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Autore: Arte Prime    02/09/2015    1 recensioni
Una ragazza dal passato misterioso fugge sempre e non conosceva ancora abbastanza il mondo finché un giorno... Non posso più raccontare altro perché non voglio rovinare le sorprese, vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Diez Drake, Un po' tutti, X Drake
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAPITOLO IV
 
Molto più tardi sembrava che ci fosse silenzio, questo significava che la nave della Bandiera Rossa era ormai lontanissima dall’isola Sunflower e non si sentivano più spari e cannonate…
Nell’infermeria Ernest, l’uomo più anziano della ciurma, stava bendando la gamba di Lady sdraiata su un letto. Quell’uomo aveva un paio di occhiali tondi, i grossi baffi e la barba che gli coprivano la bocca ed il mento, i lunghi capelli gonfi di color castano chiarissimo. Anche lui indossava un mantello ed un cappello.
“Ora siamo fuori dai guai, Ernest.” disse Drake appena entrato nell’infermeria “E come sta la ragazza?”
“La ferita è abbastanza profonda, ma non grave, capitano.” gli rispose l’uomo anziano con un tono serio e preciso che aveva finito di bendare la ferita mentre la fanciulla guardava Drake in modo strano ricordando a quello che aveva visto trasformarsi cioè in un animale tutto verde mai visto…
Intanto il capitano si avvicinò a loro e si rivolse alla ragazza chiedendole “Adesso ti senti più tranquilla?”
Ma lei continuava a fissarlo in modo strano…
“Che c’è?” le domandò Drake spezzando il silenzio.
“Capitano, sicuramente questa ragazza ti avrà visto trasformare in tirannosauro…” lo avvertì Ernest “… Deve essere scioccata. Da quando è qui non ha mai detto una parolina.”
DIRALOSURO? Ma cos’è un DIRALOSURO?, si chiese Lady sorpresa, forse intendeva quell’enorme creatura verde con grossi denti aguzzi e la grandissima coda?
Drake scosse le spalle spiegandole “Beh, signorina, mi hai già visto… È inutile nascondere… È logico che io abbia mangiato un Frutto del Diavolo Zoo Zoo che mi fa trasformare in un dinosauro.”
Anche lui ha mangiato un Frutto del Diavolo?, si domandò la fanciulla con occhi sgranati, ma che roba è un TILOSURO? Esistono i TILOSURI?
“Signorina… possiamo sapere il tuo nome?” le chiese il pirata mascherato.
Sentendo ciò la fanciulla lo fissò ancora qualche attimo… tirò fuori il ciondolo e scrisse su uno dei foglietti e glielo porse “Ha scritto… “Non ti ricordi di me?”… Mh?” disse il capitano che dopo averlo letto la guardò sforzando di ricordare… In quel momento la ragazza aveva dimenticato di avere i capelli legati a coda di cavallo e così se li sciolse.
Guardandola di nuovo Drake esclamò “Ma tu… Ci siamo incontrati una volta… sull’isola nel Mare Orientale… Come si chiama?... Ah, sì! Torturaga, mi pare.”
Alle sue parole Lady annuì.
“Allora eri quella giovane lady muta nella trattoria “Black il Nero” a Coretus… Quel giovane marine ti infastidiva…” mormorò il capitano riuscendo a ricordare tutto.
Altri cenni di sì della fanciulla felice.
“Quel giorno era il tuo compleanno, giusto?” le sorrise Drake “Non avrei mai immaginato di incontrarti di nuovo nel Mondo Nuovo! Ah… A proposito dove sono i tuoi fratelli?”
Nel sentire quei nomi fecero mutare completamente l’umore della ragazza che abbassò triste la testa.
“Uh? Cosa è successo?” le chiese il capitano con la voce premurosa, ma lei non volle rispondergli.
“Sono stati arrestati?”
No.
“Sono morti?”
No!
“Vuoi che li troviamo?”
NO!
“… Allora sei scappata?”
Sentendo ciò subito gli occhi di Lady incontrarono quelli di Drake…
“Perché l’hai fatto?”
