Era scattato il turno di notte. Le luci si erano abbassate fino a diventare soffuse . Gran parte del personale aveva staccato, sostituito da coloro che coprivano il terzo turno, quello più ingrato e noioso. Nel terzo turno raramente succedeva qualcosa di eccitante. Chissà perchè poi...A Loki piacevano l'atmosfera rilassata e i corridoi bui. Gli ricordavano vagamente il suo periodo da oscuro signore del crimine. Ah che bei tempi! Loki scosse il capo, che razza di pensieri stava facendo ? Se solo Spock avesse potuto effettuare una fusione mentale con lui, avrebbe perso il lume della logica. Passando davanti alla sala olografica notò che era in uso.La sala era stata costruita, da lui e Scott, perchè la usasse tutto il personale, ma c'era qualcuno che quasi ne deteneva il monopolio. Loki usò il suo codice di sicurezza per bypassare la chiusura delle porte ed entrò nella sala ologrammi.Con sua enorme sorpresa si ritrovò di nuovo nei corridoi di una nave , anche se si capiva all'istante che non erano quelli dell'enterprise. Erano più stretti e decisamente meno luminosi .
"Ehi , allora ci hai pensato ?Cosa hai deciso? "
Mentre Loki si guardava intorno un tipo gli si era avvicinato da dietro e l'aveva afferrato per un braccio. Aveva la faccia tipica dei nativi americani, i tratti del viso, duri,come scolpiti nella roccia , e un vistoso tatuaggio tribale sulla fronte. Indossava un'uniforme che ricordava quella in uso alla flotta astrale e i suoi gradi dicevano che era un comandante. Forse era il secondo ufficiale della nave. Chissà cosa voleva da Loki e per chi l'aveva scambiato. Certamente entrando nella storia aveva assunto il ruolo di un personaggio, ma quale? Loki decise di stare al gioco : gli piaceva l'aria da cospiratore con cui si era rivolto a lui il suo interlocutore. Mentre l'uomo aspettava una risposta li raggiunse una ragazza. Era bella, ma le sporgenze che aveva sulla fronte la classificavano come ibrido tra klingon e umano. Loki sentì un brivido dietro la schiena all'idea che un umano volesse accoppiarsi con un klingon, creature che lui trovava repellenti. D'altro canto gli riusciva difficile anche pensare che un 'asgardiana avesse potuto accoppiarsi con un jotun per concepire lui. Reprimendo una smorfia divertita decise di unirsi alla cospirazione.
"Sono con voi." Dichiarò con convinzione.
"Bene allora cerca di tenere sempre a mente il tuo ruolo." Lo redarguì la donna con piglio severo."Il capitano,per qualche ragione si fida di te, tu dovrai fingere di essere dalla sua parte .Sarai il nostro infiltrato."
Eccitante pensò Loki ."Non c'è problema, fingere è la mia specialità." li rassicurò.
"Allora,torna in sala macchine B'Elanna, noi andiamo sul ponte, vi darò io il segnale ." Ordinò il comandante .
"Si Chakotay ."Confermò lei allontanandosi.
B'Elanna e Chakotay, certo il Moe glieli aveva casualmente nominati nei suoi sproloqui. Gli aveva nominato tutto l'equipaggio in verità, anche se gli avevano ordinato di non raccontare nulla delle sue avventure per evitare di rivelare informazioni che avrebbero potuto inquinare la linea temporale. Ma pretendere una cosa del genere dal dottore era come pretendere che Thor imparasse correttamente la tabellina del sette. Un'impresa titanica. I due raggiunsero il ponte di quella che, come Loki aveva intuito, doveva essere la Voyager. Era davvero piccolo e raccolto a confronto di quello ampio e luminoso dell'enterprise. Sulla sedia del capitano sedeva una donna .Il capitano Janeway , se Loki ricordava bene i discorsi del Moe. Aveva dei lineamenti sgradevoli ,certamente non si poteva definire una gran bellezza. La flotta astrale era diventata meno selettiva col tempo .Ai suoi tempi arruolava sopratutto miss in minigonna.