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Autore: Seekerofdreams_    02/09/2015    4 recensioni
L'amore arriva all'improvviso, quando meno te l'aspetti e questo Liam lo sa bene.
Un viaggio attraverso la quotidianità di uno dei componenti della boyband più famosa del mondo.
E se fosse uno di loro ad innamorarsi di una fan?
Una storia romantica, a tratti emozionante, a tratti drammatica che smuoverà la vostra parte più intima.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.Chapter XIX.

 

Quei maledetti occhi mi fottevano sempre. Ci facevo l’amore solo a guardarli.
(Sfumature d’ombra – Charles Bukowski)

 

*

 

 

Quando apro gli occhi sono girata verso Liam con il fianco destro a premere sul materasso, sorrido mentre lo osservo dormire, i capelli scompigliati a ricadergli sul viso, la bocca leggermente aperta e un leggero russare a rompere il silenzio, ha una mano sotto il cuscino e l'altra attorno al mio fianco, poggiata delicatamente sulla mia pelle.

Alzo una mano e traccio i contorni del suo viso, le sopracciglia folte, il naso a patata, la bocca rossa. Lo vedo fare una smorfia con il naso e trattengo una risata per non svegliarlo, poi mi avvicino piano al suo petto scoperto, lascio piccoli baci dalla spalla fino al collo, poi torno indietro.

Mi faccio più vicina a lui con il corpo quasi a premere sul suo, chiudo gli occhi quando a causa dello spostamento la mano che prima era sul mio fianco scivola più giù. Traccio dei contorni immaginari sulla sua schiena e bacio ancora il suo collo.

– Mmh – lo sento rafforzare la presa sul mio corpo, si gira poggiando la schiena completamente sul materasso e mi trascina su di lui. Rido mentre guardo i suoi occhi combattere per aprirsi, mette su un dolcissimo broncio e – Buongiorno – balbetta prima di aprire completamente gli occhi e sorridermi dolcemente. Gattono per avvicinarmi al suo viso e – Buongiorno – rispondo dandogli un bacio a fior di labbra. Mi stringe con entrambe le braccia il corpo e cattura le mie labbra in un bacio degno di essere chiamato tale, riesco a sentire ogni singolo centimetro del suo corpo e sorrido sulle sue labbra quando mi accorgo di riuscire a sentire proprio tutto.

– Mh, si è svegliato anche qualcun altro – lo prendo in giro e lui mi morde il labbro inferiore nascondendo poi il viso nel mio collo. Scoppio a ridere e lui si lascia coinvolgere mentre mi morde una spalla.

– Vorrei svegliarmi così tutte le mattine – dice teneramente e io sento il cuore sciogliersi, alcune volte una frase buttata lì per caso ha il potere di renderti più felice di qualsiasi altra cosa.

Mi stringo a lui e poggio la testa sul suo petto, vorrei poterlo fare tutti i giorni anche io ma non è possibile per il momento, me ne rendo conto da sola e così cerco di catturare quanto più posso da questi momenti con lui. I ricordi sono sempre stati, a mio parere, la parte più importante di una persona: potranno portarti via tutto, potranno privarti di fare alcune cose o di dirne altre ma nessuno sarà mai in grado di portarti via i tuoi ricordi, le emozioni che hai provato in quel momento e il modo in cui ti fa sentire riviverli.

Così ne faccio tesoro, mi imprimo nella testa le immagini di Liam, lui che si alza baciandomi la fronte, lui che si muove nella stanza liberamente come se fosse sua, lui che mi manda un bacio e mi sorride prima di andare a fare una doccia.

Alzo il lenzuolo bianco fin sopra la testa e soffoco un urlo di felicità, perché è così che mi sento con lui, felice, felice, felice.

Scendo dal letto recuperando un pantalone e una maglietta bianca, poi recupero dalla valigia una camicia di Liam a quadretti rossi e neri, la infilo per poi legarla in vita. Alzo i capelli in una coda disordinata fissandomi allo specchio e poi corro in cucina a preparare la colazione.

Stranamente non piove, anzi fa anche piuttosto caldo così colgo l'occasione per aprire la finestra e far entrare un po' di aria fresca, so che quando è in tour non può mangiare tutto così ringrazio di avere della frutta e preparo un paio di pancakes a testa con i frutti di bosco e una spremuta d'arancia.

Canticchio sottovoce qualche canzone mentre sistemo la tavola e aspetto che lui mi raggiunga.

