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Autore: LesA7X    02/09/2015    2 recensioni
Una nuova vita qui ad Huntington Beach, nuovi amici, nuova scuola, nuove abitudini. Leslie,una ragazza timida e insicura, dovrà iniziare tutto daccapo, cercando di trovarsi a suo agio in ogni situazione. Ma un ragazzo in particolare la aiuterà a rifarsi una vita, sarà per lei un punto di riferimento, un nuovo amico...o forse no. Ecco una storia incentrata su colpi di scena, amore, amicizia e naturalmente gli Avenged Sevenfold non possono mancare!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

 

Arrivammo in una zona di Huntington Beach piuttosto vicina al mare, apparentemente tranquilla.
Chris non faceva altro che urlare di gioia e scalciare come un neonato, mentre io mi limitavo a guardare fuori dal finestrino.
Improvvisamente mio padre accostò e Chris chiese con ansia:

<< Siamo arrivati?? >>

<< Si! >> rispose mio padre con un sorriso a 32 denti.

I miei ci invitarono a scendere dalla macchina e con fierezza, mia madre affermò:

<< Questa è la nostra nuova casa >>

<< Che forza! Posso scegliere la mia camera? >>

<< Ok Chris, mi raccomando mettiti d'accordo con Leslie, non voglio scenate. Le camere sono al piano di sopra >>.

Mio fratello si affondò in casa e io, prese le mie valigie, rimasi a scrutare l'esterno.
 

Non sembrava più grande della vecchia casa a Orlando, le pareti erano bianchissime e accanto al portone si potevano ammirare splendide aiuole. Era circondata da una siepe, che fungeva da "separatore" fra le altre due case accanto. La casa alla sinistra doveva essere di mia zia Amelie. Era molto simile alla nostra, forse leggermente più piccola.

Rimasi in quella posizione per alcuni minuti, quando urla di gioia mi fecero tornare alla realtà.

<< Jane! Emmet! Come sono contenta di vedervi! Leslie! Ma come sei cresciuta! >>

Ed eccola, mia zia Amelie in tutta la sua allegria, che mi stringe così forte da farmi male. 

<< Ciao zia >>

<< Come stai cara? è da tanto che non ci vediamo >>

<< Sto bene grazie >>

Dopo i saluti, mia madre mi esortò a portare le mie cose dentro, e così, armandomi di santa pazienza, entrai. 

La casa non si presentava affatto male, alla mia sinistra c'era la cucina e una grande sala da pranzo, mentre alla mia destra c'era il soggiorno. In fondo c'era una camera e un bagno, presumibilmente erano dei miei genitori, e alla sinistra c'era una lunga scala di legno che portava alle camere.
Giunsi al piano superiore e subito si distinguevano due parti: sia a destra che a sinistra c'erano due camere e al centro un bagno. Entrai nella camera a destra e subito Chris cercò di mandarmi via:

<< Vattene, è la mia camera! >>

<< Sbaglio o dovevamo decidere insieme? >>

<< Sono entrato prima io, tu ci hai messo anni prima di arrivare! >>

<< Quanto sei rompiscatole, non rispetti i patti, come sempre! >>

Furiosa mi precipitai nell'unica rimanente. Era più piccola della mia vecchia camera, ma era…carina. Vantava di un grande letto matrimoniale, con tanto di mobiletti ai lati e mensole sopra e di fronte c'erano l'armadio e la scrivania. Le pareti erano bianche e i mobili idem, inoltre la stanza era molto illuminata da una grande finestra, il che faceva spiccare ancor di più il bianco. Sicuramente avrei provveduto con i miei innumerevoli poster.
Cominciai ad aprire le valigie e a mettere le mie cose in ordine. Ovviamente la priorità la ebbero i cd, che sistemai ordinatamente nella mensola sopra il letto; Misfits, Metallica, Iron Maiden, Rancid, Blink-182, Pantera…insomma, c'era veramente di tutto e tenevo ai miei cd così tanto da considerarli parte di me.


 

Passarono alcune settimane e la mia famiglia si adattò perfettamente, ormai conoscevano bene la zona e ripresero a fare le cose quotidiane con naturalezza e disinvoltura. Quasi non si direbbe che ci siamo trasferiti poco tempo fa. Le cose però non furono altrettanto spensierate per me, che passavo gran parte del mio tempo nella mia camera.
Così oggi decisi, sotto costrizione di mia madre, di fare un giro ed esplorare la zona. 
Non faceva più così caldo come prima e l'autunno piano piano si faceva sentire. Decisi di optare per un paio di jeans, una maglietta e una felpa nera. Scelsi le mie solite e amate adidas rigorosamente…nere.
A passo svelto e con le cuffie alle orecchie mi diressi verso la spiaggia, non troppo distante da casa.
La spiaggia era vuota, sul lungomare si scorgeva di rado qualche coppietta, ma nulla di più. Mi accomodai in una panchina e mi misi a contemplare il panorama di fronte a me.


