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Autore: Dreamer2015    01/09/2015    5 recensioni
Ra's al Ghul è stato sconfitto. Oliver è cambiato, per l'ennesima volta si è scontrato con la realtà. Il giustiziere Non può permettersi il lusso di avere ciò che vuole compreso l'amore di Felicity. Allontanarsi da lei sarà la battaglia più difficile che dovrà affrontare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Ray Palmer
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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 "Felicity Smoak" si presentò annoiata
"Ciao Felicity,  io sono James. Bella serata, ti stai divertendo?"
La giovane ragazza si guardò intorno, la festa al Verdant era oltre l'immaginario. Spocchiosi miliardari brindavano con champagne e ridevano alle loro accompagnatrici. Tra di loro il suo "capo" Oliver Queen, organizzatore di questa assurda festa. Aveva preteso che tutti i dipendenti della Queen Consolidated partecipassero all'evento.
Ecco cosa era diventata una semplice dipendente e neanche una delle sue preferite visto che a stento le aveva rivolto un saluto. 
Si girò verso il ragazzo al banco.
"Dammi un drink forte e un paio di scarpe meno scomode e ti potrò rispondere"
Il ragazzo le sorrise divertito.
" Comunque io non sono nuovo a queste feste e posso assicurarti che non è poi così male qui. La musica per esempio..."
"Se ami farti trapanare i timpani..."
Felicity non si era mai sentita così umiliata e nel contempo irritata. Oliver le aveva detto che la amava e poi l'aveva ritrattato giustificandosi che la situazione vissuta nell'ultimo anno lo aveva portato a dire e fare cose che in realtà non provava veramente.
Dopo aver conversato un'ora abbondante con Mr istruttore di fitness su barrette energetiche e corse mattutine, era arrivato il momento di tornare a casa. 
Le girava la testa e iniziava a sentirsi soffocare dalla situazione.
" James scusami ma ora sono davvero stanca e credo di aver bevuto abbastanza" , fece per alzarsi ma il ragazzo la strinse forte il braccio.
" Andiamo tesoro fatti offrire un altro drink, dopo ti sentirai meglio" 
" Non sono in vena stasera, fatti un giro ci sono tante ragazze qui"
- possibile che gli uomini non fanno mai quello che voglio?!?- sbuffò
L'ombra di una terza persona si  frappose tra loro
"Tutto bene qui?Felicity?"
"Diggle grazie, io e James ci stavamo salutando. Vero James?"
Il ragazzo fece un mezzo sorriso e capì che non era il caso di continuare
" Scusami, se sapevo che eri impegnata con Mr Queen non avrei insistito.." girò i tacchi e si incamminò verso la successiva bionda disponibile. 
 -Ha un debole per le bionde esaurite- pensò Felicity. 
Ora poteva sfogare tutta la sua frustrazione verso l'amico che la guardava divertito.
"La prossima volta che il mio datore di lavoro vuole correre in soccorso di una fanciulla in difficoltà, credo che sia il caso che non mandi la sua fidata guardia del corpo ma che intervenga lui di persona. Insomma Diggle ma che sta succedendo?"
"Di cosa parli Felicity?"
"Meno di un mese fa abbiamo ucciso Ra's al Ghul, da allora Oliver è irriconoscibile"
" Felicity ha solo riavuto i suoi soldi e l'azienda , sta solo cercando di nascondere la sua seconda identità visto che ultimamente un po' troppe persone sono a conoscenza del nostro segreto. Tu dovresti conoscerlo.."
-Credevo di conoscerlo. Se davvero lo avessi conosciuto, avrei evitato di innamorarmi di lui- pensò Felicity.
"Vado via, non credo che mancherei a nessuno stasera. Diggle non fare quella faccia, il mio lavoro non comporta tutto questo" e allargò le braccia indicando il casino di persone intorno a lei. Voleva fuggire via, sapeva che si stava comportando da bambina. Da quando erano tornati da Narda Parbat, Oliver era impeccabile come dirigente d'azienda, con il suo aiuto, e come vigilante di notte.
 Non c'era nulla fuori posto. Tranne forse lei. 
Doveva rifarsi una vita al di fuori di lui. Si girò e lo guardò in cagnesco ancora una volta. Lui era lì che la fissava famelico e arrabbiato,  una scarica elettrica la scosse dal profondo. Lo volevo ma più di tutto voleva che lui la amasse. 
 
