccolo battibecco...e oggi, a distanza di mesi, mi prendo la giusta rivincita.
Ben ti sta, idiota.
-Accidenti, spero di non essere qui quando ci troveranno- commenta nervoso Zell, mentre superiamo i due corpi ormai inoffensivi e iniziamo a districarci nel labirinto di roccia e lava.
Veniamo subito investiti dal caldo tremendo esalato dai fiumi di materia incandescente che scorrono ai lati dell'unico sentiero percorribile. Piccole bolle scoppiettano ai lati delle stalagmiti di roccia, che sorgono come colonne dalla lava, sfrigolando al contatto con la pietra scura.
-Non li ho uccisi, se ti preoccupa la vita di quei due miserabili- borbotto, fermandomi improvvisamente a un incrocio a due strade, una delle quali è interrotta a metà da una stalagmite franata nella lava.
-Non ci inoltriamo fino in fondo?- domanda Raijin, asciugandosi con il dorso della mano il sudore che gli scende copioso dalla fronte sul collo.
-No, non serve - rispondo, posandomi una mano sul fianco e rimettendomi l'arco a tracolla - Perlomeno, io esco subito. Il tempo di riprendere fiato- ansimo, liberandomi il viso dai ricci incollati alle guance dal sudore.
-Non ti lasceremo andare a riprenderlo da sola- si intestardisce Zell, piegato in due con le mani sulle ginocchia. Faccio un gesto stizzito:
-Sai dove lo porteranno? Al Centro Disciplinare! - sbotto con rabbia, stringendo i pugni - Si trova nei sotterranei del Garden - riprendo, quando Zell fa una faccia confusa - ed è pressoché inaccessibile, tranne per chi ha combinato qualcosa di grave...come noi, del resto-.
Il gallinaccio stringe le labbra pallide, sicuramente sforzandosi di non formulare la domanda che subito dopo gli sale inevitabilmente alle labbra:
-E...cosa succede a chi ci viene rinchiuso?- balbetta, mentre Fujin sta curando la botta sul petto di Raijin dovuta al Blizzard di prima.
-Niente - rispondo noncurante, mordendomi un labbro - Si rimane rinchiusi in una cella di isolamento. Come dicono loro: "forse così vi passerà la voglia di disobbedire agli ordini"- scimmiotto aspramente, rinfoderando il pugnale che avevo infilato nella cintura e risollevando poi il viso per scrutare l'espressione di Zell. Neanche a dirlo, è terrorizzato.
-Non preoccuparti, gallinaccio - lo apostrofo con una smorfia, le sopracciglia sollevate - Non verrai con me e non vi prenderanno se seguirete alla lettera le mie istruzioni. Alla lettera, mi hai capito Raijin?- sottolineo, rivolta allo scimmione, che salta immediatamente su:
-Sei tu quella che interpreta a modo suo le regole!- biascica, le mani sui fianchi e l'aria sempre da idiota.
Sicuramente non potrò contare su di lui. Non che mi sarei fidata, eh.
Insomma, non che qui ci sia l'imbarazzo della scelta, ma mi tocca affidarmi a quello che sembra meno imbecille.
E dato che il concetto sembrare è sempre dannatamente relativo, non so come andrà a finire.
Sospiro rassegnata, rivolgendomi poi a Zell:
-Fa' che questi due non combinino casini - gli ordino con l'aria di chi vorrebbe il contrario solo per toglierseli di torno - E stammi a sentire: adesso io esco da questa caverna e controllo che la via sia libera. Se non torno entro cinque minuti vuol dire che è tutto a posto, quindi percorrete i cunicoli della caverna fino in fondo: c'è un'uscita secondaria subito dopo la zona dove si affronta Ifrid, dietro la roccia più a nord.