Però la ragazza non volle spiegargli il motivo e neppure dirgli di non essere solo fuggita dai suoi fratelli, ma anche da qualcos’altro!
Passati alcuni minuti di silenzio Drake si sedette sul letto della fanciulla e le spiegò in modo paziente “Senti… Penso che dovresti tornare dai tuoi fratelli. Se non sbaglio loro sono i marines, no? Mentre noi siamo i pirati… Questo non va bene… Sei troppo giovane. È troppo pericoloso per una ragazza sola come te.”
Ascoltando ciò Lady gli mostrò un’espressione offesa e cominciò a scrivere qualcosa… Poco dopo porse a Drake il foglietto scritto “Ho una precisa ragione per fuggire, ma non c’entrano affatto i miei fratelli! E non ditemi che cosa devo fare! So come difendermi!
Dopo averlo letto il capitano le diede un’occhiata un po’ delusa cercando di mantenere la sua solita calma e chiese “Ok… Allora per quale ragione sei fuggita?”
In quel momento entrò Jack con un vassoio dove c’era un piatto coperto dal copripiatto “Con permesso ho pensato di portare questo piatto alla nostra ospite.”
Quella frase fece tornare il suono lamentoso della pancia vuota di Lady.
“Potresti ringraziare questo giovane.” le avvertì il pirata dalla maschera nera “Se dopo la tua uscita dalla locanda Jack non ti avesse seguito non sapremo mai che tu fossi stata catturata dalla ciurma di Kidd Eustass e che tu fossi finita in una brutta situazione con i due marines!”
Così la ragazza mostrò un sorriso di gratitudine al ragazzo che poi si arrossì tanto. Il capitano lo fece sapere che lei era muta.
Il più giovane della ciurma aveva 19 anni ed era l’unico a non portare un cappello: aveva i capelli neri diritti in su, e poi aveva gli occhi di color azzurro. Non era molto alto, ma un abile spadaccino ed anche un cuoco della nave.
“Mi chiamo Jack, piacere!” la salutò il giovane cercando di essere modesto “Una bellezza tanto incantevole come te merita questo piatto di classe!” mise il vassoio sulle gambe della fanciulla e fece per alzare il copripiatto… Lady rimase incredula alla vista di qualcosa di rosso vivace circondato da patate novelle e poi si rivolse dubbiosa ai tre pirati.
“Che c’è qualcosa che non va?” le chiese il ragazzo mortificato.
“Forse non ti piace?” le domandò Drake.
No, non è così!, Lady scrisse subito su un altro foglietto e lo porse al capitano.
“Ha scritto… “Non volevo assolutamente offendere, ma non ho mai visto prima d’ora questo grande insetto rosso… Si può mangiare?”” lo lesse a voce alta Drake il quale poi rise assieme ai suoi compagni “Ah, ah, ah… Scusaci, non volevamo farti sentire a disagio… Non sai che è un’aragosta?”
Aragosta? Così lei cominciò ad osservarla ed a toccarla con una forchetta per sapere se era viva… si accorse che era durissima quindi prese un coltello e cercava di tagliarla ma senza risultati…
Guardando quella scena Jack ed Ernest sforzavano di non ridere, invece Drake si avvicinò ancora un po’ di più alla ragazza e prese le posate dalle sue mani ed il forbicione per tagliarla spiegandole con un sorriso “L’aragosta è un animale del mare ed ha la corazza e le chele più robuste per difendersi. La sua carne è molto saporita ed è sempre un piatto costoso.” e poi le fece mangiare come se fossero il padre ed una bambina “Ti piace?”
Lei non aveva mai assaggiato il cibo così squisito, si leccò le labbra.
“No, non si fa così.” la consigliò con premura Drake che poi le stava pulendo la bocca con un tovagliolo “Sai che non è educato? Ora potresti dirci il tuo nome?”
Così la fanciulla scrisse di nuovo su un foglietto e glielo diede.
“Ha scritto “Potete chiamarmi Lady”. Mh?” disse il capitano leggendolo “Ma davvero? Il mese scorso ti avevo chiamato “lady” quindi era una pura coincidenza?”
Per rispondergli Lady sollevò le spalle.