Sento l'acqua della doccia spegnersi e qualche minuto dopo lo vedo uscire avvolto in un accappatoio blu che ha tutta l'aria di essere morbido e caldo.

Mi sorride passando un asciugamano tra i capelli bagnati e si avvicina a me – Mark sarebbe fiero di te, ora mando una foto così quando torno in tour non mi distruggerà in palestra – dice ridendo prima di baciarmi sulle labbra. Mi alzo sulle punte per raggiungerlo e lui avvolge un braccio attorno alla mia vita, lo stringo sulla stoffa bagnata e gioco con la cintura dell'accappatoio.

Mi bacia lungo la mandibola, prende tra le labbra il lobo dell'orecchio sinistro e lo morde lentamente, ci metto poco a farmi sfuggire un gemito e le mie mani corrono da sole a slacciare il piccolo nodo che tiene insieme le due parti dell'accappatoio. Sorride sulla mia pelle e io lascio scorrere le mani sulla sua pelle nuda, mi imbatto nella stoffa dei boxer e mi sfugge un lamento.

– Cos'era questo lamento eh? – chiede prendendomi in giro. Io sorrido portando le mie mani a formare una piccola aureola sulla mia testa e lui ride.

– Proprio un angioletto sei! – dice ridendo poi in meno di due secondi mi ritrovo in braccio a lui, con le gambe attorno ai suoi fianchi e i suoi bellissimi occhi a guardare i miei. Questi occhi del colore della terra calda che mi leggono dentro, che mi scombussolano e che mi hanno resa dipendente da loro. Quando lui mi guarda mi sento piena, traboccante d'amore, poi distoglie lo sguardo ed è come quando finisco di leggere un libro, sento il vuoto impossessarsi del mio corpo. E allora lo ricerco ancora, faccio in modo che torni a guardare me, a vivere me, a scuotere me. Mi mordo un labbro perché Dio, ci farei l'amore anche adesso.

– Liz – mormora mentre gli accarezzo la pelle profumata – Me lo ripeti ancora che mi ami? – chiede come un bambino e io sento il cuore esplodermi in petto.

– Tutte le volte che vuoi – dico passando una mano tra i suoi capelli bagnati e – Ti amo – dico sincera, lo vedo aprirsi in un sorriso dolce, le guance si gonfiano leggermente, il naso si arriccia in una smorfia adorabile e gli occhi si chiudono formando tante piccole rughe d'espressione accanto a loro e io le bacio tutte, passandoci poi le dita sopra per distenderle.

– Sei bellissimo – dico senza riuscire a trattenermi e lui apre gli occhi guardandomi attento – Non è vero, ma la prenderò per buona solo perché sei tu a dirmelo – dice e io alzo gli occhi al cielo.

– Si può sapere cos'è che ti fa pensare di non essere bello? – chiedo seria.

Lui sembra voler sfuggire alla conversazione e mi fa scendere lentamente a terra, non risponde e sto per ripetere la domanda ma il mio telefono decide di mettersi a suonare proprio in questo momento.

Coglie la palla al balzo e si sporge verso il tavolo per afferrarlo, la sua espressione sembra piatta quando – E' Zayn – dice prima di sparire verso la mia stanza.

Lo guardo allontanarsi e sospiro prendendo il telefono, guardo la foto che ho impostato quando ricevo le sue chiamate, sta ridendo e ha gli occhi persi a fissare qualcosa oltre l'obiettivo.

– Pronto? – rispondo mettendomi a sedere.

– Ehi Liz, tesoro, scusa se ti disturbo, puoi passare tra un'oretta in libreria che devo chiederti alcune cose? – dice velocemente.

Sospiro e – Si, si – dico e lui scoppia a ridere.

– A questo punto avresti dovuto dirmi di no, che eri impegnata del tuo ragazzo – dice e posso sentire il divertimento nella sua voce.

– Tu che... sei stato tu a dargli l'indirizzo, ora torna tutto! – dico maledicendomi per non averci pensato prima.

– E chi altro? Va tutto bene comunque? Mi sembri un po' strana – chiede.

– No no è tutto ok, veramente! Stavo pensando, se vuoi passiamo comunque tra un po'... voglio far vedere Neverland a Liam – dico sincera. Il diretto interessato torna in cucina con un paio di jeans vergognosamente stretti e una camicia blu sbottonata su una maglietta più chiara.

Trascina la sedia accanto a me e poggia la testa sulla mia spalla, rimaniamo così mentre Zayn mi dice che non ci sono problemi e che gli farebbe piacere pranzare insieme.