Andate dritti a Balamb e prendete cinque biglietti per il treno delle dieci con destinazione Timber. Poi nascondetevi da qualche parte in città e aspettate l'arrivo del treno. Se per quel momento io e Seifer non siamo ancora arrivati, salite comunque a bordo e andate a Timber, cercate Squall e Selphie presso i Gufi del Bosco e metteteli in guardia dalla Strega. Hai capito bene?-.
C'è una cosa che Seifer non mi ha detto, ma di cui ho il forte sospetto: che Rinoa non abbia parlato della Strega ai due SeeD. Se lo sapessero, quei due si organizzerebbero diversamente e la terrebbero d'occhio.
E poi, nel caso in cui né io né Seifer riuscissimo a uscire dal Garden, Rinoa potrebbe pensare a rimandare il piano e venire a darci una mano.
-La...la Strega?! Ma cosa...cosa sai tu della Strega? E cosa c'entrano Squall e questi Gufi del Bosco con lei?- balbetta intanto Zell, improvvisamente sospettoso e pallido di paura.
Scuoto furiosamente la testa e sollevo una mano in un gesto di stizza:
-Adesso non è il momento: non abbiamo un briciolo di tempo! Dimmi che farai questo e basta! Devi dire a Squall di stare attento alla Strega, quando aiuterà a rapire il presidente! Trova lui e Selphie, non mi sembra che ci voglia un genio!- sbraito, mentre le pareti della caverna rimbombano delle mie parole concitate, facendole sembrare ancora più folli.
Hyne, devo darmi una calmata...
-Va bene, lo farò - mi promette lui risoluto, battendosi una mano sul petto e ignorando il mio comportamento da pazza - Ma tu? Come conti di entrare nel Centro Disciplinare? E...starai bene, vero?- mi domanda preoccupato.
Sollevo gli occhi al cielo...ehm, al soffitto della caverna:
-Come? Di certo non facendomi beccare, anche perché ho bisogno delle mie armi. Per entrare nel Garden non andrò a bussare ai cancelli, ma passerò per il Centro d'Addestramento. C'è un passaggio che io e Seifer abbiamo usato per anni, fingendo di andare al Centro per allenarci quando invece ci spostavamo fuori dal Garden per combattere. Userò quello per entrare- spiego, socchiudendo gli occhi per ricordarmi il punto esatto in cui la rete del Centro si può staccare dal palo di sostegno.
Io e Seifer l'abbiamo scoperto circa cinque anni fa: anche se a dire il vero siamo stati noi a rompere la rete...o meglio, l'Archeosaurus che abbiamo abbattuto e che ci è finito contro, non sufficientemente forte da romperla ma abbastanza da scardinarla da uno dei suoi sostegni. E quello era stato una fortuna, perché nessuno aveva notato niente né noi ci eravamo presi il disturbo di dirlo a qualcuno.
Oggi si rivela l'unico mezzo che ho per entrare al Garden. E pazienza se dovrò ferire qualche studente che potrebbe aver avuto la cattiva idea di andarsi ad allenare a quest'ora.
-E come farai a raggiungere il Centro Disciplinare? Sai che l'ascensore scende ai sotterranei solo con una chiave speciale?- interviene Raijin con tono polemico, pronto a bocciare il mio piano solo per farmi dispetto. Gli scocco un'occhiataccia:
-Sì che lo so, pezzo di idiota. Si dà il caso che la Kadowaki ne abbia una nel cassetto della sua scrivania. Mi basterà farle sapere che c'è qualche ferito al Centro (il che sarà vero) per farla accorrere subito e lasciare libera l'infermeria- rispondo sicura.
-Non credi che capiranno subito che sei stata tu?- mi domanda Zell, mentre Fujin annuisce vigorosamente, d'accordo con lui. Sospiro:
-Potrebbe succedere di tutto. Ma devo provarci. Se mi prendono, finirò con Seifer, quindi toccherà a voi andare da Squall- ribatto, iniziando a camminare verso l'uscita, sperando che eventuali SeeD in ispezione non abbiano già notato i due insegnanti davanti all'entrata.