“È proprio un bellissimo nome originale! OUCH!” esclamò Jack facendo il prezioso con lei mentre Ernest gli pestò la scarpa per farlo sapere di non interrompere.
Dopo aver finito di mangiare Lady scrisse su un altro foglietto e lo porse al pirata mascherato “Scusate… Ma perché siete venuti a salvarmi?
“Lady, sei stata tu a supplicarci di venire con noi” rispose il capitano “per andare in qualsiasi parte.”
Quello che aveva detto lui fece sorprendere la fanciulla.
“Sono riuscito a leggere la tua frase precedente che hai cancellato…”
In quel momento le vennero i dubbi e le incertezze e non sapeva se era sicura di volerla guardando distratta il piatto…
“D’accordo, Lady, ora puoi riposarti.” mormorò Drake sorridendo “Quando la tua ferita sarà guarita potrai decidere cosa vorrai, ok?”
Anche lei ricambiò il sorriso ed annuì mentre Jack riprese il piatto. Drake mise un piccolo campanello sul comodino accanto alla giovane e dopo averla messo con una coperta le augurò di riposare bene e che se avesse bisogno di qualcosa, di suonare il campanello.
Così Jack, Ernest ed il loro capitano la salutarono ed uscirono dall’infermeria.
 
 
Quando Lady rimase sola fece alzare la coperta pensando nervosa “Per fortuna non l’hanno scoperto… Se fosse passato un altro minuto sarei finita nei guai!” stava togliendo la fascia sulla gamba “Non posso fidarmi di nessuno… E soprattutto sono riuscita ad evitare l’incontro con l’Ammiraglio. Devo stare molto attenta a non farmi scoprire l’altra cosa che odio…” e, preoccupata e triste, si toccò la schiena…
 
 
“Poverina, non parla” borbottò il ragazzo incantato “ma è incredibilmente bella!”
“Avresti potuto portare un piatto un po’ più semplice.” gli disse Ernest.
“Non finisci mai di rimproverarmi, eh?” si lamentò Jack con un tono leggermente seccato “Non apprezzi mai la mia grande cucina! Una ragazza così affascinante merita un piatto raffinato!” e poi si accorsero che Drake sembrava pensieroso e non ascoltava le loro conversazioni.
“Tutto ok, capitano?” chiese il giovane osservandolo.
“Eh? Sì…” rispose il pirata mascherato ritornato alla realtà “… Mi sembra che quella ragazza chiamata “Lady” nasconda qualcosa di spaventoso e che volesse fuggire da…”
“Dai suoi fratelli?” gli domandò Ernest indovinando la frase del capitano.
“No, non credo… Ho guardato nei suoi occhi qualcosa che la turba tanto…” rispose Drake pensando alla fanciulla.
“Saranno i suoi occhi a stregarti… Non avete notato che il colore degli occhi assomiglia tanto a…” la frase del ragazzo sognante venne interrotta da una sgomitata del vecchio medico per farlo sapere che non era il momento di incantarsi “Ah, sì! Capitano… perché non le hai chiesto il motivo dello schiaffo?”
Drake si era dimenticato del ceffone dato da Lady nella locanda… “Per ora non è il momento giusto: è molto sconvolta oggi…”
“Sì, giusto. Jack, ora andiamo in cucina.” disse il dottore che poi andò assieme al ragazzo.
“Quale dolce potrò preparare domani per colazione di Lady?” si chiese il ragazzo con occhi rivolti al soffitto.
“Cerca di non sognare troppo, giovanotto.” lo replicò Ernest “E di non disturbare la povera ragazza.”
“Non fai altro che darmi ordini!” sbuffò il cuoco mentre Drake andò fuori ritornando al suo ruolo di capitano.
 
 
Nel cuore della notte Lady, a piedi nudi, uscì silenziosamente dalla cabina ed osservò con le braccia appoggiate sul ponte della nave il mare illuminato dai raggi della luna piena “Anche qui ho avuto lo stesso incubo… Quando mai finirà questo maledetto sogno che mi fa svegliare di colpo ogni notte?” e sentì dei passi, si girò immediatamente per sapere chi fosse… Era un uomo con indosso solo dai pantaloncini azzurri ed un paio di ciabatte aperte. Era muscoloso ed aveva un grande tatuaggio “X” ed una cicatrice a forma di “X” sul mento ed i capelli poco lunghi pettinati all’indietro e le morbide basette di color rame.