Quando chiudo la chiamata lascio un bacio sulla fronte di Liam – Sei bello sul serio, non hai niente da invidiare a nessuno Liam, credimi – dico sincera e lui si stringe ancora un po' a me senza però rispondere. Mi fa tenerezza vederlo così insicuro, vorrei poter fare o dire qualcosa ma so che in queste circostanze solo l'affetto costante può aiutare.

– Dai, facciamo questa colazione altrimenti si rovina tutto e poi ti porto a vedere la libreria, Zayn ha detto anche che dobbiamo mangiare insieme ma se per te è un problema non fa niente – dico tutto d'un fiato.

– Perché dovrebbe essere un problema? – chiede alzandosi e baciandomi sulle labbra – Tu sei mia, non vedo cosa potrebbe darmi fastidio – continua afferrando poi un mirtillo dalla composizione di pancakes e portandoselo alla bocca sorridendo.

Scuoto la testa iniziando a mangiare – Sei un caso perso – dico sorridendo.

– Sono un caso innamorato – ribatte e io non ho il coraggio di rispondere nulla, sorrido solo con le guance a far concorrenza al rosso delle fragole.

Finiamo tutto in un'atmosfera che sa di quotidianità, lo guardo raccattare tutto e muoversi nella mia cucina come se fosse qui da sempre e mi rendo conto che vedere lui tra le mura di casa mi fa un effetto completamente diverso dal vedere Zayn.

Ci si rende conto di avere la persona giusta accanto quando non si prova disagio nello stare soli nello stesso posto, quando l'idea che lui ti veda in pigiama non ti spaventa più di tanto ma ancora di più quando il tuo cuore parte già all'impazzata all'idea di passarci una vita insieme.

Rimango ferma sulla sedia, con le ginocchia rannicchiate al petto mentre lui sciacqua con cura i piatti, poi si gira, si sporge in avanti e mi schizza dispettoso un po' d'acqua in viso mentre la sua risata esplode sonora in casa e nel mio cuore.

 

*

 

Paddy viene a prenderci sotto casa esattamente un'ora dopo, lo abbraccio salutandolo e mi lascio scompigliare affettuosamente i capelli, rubo il posto davanti a Liam e lui fingendosi scocciato sale nei sedili posteriori.

– Ti ha fatto dannare? – mi chiede Paddy mettendo in moto l'auto. Io rido accendendo un po' la radio e nego con la testa – E' un bravo ragazzo – rido.

Durante i giorni passati a Londra da Liam ho avuto modo di conoscere meglio anche la sua guardia del corpo e come avevo sempre immaginato è quasi un padre per lui. Si vede l'affetto che prova nei suoi confronti ogni giorno ma sfido chiunque a non affezionarsi a Liam dopo averci passato ventiquattro ore su ventiquattro insieme per anni, ma effettivamente sfido chiunque a non affezionarsi anche dopo averci passato solo pochi minuti. Liam ha quel modo di fare gentile e premuroso che fa innamorare perdutamente tutti e io lo so bene.

Quando arriviamo in centro indico a Paddy la strada per arrivare in libreria, Liam si guarda attorno sorridendo e – Devi girare a destra – mi anticipa e io lo guardo con gli occhi sorpresi e sorridenti.

– Ti ricordi la strada! – dico felice e lui si avvicina al mio viso – Mi ricordo ogni cosa che riguarda te – sussurra vicino al mio orecchio per poi lasciarmi un bacio delicato sulla guancia.

Fermiamo l'auto davanti all'ingresso del caffè letterario, è il giorno di chiusura e mi do della stupida da sola per non essermene ricordata prima durante la chiamata di Zayn. Cerco le chiavi nella borsa e scendo dall'auto prima di lui per aprire la porta, lo vedo scendere dall'auto di corsa e ridiamo insieme quando chiudiamo la porta dietro di noi, ancora una volta Paddy va via.

– Zay? – chiamo mentre Liam mi lascia un bacio sulla spalla.

– Arrivo – sento un urlo dal piano di sopra e rido quando Liam mi abbraccia, ho sempre pensato che fosse una persona bisognosa di contatto e non mi stupisco di averne la conferma, per me Liam è sempre stato un libro aperto, da presuntuosa ho sempre pensato di conoscerlo meglio di ogni altra persona al mondo ed è forse vero che se due persone sono destinate a stare insieme te lo senti dentro.

– E' bello come avete sistemato – mi dice tranquillo, stringendomi da dietro e io annuisco poggiando la testa contro il suo petto e prendendo un respiro grande, Liam si abbassa a baciarmi una guancia e ridendo apro gli occhi, incrociando quelli ambra di Zayn sulle scale.