Oliver si era intrattenuto tutta la serata con una giovane modella che non faceva che parlare di sfilate e vacanze in barca. 
- È questo che mi merito ,una vita vuota di sentimenti - pensò
Era tornato dal mondo dei morti, aveva sconfitto Ra's al Ghul e ora si era ripromesso che avrebbe dato la vita per difendere chi amava anche a costo di sacrificare la sua felicità. Per Thea, per i suoi amici e per lei...
Per lei ,che avrebbe dovuto dimenticare per il suo bene.
Per lei , ora soltanto una sua dipendente, doveva fare il possibile per mantenere un rapporto strettamente lavorativo.
Per lei, che aveva indossato quel vestitino bianco che esaltava tutte le sue magnifiche curve.
E per se stesso che era andato in escandescenza quando l'aveva vista sorridere a quel troglodita . Era stato sul punto di venire meno a tutti i suoi buoni propositi.
Ma che si credeva, che lei lo avrebbe aspettato? E poi aspettare cosa?
Non poteva funzionare, non poteva regalarsi quella splendida donna e continuare la sua vita da vigilante. La città prima di tutto.
" Oliver è andata a casa. Onestamente non capisco perché tu abbia preteso che venisse con la scusa di una festa aziendale."
" Diggle la voglio vicina. Devo sapere che sta bene."
" Starà bene quando la smetterai di tormentarla . È adulta, non puoi pretendere di controllare tutto"
" Dig piantala"
Si scolò l'ultimo sorso di Champagne e con gentilezza si allontanò dalla sua accompagnatrice. 
 
 
La seguì fino al parcheggio delle auto dove la trovò accovacciata vicino alla macchina borbottando nervosamente.
"Ehm Felicity?!?"
La ragazza sobbalzò sentendo la sua voce, l'avrebbe riconosciuta tra mille. Fece finta di nulla e continuò a cercare le chiavi nel buoi di quel maledetto garage.
" Felicity" insistette il ragazzo
" Ti ho sentito Oliver.  A meno che tu non voglia darmi una mano non vedo la necessità che tu mi veda accovacciata sotto di te... cioè non sotto di te in quel senso mah...."
" cercavi queste?" Indicando le chiavi.
" Ecco, perfetto!! Mi hai salvata, ancora."
Prese le chiavi e si sottrasse al contatto tra le loro mani frettolosamente
" Non dobbiamo fare così, io e te. "Oliver fece un lungo respiro come a tranquillizzarsi.
" non c'è un io e te!! " si scagliò contro di lui, forse i troppi drink o lo stress accumulato nelle settimane precedenti le diedero coraggio.
"Perché mi hai voluta qui? Per farmi capire che non sono all'altezza di tutte le modelle che ti circondano? Avresti dovuto chiamare anche Laurel così avremmo completato il quadretto delle donne perfette di Mr Queen"
"Felicity..."
" e non mi venire a dire che ti dispiace, vigilante dei miei stivali! Portatele a letto, brinda alla vita ma non aspettarti di trovarmi lì in un angolo a guardare e a commiserarmi!"
Oliver strinse la forti mani sulle sue esili braccia.
"Felicity ora basta!! Non voglio che tu parli di te in questo modo. È vero, tu non c'entri nulla con tutto questo ma perché ... Tu non capisci."
" Ma cosa c'è da capire! " gli diede uno strattone e arretrò verso la macchina.
" Sei un fasullo Oliver Queen e se lo avessi saputo prima..."
" Cosa" disse lui avvicinandosi pericolosamente. 
"Cosa avresti fatto Felicity?" La bloccò , le sue braccia appoggiate alla macchina la accerchiarono. Sentiva il dolce profumo di gelsomino della sua pelle, era annebbiato da quella donna....ed era un male.
" Tu la devi smettere di farmi la guerra. Mi stai facendo impazzire Felicity. Non mi fai pensare, non penso lucidamente se mi guardi così. Io non sono quello giusto per te. Voglio recuperare la nostra amicizia. Forse ....forse ci siamo fatti trascinare dalla situazione, forse non sappiamo neanche cosa significa la parola amore" farfugliava cercando di convincere prima se stesso. 
Più la guardava e più si perdeva in quegli occhi luminosi e speranzosi.
"Parla per te." Disse lei freddamente ." Ci vediamo a lavoro"
 
Appena tornata a casa scaraventò la borsetta sul divano e urlò di frustrazione.
- megalomane mascherato- pensò
"mi prende e mi getta quando vuole!!" calde lacrime le rigarono il viso. 
Si accovacciò sul divano stringendo forte il cuscino. Era sola.
Desiderava poter cancellare quello che provava per lui, desiderava essere abbastanza per lui...
" Vai al diavolo Oliver, non sei l'unico uomo sulla terra". Prese il telefono e chiamò Ray. Sapeva che stava sbagliando, che non era la persona di cui aveva bisogno ma si riscoprì fragile e devastata da un' improvvisa solitudine che un vigilante le aveva lasciato nel cuore. 
Così avrebbe dimenticato... Così sarebbe stata di nuovo felice....
 
Continua....
 
 
Ciao, sono nuova e questa è la mia prima storia su Oliver e Felicity spero vi piaccia...siate clementi.
 
   
 
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