“Qualche problema?” le chiese quell’uomo con una voce profonda “Perché ti sei alzata, Lady?”
La fanciulla riconobbe la sua voce: era Drake! Era la prima volta che lo vide senza il cappello e la maschera nonostante avesse gli stessi particolari come il suo tatuaggio, il colore dei suoi capelli e la sua piccola cicatrice.
“E perché non hai suonato il campanello come ti avevo detto?” continuò il capitano avvicinandosi alla ragazza “Non dovevi alzarti: la tua gamba è ancora ferita. Potresti peggiorare.”
Sentendo ciò Lady guardò la sua gamba fasciata in modo nervoso temendo di essere scoperta.
“Forse il letto è troppo scomodo? O hai fame o sete? Ti abbiamo disturbato il sonno? Ti senti male?” le domandò ancora l’uomo.
Per rispondergli lei fece i cenni di no con la testa.
“Forse hai avuto un brutto sogno?”
Ciò Lady lo fissò come se avesse indovinato… Proprio in quel momento Drake le accarezzò il viso con dolcezza nel tentativo di consolarla e le disse con un sorriso “Non preoccuparti: è soltanto un sogno e sei nelle buone mani.”
Lady era molto turbata dal suo gesto così dolce e diverso dai suoi fratelli e notò che oltre i suoi occhi blu le sue sopracciglia non erano né troppo larghe né troppo sottili ed avevano lo stesso colore dei suoi capelli: erano nascoste dalla maschera nera. Nello stesso tempo Drake venne colpito dal colore degli occhi della ragazza e sembrava attratto e quasi ipnotizzato dal suo fascino che lo spinse fino ad arrossire. Le pupille degli occhi non si notavano tanto: sembravano sfumate dal colore chiarissimo. Lady fece un’espressione sorpresa e preoccupata perché aveva visto le guance del capitano che erano diventate rosse e temeva che lui stesse male. Ben presto lui si ricordò che non era il momento giusto e le disse ricordando alla frase interrotta di Jack imbarazzato “… Non mi sono mai accorto prima che il colore dei tuoi occhi è identico al candore di questa luna piena…”
Il candore della luna piena? Ma l’ho sentita molto prima! Dove e quando?, pensò Lady meravigliata cercando di ricordare…
“Ehi, tutto bene?” la chiamò Drake disturbandola.
Ritornando alla realtà lei lo guardò.
“… C’è una cosa che vorrei dirti già da un po’…” il pirata voleva chiederle il motivo dello schiaffo dato da lei però non riuscì a dirgliela: guardando il viso così affascinante e dolce gli faceva battere forte il cuore e si rese conto che non era il momento giusto “… È l’ora di tornare a letto…” e la prese in braccio per portarla in infermeria.
Alla ragazza non piaceva affatto essere portata in braccio ed essere considerata come una creatura indifesa o debole, ma non ribellò mai e non sapeva proprio perché non lo faceva a Drake… Erano ignari di essere stati osservati da Vincent che era nell’osservatorio sull’albero di trinchetto a fare la guardia notturna.
 
 
La mattina seguente Drake e la sua ciurma stavano facendo colazione nella sala da pranzo… sembrava tutto tranquillo…
“Capitano! Ragazzi!” era il grido allarmante di Jack mentre correva verso la sala. Chi stava bevendo caffè o tè stava per versarselo addosso. Alla porta della sala apparve Jack con un vassoio dove c’erano una teiera, una bella tazza, un vasetto con un minuscolo girasole ed una scodella piena di biscotti appena sfornati.
“Yum! I biscotti al cioccolato!” esclamò Thomas guardando con gioia il vassoio tenuto dal ragazzo.
“Che profumino…” sorrise Goliath alzandosi assieme ai compagni per dirigersi verso il giovane.