-Ohi! Non ci saluti? Potremmo non rivederci più!- si offende Zell, venendomi dietro e sollevando una mano a fermarmi.
Mi volto prima che possa toccarmi e sento i miei capelli sfiorargli le dita prima che io gli dica, squadrandolo:
-Mi si spezza il cuore per questo addio strappalacrime, gallinaccio - dico tutta seria e anche un po' scocciata, prima di sorridere con furbizia - Ma non preoccuparti: io e Seifer ti prenderemmo in giro per tutto il viaggio in treno, quindi non so cosa ti converrebbe sperare di più- sogghigno, prima di voltarmi di nuovo e correre fuori, raggiungendo in fretta l'uscita e l'aria aperta.
Ah, non mi ricordavo che nella Caverna di Fuoco facesse così caldo! Forse perché ci sono stata così poco tempo che non ho neanche avuto il tempo di accorgermene...ho battuto persino il tempo totalizzato da Seifer, hehe.
Peccato che solo Squall abbia fatto meglio di me, quel maledetto!
Respiro profondamente, mentre lancio un'occhiata disgustata ai due insegnanti ai lati della caverna, che mi restituiscono uno sguardo offeso.
Mi guardo freneticamente intorno, constatando che non ci sono SeeD in giro, e inizio a correre a est verso il Garden, mantenendo sulla mia destra la linea precisa delle montagne e nascondendomi al limitare del bosco che si trova proprio dei pressi della caverna.
Mi accorgo solo minimamente dell'aria frizzante che spira dal mare dietro di me e discende dalle pendici irregolari e scoscese della catena montuosa che cinge tutto il versante settentrionale dell'isola di Balamb.
Mi rendo a malapena conto dei fruscii provenienti dal bosco alla mia sinistra e dall'erba alta attorno ai miei stivali.
Non riesco a pensare ad altro che al piano quasi impossibile che sto cercando di delineare nella mia mente, composto per la maggior parte da azioni che attuerò una volta presa coscienza delle circostanze.
Una cosa è certa: non credo che riuscirò a non dare nell'occhio per molto. Ormai tutti sapranno che cosa abbiamo combinato e, consapevoli che io sono a conoscenza del fatto che Seifer è nel Centro Disciplinare, i SeeD si aspetteranno che io provi a riprendermelo.
Quello che non sanno è che io, nonostante la mia conosciuta avventatezza, ho un piano...almeno per fare irruzione.
Quando arrivo in vista del Garden, rallento la corsa e mi sforzo di camminare lentamente, prendendomi il tempo per calcolare la distanza da dove mi trovo fino al retro dell'edificio, dove si trova la rete che isola il Centro d'Addestramento.
A dire la verità, la zona è protetta ulteriormente da uno spessissimo muro in cemento semicircolare, da cui è sorretta la cupola che copre il Centro, rendendolo accessibile anche di notte perché munita di illuminazione artificiale.
Io e Seifer abbiamo trovato il modo di superare anche il muro, scavalcandolo e passando per un pannello della cupola di cui abbiamo divelto tre dei quattro chiodi e che abbiamo semplicemente lasciato appoggiato per evitare che sia scoperto.
Quindi nemmeno il muro è un grosso ostacolo per me, il problema è superare senza farmi vedere i quattro SeeD che sorvegliano l'ingresso del Garden dalle torrette poste ai lati del cancello (tra l’altro, le vedette prima non c’erano! La mia solita fortuna). Li vedo da qui e non sembrano avere un'aria cordiale.
Uhm, questo mi dice che il mio ritorno non sarebbe gradito. Beh, non che a me piaccia molto l'idea di infilarmi nuovamente nella tana del lupo. Mi importa solo di liberare Seifer, nient'altro.
Appena scorgo la fine del bosco e quindi del mio nascondiglio, mi addentro di qualche passo fra gli alberi e, appoggiandomi a un albero, mi prendo un momento per riflettere e chiedermi se quella che mi è venuta in mente pochi minuti fa sia una buona idea.