– Potete non amoreggiare nel mio locale? – dice scherzando, Liam sorride contro la mia guancia e alza il viso verso di lui.

– Ciao Zay – dice staccandosi da me e camminando verso di lui, mi stringo le mani in imbarazzo mentre li guardo avvicinarsi, si studiano quasi, non riesco a vedere il viso di Liam ma posso vedere il sorriso di Zayn e l'abbraccio che segue dopo. Si stringono, come ricordo hanno fatto una volta sul palco e devo spostare lo sguardo per evitare di emozionarmi.

Li sento ridere e poi si girano entrambi verso di me e – Che c'è? – chiedo sorridendo.

– Niente – dicono insieme e io incrocio le braccia e li fisso entrambi fingendomi arrabbiata quando in realtà sono solo felice di vederli interagire.

– Ooh, hai messo anche il musino ora? – dice Zayn avvicinandosi, faccio una smorfia e lui mi abbraccia di slancio ridendo, mi irrigidisco leggermente e guardo Liam fissarci, si morde un labbro ma sembra evitare di fare una scenata, addolcisco lo sguardo e anche se ricambio l'abbraccio di Zayn continuo ad avere lo sguardo fisso su di lui.

– Ora mi ammazza! – sento ridere Zayn e io alzo gli occhi al cielo scostandolo e – Sei un'idiota – dico ridendo.

– Guarda come ci guarda – dice ad alta voce e Liam assottiglia lo sguardo scocciato.

– Sei geloso piccolo Lee? – lo prende in giro avvicinandosi e strizzandogli una guancia.

– Zay te le mangio quelle mani – risponde a tono fingendo un sorriso.

– Uh, che spavento guarda – ribatte a tono Zayn alzando le mani e fingendo di tremare.

Liam batte la lingua contro i denti guardandolo e si mette in posizione di difesa alzando le mani davanti al viso, saltellando sul posto – Forza, vieni qua – dice ridacchiando.

Zayn imita la sua posizione e li vedo ridere mentre fingono un combattimento di boxe, alla fine finiscono per cadere a terra e scoppiare a ridere come due bambini, l'unica cosa che posso fare è guardarli dolcemente, con affetto e amore.

– Forza bimbi, alzatevi su – dico avvicinandomi a loro e porgendo la mano ad entrambi, senza nemmeno guardarsi mi tirano entrambi verso di loro e io finisco per ridere quando Liam fulmina Zayn e mi fa accoccolare vicino a lui.

– Oh mamma, siete da ricovero! – dice il moro girandosi di spalle a noi e scoppiando a ridere poco dopo quando Liam gli tira un calcio scherzoso sulle gambe.

Rimaniamo per un po' fermi in questo modo, fisso il soffitto mentre Liam mi accarezza piano la schiena ed è in questi momenti che vorrei poter saper leggere nella mente degli altri, vorrei poter entrare nella testa di ognuno di loro e capirne i pensieri, le emozioni e i sentimenti, chiudo gli occhi e mi giro verso Liam accoccolandomi a lui.

– Che c'è? – mi chiede piano.

Sono consapevole che Zayn ci sta ascoltando eppure non riesco a frenarmi dal sussurrare un – Ti amo –.

Lo vedo sorridermi, poi lasciarmi un bacio sul naso e alzarsi a sedere, si stende oltre il mio corpo e dà una spinta giocosa a Zayn facendolo rotolare e – Io ti odio Liam – sbuffa facendo leva poi sulle braccia per rialzarsi. Ci guarda mentre si rimette in piedi e ci invita a fare lo stesso, mi guarda attento quando Liam annuncia di dover andare in bagno, gli indico la porta nascosta accanto alle scale e quando se la chiude dietro scende il silenzio.

Mi accarezzo le braccia con le mani come a darmi conforto per qualcosa di indefinito, percepisco lo sguardo attento di Zayn addosso – Comunque l'ho capito – dice ad un certo punto.

– Capito cosa? – chiedo girandomi verso di lui.

– Perché hai scelto lui, non potevi scegliere nessun altro, siete una sola persona in due corpi diversi – dice e il suo sguardo non incontra mai il mio, sembra quasi stia riflettendo sulle sue stesse parole, non capisco se questa consapevolezza lo faccia stare male o se è indifferente, quello che capisco è che ha bisogno di parlare con me di quest'argomento perché qualche secondo dopo si gira a guardarmi con un sorriso amaro – Come si fa a smettere di pensarti? – chiede.