“Giù le manacce! Non sono per voi questi biscotti!” puntualizzò il cuoco con tono deciso allontanando il vassoio dai compagni mentre Drake, dopo essersi pulito il viso sporcato dal caffè con un tovagliolo, si era intrufolato tra i compagni fino a trovarsi davanti a Jack ed ordinò “Ragazzi, smettetela ora!”
Così la ciurma si fermò, il capitano chiese al giovane cuoco “Insomma, Jack, potresti dirci quale è il motivo per cui ci hai spaventato?”
“Ah, sì!” si ricordò il ragazzo tornato ad essere preoccupato “Lady non è più nell’infermeria!”
“Cosa? Perché non ce l’hai detto prima invece di preoccuparti per questo vassoio?” ribatté Drake sorpreso.
“Ho preparato apposta questo vassoio per la nostra ospite… Sono appena sfornati i biscotti…” spiegò il giovane che però venne interrotto dallo stesso capitano il quale replicò “Non è il momento! Dobbiamo subito cercare Lady prima che lei potrebbe commettere qualche sciocchezza!”
“Sì, capitano!” risposero i membri dell’equipaggio che si divisero andando verso parti diverse per cercare la ragazza e lasciando solo Drake e Jack.
“Capitano… penso che lei sia ancora qui… È impossibile andare via: siamo ancora in alto mare…” disse il ragazzo cercando di farlo stare calmo, ma lui non gli diede la retta perché era molto nervoso.
“Capitano,” lo chiamò Vincent appena venuto “l’abbiamo trovata. È a poppa.”
Così uscirono e trovarono la ragazza di spalle, vestita con il mantello come sempre, seduta sulla poppa con dei gabbiani per guardare il cielo. I suoi lunghi capelli sciolti ed il suo mantello erano delicatamente mossi dalla brezza.
Vedendola i pirati fecero un sospiro di sollievo, invece Drake disse con tono di rimprovero “Le avevo raccomandato di non alzarsi per ben 2 volte! È proprio testarda! Ora la sgriderò!”
“Ma, capitano, cerca di non essere troppo severo con Lady!” lo supplicarono alcuni della ciurma, ma lui, serio e freddo, stava per dirigersi verso la fanciulla… Ad un tratto si fermò incredulo e vide un paio di grandissime cose semitrasparenti attaccate alla schiena di Lady… L’uomo mascherato si strofinò gli occhi per capire se aveva visto male o no…
Ancora quelle strane cose… Ma cosa diavolo sono?, si chiese Drake che poi domandò ai compagni se avevano visto anche loro qualcosa di strano sulla schiena di Lady.
Sentendo ciò i membri si guardarono con aria preoccupata e perplessa come se volessero dire se il loro capitano fosse impazzito perché loro non avevano visto nulla.
L’uomo mascherato, ancora scioccato, si fece coraggio e tendeva di avvicinarsi lentamente alla ragazza… Poco dopo le cose attaccate alla schiena stavano per scomparire ed i gabbiani erano volati via. Lady, dopo essersi accorta del volo dei suoi amici volatili ed essersi girata, salutò con un sorriso Drake e notò la sua strana espressione. Gli fece un cenno se era tutto ok. Il capitano pensò subito di aver visto male e che doveva essere una banale illusione e le disse con voce un po’ dura “Lady, quante volte devo dirti che non devi alzarti finché la tua gamba non sarà guarita?”
La ragazza non era mai stata abituata a stare a letto per tanto tempo anche se era ferita o colpita da una febbre e non sapeva se era necessario o obbligatorio.
Guardando l’espressione ingenua della fanciulla Drake si ammorbidì e mormorò “Be’, ora andiamo in sala da pranzo per fare colazione. Dopo sarai visitata dal dottor Ernest, ok?”
“Questa colazione è per te, Lady!” esclamò Jack orgogliosamente mostrando il vassoio “Ho fatto questi biscotti con le mie mani! Eh, tieni giù le zampe!” fece allontanare il vassoio dalle mani di Goliath che cercava di rubare uno dei biscotti.