Seifer mi ammazzerà ma se ci riesco e lo tiro fuori da qui non gli converrà tanto arrabbiarsi con me.
Se invece non ce la faccio...mi ucciderà perché sarebbe potuto essere un buon modo per evadere.
Beh, tanto vale rischiare. E poi...io amo il rischio, lo sposerei più di un Namtal Utoku. Soprattutto con la prospettiva di marcire in una cavolo di cella nei cavolo di sotterranei di una cavolo di accademia militare piena di soldatini e cagnolini ubbidienti.
Questo penso, mentre mi decido a sfilarmi dalle spalle lo zainetto e ad aprirlo per cercare la mia estrema risorsa.
Prima di chiudere lo zaino e rimetterlo al suo posto sopra la faretra, mi lascio sfuggire un sospiro sconsolato mentre lancio uno sguardo sospettoso all'oggetto che tengo in una mano.
Davvero, non avrei mai pensato di averne bisogno...certe volte il futuro è davvero incredibile.
Beh, nessuno dica che sto esagerando: nella mano destra stringo la bottiglietta di un liquido che è rimasto sulla mia mensola per anni a fare da soprammobile...insomma, la prospettiva di diventare la cavia di un mio esperimento dell'ultimo minuto non è propriamente allettante.
D'altra parte, devo ammetterlo: forse sono troppo paranoica.
In fondo, se Seifer era in possesso della Medicina dell'Eroe vuol dire che lo riteneva un rimedio su cui contare...e io mi fido di mio fratello, che quando si tratta di certe pozioni che agiscono sul corpo è molto attento e scrupoloso.
Stappo la bottiglietta e mi impedisco di pensare razionalmente mentre la bevo tutta d'un fiato.
-Ugh, il colore era meraviglioso...in compenso fa schifo- mormoro, facendo una smorfia disgustata e infilando la boccetta nello zaino per far sparire le prove.
Quanto dovrò aspettare perché faccia effetto? O dovrò passare all'azione per scoprirlo?
Improvvisamente le orecchie iniziano a fischiarmi e il respiro mi si spezza, prima di accelerare, mentre un'ondata di caldo mi assale da capo a piedi, facendomi grondare di sudore peggio che nella caverna.
La caverna...speriamo che quei tre incapaci abbiano trovato almeno l'uscita.
Non ho tempo per pensare altro, perché improvvisamente sento la pelle formicolarmi e ogni stanchezza o paura si dilegua in fretta, lasciando il posto solo al battito forsennato del mio cuore in un corpo che scalpita per dimostrarsi all'altezza della situazione.
Non mi è mai capitato che il mio corpo e il mio cervello fossero in sintonia! Ora posso veramente pretendere il massimo da me stessa.
Lo devo, per mio fratello.
Intanto, dovrò correre parecchio veloce per non farmi vedere. Speriamo che la Medicina dell'Eroe mi aumenti di parecchio la rapidità!
Per stare più sicura mi lancio addosso un Haste e a questo punto non mi resta altro che passare all'azione.
Quando inizio a correre ed esco allo scoperto, mi mordo le labbra per non fermarmi a tirare una freccia ai guardiani per stare più tranquilla.
Attieniti al piano, Atra - penso. Se lo faccio, non dovrò prendere decisioni dell'ultimo minuto, che non sono mai il massimo.
Infatti riesco a raggiungere il confine con il Centro d'Addestramento correndo come una scheggia, mentre i guardiani si accorgono solo del forte spostamento d'aria provocato dal mio passaggio.
-Però! Che uccello veloce!- commenta uno di loro, sistemandosi meglio sulla sua sedia, in cima alla torretta di vedetta sul lato destro del cancello.
Proprio un bell'uccello di bosco, guarda! Aspetta solo che ti abbia fra le mani...anche perché io e Seifer dovremo passare di lì quando usciremo dal Garden!
Intanto mi fermo di botto per non andare a sbattere contro il muro, mentre mi scopro per niente stanca e assolutamente stupita: quanto cavolo ho corso veloce?!