Sento lo stomaco chiudersi a quell'affermazione, perché deve dire queste cose? Chiudo gli occhi e non so cosa rispondere, non voglio farlo stare male, non l'ho mai voluto ma sembra essere quasi masochista nel chiedere una cosa simile.

 

Liam's POV

 

Poggio la schiena contro la porta del bagno e resto fermo ad ascoltare una conversazione che non mi appartiene eppure la curiosità è troppa, così cerco di non fare rumore e appoggio la testa contro il legno.

– Zayn, te l'ho detto mille volte, Liam... – inizia a parlare Liz ma subito Zayn la interrompe – No, non ti sto parlando di Liam adesso, lo so che vi amate e tutte queste cose carine, te l'ho detto poco fa, siete voi, dovete essere voi... quando qualcuno vi guarda da fuori vede solo amore, scommetto che vi guardate con amore anche quando discutete per qualcosa... – Sorrido pensando che forse è proprio così, poi torno a concentrarmi – ...ma il punto non è questo Liz, io ti ho chiesto come faccio a togliermi te dalla testa – dice e il mio respiro si blocca. Mi mordo il labbro quando – Ci ho provato, quando vado a Los Angeles parto sempre con la convinzione che sarà la volta buona, che mi divertirò e ti lascerò indietro e vorrei riuscirci davvero, per me stesso ma anche per Liam, mi sento così in colpa verso di lui nel pensarti – dice mortificato e io stringo forte le mie mani, martoriandomi le dita con le unghie.

– Se continui a pensare non passerà mai Zay, devi viverti la vita che hai scelto di fare, hai cambiato tutto, ti sei lasciato alle spalle qualcosa di molto più grande che una stupida cotta, non sono niente di speciale e sicuramente lì fuori ci sarà qualcuno pronto ad amarti come meriti di essere amato. Da piccola mia mamma quando perdevo qualcosa mi diceva sempre: chi cerca trova.

Crescendo ho imparato che non è così Zayn, l'amore almeno non funziona in questo modo, non devi cercarlo. Che gusto c'è a farlo? L'amore è come quella fotografia dimenticata che trovi in un cassetto facendo le pulizie, non ricordavi di averla lì eppure guardarla ti rende felice, se l'avessi cercata non sarebbe andata così, l'avresti presa e semplicemente avresti detto: Oh, eccola qui. Quindi esci Zayn, hai la possibilità di farlo e innamorati seriamente, innamorati come l'ho fatto io perché quando succederà veramente capirai che tutto quello che pensavi fosse una pena d'amore non era altro che una preparazione per il tuo cuore e per la tua anima ad affrontare gli occhi della persona che amerai – dice e sembra aver trattenuto il fiato per tutto il tempo perché la sento rilasciare un grosso respiro. Mi batte forte il cuore per le sue parole, le prendo come un po' mie e aspetto ansioso la risposta di Zayn.

Rimangono in silenzio per un tempo che a me sembra interminabile poi sento Zayn iniziare a parlare – Grazie, solo questo – dice, ho imparato a conoscere ogni sua reazione in questi anni e so che è più sincero di quello che potrebbe sembrare e che quel grazie racchiude tutti i suoi sentimenti.

– Ma Liam sta bene – chiede Liz un po' preoccupata.

– Si, lo conosco abbastanza da sapere che ci stava ascoltando dietro la porta – ribatte Zayn e io non posso far altro che scoppiare a ridere aprendo la porta.

Li guardo fingendomi colpevole e loro scuotono la testa iniziando a ridere, mi unisco in una risata rumorosa, di quelle che fai quando ti senti veramente felice, rendendomi conto che vorrei fermare il tempo in questo momento con gli occhi fissi in quelli di Liz mentre Zayn mi scompiglia i capelli.

 

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Nda.

Buongiorno a tutti, come state?

Eccomi qui con l'aggiornamento, questo capitolo mi ha fatto penare, sul serio, non voleva essere scritto e infatti non sono del tutto soddisfatta ma è questo quello che dovevo scrivere quindi prima che lo cancelli tutto lo posto ahah Avevo immaginato un finale diverso ma lo terrò per il prossimo capitolo, voi che ne pensate? Vi è piaciuto? Vi aspettavate qualcos'altro?

Fatemi sapere, vi mando un bacio grande!

Serena

 

P.S. Un grazie speciale a mia sorella Valentina e a Sara, loro sanno perché, non c'è bisogno di molte spiegazioni!

   
 
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