“Ma soltanto uno!” supplicò il grosso pirata succhiandosi il dito ed osservando i dolcetti compiaciuto.
“No, no e poi no! Sono per la nostra ospite!” ripeté il giovane seccato “Dovresti essere un po’ più generoso verso gli altri piuttosto che verso il tuo enorme stomaco!”
Vedendoli Lady fece un sorriso divertito mentre Drake, accortosi della sua smorfia felice, sorrise anche lui e le ripeté di andare subito in sala per colazione. Così la ragazza corse assieme alla ciurma lasciando soli Drake ed Ernest.
“Capitano…” chiamò il medico avvicinandosi al pirata mascherato “… non l’hai notato? La gamba di quella ragazza mi sembra tutto a posto… Cammina come se fosse normale… È troppo strano che sia guarita così presto. Di solito la ferita come la sua potrebbe guarire entro 5 o 6 giorni.”
“Sì, Ernest, l’ho notato.” disse Drake con le braccia incrociate pensando ancora a quelle cose attaccate alla schiena di Lady “Ma non avevi detto che la sua ferita è abbastanza profonda, non grave? Forse nasconde oppure non vuole dimostrare le sue sofferenze perché non si fida ancora di noi…”
“Perdona la mia impertinenza…” mormorò il vecchio dottore con un tono un po’ preoccupato “… cosa avevi precisamente visto sulla ragazza?”
In quel momento a Drake rimase un po’ perplesso e mormorò senza guardarlo “… Non lo so… Mi sembrava di aver visto strane cose sulla sua schiena… Erano quasi trasparenti… Assomigliavano molto ad un paio di… grandi e bellissime… ali di farfalla…” scosse la testa “… Sarà stata soltanto un’illusione. Certo che nel Nuovo Mondo possono succedere tante cose strane! Non dobbiamo lasciarci ingannare.” e se ne andò verso la sala mentre Ernest rimase fermo e dubbioso come se volesse dire che quello che aveva visto Drake avrebbe potuto essere vero…
 
 
Quando la colazione finì (a Lady erano piaciuti tantissimo i biscotti fatti da Jack, ma non li aveva mangiati tutti: ne aveva regalato alcuni ai membri e specialmente a Goliath anche se il ragazzo non apprezzava il suo gesto generoso per la gelosia) Drake ed Ernest fecero accompagnare all’infermeria Lady, che però era molto nervosa…
Appena entrati la fanciulla scrisse subito su uno dei foglietti e lo porse a loro dicendo di aver bisogno di andare al bagno.
“Vai pure con calma.” le disse il capitano “Ti aspettiamo, ok?”
Così la ragazza uscì di fretta dall’infermeria.
 
 
… “Quando arriverà?” mormorò Drake leggendo un giornale mentre il medico stava mettendo i piccoli attrezzi e le bottigliette di medicine nell’armadio e gli rispose dopo aver dato un’occhiata all’orologio appreso al muro “Sono passati 27 minuti, capitano. Sempre le donne passano di più tempo nel bagno.”
“Sarà…” borbottò l’uomo mascherato riprendendo la lettura del giornale. In quel momento entrò Lady con un sorriso imbarazzato.
“Rieccoti, Lady…” le disse Drake voltandosi a guardarla “… Ti aspettavamo da circa mezz’ora. Ora vai a sederti al dottore.”
Così la fanciulla fece come lui le aveva detto e diventò nervosa davanti al medico che le toccò la gamba bendata spiegandole “Su, rilassati. Posso solo controllarti la gamba per sapere se sta bene.” e stava togliendo la benda.
Ma lei continuava ad essere nervosa nonostante avesse cercato di tranquillizzarsi mentre Drake cominciò a sospettare del suo strano atteggiamento fingendo di leggere il giornale… Quando Ernest ebbe finito di sfasciare la benda cambiò espressione anche se non si vedeva per via della sua lunga barba e dei suoi baffi e mormorò “Mh? È strano…”
Sentendo ciò il capitano si avvicinò a loro e gli chiese osservando la gamba ferita di Lady “Cosa c’è di strano? Vedo che la ferita non è ancora guarita. È normale che sarà guarita tra 5 o 6 giorni come avevi detto, no?”