 

Passò qualcosa come due ore.

L'orologio segnava le tredici.

Cazzo, sarei già dovuta essere a casa.

Cercai di ripercorrere la medesima strada che avevo fatto all'andata, ma qualcosa andò storto.

Non ricordavo di aver fatto questa strada. Cercai invano di ricordare, quando mi arresi e decisi di chiedere informazioni a qualcuno. Destino voleva che oggi non ci doveva essere nessun passante. Che genio, è ora di pranzo, chi vuoi che ci sia fuori adesso? Intanto che mi insultavo con ogni parolaccia che mi veniva in mente, decisi di entrare in un bar, il "Johnny's". Sembrava il classico bar dove si riuniva la gente per bere, ma non avevo tempo di guardarmi intorno, dovevo assolutamente tornare a casa, o i miei si sarebbero preoccupati. Mi rivolsi all'unica persona che mi ispirava fiducia in quella sala, il barista, che era occupato a pulire il bancone.

<< Salve, vorrei chiedere un'informazione >>

<< Prego, vuoi ordinare qualcosa? >>

Intanto alla mia sinistra si stavano avvicinando dei ragazzi, probabilmente volevano ordinare da bere.

<< In realtà no. Sa dirmi dove si trova Baltimore Ave? è una via piuttosto tranquilla, sto cercando di arrivare lì ma non trovo la strada >>

Un ragazzo del gruppo che si avvicinò si voltò a guardarmi e disse qualcosa ai suoi amici, che come lui, mi guardarono da testa a piedi. 
In che cazzo di guai mi combino! Che imbarazzo…esco per prendere una boccata d'aria e mi ritrovo a farmi prendere per il culo dai un gruppo di stupidi ragazzi.

<< Devi proseguire per Olive Ave, poi svolta a destra dove c'è il cinema Stellar. Prosegui dritto e arriverai a una serie di viattole, una di quelle è Baltimore Ave. Sono sicura che arrivata lì saprai trovarla senza problemi >>.

<< La ringrazio tanto, è stato gentilissimo >>

<< Non c'è di che. Ci vediamo >>

Uscii sotto gli occhi di quel gruppo di ragazzi e facendo loro notare che mi stavano scocciando, lanciai loro un'occhiata e sbattei la porta.
Che figura di merda, bella partenza qui ad Huntington Beach!


 

Le prediche dei miei non tardarono ad arrivare e mi ricordavano quanto fossi irresponsabile e irrispettosa nei loro confronti. Feci finta di seguire il filo del discorso, ogni tanto annuivo e chiedevo scusa.
Era inutile mettersi a discutere con loro: ad ogni modo, in ogni occasione, dovevano avere ragione loro. Così funzionava a casa mia. 

La mia attenzione fu catturata però da una parola che mia madre pronunciò nel bel mezzo del discorso: SCUOLA.
Quasi mi ero dimenticata…tra pochi giorni sarebbe iniziata la scuola. La mia felicità spruzzava da ogni poro.

<< Ho già provveduto a tutto io, risulti essere iscritta, ti rimane solo da consegnare un foglio al preside e poi si occuperà lui di te >>

<< Ah ah >>

<< Potresti almeno mostrare un po' di entusiasmo Leslie. >>

<< Sono entusiasta >>

<< Sono seria. Capisco che per te non è stato facile lasciare i tuoi amici, ma devi pur stringere amicizia con qualcuno>>

<< Farò del mio meglio >>

<< Un'altra cosa. Ho contattato una nuova associazione di tennis, così potrai ripartire ad allenarti >>
Questa sì che era una bella notizia. Il tennis mi permetteva di sfogarmi e staccare da tutto e tutti, per questo lo adoravo.

<< Dove si trova? >>

<< Non molto lontano da qui, puoi raggiungerla anche a piedi >>

<< Quando cominciano i corsi? >>

<< A inizio ottobre. Hai tutto il tempo per organizzare le cose. I giorni saranno lunedì e giovedì >>

<< Perfetto >>
Addentando l'ultimo boccone, mi alzai da tavola e mi buttai sul letto, tra le tracce dei Guns'n'Roses.

 

   
 
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