La magia Haste si esaurisce in fretta, ma i movimenti rimangono scattanti e fluidi come prima, segno che la Medicina ha fatto effetto.
-Che figata- commento con un sorriso sorpreso, rovesciando poi il collo per rendermi conto dell'altezza del muro.
-Uhm, me lo ricordavo più alto- mormoro con nonchalance, passando una mano sulla superficie ruvida del cemento per trovare il modo di scalarlo.
Anni fa io e Seifer ci aiutavamo a vicenda, ma stavolta sono da sola e non riesco a saltare così in alto.
Ma io sono intelligente e ho un asso nella manica.
-Levita- sussurro, evocando la magia. Immediatamente i miei piedi si staccano dal suolo e io inizio a camminare lentamente sull'aria, afferrando alla svelta il bordo del muro quando arrivo all'altezza desiderata.
Annullo l'effetto della magia con un Dispel, prima di sedermi con le gambe penzoloni in cima al muro, tagliato a metà nel suo spessore dalla cupola semisferica.
-Ok, anche questa è fatta. Adesso entriamo- sussurro, girandomi e incontrando a un palmo dal naso la superficie della cupola, lucida e già abbastanza riscaldata dal sole.
Sfioro il metallo con le dita e trovo in fretta il pannello che dovrebbe permettermi di entrare. Infatti mi basta sollevarlo con le due mani per poter guardare dentro al Centro.
A quanto ricordo sono proprio sopra il punto in cui la rete dovrebbe staccarsi, ovvero in prossimità del pontile in legno che si affaccia sullo specchio d'acqua stagnante nella zona Est del Centro, che è deserta.
Perfetto.
Sguscio attraverso l'apertura e mi giro per rimettere al suo posto il pannello, poi mi lascio cadere dal muro, atterrando con un ginocchio piegato e puntellandomi sul terreno con le mani per non rotolare a terra come un'idiota.
Mi affretto ad afferrare immediatamente la rete, che per fortuna non è elettrificata dato che lo è solo di notte, spingendola e tirandola per disincastrarla dal mucchio di terra ed erba che si è formato attorno al suo bordo inferiore.
Il metallo protesta un po', cigolando e scricchiolando, ma fortunatamente con un po' di insulti riesco ad aprire una fessura abbastanza larga perché io possa passarci.
Una volta dall'altra parte, sistemo la rete accanto al suo sostegno e mi volto per esultare: sono dentro!
E mi sa che se ne sono accorti anche i cinque studenti che ora mi stanno guardando, le spade sfoderate e lo sguardo allarmato.
Uno di loro solleva una mano per indicarmi, prima di fare un segnale con la punta della spada, che taglia l'aria congelata dalla tensione.
-La Almasy! Chiamate i professori!-.


E' fatta, siamo dentro al Garden! Anche se abbiamo già qualche problemino...ahi ahi!
Ho deciso di far intervenire solo Atra per metterla alla prova e per farvi vedere cosa è in grado di fare senza dover ogni volta dare spazio anche agli altri personaggi, soprattutto a Seifer.
E poi, se Seifer fosse stato salvato anche da Zell, probabilmente il suo orgoglio sarebbe sceso fin sotto i piedi.
Quindi vediamo se Atra da sola basta contro una banda di SeeD che escogiterà di tutto pur di acciuffarla.
So che questo è un capitolo di passaggio in cui non succede molto, ma dal prossimo sarà tutta azione pura, quindi preparatevi!
E poi...se volete che Atra si iscriva alle Olimpiadi contro Bolt scrivetemelo, ahahah! Spero che la scena non fosse troppo slegata, ma effettivamente la Medicina dell'Eroe dovrebbe rendere invincibili e aumentare tutti i parametri. Se poi unita all'Haste, che aumenta la velocità...VROOM!
Bene, appuntamento al prossimo capitolo e...STAY TURNED!

   
 
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