“Non è questo,” precisò il vecchio osservando la gamba della ragazza “questa ferita mi sembra abbastanza diversa da quella di ieri.”
“Eh? Cosa vuoi dire, Ernest?”
“Non lo so…” gli rispose il medico dubbioso “… forse sto invecchiando troppo, per questo la mia memoria peggiora…”
“Ma dai, Ernest!” esclamò Drake dandogli una pacca sulla spalla “Non è tanto grave! Sei sempre il nostro migliore medico!”
Quindi il dottore sollevò le spalle e coprì con un’altra benda pulita la ferita alla gamba della ragazza.
“Sei fortunata, Lady.” le sorrise il capitano “Non era necessario di essere nervosa per qualche controllo medico, vero?”
Lady fece un sorriso forzato e giocherellava nervosamente con qualche ciocca dei suoi capelli neri con una mano, proprio in quel momento Drake notò che il contorno di un dito della ragazza era macchiato di sangue.
“Scusa…” domandò il medico alla fanciulla interrompendo il capitano “… Hai fatto un bagno stamattina?”
Lady annuì.
“Perché hai usato di nuovo questi vestiti?” le chiese il dottore.
La ragazza guardò leggermente imbarazzata i suoi abiti che erano gli stessi del giorno precedente ed erano ancora di più sporchi e rovinati dopo quello che era successo sull’isola Sunflowers.
“Quindi non hai altri vestiti?” le disse Drake “Non preoccuparti: abbiamo dei vestiti da darti.”
“Ma quali, capitano?” gli domandò il vecchio pirata sorpreso “In questa nave non c’è nessun abito femminile ed i nostri vestiti sono troppo grandi per lei!”
“Dottore, hai dimenticato qualcuno…” sorrise l’uomo mascherato.
 
 
Dopo qualche ora sulla parte alta della nave Bandiera Rossa Drake continuava a leggere il giornale vicino al timone e poco dopo alzando la testa dal giornale vide Jack di spalle che aveva la testa appoggiata sulle braccia. Stava sullo stesso livello alto della nave. Così il capitano si avvicinò al giovane pirata e gli diede un colpo con il giornale arrotolato sulla testa.
“Ma che diavolo…?” borbottò Jack spaventato toccandosi la testa. Si girò e si accorse del capitano “Ah… sei tu…”
“Si può sapere che cosa fai qui senza fare niente?” lo rimproverò Drake con le braccia incrociate “A quest’ora dovresti fare il tuo compito: preparare il pranzo!”
“Scusa, capitano…” disse il ragazzo massaggiandosi la testa “… Ehm… Stavo guardando…”
“Cosa?” gli chiese l’uomo mascherato così diede un’occhiata e vide giù la ragazza seduta sul ponte della nave che stava scrivendo sul quaderno “Stavi osservando Lady di nascosto, eh?”
Jack arrossì appena, prima di balbettare “Ma che stai dicendo, capitano?... Volevo soltanto vedere se i miei vestiti le sono venuti bene… Sarebbe stata ancora più carina se avesse usato qualche abito femminile…”
Lady aveva una camicia di seta nera, che le era un po’ troppo stretta al suo seno un po’ prosperoso, ed un paio di pantaloni da corsaro di color blu scuro ed anche il suo inseparabile mantello.
“Non hai torto: lei avrebbe bisogno di qualche abito da donna…” disse il capitano che la stava guardando anche lui.
“Però sono molto contento che lei ha usato i miei abiti…” sorrise il ragazzo incantato “… Quando saremo a terra le compreremo tanti abiti, vero?”
Sentendo ciò Drake rimase un po’ dubbioso “Non lo so… Non si è mai detto che lei abbia deciso di restare con noi…”
“Capitano, che intenzione hai con Lady?” gli domandò ancora Jack ansioso.
“Forse… la lasceremo in un convento di suore…” gli rispose il corsaro mascherato toccandosi il mento con gli occhi rivolti verso l’alto.
Dopo averlo ascoltato Jack rimase sbalordito e lo supplicò toccandogli il braccio “Noooooo! No, capitano, ti prego! Non vorrai mica che lei diventa una suora???”
Drake accarezzò i suoi capelli tranquillizzandolo con un sorriso “Su, ragazzo, calmati, stavo scherzando.”
“Uffa… Mi hai fatto prendere un grande spavento!” sospirò affannosamente il giovane “Però è strano…”
“Cosa?”
“Beh… quando le ho portato i miei abiti lei ne voleva solo quelli di color nero oppure di altri colori scuri…”
Quello che aveva detto Jack fece insospettire ancora di più il capitano che poi gli ordinò di andare subito in cucina per preparare il pranzo.
Quando Drake rimase solo osservò Lady in modo interrogativo “Questa ragazza è piena di misteri… Ma perché è fuggita? Non credo che sia una ricercata… È muta, ha una bellezza davvero incantevole… Ha sempre il mantello… Ed anche il suo dito era macchiato del sangue… Come se avesse qualcosa di non normale…” vide sorpreso le grandissime ali di farfalla semitrasparenti e brillanti alla schiena della fanciulla “… Vedo di nuovo quelle ali… Mi domando se sarà soltanto un’illusione? Oppure si tratta di qualche scherzo assurdo avvenuto nel Mondo Nuovo? Oppure sto impazzendo?” in quel momento venne chiamato da qualcuno e vide uno dei suoi uomini fidati “Ah, sei tu, Vincent…”
“Tutto bene, capitano?” gli chiese il pirata dai lunghi capelli neri con tono preoccupato “Da un po’ osservi quella ragazza…”
“… Più la guardo e più mi accorgo di quanto sia bella…” gli rispose Drake guardandola di nuovo. Ma non voleva dirgli delle stranezze e dei misteri di Lady per non appesantire l’atmosfera.
“Capitano, non vorrei essere scortese…” continuò Vincent “… ma non sappiamo ancora chi sia questa ragazza… Potrebbe essere un grande pericolo per noi…”
A quest’ultima frase Drake si rivolse immediatamente al suo uomo fidato “Pericolo? Non saprei, ma non credo proprio anche se è misteriosa…”
“Però non ci avevi detto che i suoi fratelli erano i marines? Devi stare molto attento: la sua bellezza potrebbe ingannarti…” spiegò ancora il pirata baffuto “… anche se sembra un angelo puro… Stanotte dall’osservatorio vi ho visto…”
“Capisco le tue preoccupazioni… Penso che lei non abbia niente di losco.” disse il capitano con voce forte e tranquilla “Perché nei suoi occhi si scorge qualcosa di smarrito e spaventato…”
“Ti piace così tanto quella ragazza, capitano?”
“Che?” Drake arrossì tanto “Ma che c’entra con questo?” e fece uscire la sua lunga coda verde senza volere. Quando lui era imbarazzato o eccitato non riusciva mai a non fare uscire la sua coda da dinosauro.
Vedendola Vincent rimase sorpreso e sospettoso mentre il capitano, imbarazzato, cercava di nascondere la sua coda e gli ordinò di non guardarla.
“Capitano… non è questo…” rispose l’uomo baffuto che non riusciva a finire la frase perché fu colpito da qualcosa oltre la coda. Drake si accorse che qualcuno toccava la sua coda da dietro così girò la testa per sapere chi fosse… Era Lady che toccava con entusiasmo e curiosità la coda da tirannosauro e sembrava divertita. Drake le ricambiò il sorriso ed agitava la coda e le chiese se le piacesse.
Così la fanciulla scrisse su uno dei foglietti del blocchetto al ciondolo e lo porse all’uomo mascherato il quale lo lesse a voce alta ““Puoi trasformarti ora in TILOSURO?” TILOSURO??? Forse vuoi dire “dinosauro”?”
La ragazza annuì con la testa.
“Ma non conosci questa parola? Non ti hanno insegnato nella scuola?” le domandò Drake guardandola stupito assieme a Vincent.
Lady rimase a lungo silenzio guardandoli in modo strano. Poi scrisse su un altro foglietto e lo porse a loro… “Cos’è una scuola?
  
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